Coronavirus: la "resurrezione" dell'economia

Aperto da Eutidemo, 12 Aprile 2020, 06:25:31 AM

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Eutidemo


Nei dibattiti televisivi si assiste spesso ad un acerrimo scontro tra:
- chi vorrebbe far ripartire al più presto le attività produttive, o, quantomeno, entro "una data certa";
- e chi, invece, vorrebbe che le attività produttive ripartissero soltanto quando il rischio del COVID19 fosse ridotto al minimo.
Talvolta sento dire in TV delle cose molto sensate, perchè, per citare quello che scriveva Manzoni con riferimento alla Peste di Milano del 1630, il "buon senso" a noi Italiani non ci manca di certo; però, purtroppo, spesso è costretto a restare nascosto per paura del "senso comune", che quasi sempre non coincide mai con il primo.
Cercherò, quindi, nei limiti della mia pochezza di fronte ad un problema così colossale, di fare appello, per quanto mi è possibile, soprattutto al primo; cercando di farlo "sine ira ac studio"!


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Per cominciare ripeterò due cose ovvie, perchè, essendo condivise da tutti, penso che possano costituire la base per un ragionamento serio e condiviso:
- la tutela della salute pubblica e individuale deve ovviamente essere messa al primo posto;
- tuttavia, fatta salva questa, in qualche modo l'economia del Paese deve essere rimessa in funzione il prima possibile, perchè morire di fame "sani", non è che sia molto meglio di morire di "coronavirus" satolli.


***
Presumendo che, almeno fino a qui, si sia tutti perfettamente d'accordo, le soluzioni estreme sarebbero due:
- attendere la scoperta del vaccino ed essere tutti vaccinati prima di riprendere a lavorare (e ad uscire di casa per diletto);
- riprendere tutti a lavorare subito, alla "bruttidio", non appena la curva del contagio si appiattisce ancora un po'.
Tuttavia, per ovvie ragioni, non penso che nessuno sia così sciocco da optare per una di queste due soluzioni; per cui non sto neanche a perdere tempo ad esaminarle.


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Poichè, quindi, nessuna delle due soluzioni estreme è attuabile, ne consegue che occorre necessariamente orientarsi per una soluzione intermedia.
E, cioè;
- riprendere a lavorare progressivamente e gradualmente per categorie oggettive e soggettive, in base a determinati "criteri", non appena la curva del contagio si appiattisce  quasi del tutto;
- predisporre le "opportune misure di sicurezza", per ridurre al massimo  il rischio di contagio dei lavoratori, perchè è ovvio che non si può certo aspettare che tale rischio si riduca a zero.


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Fino ad ora non ho fatto altro che intestarmi la scoperta dell'acqua calda; ma il difficile viene adesso, quando occorre cercare di capire:
- quali possano essere i migliori "criteri" per una progressiva e graduale riapertura delle attività;
- quali possano essere le più "opportune misure di sicurezza" per tutelare i lavoratori.


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A dire il vero, forse, farei meglio a fermarmi qui, perchè tali questioni sono talmente complesse ed articolate, che solo un governo, debitamente assistito da tecnici di diverso genere (medici, ingegneri, economisti, psicologi, sociologhi ecc.), può avere qualche "chance" di risolverle adeguatamente.
Ad ogni modo, nei limiti della mia pochezza, non mi asterrò a prospettare le linee di soluzione che, in via generale, mi parrebbero più appropriate.


1)
GRADUALITA' E PROGRESSIVITA' DELLA RIAPERTURA
Innanzitutto, come ho detto, occorre attendere che la curva del contagio si appiattisca o quasi; ovvero, a mio avviso occorre cominciare gradualmente a "riaprire" ad un certo livello sotto l'R0 1,0.


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A tale riguardo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerosi istituti di ricerca di tutto il mondo hanno diffuso stime STANDARD di R0 dell'infezione tra 1,4 e 3,8 nelle aree colpite nella fase di diffusione; per cui, scesi stabilmente ad un certo livello sotto l'R0 1,0, penso che si potrebbe cominciare ad allentare un po' il "lock down".
Però non sono in grado :
- nè di indicare la misura esatta (anche se propendo per l'R0 0,5), che deve essere stabilita di comune accordo tra epidemiologhi ed economisti;
- di indicare dopo quanto tempo tale misura dovrebbe ritenersi consolidata, cosa che possono dire solo gli epidemiologhi.
Al riguardo, terrei ben distinte le categorie degli epidemiologhi e quelle dei virologhi e degli altri specialisti, che, in materia, farebbero meglio a stare zitti.
Come?


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Come ho detto, per categorie oggettive e soggettive; e, cioè quelle produttive (in ordine di essenzialità), quelle territoriali (a partire dalle Regioni meno infette), quelle anagrafiche (a partire dagli under 60), quelle sanitarie (a partire dai lavoratori testati come immuni, e quelli senza patologie pregresse) ecc.ecc.
Non saranno certo scelte molto facili, anche considerata la suscettibilità e la puntigliosità di molti Italiani.


2)
MISURE DI PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA ADOTTARE IN SEDE DI RIAPERTURA
Anche questo sarà un capitolo alquanto complicato, perchè il semplice accordo tra governo, imprenditori, sindacati e lavoratori, secondo me, non è da considerarsi sufficiente; questo, considerata l'insipienza e l'incompetenza di tali soggetti in materia sanitaria.
I quali, comunque, hanno tutto il diritto ed il dovere di dire la loro; ma solo per gli aspetti di loro specifica competenza.
Peraltro, considerata anche l'insipienza e l'incompetenza in materia del sottoscritto, penso che, al riguardo, farei meglio a starmene zitto; dovrei, infatti, limitarmi a  dire soltanto che, al riguardo, il Governo dovrebbe decidere, con adeguato anticipo e provvista dei mezzi necessari, sulla base di quanto gli suggeriscono:
- il Comitato Tecnico Scientifico;
- l'I.S.S.
- la Protezione Civile.


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Comunque, sebbene, come ho detto, farei molto molto meglio a starmene zitto, tuttavia qualche idea vorrei esprimerla lo stesso; per quel poco che può valere, e salvo il miglior parere di chi ne sa molto più di me.


***
A mio avviso, infatti, a prescindere dalle modalità di ripartenza, dovrebbe essere stabilito "per legge" l'obbligo dell'uso delle mascherine FFP2 o FFP3 senza valvola (o, almeno, di quelle chirurgiche), degli occhiali e dei guanti, per tutti coloro che, per un qualsiasi motivo, mettono il naso fuori di casa:
- sia per tornare al lavoro;
- sia per andare a fare la spesa;
- sia per andare in farmacia, libreria ecc.
I trasgressori dovrebbero essere subito:
- gravemente sanzionati;
- obbligati nuovamente al "lock down" completo, da cui erano stati esonerati.
So che la questione è molto controversa; ma, sia per l'esperienza di WUHAN, sia per logica, ho maturato la radicata convinzione che, se tutti uscissero di casa dotati di mascherine FFP2 o FFP3 senza valvola (o, al limite, di quelle chirurgiche), degli occhiali e dei guanti, il COVID19 non avrebbe più modo di propagarsi.
Ed infatti, ferme restando le altre indispensabili misure igieniche su cui non mi soffermo in questa sede, non vedo proprio, salvo casi rarissimi, come diamine farebbe più il virus a fare danni: un impedimento "fisico" a diffondorsi è un impedimento "fisico", c'è poco da fare!
Fermo restando che il "distanziamento" tra le persone, resta anche esso un accorgimento "essenziale" per frenare il contagio; perchè anche questo è un impedimento "fisico".


