Coronavirus: la "resurrezione" dell'economia

Aperto da Eutidemo, 12 Aprile 2020, 06:25:31 AM

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baylham

A giudicare dai dati statistici i giovani hanno assai meno probabilità di fare ricorso a terapie intensive e di morire rispetto ai vecchi a causa del nuovo virus, come risulta evidente da questa tabella:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_12aprile%20ITA.pdf.

Un problema generazionale esiste. Se fossi un giovane del virus SARS-CoV-2 mi preoccuperei assai poco e continuerei a coltivare le mie normali relazioni sessuali, amorose con molta serenità. Quindi niko ha fatto benissimo a porre il problema. Se qualcuno tira in ballo l'egoismo, domando chi è l'egoista, il giovane o il vecchio?

Gli scienziati, epidemiologi, medici, virologi, possono affermare le loro ipotesi scientifiche, ma le scelte sanitarie ed economiche non sono ipotesi scientifiche, sono basate sulle ipotesi scientifiche, ma sono politiche, sanitarie ed economiche. Ad esempio mi interessa che sia chiarito come premessa l'obiettivo: eliminare il virus o rallentarne la diffusione per ridurre la mortalità della pandemia? Con una maggioranza di soggetti asintomatici potenziali trasmettitori, questo virus secondo me non è eliminabile.

Per quanto mi riguarda accetto le restrizioni alla mia vita in questa temporanea emergenza, il tempo di contenere la diffusione del virus per potenziare la risposta del servizio sanitario, poi voglio tornare ad una vita normale, convivendo con il nuovo virus come è avvenuto con gli altri. Se si trova un vaccino efficace meglio, altrimenti va bene lo stesso. Non mi arruolo in una guerra a vita contro questi tipi di virus, mi interessa la qualità della vita, non la quantità. Nel mio caso ho un sistema immunitario debole,  sono facilmente soggetto a raffreddori ad ogni cambio di temperatura, una volta all'anno mi prendo una bronchite, presumo che il virus mi abbia già colpito con un principio di polmonite: dovrei passare il resto della mia vita in quarantena o a fare continuamente test diagnostici, spesso fallibili?
Alla perfezione delle risposte sanitarie, a cominciare dalle mascherine, preferisco l'approssimazione. Leggete le indicazioni riportate in questa guida, immaginate se siete in grado di rispettarle in caso di convivenza: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/rapporto-covid-19-1-2020.pdf













Ipazia

Esiste solo l'Europa finanziaria che contro il virus e i suoi effetti sociali può fare solo una cosa: stampare euri. Al resto devono provvedere gli stati nazionali, come per l'immigrazione clandestina che ricomincia a darsi da fare. Basta vedere le livecam europee per vedere che ognuno è andato per conto suo. E noi tra i peggiori in termini concentrazionari, perchè non abbiamo saputo contenere il focolaio lombardo, la cui responsabilità si sa di chi è. Poi vengono le responsabilità seconde, gli esecutori politici. E solo in terza battuta i comportamenti individuali.

La retorica Minculpop inverte l'ordine e sobilla le folle contro gli untori. Tralasciando i poveri attivisti fisici solitari la cui persecuzione pure con elicotteri ha risvolti trucemente kafkiani e inconsultamente costosi, anche i, diconsi, 53 quarantenati, pizzicati ieri, sono nulla di fronte alle migliaia di positivi asintomatici che impesteranno fabbriche, supermercati, treni, bus, uffici, botteghe, mense, strutture turistiche,... a loro e a nostra insaputa. I quali, a differenza di coloro che sanno di essere positivi, non adotteranno nemmeno quel minimo di precauzioni che sapere le cose comporta. Da ciò, non da una ideologica misantropia, deriva la saggezza del distanziamento sociale, decisamente più facile da attuare all'aperto che al chiuso, da soli che in compagnia, volontaria, o più spesso e pericolosamente, coatta.

