Considerazioni sull'ideologia dell'attuale governo circa l'immigrazione

Aperto da Eutidemo, 06 Novembre 2024, 18:47:36 PM

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Eutidemo

Trovo errato considerare questo governo "fascista" dal punto di vista tecnico, politico e ideologico, perchè, almeno finora, non si è dimostrato ancora tale (nessun militarismo, espansionsino, razzismo ecc.); ed infatti si tratta sostanzialmente di un governo formato da "ministri di quart'ordine", di spessore cilturale molto esiguo,  tradizionalista, retrogrado, nostalgico, retrivo, codino, oscurantista, clericale, passatista, antiprogressista, e, soprattutto, tendente all'autoritarismo autocratico di tipo Orbanista e Putiniano, ma non certo "fascista" in senso stretto.
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Per cui, almeno secondo me, possono apprezzarlo soltanto coloro che essendo tradizionalisti, retrogradi, nostalgici, retrivi, codini, oscurantisti, passatisti, antiprogressisti, e, soprattutto, tendenti all'autoritarismo Orbanista e Putiniano; cioè, il requisito più importante, è che siano, senza offesa, anche molto "stupidi" e "ignoranti", facili a farsi plagiare dai "paroloni" pseudofilosofici di Diego Fusaro !
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Intendiamoci, io non penso affatto che essere di destra significhi essere "stupidi" (tutt'altro); perchè, secondo me, ad esempio, Joseph Marie de Maistre era intelligentissimo e, e faceva ragionamenti senz'altro molto fondati ( Joseph de Maistre: "Commento del pensiero " a cura di C. Galli).
Anzi, secondo me, de Maistre, almeno per alcuni aspetti, aveva senz'altro ragione rispetto ai "rivoluzionari" dell'epoca.
***
Oggi, invece, i "rivoluzionari di sinistra" non ci sono più, quantomeno in misura preoccupante; ma i "contorivoluzionari di desra", ci sono ancora, e contribuiscono alla guerra di Putin (che appunta sul loro petto delle medaglie).
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Ma non è questo il tema di cui voglio parlare, che, invece, riguarda le" IDEE MOLTO CONFUSE" degli "antimmagozionsti di destra".
***
Ed infatti, questi ultimi, a livello ideologico sono i più "FASCISTI" di tutti; ma non perchè siano razzisti  o fascisti in senso proprio, bensì perchè, intellettualmemte confusi, "fanno di tutta l'erba un fascio".
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Ed infatti, coloro che parlano di "immigrati clandestini" senza distinguere di chi si tratta, secondo me, sono mentalmente confusi e/o giuridicamente ignoranti, poichè occorre NECESSARIAMENTE distinguere tra:
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1)
Gli "immigrati clandestini"  che vengono in Italia, sia pure in modo irregolare (non potendo certo avere un lasciaoassare dal loro governo autocrate) , facendo presente che, ai sensi dell'art.10 comma 2 della nostra Costituzione, "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"; cosa che a loro impedita (per motivi religiosi, sessuali ecc.)
Ed infatti, sulla base dei dati messi a disposizione nella relazione tecnica al D.L. 16/2023, il numero dei _"profughi"_ (cioè quelli accolti in base all'art.10 Cost. detti anche _"rifugiati politici"_) accolti in strutture governative alla data del 31 dicembre 2022 era pari a <<11.192>> (pari a circa lo 0,00003% dei cittadini di Paesi non democratici), ed al al 46% delle domande presentate (nel 1923).
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2)
Gli "immigrati clandestini"  che vengono in Italia, in modo irregolare, invocando falsamente l'art.10 comma 2 della nostra Costituzione, in quanto, nel loro Paese, non è affatto impedito l'esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, per cui non hanno alcun diritto d'asilo nel territorio della Repubblica.
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I primi, anche se venuti sin qui clandestinamente, hanno COMUNQUE senz'altro diritto di asilo, grazie all'art.10, a faccia di Salvini; gli altri, invece, no.
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Si tratta solo di una cernita.
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Circa, invece, i flussi regolari di "immigrati economici", in base alla legge Bossi Napoltiano, il discorso è completamente diverso; sul quale sono le nostra attuali esigenze economiche a decidere; in base a quello che decide il governi in carica. .