***
Ammesso che la mia opinione circa le mascherine sia corretta, resta però il problema di un loro produzione e distribuzione sufficiente e tempestiva per dotarne "tutti"; in quanto, per fare come dico io, ne servono:
- a centinaia di milioni, se riutilizzabili;
- a miliardi se monouso.
Per cui, visto che è difficile procurarsene all'estero in quantità sufficiente:
- le filiere che le producono in Italia dovrebbero essere le prime a ripartire (o meglio, a partire, perchè finora non ce n'erano);
- le altre, solo dopo che ne sono state prodotte a sufficienza (della migliore qualità possibile).
Lo stesso dicasi, ovviamente, per i guanti di lattice, e gli igienizzanti, i termoscanner, gli ossimetri e tutti gli altri dispositivi utili a contrastare il COVID19 in modo "massivo".


***
Altre indispensabili misure da predisporre ed organizzare in anticipo rispetto alla riapertura dei luoghi di lavoro, secondo me, dovrebbero essere:
- l'igienizzazione e la disinfezione giornaliera dei mezzi pubblici, dei luoghi di lavoro e di tutti i luoghi di pubblico incontro (uffici, studi professionali, negozi ecc.);
- l'impianto ovunque di termoscanner con allarme incorporato;
- la tracciabilità tramite cellulare di chiunque circoli fuori dalla propria abitazione, di modo che, nel caso in cui si ammali, sia immediatamente possibile accertare tutte le persone con cui è venuto a contatto.
- l'abolizione di orari di lavoro unici, stabilendoli, invece, scaglionati durante la giornata, per evitare gli orari di punta sui mezzi pubblici.
- l'obbligo dello "smart working", ovunque possibile;
- il distanziamento fisico nei luoghi di lavoro, ovunque possibile;
- il lavoro a turnazioni, anche di notte, ovunque possibile;
- la creazione di apposite figure professionali addette al controllo che tutte le dette misure vengano rigorosamente rispettate, con facoltà di irrogazione di sanzioni e di nuova restrizione in "lock down" per chi non le rispetta (il che potrebbe anche fungere da provvisorio espediente di contrasto per la disoccupazione);
- altro ancora, che, per il momento, non mi viene in mente.
E i soldi per tutto questo chi ce li dà?
Questo è un altro discorso, da affrontare a parte perchè, a sua volta, è estremamente complesso, e non può essere semplificato troppo (come molti fanno)!

***
Roba da "Grande Fratello"?
Sicuramente sì...ma finchè ci va di mezzo la salute e la vita degli altri, secondo me, forse è ancora troppo poco!
Se a qualcuno non stesse bene, è libero di restarsene chiuso in casa sua, finchè non venga scoperto il vaccino; sperando che si riesca a scoprirlo quanto prima, e che sia efficace (perchè, se il virus fosse mutante, saremmo davvero fregati)


***
Non ho qui affrontato la tematica dell'abbandono generalizzato del "lock down" per tutti; cioè, anche per coloro che non lavorano ancora (e non vanno ancora a scuola) e che non lavorano più perchè già in pensione (che sono i soggetti più a rischio).
A mio parere, costoro, dovrebbero essere "rilasciati" per ultimi; con le cautele di cui sopra opportunamente adeguate.
Ovviamente, quando verrà scoperto un "efficace" vaccino, tutte tali cautele dovranno essere progressivamente ridotte, fino ad essere, alla fine, abolite:
- del tutto
- per tutti.

"Ça Va Sans Dire"[/size]
Speriamo il prima possibile!


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Un saluto a tutti! :)




























anthonyi


Buona Pasqua, Eutidemo. Intanto complimenti per il titolo del topic. Come al solito, in Italia i dibattiti politici assumono aspetti surreali. E' stato Salvini, quello che a fine febbraio denunciava il governo di assumere toni allarmistici nei confronti dell'epidemia a chiedere che venisse chiuso il sistema produttivo italiano. Questo per capire quanto sia strumentale il dibattito sulla chiusura/apertura. Negli altri paesi Occidentali nessuno ha chiuso in maniera così totale come noi. E dire che Conte ci aveva provato, introducendo la categoria "strategica" nella lista delle aziende da non chiudere, dove, beninteso, le aziende strategiche sono tutte quelle che lavorano in un contesto di filiera, e che quindi producono semilavorati per altre aziende. Buona parte di queste lavorano per l'estero, sono cioè fornitori di aziende produttive di beni finali all'estero, e siccome all'estero stanno ancora lavorando e hanno bisogno di beni intermedi ecco che gli stranieri con la scusa del COVID ci fregano il mercato, perché una volta che le aziende straniere trovano un altro fornitore, col quale si trovano bene, e difficile che alla riapertura italiana tornino indietro.
Purtroppo la razionalità economica è stata messa da parte e ha vinto il populismo imperante, al cui servizio si sono messi anche i sindacati che hanno coltivato le paure inconscie dei lavoratori per riabilitarsi dall'annoso stato di crisi nel quale si trovano.
Con la crisi che si prospetta è chiaro che molte aziende chiudono per propria scelta, FCA aveva già deciso ad esempio di chiudere 3 stabilimenti, in fondo il decreto di chiusura è stato per loro un alibi, e chissà se questi stabilimenti riapriranno.
E quando i lavoratori degli stabilimenti che non riaprono si accorgeranno che hanno perso il lavoro con chi se la prenderanno ?
Ho parlato di razionalità economica, e voglio precisare che questa non implica in alcun modo una messa in secondo piano della salute rispetto al PIL, questo perché anche la salute è un bene economico, come tutti i beni che sono compresi nel PIL, un bene che ha valore relativo perché le persone non sono solo interessate a vivere, ma anche a come vivere.
Gli stessi lavoratori, d'altronde, quando decidono di andare a lavorare, sono coscienti che questo comporta un rischio per la salute, i morti, i feriti e i malati per causa di lavoro non sono un'invenzione, eppure loro vanno a lavorare nonostante questo rischio, tra la salute(Chiaramente intesa in termini probabilistici) e il PIL, il loro PIL, scelgono quest'ultimo.
Per la razionalità economica certamente ha senso chiudere tante attività economiche in caso di pandemia, in funzione del livello di relazionalità sociale che queste producono. Con queste chiusure si riduce certamente la crescita della pandemia, ma si produce anche un danno economico, un danno economico che poi pagheremo tutti noi italiani.
La razionalità impone un confronto costi- benefici, una discoteca, ad esempio, è fonte di tanti contatti sociali che possono favorire la diffusione del virus, in confronto con un danno economico, per la sua chiusura, molto relativo, per cui non c'è dubbio debba essere chiusa.
Una fonderia, invece, produce pochi contatti sociali e soprattutto, come le attività industriali in genere, produce questi contatti sempre tra gli stessi soggetti, per cui il rischio contagio è più ridotto, di contrasto il danno economico di una chiusura  è molto più grande, per cui ha senso che resti aperta.
Un saluto