La resurrezione è però, come giustamente detto, un fatto sociale, collettivo, che in assenza di una guida politica seguirà il corso economico-esistenziale imposto dal virus invisibile e, almeno in Italia, pressochè incontrollabile, fino all'immunità di gregge sgravata dai morti e al vaccino che redimerà i vivi, se ci sarà. Dopodichè va preso atto del fondamentale "für den Tod sein" cercando di godersi quel che viene prima, al netto di paranoie e comportamenti inconsulti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra


Un giovane ha molte meno possibilità di morire di polmonite interstiziale doppia che non di incidente stradale, al sabato notte, tornando pieno d'alcool e di pasticche, da una qualsiasi discoteca. Mi sembra che, ad oggi, siano meno di venti i giovani sotto i vent'anni morti di coronavairius in tutta Europa ( su milioni di contagiati tra tamponati e asintomatici..). Le discoteche però non le chiudono, non essendo gli incidenti stradali 'contagiosi' (lo è però lo spirito di emulazione che prende, e ci prendeva, quando si è giovani virgulti..). Comprimere i diritti dei giovani e dei bambini (in particolare quelli che avevano la scuola come unico luogo fisico ove riparare dalle tensioni, liti e spesso violenze genitoriali) per non provocare il collasso degli inadeguati sistemi sanitari di molti paesi davanti al massiccio afflusso di anziani colpiti dal virus, e dall'incapacità della medicina territoriale di gestire i casi meno gravi, che sono la stragrande maggioranza (per mancanza cronica di DPI adeguati..), è forse il dramma etico più importante, a mio avviso.
Nella classe di mia figlia c'è un ragazzo disabile mentale. Parlando, qualche giorno fa, con la sua insegnante di sostegno, e chiedendole come il giovane viveva questo tempo, mi diceva che Ale si alza ogni mattina , si prepara la cartella e poi...se ne sta immobile in attesa che la mamma lo accompagni a scuola. Ma ovviamente la mamma non può...e così se ne sta fermo per ore con la cartella in spalla...
Penso al diritto allo studio, alla possibilità di fare anche solo una semplice passeggiata per questi bambini (vietata persino nei paesini di montagna, dove hai più probabilità di incontrare e infettare un cinghiale che un altro essere umano..). Mi interrogo spesso se è una cosa giusta e se non sia possibile trovare altre forme, in sicurezza...
Il dubbio mi viene quando poi vedo degli anziani in coda sotto il sole già caldo, che aspettano il turno per entare al supermercato,  quasi nessuno con la mascherina  indossata in maniere sicura (naso fuori, mascherina messa al contrario, ecc.), vicini uno all'altro, spesso chiaccherando tra loro a molto meno di un metro. Faccio notare, perché purtroppo ho esperienza di queste cose, che è quasi impossibile per un ottantenne respirare adeguatamente con una mascherina addosso..Sono persone sole che devono per forza uscire di casa per fare la spesa. E allora mi chiedo: perché non organizzare un efficace servizio a domicilio? Magari fatto proprio dai giovani (pagati ovviamente.. e così guadagnano qualcosina anche loro che non trovano lavoro..) e permettere nel frattempo una maggiore libertà, con mascherine e distanziamento, per gli altri, soprattutto giovani e bambini? Non si tratta di riaprire bar e discoteche, ma solo di poter fare una passeggiata tra le margherite che imbiancano i prati...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

anthonyi

Citazione di: Sariputra il 13 Aprile 2020, 11:04:58 AM

Un giovane ha molte meno possibilità di morire di polmonite interstiziale doppia che non di incidente stradale, al sabato notte, tornando pieno d'alcool e di pasticche, da una qualsiasi discoteca. Mi sembra che, ad oggi, siano meno di venti i giovani sotto i vent'anni morti di coronavairius in tutta Europa ( su milioni di contagiati tra tamponati e asintomatici..). Le discoteche però non le chiudono, non essendo gli incidenti stradali 'contagiosi' .

Il COVID però, le discoteche le ha fatte chiudere, per cui a loro il COVID non solo non li uccide, ma gli salva la vita!

Ipazia

Mentre la chiusura degli stadi salva la qualità della vita a chi ci abita accanto o si trova a viaggiare con orde di hoolligans. Salva la vita a qualche tifoso e gli straordinari a FF.OO. e ospedali  8)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

doxa

Ipazia ha scritto
CitazioneAl resto devono provvedere gli stati nazionali, come per l'immigrazione clandestina che ricomincia a darsi da fare.


cliccare sull'immagine per ingrandirla

Non basta. Improvvisamente c'è la disponibilità di una nave con 400 posti adatta ad ospitare chi arriva con i barconi e vengono coinvolti dal Covid.

L'armatore è in attesa di firmare il vantaggioso contratto con il governo.

