Ci voleva l'incendio di Notre Dame

Aperto da Elia, 16 Aprile 2019, 14:54:13 PM

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Elia

Ci voleva l'incendio di Notre Dame per avere, finalmente dopo decenni di relativismo e nichilismo, l'afflato di tutti gli europei nel sentirsi finalmente uniti in uno dei piú famosi simboli delle nostre radici cristiane, della nostra cultura occidentale? Mi sono quasi commossa ieri sera nel vedere in tv messaggi attoniti di solidarietà verso i francesi da parte di tutta l'Europa e del Presidente degli Stati Uniti per quel simbolo inconfondibile, e per quel nutrito gruppo di francesi scioccati e intenti a recitar preghiere dinanzi al desolante spettacolo della cattedrale divorata dalle fiamme.
Allora ben vengano gli incendi se almeno questi servono a risvegliare il nostro assopito senso di dignità, di identità e di appartenenza ad una delle piú brillanti culture che l'umanità abbia mai conosciuto e che stiamo lasciando in preda ad un piú devastante incendio, quello della noncuranza e dell'oblio attanagliati dall'ottundimento delle coscienze.
Sembra un  segno di avvertimento perché  è la nostra storia che rischia di andare in fumo, condannati al non senso, all'indifferenza e all'autolesionismo mascherato da buonismo.
"Un amico mi chiese un giorno perché non si costruivano più cattedrali come le gotiche famose e gli dissi: "gli uomini di quei tempi avevano convinzioni; noi, i moderni, non abbiamo altro che opinioni, e per elevare una cattedrale gotica ci vuole qualcosa di più che un'opinione" (Heinrich Heine).  
Va bene il progresso, lo sviluppo e l'evoluzione ma rimanendo integri, senza tagliare o disprezzare i fili che ci tengono uniti alla nostra storia.
Stiamo attenti dunque a ciò che scrisse Kundera:
"La cultura scompare nell'abbondanza della sovraproduzione, nella valanga dei segni, nella follia della quantità."

"Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un'altra cultura, inventa per loro un'altra storia. Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è Stato. Ed il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta.
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

Jacopus

#1
Elia. Come al solito stai manipolando un avvenimento per riscrivere tu la storia secondo note modalità neo-complottiste o peggio.
Quasi tutto quello che dici mi trova concorde ma non serve certo una cattedrale in fiamme per risvegliare la mia coscienza "buonista". Risparmiati inoltre il piano per cancellare e riscrivere la storia. Quella è una materia che i neofascisti coltivano molto bene da anni.
Se c'è una cosa che sta bruciando molto più di di notre-dame è il nostro sistema giuridico, lo stesso stato di diritto, le garanzie costituzionali verso i più deboli. Quelle sono le vere fiamme che sconvolgono la storia dell'Europa, nata, guarda un po', proprio a Parigi circa 200 anni fa.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve Elia. Molto bella ma anche molto discutibile la citazione da Heine.

Saprai che le convinzioni consistono anche in ciò in cui crediamo indipendentemente dalla sua ragionevolezza (le convinzioni consistono anche nel credere ai numeri del lotto fortunati, all'esistenza di pachidermi volanti, nel credersi in possesso di verità inconfutabili etc. etc.).

Le opinioni invece - nelle persone equilibrate e ragionevolmente intelligenti - si formano attraverso la sintesi di informazioni condivise da maggioranze oppure di esperienze personali.

Naturalmente ciascuno sceglierà tra le prime e le seconde. Ma vivere privilegiando le convinzioni non rappresenta affatto titolo di particolare superiorità o garanzia di maggior soddisfazione esistenziale.

A livello - ahimè - del tutto prosaico la ragione per la quale non si erigono più costosissime cattedrali destinate a sovrastare distese di malsane catapecchie consiste nella diminuita influenza, potere temporale e quindi ricchezza della istituzione religiosa.