iano

#2
Anche in tempo di pace , la scrittura delle norme di sicurezza sul lavoro , l'interpretazione,  e la loro applicazione  risente di fatto di molti conflitti di interesse  e di una connivenza generalizzata fra imprenditori e lavoratori.
Gli incentivi extra in busta paga ,che figurano come incentivi alla produttività, sono di fatto incentivi a disattendere le norme di sicurezza.
In tempo di pace si è gia' verificato che le agenzie di controllo sulla sicurezza istituite dai politici , siano poi da quesi non messe in grado di operare in modo pieno , perché ciò bloccherebbe di fatto la produzione .
Questo è il quadro di partenza in cui , ripeto , le connivenze sono diffuse a tutti i livelli.
Questo è il quadro umano che giocoforza sarà chiamato a gestire l'emergenza.
Possiamo considerare quindi già una fortunata coincidenza che a guidare il governo ci sia uno come Conte.Un fungo spuntato in un caldo mattino dopo una notte piovosa.
Ma le indicazioni virtuose che arriveranno dalle commissioni di esperti ,magari adesso corrette alla luce dell'esperienza fatta , saranno inevitabilmente declinate a cascata dentro un quadro culturale che di virtuoso ha poco.
Alla buona riuscita dell'impresa sarebbe fondamentale una stima e fiducia reciproca fra i diversi attori ii quali però sembrano accomunati solo dall'abilità acquisita sul campo di come massimizzare il profitto delegando e addossando a prestanome prezzolati e/o ricattabili le responsabilità .
Se , come si spera ,dopo , nulla sarà come prima , noi siamo ancora al prima.

Finché qualcuno non dirà' che il re è nudo. Allora da lì si può ripartire.
E chi può dirlo questo se non noi. Gli incompetenti di turno.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#3
Non occorre avere facoltà divinatorie per sapere che l'unica Resurrezione che conta è quella degli affari e che l'unico Salvatore unto dall'Altissimo è l'ormai mitico, perchè di lungo corso, padrone del vapore. Lode a Zaia che lo ammette a chiare lettere, dall'alto della sua gestione meno peggio dell'epidemia. I lumbard hanno altre rogne da risolvere ma se la caveranno a tarallucci e barbera e #Italiaisrunning sta già scaldando i motori al pit stop in attesa della ripartenza di martedì. Non saranno certo le graduatorie ragionieristiche, per quanto ragionate, a stabilire chi vince il Gran Premio. La scuderia vincente è quella di sempre e la salute se la può mettere via con qualche pannicello caldo (con o senza valvola) mentre toccherà ad avvocati bilionari portare le cause contro gli assassini al loro naturale compimento: la prescrizione. Nessuno tocchi il CPP, più sacro della Bibbia, perchè contiene la salvezza eterna dei criminali eccellenti che comandano su tutti.

La salute vedremo di farla rientrare in un nuovo capitolo di business, anche se purtroppo deve scontare il ruolo di "falso prezzo della produzione", ma basta privatizzarla come in Lombardia e ritorna nelle partite attive. Per i rami secchi improduttivi non avremo sempre un coronavirus che ce ne libera, anche perchè con loro se ne vanno o vengono costretti all'inattività fior fiore di operatori sanitari. Ma è un lieve effetto collaterale che riguarda carne da macello predestinata, da cui il sistema assicurativo potrà trarre ulteriori occasioni di business. Per quanto riguarda i rami secchi, penso che tra la Svizzera e le RSA la prima soluzione diventerà sempre più vantaggiosa, e già oggi è più umana della seconda.

(Detto tra parentesi la contraddizione non è tra affari e salute, ma, come sempre, tra affari e qualità/senso della vita umana)

Sulle strategia di sopravvivenza, chi come Ipazia ne sa di più degli assassini al potere, che ovviamente ne sapranno molto della propria, non avrà difficoltà a barcamenarsi nella giungla post epidemica, avendo impostato tutta la sua vita sul distanziamento sociale e l'autarchia esistenziale. Avrei preferito essere smentita dai fatti, ma purtroppo l'istinto indovino non perdona. Qualcuno dirà che è l'effetto delle profezie che si autoavverano, ma non penso che la mia aura divinatorio-taumaturgica abbia una portata così estesa: sarei una dea a mia insaputa. Mi basta essere stata buona indovina e buona custode del mio unico bene assoluto incontrovertibile.

Sarà dura invece per chi dagli assembramenti umani trae le sue fonti di sopravvivenza e profitto. Li sì prevedo ci sarà un impoverimento e forse una riconversione di intere filiere economiche. Su scala globale. A loro non resta che invocare la grazia al dio Bigpharma: ci mandi il vaccino e lo mandi in fretta. Prevedo già linciaggi di antivaccinisti, gli ultimi giapponesi irreducibili votati al martirio, sulle pubbliche piazze. Se il vaccino arriva presto il tourdion affaristico riprenderà con la consueta stolida baldanza, i reduci racconteranno la saga e lo stato socialista rifonderà le perdite allo stato capitalista. Come è sempre stato.
...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#4

Rischiamo l'apocalisse totale, se non della società, quantomeno della socialità.

Senza intelligenza, e discernimento, siamo condannati. La società senza la socialità è morte, è la società degli automi e dei robot. Non si può pensare solo al lavoro e al consumo senza la libertà sessuale, di manifestazione politica, e di contatto fisico.


E non esistono solo gli adulti, esistono anche i giovani sessualmente attivi (dai quattordici ai venticinque anni, per dire), e altri, anche non giovani, i quali non avevano partner sessuali conviventi alla data dell'entrata in vigore dello stato d'assedio (cominciamo a chiamarlo per quello che è, senza eufemismi)  e non si può pensare che tutti questi, milioni di persone, stiano in astinenza sessuale "per un anno o due", "fino al vaccino", visto che non possono raggiungere altre persone, e non possono farsi raggiungere da altre persone.


Si sta dicendo a milioni di persone: "scontate il grave crimine di non avere un partner sessuale residente al vostro stesso indirizzo alla data del 10 marzo con un annetto o due di astinenza sessuale. Multa a chi esce di casa per andare a scopare (o scambiarsi carezze, effusioni eccetera)".
Il che è di fatto un annetto o due di prigione per questi milioni di persone, anche nello scenario più ottimista e realista in cui riaprano scuole, negozi e quant'altro di, mi si consenta, "fisiologicamente inutile", molto prima. E questi milioni di persone a cui viene richiesto un "piccolo" e "fisiologicamente naturalissimo" sacrificio per un anno o due, sono i nostri giovani, che tanto sotto i diciotto non votano, e sopra se votano sono pochi rispetto alla media della popolazione.
Perché ritengo il diritto di fare sesso (ma guarda un po'...) prioritario rispetto al diritto di comprarsi i libri, la macchina o lo smartphon, quindi è quello che definisce la condizione di carcere o di libertà, è inutile girarci intorno. Sublimare la sessualità andando al lavoro o in negozio è esattamente il tipo di distopia robotico-consu-mistica che io vorrei evitare, e che invece sembra si stia imponendo all'orizzonte.