Finora in quale porto è stata ormeggiata ? Da quanto tempo è inattiva ? Perché non l'hanno trasferita in un porto ligure per ospitare i malati colpiti dal Coronavirus in Lombardia o in Piemonte, anziché spendere milioni di euro per allestire un ospedale di emergenza nell'ex fiera di Milano.

Ipazia

 ;)

Già hanno fatto i salti mortali per convincerci che gli untori sono podisti, runners e ciclisti, adesso voglio vedere come riusciranno a contemperare la emergenza epidemica col solito via vai incontenibile di finti profughi&naufraghi da mantenere, curare, assistere legalmente e sopportare. Gli italiani sono un paradosso cosmico nell'arte tragicomica. Ne verremo mai fuori ?

Però c'è una cosa che farebbe felice il marchese Massimo D'Azeglio: il coronavirus finalmente ha fatto l'Italia. La superba Lombardia piegata dalla malasorte è tutto un fuggi fuggi a ritroso verso il sud mentre il nordest cenerentolo con quel guitto di Zaia dall'accento italiano impresentabile rivive i fasti non so quanto duraturi dell'antica Serenissima Repubblica grazie ad una ottima dirigente dell'Igiene Pubblica regionale che ha subito messo in sicurezza Vo Euganeo e un ricercatore eretico dell'università di Galileo che si fa un baffo di OMS e ISS e completa l'opera di tamponamento sanitario, ma anche politico del "governatore", in realtà solo presidente.

La livella, cara a Totò, ha livellato ben bene le differenze patrie e ci si trova tutti affratellati sotto le mascherine delle più varie fogge e provenienze, un po' come le nostre maschere regionali, all'insegna del motto della rinascenza prossima ventura: tarallucci e barbera.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

doxa

Secondo "l'impronta ecologica" (è un complesso indicatore per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle) l'Italia potrebbe ospitare circa 25 milioni di individui per mantenere la pax tra ambiente e presenza antropica, invece siamo oltre 60 milioni. Eppure delle "anime candide" fanno appelli per fare più figli perché la popolazione autoctona è diminuita.

Per quelle persone il genere umano può continuare ad esistere solo se aumenta ogni anno. Poi arriva un virus sconosciuto e falcidia, ma nel nostro tempo sono poche le persone che muoiono, molto poche nel confronto con le epidemie del passato. La peste di manzoniana memoria sottrasse alla vita due terzi degli abitanti di Milano.

E signora mia, anche le epidemie non sono più come quelle di una volta !

Ipazia

Come dico sempre agli ospiti indesiderati: meglio un preservativo che miseria, carestie, malattie, guerre, lager, annegamenti e ONG.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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niko

#24
Citazione di: Eutidemo il 13 Aprile 2020, 06:25:34 AM

Ciao Niko. :)
Hai perfettamente ragione: "non sono state date garanzie su quanto questa cosa durerà".
Pertanto, secondo me, bisognerebbe organizzare subito una bella manifestazione di massa contro quello stronzo di COVID19, affinchè, una buona volta, si decida a dirci quando ci lascerà in pace; e vedrai che il numero di contagiati diminuirà immediatamente ed il COVID19 ci abbandonerà per sempre!

***
Quanto al vaccino, ripeto per la terza volta quanto avevo scritto all'inizio: ""...sarebbe insensato attendere la scoperta del vaccino ed essere tutti vaccinati prima di riprendere a lavorare e ad uscire di casa per diletto".
Dico solo, però, che "Est modus in rebus!"

***
Quanto al riprendere a lavorare, ovviamente, mi riferivo alle attività necessarie per la sopravvivenza sociale ed economica; anche considerando che, come diceva Celentano, chi non lavora non solo non ha da mangiare, ma non ha neanche da fare l'amore.
https://www.youtube.com/watch?v=wHmt7pDq_Uo
Lavorare per produrre e poi comprarsi lo smartphone, almeno a mio avviso, è secondario; per me può benissimo avvenire più tardi o non avvenire affatto (come pure presa del campionato di calcio).
Ma lavorare per la sopravvivenza, individuale e collettiva, per me, è primario!

***
Il distanziamento sociale, non è a tempo "indefinito", bensì a tempo "determinato" da quando le circostanze consentiranno di allentarlo; il che è una cosa completamente diversa.

***
Hai invece ragione nel dire che gli amanti e le famiglie, ed anche gli amici, separati in questa situazione da muro di Berlino siano presenti nel discorso mediatico e politico sulle priorità; ed infatti, anche secondo ma sarebbe irragionevole non tenerne conto.
Ma sarebbe anche irragionevole non tenere conto di chi è morto (e sta morendo), per non aver osservato le necessarie precauzioni antivirus.

