Chiusura delle frontiere e spirito cristiano

Aperto da Jacopus, 11 Giugno 2018, 19:37:10 PM

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Socrate78

@Phil: Prova a pensarci un attimo, se si attenuano le differenze culturali in che cosa gli uomini della società multietnica potranno uniformemente riconoscersi? La risposta è semplice, nel culto del dio denaro e della civiltà dei consumi! Di conseguenza il multiculturalismo sarebbe voluto dalle elite economiche che vogliono la globalizzazione economica, in maniera tale da creare un mercato fatto di docili consumatori che possono essere manipolati nei desideri e nello stile di vita, gli immigrati servono poi a questo sistema perché sono manodopera a bassissimo costo, che può essere sfruttata a non finire, quindi è per questo che vogliono l'immigrazione, non certo per un ideale di pace tra i popoli. Tutto è quindi finalizzato al profitto, e il multiculturalismo serve a questo. Trump è spesso criticato per le sue scelte economiche, secondo te per quale motivo? Evidentemente perché mette in crisi un sistema che vorrebbe un libero mercato globale in cui le singole nazioni e ancor più le singole persone non hanno molta voce in capitolo rispetto alle decisioni già prese in determinati ambienti elitari. I veri NO GLOBAL non sono affatto quei soggetti di estrema sinistra che sanno solo rovinare manifestazioni, semmai i veri oppositori alla globalizzazione sono oggigiorno situati a destra nell'arco politico, vedi Le Pen in Francia.

Phil

Citazione di: Sariputra il 24 Giugno 2018, 12:11:16 PMBeh!..Se prendiamo una delle società multietniche per eccellenza, gli Stati Uniti, non direi proprio che il tuo ragionamento funzioni molto... ;)  
Vado a memoria (= alto rischio di dire scemenze  ;D ), ma mi sembra che lì le elezioni siano state vinte d'un soffio, confermando che quel popolo multietnico è un gregge non omogeneo nemmeno se gli si chiede "testa o croce" (se non erro, lì la lotta è sempre fra due). Ovviamente è solo un caso, magari ce ne saranno anche altri con risultato opposto, non so...

Comunque, visto il tema del topic, qui stavo pensando più all'Europa, dove la storia e le tradizioni politiche hanno altre caratteristiche: gli USA sono nati multietnici, hanno un territorio sconfinato, non sono un insieme di stati sovrani, etc. insomma sono più le differenze che le somiglianze... il che non toglie che uno stato multiculturale non possa mai trovare un denominatore comune (come collante sociale o come cappio per farsi soggiogare ;) ).

Come al solito si tratta di non vedere tutto "bianco o nero", semplificando ciò che semplice non è in "il multiculturalismo è un bene o un male" (se abbia mai senso una frase del genere, ma non deviamo verso il solito off topic).
Ci tenevo solo a far osservare che il multiculturalismo non va necessariamente a braccetto con sbando culturale e sottomissione dei popoli; è un cambiamento di cui è difficile prevedere l'esito, ma non sarei catastrofista (ovviamente non mi riferisco più a Socrate78, né tantomeno a Sariputra, parlo in generale!).


Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PMProva a pensarci un attimo, se si attenuano le differenze culturali in che cosa gli uomini della società multietnica potranno uniformemente riconoscersi? La risposta è semplice, nel culto del dio denaro e della civiltà dei consumi! 
In merito, il multiculturalismo non mi pare un fattore cruciale: quel culto vige anche in società "uniculturali", ad esempio, qui da noi son almeno 30 anni che è il culto di stato  ;D

Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PM
elite economiche che vogliono la globalizzazione economica, in maniera tale da creare un mercato fatto di docili consumatori che possono essere manipolati nei desideri e nello stile di vita, 
Globalizzazione economica non equivale a multiculturalismo, sono parenti, ma non li confonderei (e sulla globalizzazione economica non mi sbilancio per ignoranza in materia  :) ).

Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PM
gli immigrati servono poi a questo sistema perché sono manodopera a bassissimo costo, 
Finché restano nel loro paese... qui da noi hanno contratti minimi uguali ai non-immigrati (lavoro nero a parte).

Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PM
vogliono l'immigrazione, non certo per un ideale di pace tra i popoli. 
Qui concordo, tuttavia non (s)cadrei, come accennavo sopra, direttamente alla lettura opposta.