Organismi cibernetici diventeremo, che hanno alcuni organi attivi, altri no, e compensano questa loro mancanza con attività pseudo sociali (in realtà puramente economiche) che dovrebbero, in linea teorica, essere gratificanti "quasi" quanto quelle connesse agli organi sacrificati? E' su questo quasi che si giocherà vera la partita, tra democrazia e dittatura, discernimento e follia, di cui nessuno parla. La ricompensa, anche a livello proprio organico e cerebrale, a livello di principio del piacere, del lavoro e del consumo dovrebbe essere paragonabile, commensurabile, in questa che non esito a chiamare una distopia,  a quella connessa alla socialità e alla sessualità, per vivere "legalmente", secondo i paletti legali e regolamentali imposti dai governi.
E di fatto non lo è, e se lo sarà vorrà dire che saremo tutti impazziti, che la trasformazione di massa del popolo in automi avrà funzionato.

Comparso prepotentemente, dopo più di mezzo secolo di rimozione, sulla scena culturale e mediatica occidentale il discorso sulla morte, è scomparso, fateci caso, completamente quello sul sesso. C'è una rimozione mediatica e politica del discorso sul sesso altrettanto imbarazzante di quanto fino a due mesi fa era imbarazzante la "solita", solita dal dopoguerra in poi, rimozione del discorso sulla morte.
A leggere l'articolo di giornale medio, o a guardare il servizio televisivo medio, sul fantastico programma di riaperture del governo (fase uno, fase due, fase tre eccetera), pare che la nostra priorità, come cittadini e come esseri viventi, sia di andarci a prendere un bel cappuccino al bar, non di scopare. Ma chissà perché.


Diventare robot (cyborg) per un anno o due cambierebbe il nostro cervello, dopo non saremmo più come prima. Oltre all'eclissi del sesso per i non conviventi, per completare il quadro dobbiamo pensare all'eclissi della protesta politica nella forma della manifestazione di piazza. Quindi in conclusione, il ragionamento -isolato- sulla società, senza il ragionamento -complementare- sulla socialità è intrinsecamente folle, mi vengono i brividi anche solo a farlo...






Andando sul pratico, per il resto, mi sembra che ok, sarebbe forse utile mettere le mascherine obbligatorie, ma non è possibile perché non tutti le hanno, non tutti le trovano le trovano vista la fila alle farmacie e la poca disponibilità di esse che c'è, non tutti hanno i soldi per comprarsela (esistono anche i poveri veri...) e infatti già in Lombardia hanno messo obbligatoria la mascherina o in alternativa una sciarpa, fazzoletto o simili, per dare una possibilità anche a chi la mascherina non ce l'ha.
Anche perché come farebbe un eventuale vigile o poliziotto a verificare che uno è uscito proprio per andare a comprare la mascherina, e non per altro? L'alternativa mascherina o sciarpa dà qualcosa di oggettivo da controllare, in un mondo in cui distribuire qualcosa, qualsiasi cosa, a sessanta milioni di persone è difficile,  quindi è più fattibile.


Il termoscanner non so, se davvero come dicono per un sintomatico ci sono in giro dieci asintomatici, è la classica presa per i fondelli, una macchina che "becca" forse una situazione pericolosa su dieci che ne fa passare, insomma dicessero la verità, se sono pericolosi solo i sintomatici, se anche gli asintomatici, quale proporzione numerica c'è tra gli uni e gli altri, e solo se questo ha senso, mettessero i termoscanner.


Il tracciamento via cellulare, sono d'accordo eventualmente come indagine di polizia a posteriori, non ne faccio insomma una questione di privacy, e anzi in generale penso sempre che sia meglio sacrificare la privacy piuttosto che la libertà...


ma non sono però più d'accordo se diventa un obbligo a priori di comprarsi un certo tipo di cellulare, che supporti un certo tipo di app, anche per chi non ce l'ha (l'obbligo di installare una app o fare altre cose gratuite per chi sia già utente e possessore di un cellulare moderno invece mi sembra giusto), insomma come se metti la mascherina obbligatoria la devi far arrivare agli indigenti, se metti il cellulare ultima generazione obbligatorio lo devi far arrivare agli indigenti, e anzi non basta perché ci sono anche gli analfabeti informatici totali, quelli che proprio anche a prescindere dal reddito se gli dai un cellulare moderno non lo sanno accendere, e appunto si parla di proteggere gli anziani, bisognerebbe prima capire e rispettare come sono fatti, e che limitata abilità hanno in certi campi alcuni di loro...


ma tutto questo non è sostenibile nel tempo, e non possiamo aspettare un vaccino a tempo indefinito, a un certo punto bisognerà vedere per luogo e per classi di età chi si può incontrare e chi no, perché uccide la malattia, uccide la fame, ma anche la deprivazione dell'incontro e del contatto fisico uccide, e non solo per l'aspetto sessuale, pensate al muro di Berlino, con famiglie separate nel giro di in una notte, stiamo rischiando di fare quella fine, quella di Berlino del dopoguerra, al netto del fatto che col muro di Berlino se sgarravi ti sparavano, qui se sgarri rischi al massimo una multa, ma un anno o due, cioè il tempo stimato per l'arrivo finalmente del vaccino, non è un tempo ragionevole per continuare a multare chiunque vada a trovare un parente, amicofidanzato o amante non convivente: si stanno sacrificando la civiltà e la dignità, prima ancora che la libertà, a un malinteso e folle concetto di salute, e se lo facciamo sarà irreversibile, ci saremo fregati per sempre, non solo per un anno o due. Insomma non è tanto la multa, è lo stigma sociale per chi vuole vivere in modo naturale, cioè non ridotto alla dimensione economica, a non stare ne in cielo ne in terra.












Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

#5

Buona Pasqua Anthony. :) 
Condivido sostanzialmente tutto ciò che hai scritto.
Penso anche, però, che, se è vero che:
- le scelte giuste possono limitare i danni all'economia;
- le scelte sbagliate possono aggravarli;
in ogni caso, però, una pestilenza di questa portata, per giunta in tutto il mondo, costituirà un vero e proprio inevitabile disastro economico per tutti.
Prima che potremo riprenderci da tale "dissesto" (se la parola "disastro" suonasse troppo cruda), secondo me passeranno non mesi, ma anni!
Sempre ammesso e non concesso che il dissesto non si aggravi, soprattutto nel momento in cui scoppierà la bomba ad orologeria africana; il che potrebbe provocare una catastrofe, piuttosto che un ulteriore disastro!


Buona Pasqua  :)

Eutidemo

#6

Buona Pasqua Ipazia. :)
Non confondere la "resurrezione degli affari" per l'arricchimento di pochi, con la "resurrezione dell'economia", per la sopravvivenza di tutti; ed infatti, come dicevano i nostri antenati Romani: "Homo sine pecunia est imago mortis!"
Se poi uno "ci marcia", è un altro discorso!


***
Anche se non ne condivido le idee politiche, anche io penso che a Zaia, in questa circostanza, abbia fatto il meglio che poteva; ma non solo lui!
Apprezzo soprattutto la sua ordinanza, che ha reso obbligatorio l'uso delle mascherine (o dei suoi surrogati); non capisco perchè non si estenda subito l'obbligo a tutta l'Italia!