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 06 Novembre 2024, 18:47:36 PM
Trovo errato considerare questo governo "fascista" dal punto di vista tecnico, politico e ideologico, perchè, almeno finora, non si è dimostrato ancora tale (nessun militarismo, espansionsino, razzismo ecc.); ed infatti si tratta sostanzialmente di un governo formato da "ministri di quart'ordine", di spessore cilturale molto esiguo,  tradizionalista, retrogrado, nostalgico, retrivo, codino, oscurantista, clericale, passatista, antiprogressista, e, soprattutto, tendente all'autoritarismo autocratico di tipo Orbanista e Putiniano, ma non certo "fascista" in senso stretto.
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Per cui, almeno secondo me, possono apprezzarlo soltanto coloro che essendo tradizionalisti, retrogradi, nostalgici, retrivi, codini, oscurantisti, passatisti, antiprogressisti, e, soprattutto, tendenti all'autoritarismo Orbanista e Putiniano; cioè, il requisito più importante, è che siano, senza offesa, anche molto "stupidi" e "ignoranti", facili a farsi plagiare dai "paroloni" pseudofilosofici di Diego Fusaro !
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Intendiamoci, io non penso affatto che essere di destra significhi essere "stupidi" (tutt'altro); perchè, secondo me, ad esempio, Joseph Marie de Maistre era intelligentissimo e, e faceva ragionamenti senz'altro molto fondati ( Joseph de Maistre: "Commento del pensiero " a cura di C. Galli).
Anzi, secondo me, de Maistre, almeno per alcuni aspetti, aveva senz'altro ragione rispetto ai "rivoluzionari" dell'epoca.
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Oggi, invece, i "rivoluzionari di sinistra" non ci sono più, quantomeno in misura preoccupante; ma i "contorivoluzionari di desra", ci sono ancora, e contribuiscono alla guerra di Putin (che appunta sul loro petto delle medaglie).
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Ma non è questo il tema di cui voglio parlare, che, invece, riguarda le" IDEE MOLTO CONFUSE" degli "antimmagozionsti di destra".
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Ed infatti, questi ultimi, a livello ideologico sono i più "FASCISTI" di tutti; ma non perchè siano razzisti  o fascisti in senso proprio, bensì perchè, intellettualmemte confusi, "fanno di tutta l'erba un fascio".
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Ciao Eutidemo, esponi pure le tue posizioni critiche nei confronti di questo governo, ma non cedere al semplificazionismo "fascista", nel senso che hai tu definito, per il quale i sostenitori di detto governo siano "stupidi" e "ignoranti". 
Le ragioni del sostegno alla Meloni, che oggi é ancora maggiore del giorno delle elezioni, sono complesse, e certamente comprendono anche le motivazioni che tu dai, ma comprendono anche motivazioni di stampo più moderato e molto lontano da un certo nostalgicismo,motivazioni anche
 opportunistiche di ricerca di convenienze immediate, ma anche motivazioni di ricerca di un buongoverno laddove non si creda che la sinistra sarebbe in grado di esprimerne uno.
Tra le ragioni di questo sostegno non c'é la "controrivoluzione", visto e considerato che non c'é nessuno che voglia fare una rivoluzione, e quest'ultimo punto é forse la cosa più positiva del momento attuale. 
Mi dispiace doverti dire che i contributori alla guerra di Putin non sono per niente dalla parte dei sostenitori di questo governo, e su questo si dovrebbe riflettere per spiegare la deriva che caratterizza la "sinistra". 