Altro che perdita del senso della trascendenza !!!!!. Saluti sinceri.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Ineccepibile la replica di viator. Anche la citazione di Kundera merita una chiosa: i primi a danneggiare Notre Dame furono francesi, abitanti delle malsane catapecchie, che di quella storia, memoria, cultura, evidentemente ne avevano le scatole piene. E la pancia non certamente affetta da "abbondanza della sovrapproduzione e follia della quantità." Quanto alla "valanga dei segni" quelli non sono mai mancati. All'epoca andavano molto le brioches.

Ció che realmente rimarrà è il business della ricostruzione. Da aggiungere agli altri.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Kobayashi

#4
Capisco il dispiacere per la distruzione di un simbolo della propria fede, ma non dimentichiamo che il senso profondo di quella fede è che ciò che chiamiamo Dio si può conoscere e sperimentare solo attraverso l'amore, così come mostrato da Gesù, qualcosa come prendersi cura delle persone che la vita ci fa incontrare tutti i giorni. Solo così ci possiamo salvare tutti quanti.
Poi a seguire anche le preoccupazioni per i manufatti, che per quanto carichi di significati, rimangono tali, cioè materia inanimata che non soffre.
Ma fino a quando biologicamente non avverrà un salto evolutivo del legame tra gli uomini, fino a quando l'empatia sarà programmata per avere dei limiti che tendono a salvaguardare l'individuo, cioè fino a quando non saremo un super-organismo, diciamo così, una super-coscienza (come il punto Omega di Theilard de Chardin), l'unica strada possibile (secondo me) è quella filosofico-spirituale di un'evoluzione della propria interiorità secondo linee generali che non ripeto perché ben descritte nell'ultimo contributo di Acquario69 (n.87 di Nun Me Scuccia'). Un'evoluzione che prescinde dalle diverse fedi.

Eutidemo

Astenendomi, per quanto possibile, da qualsiasi considerazione di carattere"ideologico", ed attenendomi, per così dire,  ad un mero protocollo analitico di "intelligence" circa quanto è successo:
1) 
Mi sembra davvero IMPROBABILE:
- in primo luogo, che si sia potuto innescare casualmente  il sia pur piccolo focolaio d'incendio, in uno dei punti più sorvegliati di Parigi (e del mondo), per paura di attacchi terroristici;
- in secondo luogo che, per giunta, si sia poi potuto sviluppare in un incendio così "catastrofico", senza che nessuno sia riuscito ad intervenire per tempo.
Ed infatti, gli attuali sistemi di allarme digitale "SERI", hanno sempre sistemi "master-slave" di riserva (a "degrado soffice"), che sfruttano:
- una linea secondaria (PSTN o ADSL, ed ora anche più moderne);
- un secondo "combinatore" per monitorare costantemente il corretto funzionamento della linea.
Per cui mi sembra davvero molto strano che il sistema antincendio di NOTRE DAME non ne fosse munito, per poter così rimediare a qualsiasi BUG o anche grave malfunzionamento del sistema.
2)
Premesso, quindi, che un innesco "doloso" mi sembra molto più probabile (almeno in teoria) di uno "colposo", mi pare, peraltro, altrettanto IMPROBABILE che un incendio di tale portata e distruttività, possa essere stato provocato da qualche dissennata organizzazione terroristica, in quanto, attualmente, non sembra proprio che nessuna di esse sia tecnicamente in grado di realizzarlo; questo, a meno qualcuna di esse non abbia fatto un vero salto di qualità, cosa che non risulta.
Inoltre, le organizzazioni terroristiche eseguono gli attentati per poi rivendicarli, cosa che, invece, per NOTRE DAME non è accaduto; il che, secondo me, farebbe escludere del tutto anche tale ipotesi.
3)
Basandosi sul "CUI PRODEST" (a chi poteva giovare) e sul "QUIS POTEST" (chi era in grado di farlo), verrebbe subito in mente, allora, che a provocare l'incendio, siano stati i SERVIZI DEVIATI francesi; ciò,  a fini prettamente elettorali, in quanto ne avevano la capacità tecnica, ed una parte politica francese poteva avere interesse a suscitare un certo tipo di emozione e reazione popolare.
Però, ad onor del vero, è davvero difficile immaginare che, anche in nome della più spietata "realpolitick", possa esserci anche un solo francese, per quanto losco e spregiudicato, disposto a dare alle fiamme la principale "icona" della Francia.
Ma tutto è possibile!
4)
Basandosi sul solo "QUIS POTEST" (chi era in grado di farlo), in effetti, una cosa del genere anche un servizio segreto "non francese" sarebbe sicuramente stato in grado di realizzarla; già...ma il "CUI PRODEST" sarebbe davvero arduo da individuare.
USA, Russia, Cina, Israele, Inghilterra, Germania?
E perchè mai avrebbero dovuto fare una simile "carognata"?
Sarebbe, invero, da considerare un vero e proprio atto di guerra; almeno tra "SERVIZI", e sia pure destinato a restare segreto e riservato solo a loro.
In effetti, paradossalmente, resterebbe, come "sospetta", soltanto l'ITALIA!
Già, perchè, in effetti, sono decenni che noi abbiamo in corso una sorta di "guerra segreta" con i Francesi per l'Africa settentrionale (che non si svolge solo in Africa): 
- dal cosiddetto "GOLPE DEI CAMICI BIANCHI" con cui l'Italia sostituì Bourghiba (filofrancese) con Ben Ali (filoitaliano) a capo della TUNISIA, fra il 6 e il 7 novembre dell'87; 
- alle numerose ritorsioni della Francia in Libia, dalla caduta di Gheddafi a quello che sta accadendo oggi.
Ed invero, l'avanzata di HAFTAR, chiaramente spalleggiato dai Francesi (e non solo), verso il terminal di Millita ed il gasdotto GREENSTREAM, che porta in Sicilia circa 8 miliardi di metri cubi all'anno di gas libico, potrebbe considerarsi un vero e proprio "atto di guerra" -sia pure per interposta persona- alle nostre PRIMARIE fonti di approvigionamento energetico; senza contare i pozzi di petrolio e gli altri siti di interesse strategico italiano in Libia.