***
Quanto al CPP, come già altre volte, ti invito a non criticare cose che non conosci bene; soprattutto senza spiegare in dettaglio le ragioni delle tue critiche.
Inoltre non capisco perchè tu ce l'bbia con il CPP e non con il CP; senza spiegare in dettaglio le ragioni della  tua preferenza.


***
Sono d'accordo con te, invece, sul fatto che molti cercheranno di sfruttare la "ripartenza"; così come molti, attualmente, sfruttano il "lock down", rivendendo le mascherine a prezzi d'usura.
Andrebbero tutti processati per direttissima, secondo me!


***
Sono anche d'accordo con te che la contraddizione non è tra affari e salute, ma, come sempre, tra affari e qualità/senso della vita umana.
Questo è verissimo!


***
Quanto alla strategia di sopravvivenza, invece, non sono affatto d'accordo con te: ed infatti, a mio parere, nessuno si salva da solo!
E, anche se ci riuscisse, per me sarebbe una cosa molto triste!


***
Quanto agli "antivaccinisti", spero che questa sia l'occasione buona perchè si estinguano definitivamente; ed infatti, da sempre, la selezione naturale (da molti confusa con quella economica, che è tutta un'altra cosa), è un meccanismo del tutto "naturale" che tende a ripulire il pianeta dagli imbecilli!


***
Buona Pasqua! :)

Ipazia

#7
Citazione di: Eutidemo il 12 Aprile 2020, 13:01:06 PM
Quanto al CPP, come già altre volte, ti invito a non criticare cose che non conosci bene; soprattutto senza spiegare in dettaglio le ragioni delle tue critiche.
Inoltre non capisco perchè tu ce l'bbia con il CPP e non con il CP; senza spiegare in dettaglio le ragioni della  tua preferenza.

Ma ne conosco fin troppo gli effetti che ci hanno fatto diventare, insieme al CP hai ragione, il più perfetto stato di diritto a delinquere del pianeta. 3 gradi di giudizio e prescrizione: troppa grazia anche per i responsabili di genocidi italiani o stranieri. Nessuno dei quali è morto in carcere. Figurarsi per i ladri di polli di cui è costituita la classe dirigente nazionale.

Ad un processo in cui ero parte testimoniale per il PM in veste di UPG la sala udienze era piene di un centinaio di persone che aspettavano il dibattimento da mesi in veste di imputati e parti lese. Ad un certo punto tutti fuori: processo per direttissima per un rapinatore serbo colto in fragrante. Nomina avvocato d'ufficio (a gratis): una sventola di primo pelo in minigonna che indossa al salto la palandrana. Tutte le fortune al serbo la cui unica preoccupazione sarà stata traguardarsi la sventola. Infatti: condanna e scarcerazione. Neanche il tempo di gustarsi la sventola. E noi come fessi fuori ad aspettare un'ora e rotti. La mia causa che doveva essere dibattuta alle 10 è finita alle 16 con rinvio perchè non era stato convocato un testimone. A pancia vuota un caffè alla macchinetta del tribunale. Due euro per acqua sporca, con la macchina che non dà il resto. Al Palazzo di Giustizia. Morta come l'Italia.
...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo


Buona Pasqua, Niko. :)
Capisco perfettamente l'esigenza di fare sesso, ma, per continuare a fare sesso, per prima cosa bisogna cercare di restare vivi; una volta morto, infatti, non copulerai mai più!
Per cui, dammi retta: "Primum vivere, deinde copulare!"


***
Quanto al problema di non avere un partner sessuale residente al proprio indirizzo alla data del 10 marzo, in effetti hai ragione; ma, a parte il fatto che si spera che non sarà necessario un anno di astinenza sessuale, la cosa sarà utile per apprendere l'utilità della pazienza.
Dote molto rara, benchè estremamente utile; quindi questa, secondo me, è un occasione ottima per imparare ad esercitarla!


***
Comunque:
- se, in buona parte, hai ragione sotto l'aspetto della "socialità";
- per me hai invece torto sotto l'aspetto "fisiologico".
Ed infatti, sotto tale aspetto, la clausura ci consente di fare sesso con la persona che amiamo di più al mondo!
Ci dovrebbe bastare, almeno per un certo periodo; perchè, in tal modo, non dovremo minimamente sacrificare nessun organo; il quale, anzi, potrebbe essere esercitato addirittura più del solito.


***
Quanto alla "distopica" "dispoticità" consistente nei paletti legali e regolamentari imposti dai governi per limitare la diffusione del contagio, sarebbe da sciocchi lamentarsene, visto che -almeno in questo caso- sono imposti dalla circostanze, nell'interesse di tutti; si tratta semplicemente di ragionare col cervello, invece che con un altro organo, non di diventare automi!

***
La nostra priorità, come cittadini e come esseri viventi, è di sopravvivere; non di rischiare di morire solo per copulare prima del tempo!
Capirei il problema se la cosa fosse vietata per sempre; allora, forse, potrei essere d'accordo con te che, in tal caso, tanto varrebbe morire!
Ma nessuno si è mai sognato di dire o prevedere una cosa del genere.


***
Peraltro, a parte i conigli, non credo che l'astensione dal sesso per un periodo più o meno prolungato possa trasformare un essere vivente in un robot; in particolate, noi esseri umani, fortunatamente, non siamo come i conigli (a parte qualcuno, ovviamente)!


***
Cambiando argomento, è ovvio che le mascherine possono essere rese obbligatorie solo se vengono rese disponibili per tutti; bella scoperta!
Ed infatti io avevo scritto che occorre provvedere ad una loro produzione e distribuzione sufficiente e tempestiva per dotarne "tutti"; in quanto ne servono:
- a centinaia di milioni, se sono riutilizzabili;
- a miliardi se sono monouso.
Ed infatti, giustamente, nel frattempo, in Lombardia hanno reso obbligatoria la mascherina o in alternativa una sciarpa, fazzoletto o simili, per dare una possibilità anche a chi la mascherina non ce l'ha.


***
Quanto a come farebbe un eventuale vigile o poliziotto a verificare che uno è uscito proprio per andare a comprare la mascherina, e non per altro, questo è molto semplice: basta dichiarare che si sta andando in farmacia ad acquistarla, e poi conservare lo scontrino per essere a posto nel caso di una eventuale verifica.
Non vedo problemi!


***
Però sono d'accordo sul fatto che esse dovrebbero essere prodotte in massa, e poi magari ditribuite gratuitamente a domicilio dalla protezione civile o dai volontari; il che è molto difficile da realizzare in tempi brevi, per cui, per adesso, dovrebbe essere consentito l'uso di surrogati (come in Lombardia)!


***
Il "termoscanner", ovviamente, individua solo chi ha una alterazione della temperatura, per cui:
- becca pure chi ha un'influenza normale, e, quindi, per accertare le cose, poi occorre fare un tampone;
- non becca gli asintomatici, per i quali il termoscanner è del tutto inutile.
Ne consegue, quindi, che è un dispositivo che serve esclusivamente per effettuare uno "screening"; ma, nei limiti di tale funzione, è però utilissimo.


***
La proporzione di 1 a 10 non è tra sintomatici ed asintomatici, bensì tra contagiati registrati e contagiati non registrati; i quali ultimi possono essere  sia sintomatici che asintomatici.
Ed infatti, molta gente si ammala e muore di coronavirus in casa, senza che nessuno ne sappia niente.