***
Nel discorso logico sulle priorità, peraltro, non si può non tenere conto del fatto che:
1)
Nei luoghi di lavoro ed in quelli  di approvvigionamento alimentare, farmaceutico ecc., si può limitare il rischio di contagio:
- usando le mascherine;
- mantenendo le distanze di sicurezza.
2)
Diversamente:
- fare sesso con le mascherine è un po' più difficile; ed infatti pare che il solo contraccettivo non preservi dal contagio del COVID19.

- fare sesso mantenendo le distanze di sicurezza, invece, è possibile facendolo con appositi "device" ONLINE, ammesso che lo si trovi soddisfacente.
[IMG]http://cdn-
<a href="http://www.imagevenue.com/MENWKVH" target="_blank"><img src="http://cdn-


***
Quanto alla "paura", non si sa mai dove si va a finire quando non si possiede la saggia paura necessaria per sopravvivere.

***
Quanto allo "stato di carcere o di libertà", dovresti cercare di capire che c'è una certa differenza tra un "carcere" ed un "rifugio antiatomico" (anche se imposto); in quanto, ovviamente, il secondo è precipuamente nell'interesse di chi ci sta dentro.
Ed infatti, per quanto concerne il COVID19:
1)
Nel caso di persone dotate di un minimo di buon senso e di un minimo di istinto di sopravvivenza, il "rifugio domestico" dovrebbe essere un'ovvia scelta personale.
2)
Nel caso di persone che ne sono prive, invece, il "rifugio domestico",  non può che essere imposto dallo Stato:
- nel loro stesso interesse;
- nell'interesse collettivo, perchè a nessuno può essere consentito, in queste condizioni, di andarsene in giro a contagiare il prossimo.

***
So benissimo quello che diceva Socrate a Santippe, ma, in determinati casi, bisogna rassegnarsi.

***
A parte il fatto che un tempo "indefinito" NON è come un tempo "eterno" (cosa, questa, molto chiara ai dannati dell'inferno), in questo caso, come ti ho spiegato sopra, si tratta di un tempo "determinato" da circostanze contingenti; le quali, come tutti gli epidemiologhi ci assicurano, per fortuna non possono che essere temporanee.
E saranno molto più brevi con uno stretto "lock down", come i fatti ci stanno dimostrando.

***
Un saluto! :)





In sintesi:


1 il rifugio antiatomico è identico al carcere dal momento che è imposto, la retorica non cambia la realtà.


2 non vuoi sublimare la sessualità e il contatto fisico andandoti a comprare lo smartphone e lavorando dodici ore al giorno, appunto, neanche io, ma rischiamo oggettivamente di fare questa fine (la fine dei robot, che hanno i loro sistemi naturali di gratificazione sostituiti con altri innaturali), da cui i miei interventi in merito.


3 il tempo "determinato dalle circostanze" è di fatto, come ho detto io, un tempo indeterminato (pane al pane e vino al vino, retorica non è realtà), anche se non eterno.


Ora, il diritto di un governo o delle regioni a sospendere la Costituzione a tempo indeterminato non esiste, da cui la temporizzazione (e la localizzazione) dei provvedimenti restrittivi con relativa comunicazione ai cittadini dei tempi (e dei luoghi), che non è incidentale e facoltativa, ma dovuta ai cittadini stessi da parte delle istituzioni, dato che la Costituzione, almeno in teoria, dovrebbe essere, e restare, vigente.
Talmente dovuta che semmai vanno rivisti di volta in volta gli spazi e i tempi in base all'evoluzione dell'epidemia, ma si dovrebbero comunque comunicare.
Questo (e non altro)
definisce l'emergenza come tale, il fatto che lo stato d'assedio si sovrapponga alla Costituzione, e non la sospenda.
Il colpo di stato invece, come evento che trascende l'emergenza, è esattamente la sospensione della Costituzione a tempo indefinito, con cui alcune (singole) istituzioni, come schegge impazzite, si arrogano diritti che non hanno ("diritto" di sospensione a tempo indefinito del diritto di tutti, che semplicemente non esiste e non è contemplato dall'ordinamento). Dal caos, emerge solo il tiranno.