InVerno

#77
Citazione di: Phil il 24 Giugno 2018, 11:51:56 AMtuttavia se il popolo è multiculturale, eterogeneo, "fluido", su cosa si farà leva per vincere elezioni, circuirlo o tenerlo in scacco?
E' esattamente questo il punto, l'aspetto cristiano o anche meramente politico della vicenda lasciano il tempo che trovano, come Bauman han ben sintetizzato (modus operandi) le nazioni frustrate della loro impotenza si trasformano da "stati sociali" a "stati dell'incolumità individuale", ovvero sono instradati verso il vero e proprio "stato di polizia". Ovviamente se già le grandi nazioni come gli USA sentono questo problema ed eleggono Trump, le nazioni piccole e sopratutto europee sono oltretutto straziate dai regolamenti comunitari e da una BCE costretta a fare politica fiscale al loro posto, cioè soffrono una crisi di sovranità ancora più forte. Il cosidetto "migrante" che Bauman rinomina correttamente "rifiuto umano" viene trasformato in un coagulato di tutti i possibili rischi sulla sicurezza (dal furto al terrorismo) per creare il "nemico perfetto" per uno stato di polizia. Da notare che se l'appoggio cristiano-europeo ai regimi sovranisti è da considerarsi alla stregua della tacita connivenza (come da tradizione), negli USA la gran parte dei settari cristiani (avventisti, etc) sono attivamente (economicamente e pubblicamente) in supporto a Trump sin dalle origini, oltre che da sempre invischiate negli ambienti bellici e razzisti. Il melting pot e la sovranità negli USA hanno a che fare con il tanto discusso secondo emendamento costituzionale, il diritto alle armi ha sempre signficato due cose: 1) I negri sono rimasti informalmente schiavizzati per due secoli dopo Lincoln, "integrazione". 2) I cittadini hanno un arma di difesa di emergenza contro i totalitarismi per difendere lo "Stato libero", avendo la possibilità di realizzare un colpo di stato o un assassinio (più frequente).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Freedom

#78
Citazione di: InVerno il 23 Giugno 2018, 14:35:47 PM
Quando Dostoevskij fa rinascere Cristo in Spagna, non lo fa imprigionare e crocifiggerere dai moderni romani, ma da un inquisitore, un integralista che randella le dita dei poveracci con le frasi del vangelo (e con ben di peggio), così zelota al suo "dovere", così perverso nell'accettare la guerra, la infligge anche contro Cristo stesso sottoforma di tortura... e lui in silenzio lo bacia.
Mi fai venire in mente il socio di John Travolta nel celebre film di Tarantino (Pulp Fiction) che, prima di ogni uccisione, citava il profeta Ezechiele......... ;D

Purtroppo hai ragione: la risposta di donquixote è incontrovertibile ed esaustiva. Ma la difficoltà nel metterla in pratica non risiede solamente nelle durissime conseguenze da affrontare; come ho cercato di argomentare. C'è anche una grande complessità nella "comprensione ed elaborazione" dei dati del problema. Intendo dire che la questione immigrazione è veramente complicatissima. E bisogna anche riconoscere che, negli ultimi 30 anni, non si è fatto nulla per cercare di dirimerla. Al contrario si è aggiunta confusione a confusione, spinti anche, purtroppo, da interessi personali immorali ed illeciti, ignavia, ignoranza.

Bisognerebbe mettere in fila tutti le circostanze che formano lo scenario e tentare una correzione. Uso apposta la parola correzione perché "risoluzione" mi pare velleitaria. Siamo infatti di fronte ad una problematica di portata storica, epocale.

Sarebbe apprezzabile cominciare a contrastare tutti gli aspetti che fanno dell'immigrazione una moderna "tratta degli schiavi". Lo scandalo dei maiali che sfruttano l'altrui disperazione incassando 35 € al giorno e spendendo, per il mantenimento dei profughi, cifre irrisorie. Godendo dunque di una marginalità, come affermato da Carminati a Roma, superiore a quella del traffico di stupefacenti. Bisognerebbe anche contrastare i maiali che fanno lavorare questi disgraziati a 2 € e anche meno all'ora! Per non parlare di quelli che vengono direttamente reclutati nella malavita. Vorrei anche sapere per bene chi finanzia le navi di medio tonnellaggio che trasportano i migranti. Vorrei anche che certe nazioni e certi intellettuali che fanno la morale si assumessero la responsabilità di indicare ipotetiche soluzione.

Ma non vorrei che dalle mie parole si leggesse una valutazione positiva per l'azione di Salvini. Anche quest'ultimo, non so se per motivi elettorali o culturali, sta spingendo il Paese verso una deriva pericolosa. Fa bene a sollevare certe contraddizioni e a rifiutarsi di essere vassallo dei poteri forti, pur tuttavia è su una strada molto stretta e, potrebbe essere un attimo, ritrovarsi dentro un conflitto etnico importante.