***
Neanche io sarei d'accordo se il "tracciamento" comportasse l'obbligo a priori di comprarsi un certo tipo di cellulare, che supporti un certo tipo di app;  mentre invece non ci vedo niente di male nell'obbligo dell'uso di un app gratuita che lo consenta.
Ovviamente, solo per il periodo della pandemia e quello immediatamente successivo.


***
Sono d'accordo con te, come ho ampiamente spiegato nel mio TOPIC iniziale, che tutto questo (a cominciare dal sesso) non è sostenibile per troppo tempo, e che  non possiamo certo attendere un vaccino a tempo indefinito; ma, in tale TOPIC, mi sembrava di aver illustrato adeguatamente:
1)
LA NECESSARIA GRADUALITA' E PROGRESSIVITA' DELLA RIAPERTURA
2)
LE MISURE DI PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA ADOTTARE IN SEDE DI RIAPERTURA


***
Avevo,  infatti, più volte testualmente ribadito che, secondo me, "...sarebbe insensato attendere la scoperta del vaccino ed essere tutti vaccinati prima di riprendere a lavorare (e ad uscire di casa per diletto)".


***
Buona Pasqua! :)





Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 12 Aprile 2020, 13:52:24 PM
Citazione di: Eutidemo il 12 Aprile 2020, 13:01:06 PM
Quanto al CPP, come già altre volte, ti invito a non criticare cose che non conosci bene; soprattutto senza spiegare in dettaglio le ragioni delle tue critiche.
Inoltre non capisco perchè tu ce l'bbia con il CPP e non con il CP; senza spiegare in dettaglio le ragioni della  tua preferenza.

Ma ne conosco fin troppo gli effetti che ci hanno fatto diventare, insieme al CP hai ragione, il più perfetto stato di diritto a delinquere del pianeta. 3 gradi di giudizio e prescrizione: troppa grazia anche per i responsabili di genocidi italiani o stranieri. Nessuno dei quali è morto in carcere. Figurarsi per i ladri di polli di cui è costituita la classe dirigente nazionale.

Ad un processo in cui ero parte testimoniale per il PM in veste di UPG la sala udienze era piene di un centinaio di persone che aspettavano il dibattimento da mesi in veste di imputati e parti lese. Ad un certo punto tutti fuori: processo per direttissima per un rapinatore serbo colto in fragrante. Nomina avvocato d'ufficio (a gratis): una sventola di primo pelo in minigonna che indossa al salto la palandrana. Tutte le fortune al serbo la cui unica preoccupazione sarà stata traguardarsi la sventola. Infatti: condanna e scarcerazione. Neanche il tempo di gustarsi la sventola. E noi come fessi fuori ad aspettare un'ora e rotti. La mia causa che doveva essere dibattuta alle 10 è finita alle 16 con rinvio perchè non era stato convocato un testimone. A pancia vuota un caffè alla macchinetta del tribunale. Due euro per acqua sporca, con la macchina che non dà il resto. Al Palazzo di Giustizia. Morta come l'Italia.
...
Su molte cose hai perfettamente ragione; ma, quello che dici, solo in parte è imputabile ai codici.
Ma è un discorso troppo complesso da fare qui!

viator

Citazione di: niko il 12 Aprile 2020, 12:24:28 PM

Senza intelligenza, e discernimento, siamo condannati. La società senza la socialità è morte, è la società degli automi e dei robot. Non si può pensare solo al lavoro e al consumo senza la libertà sessuale, di manifestazione politica, e di contatto fisico................................

Perché ritengo il diritto di fare sesso (ma guarda un po'...) prioritario rispetto al diritto di comprarsi i libri, la macchina o lo smartphon........................................


E di fatto non lo è, e se lo sarà vorrà dire che saremo tutti impazziti, che la trasformazione di massa del popolo in automi avrà funzionato.


Il tracciamento via cellulare, sono d'accordo eventualmente come indagine di polizia a posteriori, non ne faccio insomma una questione di privacy, e anzi in generale penso sempre che sia meglio sacrificare la privacy piuttosto che la libertà.....................................


ma non sono però più d'accordo se diventa un obbligo a priori di comprarsi un certo tipo di cellulare, che supporti un certo tipo di app, anche per chi non ce l'ha (l'obbligo di installare una app o fare altre cose gratuite per chi sia già utente e possessore di un cellulare moderno invece mi sembra giusto), insomma come se metti la mascherina obbligatoria la devi far arrivare agli indigenti......................................

Salve niko. Il tuo modo di ragionare circa sesso e smartphones viene da me trovato del tutto emblematico della mentàlità giovanilistica che i tempi appena trascorsi hanno fatto maturare.
Solo dall'interno di una cultura e società che abbiano perso ogni contatto con la realtà della natura e del mondo fisico si può arrivare a sostenere che LA SESSUALITA' SIA UN DIRITTO (anzichè una opportunità, una facoltà, al massimo un'opzione) !!.

Poichè in sede di Diritto i diritti sarebbero quelle cose che qualcuno DEVE NECESSARIAMENTE VENIR MESSO IN GRADO DI "GODERE" DA PARTE DI UNA COLLETTIVITA' (SOCIETA') CHE STABILISCE E DEVE GARANTIRE LA SODDISFAZIONE DEL DIRITTO STESSO...................mi sembra che a tal punto - confermandosi la tua visione della sessualità - potresti con augurabile e probabile successo far causa alla Società (lo Stato) per veder riconosciuto il tuo diritto agli sfoghi relazional-sessuali e costringere lo Stato stesso a fornirti il necessario al soddisfacimento del tuo DIRITTO.


Circa poi la tracciabilità via smartphone (circa la quale tu fai giustamente presenti le evidenti insormontabili incongruità - vedi ad esempio il fatto che il sottoscritto è dotato solo di telefono cellulare poichè interessato solamente a comunicare via voce )..........dal punto di vista giuiridico la tracciabilità dell'apparecchio non potrebbe dimostrare nulla in quanto SAREBBE IMPOSSIBILE DIMOSTRARE CHE I RICOSTRUIBILI SPOSTAMENTI DELLO STRUMENTO COINCIDANO CON QUELLI DEL TITOLARE DELLA SCHEDA SIM, in quanto quest'ultimo potrebbe lasciare a casa il telefono e spostarsi beatamente altrove, oppure affidare il proprio telefono ad altre persone, perdendo la titolarità degli spostamenti del telefono temporaneamente circolante in mani altrui !!.

Perciò solo una società di poveri imbecilli (o di ometti-formica come in Cina) accetterebbe certe procedure di controllo "pseudopersonale" in sè prive di validità legale oltre che inefficaci.L'unica soluzione potrebbe essere quella del "chip sottopelle" (vedi i cani) oppure  in via più casereccia - un bel tatuaggio obbligatorio con "QR code" situato in una collocazione corporale tale da venir facilmente raggiunta dallo Stato attraverso adatte "pistole" di lettura (ad esempio nel dintorni dell'ano).