InVerno

Citazione di: Eutidemo il 06 Novembre 2024, 18:47:36 PM
nostra Costituzione, "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"; cosa che a loro impedita (per motivi religiosi, sessuali ecc.)
E se anche una volta ottenuto l'asilo continua a non godere dei diritti della repubblica? E' quello che si crea nelle periferie e nei ghetti, dove specialmente le donne, pur essendo in Italia, continuano a non godere di diritti, tale e quali fossero ancora da dove sono venuti. Il governo di destra svizzero ha oggi messo a legge un ban sui burka in Svizzera. Bisogna aspettare la destra perchè uno stato, laico, si adoperi per rimuovere i sacchetti dalla testa delle donne? Non che questo sia il problema principale, quanto un simbolo. Se la sinistra abdica ai principi della costituzione in favore del "rispetto delle minoranze" questi diventeranno automaticamente territorio politico di destra, che è estremamente reattiva nei confronti delle "degenerazione dei costumi" avvertite o reali, quando poi "tanti burka" diventano per magia "rape gangs" che colpiscono frequentemente anche i nativi ospitanti, allora sono cazzi, e la destra vince. Perchè aspettare di arrivare a quel punto, prima di intervenire?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

green demetr

L'immigrazione porta una cultura diversa in Italia?
Direi di sì.
I nostri figli subiscono la violenza nelle scuole di questi criminali che fuggono dalle leggi dei loro stati?
Direi di sì.
L'america colorata è un esempio di idiozia?
Direi di sì.
L'immigrazione porta lavoro?
Si caporalati, manovalanza per le mafie, per in narcotrafficanti, per il continuo abbassamento delle condizioni di lavoro.
L'immigrazione porta mafie?
Direi di sì.

Lor signori bravi, bravi amminsitratori eh, nelle vostre case di lusso.
Eh certo.
Lo dice la legge no?

Naturalmente io essendo stato da sempre di sinsitra, e avendo lavorato con loro (i migranti) so benissimo quali siano i problemi i travagli e le discutibile scelte per via della mancanza di alternative.
Ho sempre odiato che il tema dell'immigrazione venga cavalcato politicamente.

Ma dire che l'immigrazione non porti con sè problemi, mi dispiace, ma è fuori dal Mondo.
E questa roba è in ballo da trent'anni a questa parte.

Che poi l'amministrazione amministri e non risolva, è pure quello un problema.
Invece che risolvere problemi aumenta la stress di essere migranti.

E infine fatevi un giro presso la stazione di Milano.
Grazie.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

niko

Ciao Eutidemo, tu dici che e' quasi scomparsa la prospettiva rivoluzionaria di sinistra, e purtroppo hai ragione.

Il punto e' che in una prospettiva rivoluzionaria di sinistra proprio non ci puo' essere distinzione e differenza, tra chi e' ridotto alla fame e chi e' un perseguitato politico, perche', in questa particolare prospettiva, chi oggigiorno, nel mondo, e' ridotto alla fame e' un perseguitato politico del capitalismo.

Avere fame mentre ci sono le possibilita' organizzative e tecniche affinche' mangino tutti e' a tutti gli effetti persecuzione politica.

Molti non concorderanno con questo, e ok, ma io qui voglio dire solo che concordare con questo e' il minimo indispensabile, oggigiorno, per essere personalmente in una prospettiva rivoluzionaria di sinistra.

Si guardino per esempio gli articoli 2, 3, 31, e 32 della Costituzione italiana.

Il diritto alla salute e' una liberta' democratica, e chi ha fame, e' leso nel diritto alla salute, quindi non vedo perche' non dovrebbe trovare asilo politico in Italia.

Chi ha fame e' leso nel diritto alla vita, a un lavoro con un salario decente, alla casa, insomma e' leso in tutti i diritti sociali. Mezzi di espressione minimi ai fini dell'espressione di qualunque altra, eventuale "liberta' democratica" .
Leso anche e soprattutto da omissioni in atti politici, economici e organizzativi di integrazione sociale favorevoli nei suoi confronti, cioe' nei confronti di chiunque abbia fame e sia indigente, atti che la Costituzione, val la pena di ricordarlo designa come chiaramente obbigatori.