Dobbiamo cambiare abitudini ci dicono (il mantra), cioè dobbiamo prendere abitudini anticostituzionali (malvage, almeno rispetto a un precedente punto di riferimento) al posto di precedenti abitudini costituzionali (buone). Proprio il tempo indefinito definisce l'abitudine come tale, come non temporanea, ovvero chi vuole imporci l'abitudine robotica non si sente in obbligo di comunicarci i tempi, dando per scontato che sia possibile vivere come robot, che questa sia un'esperienza come un'altra (ho già spiegato in che senso intendo come robot e non vorrei ritornarci).
La comunicazione dei tempi definirebbe come dignitosa -in entrambi i sensi- la scelta individuale (dell'individuo davanti all'emergenza) o di prendere un'abitudine (emergenziale) temporanea, o di ritirarsi -fisicamente e moralmente- dalla scena della vita sociale e aspettare che tutto ciò finisca (e la Costituzione sia effettivamente ripristinata); davanti a un incubo, per alcuni potrebbe essere meglio il sonno senza sogni. Invece c'è lo stigma, e l'eclissi mediatica e rappresentativa, contro chi l'abitudine "temporanea", pur senza rompere i coglioni a nessuno e rispettando per quanto possibile le regole, non la prende ed è fiero di non prenderla, che nasconde la convinzione, conscia o inconscia, che la nuova abitudine spacciata come temporanea, sia invece permanente o indefinita, cioè eticamente quantomeno neura, invece che intrinsecamente malvagia, rispetto all'etica e allo spirito che ispira la Costituzione.



La libertà di movimento, di riunione, sessuale eccetera, non è opzionale, ma concerne la realizzazione dell'individuo e della società. Comprimere tutto ciò nello spazio e nel tempo (dare risposte precise su dove si può/potrà fare, quando si può fare, a che condizioni preliminari si può fare) ha molto più senso che (pretendere di...) sospenderlo a tempo indefinito. Sospenderlo a tempo indefinito è solo dittatura.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

viator

Salve niko. Dal tuo ultimo intervento capisco quali sono le tue preoccupazioni attuali. L'ultima sembra essere il tentativo (non si quanto efficace) di contenere il coronavirus, in quanto prima di esso tu "piazzi" i timori per svolte autoritarie, la libertà di movimento, la "libertà" sessuale, l'integrità costituzionale. ----------------------------------


Stando così le cose capisco i tuoi appelli alla mobilitazione (possibilmente oceanica) delle masse che :


       
  • da una parte possano vigilare contro i pericoli corsi dalla nostra luminosa Costituzione, evitando tentativi di colpi di stato da parte del Ministero della Sanità;
  • dall'altra, provvedere a votare, attraverso democraticissimi referendum a cadenza quotidiana quali misure adottare o cancellare sul fronte della fastidiosa e limitante pandemia che disturba le nostre abitudini e libertà.


A questo punto.........................auguroni !



Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

#26
Citazione di: viator il 14 Aprile 2020, 15:38:44 PM
Salve niko. Dal tuo ultimo intervento capisco quali sono le tue preoccupazioni attuali. L'ultima sembra essere il tentativo (non si quanto efficace) di contenere il coronavirus, in quanto prima di esso tu "piazzi" i timori per svolte autoritarie, la libertà di movimento, la "libertà" sessuale, l'integrità costituzionale. ----------------------------------


Stando così le cose capisco i tuoi appelli alla mobilitazione (possibilmente oceanica) delle masse che :


       
  • da una parte possano vigilare contro i pericoli corsi dalla nostra luminosa Costituzione, evitando tentativi di colpi di stato da parte del Ministero della Sanità;
  • dall'altra, provvedere a votare, attraverso democraticissimi referendum a cadenza quotidiana quali misure adottare o cancellare sul fronte della fastidiosa e limitante pandemia che disturba le nostre abitudini e libertà.
A questo punto.........................auguroni !





A parte che trovo veramente stupido libertà sessuale scritto con "libertà" tra virgolette, ti ripeto, trovo certi tuoi argomenti inquietanti, perché non capisco dove vuoi andare a parare (ma anche "mentalità giovanilistica", "tempi appena trascorsi", come ti ho scritto prima).