A questo punto non mi resta che augurare a tutti buona Pasqua e - in particolare alle giovani generazioni - tanto sesso gratis garantito dallo Stato e tanto progresso tecnologico-comunicativo-intruppatorio. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

#11
Eutidemo scrive:


Capisco perfettamente l'esigenza di fare sesso, ma, per continuare a fare sesso, per prima cosa bisogna cercare di restare vivi; una volta morto, infatti, non copulerai mai più!
Per cui, dammi retta: "Primum vivere, deinde copulare!"
Quanto al problema di non avere un partner sessuale residente al proprio indirizzo alla data del 10 marzo, in effetti hai ragione; ma, a parte il fatto che si spera che non sarà necessario un anno di astinenza sessuale, la cosa sarà utile per apprendere l'utilità della pazienza. Dote molto rara, benchè estremamente utile; quindi questa, secondo me, è un occasione ottima per imparare ad esercitarla!
Comunque: se, in buona parte, hai ragione sotto l'aspetto della "socialità"
per me hai invece torto sotto l'aspetto" fisiologico
Ed infatti, sotto tale aspetto, la clausura ci consente di fare sesso con la persona che amiamo di più al mondo! Ci dovrebbe bastare, almeno per un certo periodo; perchè, in tal modo, non dovremo minimamente sacrificare nessun organo; il quale, anzi, potrebbe essere esercitato addirittura più del solito.
Quanto alla "distopica
dispoticità
" consistente nei paletti legali e regolamentari imposti dai governi per limitare la diffusione del contagio, sarebbe da sciocchi lamentarsene, visto che -almeno in questo caso- sono imposti dalla circostanze, nell'interesse di tutti; si tratta semplicemente di ragionare col cervello, invece che con un altro organo, non di diventare automi!
La nostra priorità, come cittadini e come esseri viventi, è di sopravvivere; non di rischiare di morire solo per copulare prima del tempo! Capirei il problema se la cosa fosse vietata per sempre; allora, forse, potrei essere d'accordo con te che, in tal caso, tanto varrebbe morire! Ma nessuno si è mai sognato di dire o prevedere una cosa del genere.
Peraltro, a parte i conigli, non credo che l'astensione dal sesso per un periodo più o meno prolungato possa trasformare un essere vivente in un robot; in particolate, noi esseri umani, fortunatamente, non siamo come i conigli (a parte qualcuno, ovviamente)!


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Il problema è che non sono state date garanzie su quanto questa cosa durerà, e si è passati da che Conte all'inizio dell'emergenza ci diceva:

"Torneremo ad abbracciarci"

Che suona come una cosa umana e compatibile con l'uso del cervello, del tipo faremo dei sacrifici temporanei per tornare alla normalità;

A un discorso mediatico che sentiamo invece oggi, non tanto da Conte, quanto da gente come Speranza, Arcuri ed altri del tipo:

"Almeno fino al vaccino... abbracciarsi non è (più) una priorità, andare in fabbrica e al negozio a comprarsi le scarpe nuove e lo smartphone (sottointeso: popolo di schiavi e di capre, sublimerete la vostra socialità e sessualità con quello, o almeno io questo sottointeso ci vedo)".

Distanziamento sociale a tempo indefinito, quindi. Che non è sostenibile, spacciato al popolo bue come se fosse sostenibile, come se il problema fosse solo l'economia, o solo lo stare o no in casa.

Quindi qualcosa di oggettivamente distopico, in cui si è passata la misura: non si può aspettare fino al vaccino se è roba di un anno o due, il governo deve dare risposte non solo sulla società, ma anche sulla socialità/sessualità. La nostra prioritàdi esseri umani sociali non è andare  lavorare, e non è prendere il cappuccino: da cittadino esigo che gli amanti e le famiglie, ma anche gli amici separate in questa situazione da muro di Berlino siano presenti nel discorso mediatico e politico sulle priorità.

La sessualità non può essere separata, proprio come discorso, dalla socialità: non si sa mai dove si va a finire quando si instilla la paura dell'altro a tutti i livelli.

Non voglio fare il coniglio della situazione, anzi, penso di sapere cosa definisca al dì là della retorica lo stato di carcere o di libertà, stato di carcere o di libertà che si impone nemmeno a tutti, ma ad alcuni sì e ad altri no, per questo quando sento certe cose mi allarmo veramente.
E' facile dire a chi è singolo fai da solo per un anno, (guarda caso la predica viene sempre da chi singolo non lo è), io mi stufo molto prima a fare da solo, non so gli altri e non lo voglio sapere.

Tu dici tanto varrebbe morire se certi piaceri fossero negati in eterno: "l'a tempo indefinito" è come l'eterno, se non viene vissuto e tematizzato come problema, e qui (intendo qui come momento storico presente, come dibattito mediatico eccetera) il problema sembra essere sparito, sommerso sotto una montagna di cazzate, di cose che prese isolatamente (società senza socialità) non sono una priorità, e non sono un orizzonte di senso.


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Viator ha scritto:



Salve niko. Il tuo modo di ragionare circa sesso e smartphones viene da me trovato del tutto emblematico della mentàlità giovanilistica che i tempi appena trascorsi hanno fatto maturare.[/size]
Solo dall'interno di una cultura e società che abbiano perso ogni contatto con la realtà della natura e del mondo fisico si può arrivare a sostenere che LA SESSUALITA' SIA UN DIRITTO (anzichè una opportunità, una facoltà, al massimo un'opzione) !!.
Poichè in sede di Diritto i diritti sarebbero quelle cose che qualcuno DEVE NECESSARIAMENTE VENIR MESSO IN GRADO DI "GODERE" DA PARTE DI UNA COLLETTIVITA' (SOCIETA') CHE STABILISCE E DEVE GARANTIRE LA SODDISFAZIONE DEL DIRITTO STESSO...................mi sembra che a tal punto - confermandosi la tua visione della sessualità - potresti con augurabile e probabile successo far causa alla Società (lo Stato) per veder riconosciuto il tuo diritto agli sfoghi relazional-sessuali e costringere lo Stato stesso a fornirti il necessario al soddisfacimento del tuo DIRITTO.
Circa poi la tracciabilità via smartphone (circa la quale tu fai giustamente presenti le evidenti insormontabili incongruità - vedi ad esempio il fatto che il sottoscritto è dotato solo di telefono cellulare poichè interessato solamente a comunicare via voce )..........dal punto di vista giuiridico la tracciabilità dell'apparecchio non potrebbe dimostrare nulla in quanto SAREBBE IMPOSSIBILE DIMOSTRARE CHE I RICOSTRUIBILI SPOSTAMENTI DELLO STRUMENTO COINCIDANO CON QUELLI DEL TITOLARE DELLA SCHEDA SIM, in quanto quest'ultimo potrebbe lasciare a casa il telefono e spostarsi beatamente altrove, oppure affidare il proprio telefono ad altre persone, perdendo la titolarità degli spostamenti del telefono temporaneamente circolante in mani altrui !!.
Perciò solo una società di poveri imbecilli (o di ometti-formica come in Cina) accetterebbe certe procedure di controllo "pseudopersonale" in sè prive di validità legale oltre che inefficaci.L'unica soluzione potrebbe essere quella del "chip sottopelle" (vedi i cani) oppure  in via più casereccia - un bel tatuaggio obbligatorio con "QR code" situato in una collocazione corporale tale da venir facilmente raggiunta dallo Stato attraverso adatte "pistole" di lettura (ad esempio nel dintorni dell'ano).
A questo punto non mi resta che augurare a tutti buona Pasqua e - in particolare alle giovani generazioni - tanto sesso gratis garantito dallo Stato e tanto progresso tecnologico-comunicativo-intruppatorio. Salutoni.