Ed infatti, dopo che nell'agosto 2018 TRUMP aveva generosamente "concesso" all'Italia la LEADERASHIP in Libia, ed il pieno appoggio USA in tal senso nei confronti di chiunque, dopo il fallimento della conferenza di Palermo nel novembre 2018, e, soprattutto, dopo il nostro MEMORANDUM con la CINA, abbiamo perso il pieno appoggio politico USA che avevamo prima in NORD AFRICA; per cui, avendo perso tale SPONSOR, ed essendoci -per giunta- isolati in EUROPA, Haftar ed i suoi spalleggiatori hanno forse pensato che fosse il momento buono per fare la loro mossa in Libia. 
Per cui, ragionando a stretto rigore di astratta e cinica REALPOLITICK GEOPOLITICA, l'incendio di NOTRE DAME da parte dei nostri servizi (deviati) avrebbe potuto aver il senso di una contromossa a livello di "avviso trasversale" al governo francese.
Però, ragionando invece a stretto rigore di astratta REALPOLITICK ELETTORALE (e "ideologica"), il nostro governo di ispirazione sovranista ed antimacroniana, non avrebbe avuto il benchè minimo interesse a fare un simile REGALO ELETTORALE a Macron.
                              ***
Per cui, a livello di congetture, siamo da capo a dodici, scegliete voi quella che preferite: 1, 2, 3 o 4! :)

Elia

Citazione di: viator il 16 Aprile 2019, 15:59:10 PMSalve Elia. Molto bella ma anche molto discutibile la citazione da Heine.

Saprai che le convinzioni consistono anche in ciò in cui crediamo indipendentemente dalla sua ragionevolezza (le convinzioni consistono anche nel credere ai numeri del lotto fortunati, all'esistenza di pachidermi volanti, nel credersi in possesso di verità inconfutabili etc. etc.).

Le opinioni invece - nelle persone equilibrate e ragionevolmente intelligenti - si formano attraverso la sintesi di informazioni condivise da maggioranze oppure di esperienze personali.

Naturalmente ciascuno sceglierà tra le prime e le seconde. Ma vivere privilegiando le convinzioni non rappresenta affatto titolo di particolare superiorità o garanzia di maggior soddisfazione esistenziale.