In conclusione: non si poteva andare avanti in questo modo vigliacco e opportunista ma la correzione da apportare è di difficilissima applicazione. E non sono sicuro che Salvini sia sulla strada giusta. Ci vuole un'intelligenza, un equilibrio, una determinazione la cui alchimia non è semplice da trovare.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

donquixote

Citazione di: Phil il 24 Giugno 2018, 13:26:24 PM
Citazione di: Sariputra il 24 Giugno 2018, 12:11:16 PMBeh!..Se prendiamo una delle società multietniche per eccellenza, gli Stati Uniti, non direi proprio che il tuo ragionamento funzioni molto... ;)
Vado a memoria (= alto rischio di dire scemenze ;D ), ma mi sembra che lì le elezioni siano state vinte d'un soffio, confermando che quel popolo multietnico è un gregge non omogeneo nemmeno se gli si chiede "testa o croce" (se non erro, lì la lotta è sempre fra due). Ovviamente è solo un caso, magari ce ne saranno anche altri con risultato opposto, non so... Comunque, visto il tema del topic, qui stavo pensando più all'Europa, dove la storia e le tradizioni politiche hanno altre caratteristiche: gli USA sono nati multietnici, hanno un territorio sconfinato, non sono un insieme di stati sovrani, etc. insomma sono più le differenze che le somiglianze... il che non toglie che uno stato multiculturale non possa mai trovare un denominatore comune (come collante sociale o come cappio per farsi soggiogare ;) ). Come al solito si tratta di non vedere tutto "bianco o nero", semplificando ciò che semplice non è in "il multiculturalismo è un bene o un male" (se abbia mai senso una frase del genere, ma non deviamo verso il solito off topic). Ci tenevo solo a far osservare che il multiculturalismo non va necessariamente a braccetto con sbando culturale e sottomissione dei popoli; è un cambiamento di cui è difficile prevedere l'esito, ma non sarei catastrofista (ovviamente non mi riferisco più a Socrate78, né tantomeno a Sariputra, parlo in generale!).
Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PMProva a pensarci un attimo, se si attenuano le differenze culturali in che cosa gli uomini della società multietnica potranno uniformemente riconoscersi? La risposta è semplice, nel culto del dio denaro e della civiltà dei consumi!
In merito, il multiculturalismo non mi pare un fattore cruciale: quel culto vige anche in società "uniculturali", ad esempio, qui da noi son almeno 30 anni che è il culto di stato ;D
Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PMelite economiche che vogliono la globalizzazione economica, in maniera tale da creare un mercato fatto di docili consumatori che possono essere manipolati nei desideri e nello stile di vita,
Globalizzazione economica non equivale a multiculturalismo, sono parenti, ma non li confonderei (e sulla globalizzazione economica non mi sbilancio per ignoranza in materia :) ).
Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PMgli immigrati servono poi a questo sistema perché sono manodopera a bassissimo costo,
Finché restano nel loro paese... qui da noi hanno contratti minimi uguali ai non-immigrati (lavoro nero a parte).
Citazione di: Socrate78 il 24 Giugno 2018, 13:10:00 PMvogliono l'immigrazione, non certo per un ideale di pace tra i popoli.
Qui concordo, tuttavia non (s)cadrei, come accennavo sopra, direttamente alla lettura opposta.



Il multiculturalismo è un concetto-grimaldello inventato e giustificato più o meno in malafede da qualche intellettuale ignorante, e sfruttato dalla "aristocrazia finanziaria apolide e mondialista" (direbbe Fusaro) per i propri interessi. Di fatto l'ideale obiettivo da perseguire (anche se mai effettivamente raggiungibile) è il monoculturalismo, inteso non come cultura unica mondiale, che sarebbe già qualcosa, ma come cultura mononucleare, individualismo culturale che porta all'atomizzazione degli stili di vita e delle visioni del mondo realizzando il perfetto ossimoro. La cultura intesa come weltanschauung non può mai essere individuale, e dunque il trend in atto è quello di una progressiva deculturazione che svuota di qualsiasi carica simbolica ogni manifestazione culturale, ogni istanza di senso che trascenda la mera individualità,  e rimarranno in essere unicamente gli involucri,  consuetudini e abitudini che verranno agite meccanicamente senza che i loro attori sappiano spiegare le ragioni della loro sussistenza.
Se dunque valori e principi diventano mere enunciazioni e non fondamenti veritativi condivisi intorno ai quali edificare l'esistenza e la vita di una comunità l'unico imprescindibile valore di riferimento diventerà il proprio piccolo ego, e la soddisfazione delle sue istanze dovrà essere perseguita come prioritaria ai fini della "buona vita" di ognuno. Se alla progressiva ipertrofia dell'ego si aggiunge l'idea, ormai di dominio mondiale, che la sua soddisfazione possa essere raggiunta solo attraverso il possesso sempre più ampio di oggetti materiali (o di denaro che consenta di ottenerli) allora si può vedere chiaramente come questa situazione sia quella ideale per coloro che ne detengono il monopolio: gli industriali e i finanzieri, che avranno tutto l'interesse ad alimentare queste idee e ad accrescerle e diffonderle.
Se gli USA sono l'esempio paradigmatico di questa situazione ove alla totale mancanza di cultura fa da contraltare una spietata lotta fra egoismi individuali e l'unico collante sociale sta nell'identificazione di un nemico di tutta la nazione che di volta in volta è sempre diverso e che deve essere combattuto perchè minaccia il "way of life" americano; se dunque tutta la storia dell'America è una storia di guerra, che per tenere sotto controllo le tensioni e le contraddizioni interne che altrimenti esploderebbero fragorosamente deve sempre manifestarsi all'esterno,  l'Europa è un po' diversa, dato che aleggia ancora su di essa lo spirito dei nazionalismi di fine '800 e a quello ci si aggrappa per trovare un principio di unità (c'è una differenza addirittura ontologica fra il Trump che grida "America first" e il "prima gli italiani" di Salvini: nel primo caso si intende l'America come "azienda", come "sistema", che come tutte le aziende ha come scopo il profitto, la produttività e l'efficienza e i cittadini sono funzionali a tale scopo, e ove non lo siano vengono marginalizzati ed esclusi, mentre nel secondo si intende perseguire l'interesse del popolo che è un concetto ben diverso). Ma anche in Europa si sta affermando sempre di più il modello americano dell'apolide culturale, del consumatore globale che, in una sorta di "laicismo" coniugato individualmente,  nel privato può vivere la "cultura" che vuole, ma nel "pubblico" deve adeguarsi alle leggi del "produci, consuma, crepa" che ormai sono diffuse ai quattro angoli del globo. Non è più la cultura che determina lo stile di vita ma questo è ormai standardizzato, unificato, e la cultura (o le sue manifestazioni esteriori) sono ridotte alla stregua di accessori, di orpelli, di hobby; non è evidentemente un caso che quando si parla di "integrazione" dello straniero la si ritiene realizzata semplicemente quando costui ha un lavoro, una casa e "paga le tasse", alienando da questo discorso ogni e qualsiasi considerazione di tipo culturale.  Ha dunque ragione Socrate78 ad affermare il culto del dio denaro come principio unificante delle società multietniche e multiculturali, poiché essendo tutta la società basata su tale principio le eventuali differenze culturali, ormai ridotte a pura superstizione,  saranno solo di secondaria importanza e quindi ultimamente irrilevanti. Appare di conseguenza evidente  che a dominare facilmente una società del genere non potranno che essere quelli che detengono il possesso del denaro e della facoltà di distribuirlo, e nell'esercitare tale potere che tutti, di qualunque cultura, riconoscono, saranno guidati dalle loro convenienze e non certo spinti da chissà quali istanze culturali.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Phil