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Vedi quello che ho scritto sopra, non sto tanto a ripetermi.


Certo che la sessualità è un diritto, ci mancherebbe altro. Non tutti i diritti vanno soddisfatti dallo stato; alcuni sono, come dire, naturali, e basterebbe che lo stato legiferasse in merito in modo sensato.


Il tuo parlare con un certo compiacimento di "tempi appena trascorsi" è un po' inquietante.
Non si capisce cosa vuoi dire e dove vuoi andare a parare, io sono contro chiunque veda lati positivi in questa tragedia, soprattutto li veda nel senso di dire: "punizione dell'occidente", "la lezione ci voleva" eccetera.

Che non è molto diverso, come discorso, dal dire "castigo divino", "punizione degli infedeli", eccetera.

Restaurare i "tempi appena trascorsi" dovrebbe essere una priorità di tutte le persone ragionevoli.

O tu ci stai bene, così ?!

Beh, io no, e quando vedo il peggio, invoco il meno peggio, non sono una che pensa che i rinascimenti sorgano dalle pestilenze, come alcuni.

Quindi che ti devo dire, forse ci siamo liberati per sempre della "mentalità giovanilistica", in favore dell'autocompiacimento nella tragedia...  bel progresso, veramente...


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo


Ciao Niko. :)
Hai perfettamente ragione: "non sono state date garanzie su quanto questa cosa durerà".
Pertanto, secondo me, bisognerebbe organizzare subito una bella manifestazione di massa contro quello stronzo di COVID19, affinchè, una buona volta, si decida a dirci quando ci lascerà in pace; e vedrai che il numero di contagiati diminuirà immediatamente ed il COVID19 ci abbandonerà per sempre!

***
Quanto al vaccino, ripeto per la terza volta quanto avevo scritto all'inizio: ""...sarebbe insensato attendere la scoperta del vaccino ed essere tutti vaccinati prima di riprendere a lavorare e ad uscire di casa per diletto".
Dico solo, però, che "Est modus in rebus!"

***
Quanto al riprendere a lavorare, ovviamente, mi riferivo alle attività necessarie per la sopravvivenza sociale ed economica; anche considerando che, come diceva Celentano, chi non lavora non solo non ha da mangiare, ma non ha neanche da fare l'amore.
https://www.youtube.com/watch?v=wHmt7pDq_Uo
Lavorare per produrre e poi comprarsi lo smartphone, almeno a mio avviso, è secondario; per me può benissimo avvenire più tardi o non avvenire affatto (come pure presa del campionato di calcio).
Ma lavorare per la sopravvivenza, individuale e collettiva, per me, è primario!

***
Il distanziamento sociale, non è a tempo "indefinito", bensì a tempo "determinato" da quando le circostanze consentiranno di allentarlo; il che è una cosa completamente diversa.

***
Hai invece ragione nel dire che gli amanti e le famiglie, ed anche gli amici, separati in questa situazione da muro di Berlino siano presenti nel discorso mediatico e politico sulle priorità; ed infatti, anche secondo ma sarebbe irragionevole non tenerne conto.
Ma sarebbe anche irragionevole non tenere conto di chi è morto (e sta morendo), per non aver osservato le necessarie precauzioni antivirus.

***
Nel discorso logico sulle priorità, peraltro, non si può non tenere conto del fatto che:
1)
Nei luoghi di lavoro ed in quelli  di approvvigionamento alimentare, farmaceutico ecc., si può limitare il rischio di contagio:
- usando le mascherine;
- mantenendo le distanze di sicurezza.
2)
Diversamente:
- fare sesso con le mascherine è un po' più difficile; ed infatti pare che il solo contraccettivo non preservi dal contagio del COVID19.

- fare sesso mantenendo le distanze di sicurezza, invece, è possibile facendolo con appositi "device" ONLINE, ammesso che lo si trovi soddisfacente.
[IMG]http://cdn-
<a href="http://www.imagevenue.com/MENWKVH" target="_blank"><img src="http://cdn-


***
Quanto alla "paura", non si sa mai dove si va a finire quando non si possiede la saggia paura necessaria per sopravvivere.

***
Quanto allo "stato di carcere o di libertà", dovresti cercare di capire che c'è una certa differenza tra un "carcere" ed un "rifugio antiatomico" (anche se imposto); in quanto, ovviamente, il secondo è precipuamente nell'interesse di chi ci sta dentro.
Ed infatti, per quanto concerne il COVID19:
1)
Nel caso di persone dotate di un minimo di buon senso e di un minimo di istinto di sopravvivenza, il "rifugio domestico" dovrebbe essere un'ovvia scelta personale.
2)
Nel caso di persone che ne sono prive, invece, il "rifugio domestico",  non può che essere imposto dallo Stato:
- nel loro stesso interesse;
- nell'interesse collettivo, perchè a nessuno può essere consentito, in queste condizioni, di andarsene in giro a contagiare il prossimo.

***
So benissimo quello che diceva Socrate a Santippe, ma, in determinati casi, bisogna rassegnarsi.

***
A parte il fatto che un tempo "indefinito" NON è come un tempo "eterno" (cosa, questa, molto chiara ai dannati dell'inferno), in questo caso, come ti ho spiegato sopra, si tratta di un tempo "determinato" da circostanze contingenti; le quali, come tutti gli epidemiologhi ci assicurano, per fortuna non possono che essere temporanee.
E saranno molto più brevi con uno stretto "lock down", come i fatti ci stanno dimostrando.

***
Un saluto! :)

anthonyi

Ciao Niko, il ragionamento che fai sul diritto alla sessualità in tempi di COVID mi fa ricordare un film che c'era ai bei tempi dell'AIDS, .quando, per un rapporto occasionale, i due si preparavano al rapporto indossando dei grandi preservativi, bei tempi, quelli dell'AIDS!

InVerno

Esistono degli studi riguardo alla spagnola che dimostrano che chi ha reagito subito e in maniera più stringente si è poi ripreso più velocemente e in maniera più efficace, le nazioni che invece hanno tergiversato tentando di salvare capra e cavoli (in questo caso salute e produzione) hanno subito le conseguenze peggiori, sia in termini di salute che di produzione, sul lungo periodo. Quando si è malati si sta a letto, quelli che fanno i furbi e vanno al bar poi finiscono all'ospedale. Sembra una banalità, ma se esiste una discussione (nazionale, non questa) a riguardo, evidentemente non lo è. Gli imprenditori seguono la forza gravitativa del profitto immediato, sono unidimensionali in questo, compito dello stato è di considerare quel lungo termine che gli imprenditori non sono in grado nemmeno di previsionare (bergamoisrunning rimarrà negli annali) sopportando i belati delle pecore, come ogni buon pastore. In tutto questo tuttavia mi soprende non si sia ancora parlato del ruolo dell'EU, che, siete diventati tutti sovranisti? Non dobbiamo farcela da soli, siamo parte di una comunità! (sarcasmo rilevato)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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