Chi fugge dalla fame, e' un perseguitato politico. Ha diritto di asilo tanto quanto chi fugge dalla guerra.

La fame mentre chi ti abita a un migliaio di chilometri ha la pancia piena, oltre a chiamarsi fame, ha pure un ben preciso secondo nome, dai benpensati raramente pronuciato: si chiama anche essa... guerra. Al pari di tante altre guerre e forme di guerra.

Vi sembra esagerato?

Allora facciamoci la domanda opposta. Se io mangio in abbondanza una quantita' di cibo che basterebbe anche per te, cioe' mangio per due, e tu non mangi, io e te, in quanto a rapporti sociali specificamente intercorrenti tra di noi, siamo in pace? La parola che e' il contrario di guerra?

Questa, e' la base, della prospettiva rivoluzionaria di sinistra ad oggi ancora possibile.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

sapa

Ciao niko, ciò che dici è giusto, ma il tuo discorso non tiene conto di alcuni fattori. Per esempio, ISTAT certifica per il 2023 in Italia    2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell'anno precedente) in povertà assoluta. Per quanto riguarda, invece, la povertà relativa sempre ISTAT riporta  10,6%, stabile rispetto al 2022; si contano oltre 2,8 milioni di famiglie sotto la soglia. Facendo la somma, circa 5 milioni di famiglie italiane, cioè di persone che ci vivono accanto quotidianamente, non se la passa troppo bene. La guerra, dunque, per stare al tuo lessico, ce l'abbiamo già in casa. Io dico solo questo, ogni altra considerazione secondo me è inutile. Potremo continuare a " importare" povertà? Eticamente giusto, sicuro, ma sostenibile fino a quando? Punto di domanda.

Jacopus

Ciao Sapa. Basterebbe che i poveri autoctoni si considerassero della stessa classe sociale dei poveri eteroctoni. Dividerli in due categorie è un vecchio giochetto. Credo che i nodi stiano venendo al pettine e bisognerà decidere da che parte stare, se con l'ordine e la disciplina o con la giustizia.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sapa

Ciao Jacopus, con il mio intervento volevo dire che la Costituzione italiana dovrebbe valere anche per i poveri italiani e non solo per quelli d' importazione. A presto

niko

Citazione di: sapa il 08 Novembre 2024, 15:55:53 PMCiao niko, ciò che dici è giusto, ma il tuo discorso non tiene conto di alcuni fattori. Per esempio, ISTAT certifica per il 2023 in Italia   2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui (9,7% sul totale degli individui residenti, come nell'anno precedente) in povertà assoluta. Per quanto riguarda, invece, la povertà relativa sempre ISTAT riporta  10,6%, stabile rispetto al 2022; si contano oltre 2,8 milioni di famiglie sotto la soglia. Facendo la somma, circa 5 milioni di famiglie italiane, cioè di persone che ci vivono accanto quotidianamente, non se la passa troppo bene. La guerra, dunque, per stare al tuo lessico, ce l'abbiamo già in casa. Io dico solo questo, ogni altra considerazione secondo me è inutile. Potremo continuare a " importare" povertà? Eticamente giusto, sicuro, ma sostenibile fino a quando? Punto di domanda.

Si' hai ragione, anche i poveri italiani sono degni del massimo rispetto.

Io non so "fino a che punto possiamo accogliere immigrati", facevo un discorso di carattere generale, penso che se si togliesse ai super ricchi, si spendesse di meno per gli armamenti e si implementasse una cultura che non generi bisogni futili, tipo cambiare lo smartphone ogni due anni e la macchina ogni cinque, anche nella "mente" delle persone mediamente ricche, ce ne sarebbero, di risorse da reindirizzare e redistribuire, a favore dei poveri sia autoctoni che non...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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