In generale distinguerei le influenze e i margini d'azione di cultura, economia e politica (per quanto siano innegabilmente interconnesse).
Per quanto riguarda la cultura
Citazione di: donquixote il 25 Giugno 2018, 13:30:47 PM
Se dunque valori e principi diventano mere enunciazioni e non fondamenti veritativi condivisi intorno ai quali edificare l'esistenza e la vita di una comunità l'unico imprescindibile valore di riferimento diventerà il proprio piccolo ego, e la soddisfazione delle sue istanze dovrà essere perseguita come prioritaria ai fini della "buona vita" di ognuno.
mi sembra una profezia legittima, che, secondo me, però non considera l'istinto gregario e l'atavica fame di simbolico (e di valori), che tutt'oggi accompagna l'uomo (sin dalla notte dei tempi). Certo, la voracità della società attuale non consente il nascere di culture che siano secolari in entrambi i sensi, tuttavia non concluderei che un domani l'uomo non avrà una sua forma di cultura, per quanto improvvisata, instabile, caleidoscopica. La difficoltà è (e sarà sempre più) semmai quella di riuscire a riconoscerla, connotarla e seguirne i rapidi mutamenti e contaminazioni; difficoltà a cui il nostro passato non ci ha allenato abbastanza (se non "affatto").

Sul legame multiculturalismo ed economia, come accennavo, non vedo (ma sono piuttosto miope per scarsità di conoscenze in merito) molta differenza rispetto al pre-multiculturalismo: anche prima del flusso di immigrati, l'America aveva già conquistato economicamente da tempo l'Europa (e non solo); anzi, l'arrivo dei cinesi (che a differenza degli americani non mandano solo merci, ma anche persone, di cui si alimenta la "multicultura") crea persino concorrenza (seppur con target differenti), il che non è necessariamente un male.
Che a rimetterci sia sempre il piccolo mercato locale, non credo giustifichi la sopravvalutazione del ruolo del multiculturalismo nei confronti del capitalismo e dello sfruttamento-assoggettamento economico.

In campo politico (e anche qui faccio il passo più lungo della gamba in termini di competenza), ho controllato i dati e sembra che Trump non sia stato eletto con un plebiscito all'unisono, per cui, resta giusto non ragionare con i "se" e con i "ma", tuttavia, la direzione (molto differente?) che l'America è stata ad un soffio dall'intraprendere, credo debba far riflettere su ciò che a volte sembra un necessario automatismo storico (individualismo, paura dello straniero, necessità di tutelare il mercato, etc. -> inevitabile elezione del "messia populista Trump"). Anche da noi, abbiamo visto come, politicamente, le idee fossero piuttosto confuse e multivaloriali, per cui, se è ormai chiaro che la politica sottostà all'economia, non userei comunque il multiculturalismo come capro espiatorio dell'isteria dei paradigmi culturali e della crisi depressiva della politica... forse non solo non ne è una causa, me ne è persino solo una conseguenza.

Per dirlo in breve: non mi pare che la monocultura fosse al contempo un antidoto ai mali dell'economia globale e una "pozione magica" per infondere saggezza in politica... o no? ;)

Citazione di: donquixote il 25 Giugno 2018, 13:30:47 PM
a dominare facilmente una società del genere non potranno che essere quelli che detengono il possesso del denaro e della facoltà di distribuirlo, e nell'esercitare tale potere che tutti, di qualunque cultura, riconoscono, saranno guidati dalle loro convenienze e non certo spinti da chissà quali istanze culturali.
Ciò non vale forse sia per le società monoculturali che multiculturali o, in generale, proprio a prescindere dalla cultura?


Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2018, 10:54:45 AM
E' esattamente questo il punto, l'aspetto cristiano o anche meramente politico della vicenda lasciano il tempo che trovano,
Concordo, per questo suggerivo di tener distinti (per quanto "imparentate") economia globale e multiculturalismo (che non ridurrei solo a "concetto-grimaldello", poiché, in qualche caso, mi sembra anche una realtà piuttosto tangibile).


P.s.
Non fraintendetemi, non voglio fare l'apologia del multiculturalismo (nulla di personale contro il monoculturalismo  :) ), quanto piuttosto cercare di capire se davvero ha effetti sociali deleteri oppure è solo strumentalizzato e demonizzato per altri scopi, ad esempio se
Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2018, 10:54:45 AM
Il cosidetto "migrante" [...] viene trasformato in un coagulato di tutti i possibili rischi sulla sicurezza (dal furto al terrorismo) per creare il "nemico perfetto" per uno stato di polizia.

myfriend

Le frontiere sono chiuse. Questa è una cosa del tutto normale.
Prova ad entrare negli S.U. o in Australia...o Canada...o Cina, senza un regolare visto di ingresso.
Ti rispediscono a casa.

L'idea in base alla quale uno che si mette su un barcone può entrare "di diritto" è una sciocchezza.
Che non sta nè in cielo...nè in terra.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Phil

Citazione di: myfriend il 26 Giugno 2018, 12:20:42 PM
L'idea in base alla quale uno che si mette su un barcone può entrare "di diritto" è una sciocchezza.
Che non sta nè in cielo...nè in terra
... ma pare stia "in mare", ovvero nel diritto internazionale marittimo (il che spiega come mai non prendano l'aereo).

Sulla questione dei diritti, dei porti, etc. mi è sembrato chiaro, competente e piacevolmente sintetico, questo articolo:
https://www.possibile.com/le-ong-salvano-migranti-mare-spiegato-bene/

Per amor di sintesi, mi limito a citare questa dichiarazione dell'IMO (International Maritime Organization, agenzia specializzata delle Nazioni Unite):
"Le persone in pericolo in mare dovrebbero ricevere tutta l'assistenza possibile da altre navi nelle immediate vicinanze, inclusi comandanti, equipaggi, governi costieri e autorità di terra e da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore dei trasporti marittimi, per essere salvate e fatte sbarcare prontamente in un luogo sicuro e per ricevere un equo trattamento una volta a terra. Finché l'esodo dei migranti continuerà in diverse parti del mondo e la necessità di prestare soccorso a persone diventerà più evidente, come nel caso di disperati rifugiati che viaggiano in condizioni di insicurezza, la IMO è impegnata nel cooperare in tutti i modi possibili per creare una cornice internazionale che incoraggi gli Stati e l'intero settore dei trasporti marittimi a fornire assistenza a persone in pericolo in mare e a portarle in un luogo sicuro, riducendo il rischio di perdere vite in incidenti marittimi".
Il resto lo fanno la Convenzione di Ginevra ("e seguenti", come si dice in gergo) e l'art. 10 della Costituzione italiana.


P.s.
A scanso di equivoci: ho citato una fonte sperando che aiuti lo sviluppo del discorso, non mi sono schierato a favore delle Ong o di Salvini o di altro... mi interessa inquadrare il fenomeno; il giusto e lo sbagliato sono un altro discorso  ;)

anthonyi

Citazione di: Phil il 26 Giugno 2018, 18:36:26 PM
Citazione di: myfriend il 26 Giugno 2018, 12:20:42 PM
L'idea in base alla quale uno che si mette su un barcone può entrare "di diritto" è una sciocchezza.
Che non sta nè in cielo...nè in terra
... ma pare stia "in mare", ovvero nel diritto internazionale marittimo (il che spiega come mai non prendano l'aereo).

Sulla questione dei diritti, dei porti, etc. mi è sembrato chiaro, competente e piacevolmente sintetico, questo articolo:
https://www.possibile.com/le-ong-salvano-migranti-mare-spiegato-bene/

Per amor di sintesi, mi limito a citare questa dichiarazione dell'IMO (International Maritime Organization, agenzia specializzata delle Nazioni Unite):
"Le persone in pericolo in mare dovrebbero ricevere tutta l'assistenza possibile da altre navi nelle immediate vicinanze, inclusi comandanti, equipaggi, governi costieri e autorità di terra e da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore dei trasporti marittimi, per essere salvate e fatte sbarcare prontamente in un luogo sicuro e per ricevere un equo trattamento una volta a terra. Finché l'esodo dei migranti continuerà in diverse parti del mondo e la necessità di prestare soccorso a persone diventerà più evidente, come nel caso di disperati rifugiati che viaggiano in condizioni di insicurezza, la IMO è impegnata nel cooperare in tutti i modi possibili per creare una cornice internazionale che incoraggi gli Stati e l'intero settore dei trasporti marittimi a fornire assistenza a persone in pericolo in mare e a portarle in un luogo sicuro, riducendo il rischio di perdere vite in incidenti marittimi".
Il resto lo fanno la Convenzione di Ginevra ("e seguenti", come si dice in gergo) e l'art. 10 della Costituzione italiana.


P.s.
A scanso di equivoci: ho citato una fonte sperando che aiuti lo sviluppo del discorso, non mi sono schierato a favore delle Ong o di Salvini o di altro... mi interessa inquadrare il fenomeno; il giusto e lo sbagliato sono un altro discorso  ;)

Ciao Phil, il diritto di essere salvato non implica il diritto di essere trasportato dove si vuole arrivare, i migranti, dopo essere stati salvati, possono essere portati anche in Libia, anzi devono esserlo per il codice marittimo se il salvataggio è stato realizzato nelle acque dell'area di pertinenza libica. Se questo non accade la ragione è nelle posizioni ideologiche degli operatori delle ONG che non rispettano questa regola affermando che in Libia non sono rispettati i diritti umani, cosa che però non è certificata dall'ONU che ha degli emissari in Libia appositamente per controllare lo stato dei migranti.

Phil

Se ne fa riferimento anche nell'articolo che ho linkato, dove tuttavia si aggiunge che:
"Per quanto riguarda il porto di sbarco, sia Gatti (direttore delle operazioni di bordo di Proactiva, Ong) che Del Freo (esperto di diritto marittimo e penale transnazionale) sono d'accordo nel sostenere che molto più della vicinanza geografica conta la sicurezza che il luogo può garantire alle persone tratte in salvo, con una particolare attenzione alla condizione giuridica di queste ultime e in particolare alla possibilità che manifestino l'intenzione di richiedere asilo. Ecco perché sarebbe illegittimo riportare dei richiedenti asilo che scappano dalla Libia in Libia."
Il che non giustifica certo l'andare a prendere i migranti "a domicilio" nelle acque libiche per scortarli in Italia; ma una volta che gommoni o affini entrano nelle nostre acque, la legislazione depone a loro favore.

Su ciò che l'Onu ha già trovato e valutato in Libia:
http://www.onuitalia.com/2018/04/12/libia-rapporto-onu-migliaia-di-persone-detenute-abusate-torturate/

http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2017/11/15/news/libia-181170738/?refresh_ce

Direi che, al di là di come stiano le cose in cielo, in terra e in mare sono piuttosto chiare  ;)

Eutidemo

Citazione di: Jacopus il 11 Giugno 2018, 19:37:10 PM
E' famosa l'immagine di Salvini che agita un rosario o di Di Maio che bacia la teca del sangue di san Gennaro. Conosco anche una moltitudine di persone comuni che si professa cristiana ma che adora le scelte leghiste riassumibili in "stop immigrazione selvaggia" con le conseguenze non-umantarie di questi giorni.
Non ho mai capito come siano conciliabili queste due visioni del mondo e mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse. Lo dico senza sarcasmo. Magari mi puo' servire per capire meglio una logica che mi sfugge.

IL VANGELO SECONDO MATTEO (Salvini).
La parabola del buon samaritano.
"Un uomo attraversava il Mediterraneo, messo su un gommone dai trafficanti di esseri umani, che poi lo abbandonarono e se ne andarono, lasciandolo da solo in mezzo al mare. 
Per caso, un sacerdote navigava in quelle acque e quando lo vide passò oltre dall'altra parte; anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 
Poi passò un samaritano, che era in viaggio anche lui, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione, però si disse: "Be', se pure gli altri se ne fregano, perchè mai dovrei occuparmene io?In fondo, non è nemmeno un samaritano come me, perciò chissenefrega...PRIMA I SAMARITANI!, e che gli altri anneghino pure o finiscano nei lager libici"
E tirò dritto pure lui! ;D

Elia

CitazioneCom'è diventata strana (sembra ormai un'aliena del tutto avulsa dalla vita reale) la sinistra e i sinistrorsi. Sono passati dal Capitale di Marx a Famiglia Cristiana, dalla lotta contro le ingerenze della Chiesa nella politica ad esaltare tutto quello che la Chiesa proclama in quanto il suo capo è ideologicamente a sinistra. Che pena! Che caduta senza un briciolo di dignità. In fondo la sinistra e la Chiesa hanno in comune lo stesso aspetto che ha teterminato il loro declino di credibilità: sono diventate entrante pura teoria speculativa e slegata dalla realtà, per "eletti" e radical-chic, bravi a predicare bene e ancor piú  bravi a razzolare male.
Mai si è visto nella storia umana un potere cosí grande concentrato nelle mani di una ideologia odiata dai piú; è  questo il pericolo tanto paventato ma non calcolato a sufficienza del potere sovranazionale (la UE è sfacciatamente buttata a sinistra) che per liberarsene occorrerà molto piú sangue dell'ultimo conflitto mondiale? Spero tanto di no.
Ciò che la sinistra attuale chiama "accoglienza" è solo deportazione di massa di nuovi schiavi per appiattire verso il basso le condizioni socio-economiche degli autoctoni.
Come ben scrive Marcello Veneziani: La Chiesa...:  "...vuole ridurre la civiltà cristiana a luogo d'accoglienza, corridoio umanitario, fino a perdere ogni traccia vivente di cristianità. Il primo viene dal basso, dal sud del mondo, dai barconi e dalle ong. Il secondo scende dall'alto, dalle grandi fabbriche d'ateismo e di nichilismo che si annidano nei media, nella società dei consumi, nei santuari della finanza e dell'ideologia. La terza, invece, corrode la cristianità dall'interno, come una serpe in seno, riducendola ad agenzia umanitaria, e trasformandosi in cavallo di Troia nel cuore della civiltà cristiana. Non si preoccupano i preti e gli attivisti del bergoglismo che l'Italia, l'Europa, la cristianità stanno correndo verso la loro estinzione, il loro suicidio, la perdita di tutto quel che è stato per millenni il suo volto, la sua anima, la sua lingua e il suo catechismo elementare. E additano il loro nemico paragonando a Satana, come fa una sciagurata copertina di Famiglia Cristiana, ridotta ormai a setta estremista e fanatica del bergoglismo, chi si appella alla cristianità, alla famiglia, alla religione, ai rosari e ai crocifissi. Con l'ipocrisia aggiunta che dopo aver sbattuto Satana in copertina, con tanto di foto e di nome, dicono che non è un attacco personale ma una difesa del Vangelo da chi lo rinnega. Se davvero avessero voluto denunciare la perversione del Vangelo avrebbero dovuto dedicare quella copertina e il suo Vade Retro a quel prete colto in flagrante mentre abusava di una bambina. E non si tratta, come è noto, di un caso isolato. Lì siamo alla perversione diabolica del Vangelo e del messaggio di Cristo, Lasciate che i bambini vengano a me (Sinite parvulos venire ad me – Marco, 10,14). Lasciate che vengano in canonica per abusare di loro, violarli e sfogare le proprie voglie bestiali. Avendo Satana in casa, preferiscono invece andare a pescare il nemico politico e a demonizzare Salvini e con lui i milioni di italiani che sostengono la sua azione di ministro dell'interno. In una Chiesa che ha accolto e stretto le mani, anche di recente, a fior di Belzebù, dittatori sanguinari, abortiste seriali e infanticidi a catena, persuasori di morte e spacciatori d'inferno, sfruttatori di migranti e pedofili anche in tonaca, oltre che atei e persecutori, corrotti e corruttori, si permette di additare come Satana chi esprime oggi, a torto o a ragione, il disagio prevalente dei popoli, italiano e non solo, sulla necessità di frenare l'immigrazione clandestina e incontrollata e tutelare gli italiani, le loro città, la loro vita, le loro donne, i loro bambini, la loro civiltà. È qualcosa di aberrante a cui mai avremmo voluto assistere. E tutto questo nel silenzio complice delle massime autorità ecclesiastiche. Furono satanici anche quel milione di fedeli polacchi che lo scorso ottobre formarono un immenso cordone umano al confine, nel nome di Dio, della Madonna, stringendo il rosario, per frenare simbolicamente i flussi migratori incontrollati e chiedere che "L'Europa resti Europa"? E furono satanici i martiri e i santi che dettero la vita a Lepanto e a Otranto per salvare la civiltà cristiana?
Qual è il male del bergoglismo? La riduzione del male e del bene a uno solo. Il Male Unico e Assoluto è il nazismo e i suoi derivati; il Bene Unico e Assoluto è l'Accoglienza dello straniero. Sparisce ogni altro male sulla terra, passato e presente: il terrorismo e il comunismo, l'ateismo e le persecuzioni dei cristiani nel mondo, la distruzione della famiglia, le mille negazioni della vita, della nascita, della fertilità, la cancellazione di riti e simboli, tradizioni e liturgie sacre che sono il linguaggio di Dio. Resta solo un Male, il Nazismo, e l'Anticristo oggi ha la faccia di Salvini. Allo stesso modo sparisce ogni altro bene, la salvezza delle anime e della civiltà cristiana, la sopravvivenza della fede e delle comunità cristiane, la salvaguardia della famiglia e la promessa della Resurrezione, il senso dell'eternità e l'amor di Dio. Tutto viene ridotto al pronto soccorso dei poveri, tutta la missione della chiesa è ridotta a salvare vite umane dal mare, alloggiarle e sfamarle – naturalmente coi soldi pubblici, senza il concorso della chiesa – amare il prossimo soprattutto se viene da lontano, è straniero e non è cristiano, e pretendere che un mondo piccolo si carichi sulle spalle un mondo grande, sapendo che crollerà per il peso insostenibile di accogliere l'oceano in un lago. E senza porsi ulteriori problemi, come la crescita demografica vertiginosa o gli effetti pratici dell'invasione massiccia di popolazioni che ci vedono come punto di ristoro ma non come civiltà a cui convertirsi e in cui integrarsi. Dal punto di vista teologico la Trinità viene ridotta a una Persona. Sparisce il Padre, sparisce lo Spirito Santo, resta il Figlio e si occupa solo di salvare non anime ma corpi, non annuncia redenzioni ma ospitalità. Il cristianesimo ridotto a una Ong.
Nessuno pretende che la Chiesa si converta al nazionalismo e alle frontiere, nessuno chiede che la carità si restringa solo ai cristiani e ai connazionali. La misericordia non può avere barriere, la critica è legittima. Si chiede però il rispetto per chi non è allineato a quest'ultima chiesa bergogliana ed è in sintonia con la Chiesa di sempre, in saecula saeculorum. E il rispetto laico per chi ha un'idea diversa dei diritti e dei doveri, della solidarietà e della sicurezza, dei popoli e dell'umanità. Ma quel mondo di mezzo, un tempo cattocomunista e oggi con le mani in pasta nel business dei migranti, nell'imprenditoria del soccorso o nella loro giustificazione a mezzo stampa, sta toccando livelli di fanatismo e di accecamento come nei periodi più bui della cristianità. Più si spegne la luce cristiana nel mondo e più si invoca, come ha fatto Famiglia cristiana, il Papa "elettrico" (come si diceva del magnetismo di Hitler) che rischia di mandare in black out la cristianità."
MV, Il Tempo 27 luglio 2018
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

Jacopus

Elia le tue farneticazioni come al solito mescolano cronaca, luoghi comuni e una mentalità chiusa e gretta, come quella che si può trovare nei paesini di montagna. Non ho voglio di sprecare tempo. Ti dico così, en passant, che già 90 anni fa, Keynes, noto economista catto-comunista scrisse che il progresso tecnico di allora (1930) avrebbe potuto soddisfare i bisogni primari di tutta la popolazione mondiale, ovvero, casa, cibo, vestiti, vita dignitosa insomma. Ma che questo non avveniva perché la tecnica era al servizio del capitalismo di mercato. Quindi smettiamola di incolpare chi non ha alcuna responsabilità, se non quella di parlare ancora con senso di umanità.
Le migrazioni epocali di oggi sono il frutto del sistema capitalistico, per tanti motivi che non ti sto neppure a spiegare perché anche se li capissi li rifiuteresti per partito preso. Lasciami solo la soddisfazioni di rispondere alla tua somma insulsa di pregiudizi e parole fatte.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

acquario69

E quali sarebbero gli insulsi pregiudizi che avresti notato nell'articolo di Marcello Veneziani ?

E tu jacopus cosa ne sai veramente di Dottrina cattolica o Tradizioni Spirituali da ateo quale dici di essere?

E chi ti dice che le persone che abitano nei paesini di montagna debbano a tuo insindacabile (pre)giudizio risultare gretti e di mentalità ristretta?

Jacopus

Acquario. Su Veneziani non mi pronuncio. Le farneticazioni razziste sono tutte nel post di Elia. Sui paesini di montagna hai ragione. Purtroppo sono stufo di sentire idiozie sui migranti e questo non mi aiuta ad essere razionale. Il fatto che sia ateo non significa che non possa valutare il cristianesimo. Considerando che sono italiano, vissuto per mezzo secolo all'interno di una cultura cattolica. E se un papa (gesuita) e organi di informazione cattolici la pensano come me direi che forse non sono proprio io lo "strano".
Ripeto per l'ultima volta. I flussi migratori sono dovuti alle diseguaglianze economiche inverosimili, grazie alle quali i migranti possono essere considerati della spazzatura e i "benestanti" considerarsi dei semidei. Ditemi quello che volete ma questo spettacolo e' indecente e la sua indecenza e' massima laddove si vuole incolpare gli innocenti. La stessa strategia fu usata 80 anni fa con gli ebrei.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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