Comunque io non vedo come ciò che è intrinsecamente innaturale e disumano, alienante dal contatto fisico e dalla prossimità, possa diventare abitudine: c'è qualcosa di colpevolmente idiota nel definire certe prassi abitudini, laddove si parli di abituarsi (sì, ma...) all'orrore, e si voglia insistere sulla parola/abitudine appunto perché permette di tenere in riga un popolo di "abituati"per un tempo indefinito, per giunta illudendoli di fare il bene, mentre fanno solo il meno peggio: non è necessaria l'abitudine al male e non è necessario il tempo indefinito intrinseco nella parola abitudine, questo una civiltà evoluta, come noi non siamo, lo avrebbe capito al volo, e integrato nella comunicazione politica.


Quindi il tempo indefinito intrinseco sempre nella parola abitudine, si sarebbe potuto evitare dando dei tempi e degli spazi ai divieti anche a costo di cambiarli all'ultimo momento se non fossero andati bene, l'abitudine al male, intrinseca nella parola abitudine usata in questo contesto, si sarebbe potuta evitare evitando di insistere su una retorica compensatoria e surrogatoria,   tanto psicologico-consumista che informatico-tecnologica, di cui il sesso virtuale di cui parlava Eutidemo per fare una battuta che poi tanto battuta non è, è solo la punta dell'iceberg.


Che poi tutto questo sia autoritario, o pubblicitario, o semplicemente demente, non mi pare questo il punto fondamentale, infatti sei stato tu a parlare di autoritarismo, voto, manifestazioni... insomma capisci sempre quello che vuoi capire...
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

viator

Salve niko. Citandoti : "A parte che trovo veramente stupido libertà sessuale scritto con "libertà" tra virgolette, ti ripeto, trovo certi tuoi argomenti inquietanti, perché non capisco dove vuoi andare a parare (ma anche "mentalità giovanilistica", "tempi appena trascorsi", come ti ho scritto prima)". ----------------------------------Cosa sia secondo me la scelta di fare del sesso (una facoltà consentita dalle Leggi a patto di trovare persona consenziente e circostanze permettenti)-----(non certamente un diritto od una "libertà" garantito da qualcuno o da qualcosa) te l'ho già spiegato, ma non lo capirai neppure ora poichè credo di conoscere la struttura mental-ideologica di stampo giovanilistico (la mentalità per la quale tutto ciò che esisteva prima della nostra nascita è superato, tutto quello che viene dopo è o deve essere "il meglio")...... la mentalità, dicevo, di chi, come te è nato nei tempi appena trascorsi (cioè, secondo la mia ottica, i DECENNI appena trascorsi).....cioè, per intenderci, dopo il 1968. -------------------------
E' quindi ovvio che quelli come te conoscano benissimo le parole (ho detto LE PAROLE, non I SIGNIFICATI) "libertà" e "diritti" (gratis per tutti ed a spese della collettività) ed ignorino i concetti di DOVERI e FACOLTA'. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

#28
Citazione di: viator il 14 Aprile 2020, 21:32:55 PM
Salve niko. Citandoti : "A parte che trovo veramente stupido libertà sessuale scritto con "libertà" tra virgolette, ti ripeto, trovo certi tuoi argomenti inquietanti, perché non capisco dove vuoi andare a parare (ma anche "mentalità giovanilistica", "tempi appena trascorsi", come ti ho scritto prima)". ----------------------------------Cosa sia secondo me la scelta di fare del sesso (una facoltà consentita dalle Leggi a patto di trovare persona consenziente e circostanze permettenti)-----(non certamente un diritto od una "libertà" garantito da qualcuno o da qualcosa) te l'ho già spiegato, ma non lo capirai neppure ora poichè credo di conoscere la struttura mental-ideologica di stampo giovanilistico (la mentalità per la quale tutto ciò che esisteva prima della nostra nascita è superato, tutto quello che viene dopo è o deve essere "il meglio")...... la mentalità, dicevo, di chi, come te è nato nei tempi appena trascorsi (cioè, secondo la mia ottica, i DECENNI appena trascorsi).....cioè, per intenderci, dopo il 1968. -------------------------
E' quindi ovvio che quelli come te conoscano benissimo le parole (ho detto LE PAROLE, non I SIGNIFICATI) "libertà" e "diritti" (gratis per tutti ed a spese della collettività) ed ignorino i concetti di DOVERI e FACOLTA'. Saluti.





Si vabbè, a te forse andavano bene le "circostanze permettenti" il sesso che c'erano prima del 68...
io invece non le tollero nemmeno per il tempo di una quarantena non etimologiamente letterale, cioè che esuli dalla Legge
(L maiuscola) dei quaranta giorni...
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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