A livello - ahimè - del tutto prosaico la ragione per la quale non si erigono più costosissime cattedrali destinate a sovrastare distese di malsane catapecchie consiste nella diminuita influenza, potere temporale e quindi ricchezza della istituzione religiosa.

Altro che perdita del senso della trascendenza !!!!!. Saluti sinceri.

Certo, anche le convinzioni di chi oggi è di sinistra possono essere malsane e non rappresentare titolo di particolare superiorita o garanzia di maggiore soddisfazione esistenziale, Perfetto. . Però...
 Pricipii, ideali, valori, Victor, non possiamo continuare ad essere superficiali come il pensiero debole richiede. Uno scrittore come Heine è  logico  dedurre, anche per chi non ha una vasta cultura e non parla il francese, che per "convinzioni" intendesse "ideali", "valori", non certo "pregiudizi" o "credenze" come quelle che fanno credere o sperare di vincere al lotto o all'asino che vola.
Quando si costruivano cattedrali gotiche si possedevano valori e ideali.
Che piaccia o no, l'essere umano ha bisogno di valori per spronarsi ed elevarsi, al contrario ci si appiattisce e si scivola in basso. Oggi con le blande opinioni siamo diventati fiacchi, senza alcuna forza motrice e creatrice.
Purtroppo anche le vostre risposte confermano la disastrosa situazione in cui vive oggi l'Occidente. Viviamo di opinioni e di politicamente corretto, la serietà non sappiamo più cosa sia, a tal punto che persino i cristiani massacrati dagli "adoratori della religione di pace e amore" in Stri Lanka sono stati, da alcuni famosi esponenti della sinistra statunitense, definiti "adoratori della Pasqua".
Insomma, abbiamo voluto provare anche l'ebbrezza del nichilismo, noi occidentali non ci facciamo mancare niente. L'importante è capire adesso che esagerando in tal senso stiamo rincretinendo molto ed  è ormai ora di rinsavire. D'altronde sono le rigidità positive quelle che danno sicurezza. Le regole oggettive servono a creare un ordine sociale, il problema subentra nell'interpretazione soggettiva delle regole, questo crea danni.
Anche i rivoluzionari francesi avevano idee ben fondate in cui credevano e da cui trassero tanta forza da cambiare gli eventi futuri.
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

odradek

#7
Heine 1840 :
" sia benvenuta la religione se versa nel calice amaro delle sofferenze umane gocce dolci e soporifiche di oppio spirituale e gocce di amore, speranza e fede".

Marx ed Heine (poeta tedesco raffinatissimo) si conoscono a Parigi nel 1843 e rimarranno amici sino alla morte di Heine. Nella stanza in cui era vegliato piangevano Engels e Marx.

Marx  1844 :
"La religione è l'oppio dei popoli"

Heine 1855 :
«Con le loro mani callose infrangeranno senza pietà tutte le statue marmoree della bellezza, così care al mio cuore; fracasseranno tutti i fantastici fronzoli e gingilli dell'arte che il poeta amava tanto; distruggeranno i miei boschetti di lauro e al loro posto pianteranno patate... ; gli usignoli stessi, inutili cantori, saranno cacciati, e – ahimè! – il mio Libro dei canti servirà al droghiere per farne cartocci in cui versare il caffè o tabacco da fiuto per le vecchiette del futuro. Io prevedo tutto questo e mi coglie una tristezza indicibile pensando alla rovina di cui il proletariato vittorioso minaccia i miei versi, destinati a perire con tutto il mondo romantico. E nondimeno – lo confesso con franchezza – questo stesso comunismo, così ostile ai miei interessi e alle mie inclinazioni esercita sulla mia anima un fascino al quale non posso sottrarmi»

Ipazia

Citazione di: Elia il 28 Aprile 2019, 01:23:56 AM
Insomma, abbiamo voluto provare anche l'ebbrezza del nichilismo, noi occidentali non ci facciamo mancare niente.

Faccio presente come il Maestro si sia dilungato in lungo e in largo per dimostrare che l'origine e la perpetuazione del nichilismo, di quello più strong, sta negli inventori del "mondo dietro il mondo" di cui gli inumani di Ceylon sono i legittimi eredi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri