Chi e perchè non ha voluto la Belloni Presidente della Repubblica?

Aperto da Eutidemo, 05 Febbraio 2022, 11:00:43 AM

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Eutidemo

I due principali oppositori alla elezione di Elisabetta Belloni alla Presidenza della Repubblica, sono stati Luigi Di Maio e Matteo Renzi; ed infatti, sebbene ci fosse anche qualche altro politico contrario, si può però  dire che quella loro è stata senz'altro l'opposizione più determinante, e l'unica veramente decisiva per il fallimento dell'"operazione Belloni".
Come si può spiegare tale opposizione?
***
Al riguardo, le spiegazioni "ufficiali" fornite dai due, sono le seguenti.


1) LUIGI DI MAIO
Elisabetta Belloni è stata una strettissima collaboratrice di Di Maio alla Farnesina, e tra di loro sono sempre intercorsi ottimi rapporti di amicizia e di collaborazione; per cui Di Maio, più che manifestare la sua contrarietà di merito alla elezione della Belloni, ha denunciato l'"indecenza" di esporre una persona così qualificata della pubblica amministrazione ad una situazione tanto imbarazzante, non essendoci ancora un "accordo della maggioranza" sul suo nome.
***
A dire il vero, sul suo nome, erano d'accordo non solo i principali leader della maggioranza di governo, e, cioè, il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini, ma si era detta d'accordo persino la leader dell'opposizione Giorgia Meloni; contrari si erano detti soltanto Berlusconi (per ovvie ragioni) e Renzi, per le (ipotetiche) ragioni che vedremo più avanti.
Però, in effetti, Di Maio non aveva tutti i torti nel dire che non c'era accordo nella "maggioranza di governo", in quanto, almeno suo parere, il "vero" leader del  Movimento 5 Stelle è Di Maio , e non è Giuseppe Conte; per cui l'accordo andava fatto prima con lui che con Conte (e, se ciò fosse avvenuto, chissà, forse anche lui si sarebbe dichiarato favorevole alla elezione della Belloni).

2) MATTEO RENZI
Matteo Renzi ha dichiarato testualmente:
"Elisabetta Belloni è una personalità di straordinario valore, ma non può fare il Presidente della Repubblica se è capo dei servizi segreti in carica!"
Ha ragione!
Ma forse avrebbero dovuto spiegargli che, se la Belloni fosse stata eletta Presidente della Repubblica, non avrebbe certo potuto continuare a mantenere anche la carica di capo dei servizi segreti, la quale sarebbe stata provvisoriamente devoluta al suo "vice", fino alla nomina di un nuovo incaricato.
Allo stesso modo, se Draghi fosse stato eletto Presidente della Repubblica, non avrebbe certo potuto continuare a mantenere anche la carica di Capo del Governo,  la quale sarebbe stata provvisoriamente devoluta al ministro più anziano, fino alla nomina di un nuovo incaricato.
In effetti, entrambi i "passaggi di carica" sarebbero risultati alquanto "inusuali", però nessuno dei due risultava proibito dalla nostra Costituzione; quindi perchè mai Renzi (con la scorta di qualcun altro) si scandalizzava tanto per l'uno, e non per l'altro?
***
Ed invero l'Italia ha avuto diversi presidenti della Repubblica che erano stati ministri dell'Interno, e di conseguenza, all'epoca, erano responsabili diretti dei servizi segreti come lo è adesso la Belloni (Segni, Cossiga, Scalfaro e Napolitano); ed infatti, all'epoca, chi guidava il Viminale aveva un accesso e un controllo dell'"intelligence" anche superiore a quello che, attualmente, detiene la Belloni (la quale ha poteri più "limitati", e, soprattutto, molto più "controllati").
***
Per cui, secondo me, in realtà, riguardo alla Belloni non sussisteva il benchè minimo problema di "incompatibilità", "ineleggibilità", o anche di semplice "inopportunità", alla carica di Presidente della Repubblica, solo per il fatto che era responsabile dei servizi segreti.
Proprio nessuno!
***
Ma, se questo, almeno a mio parere, è senz'altro valido "in generale",  forse per Renzi "in particolare" non lo era del tutto.
***
Ed infatti, come è noto, il 23 dicembre 2020 Renzi venne "videoripreso" mentre,  sulla piazzola esterna dell'autogrill autostradale di Fiano Romano, "confabulava" per ben 40 minuti -al freddo e al gelo- con Marco Mancini, il quale era Capocentro del DIS (cioè, del  Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza); incontro, questo, alquanto irrituale sia per le persone che per il luogo, il quale, in genere, è quello preferito per gli incontri di natura clandestina.
***

Di conseguenza, nel maggio scorso, l'Ufficio di presidenza del Copasir chiese al presidente del Consiglio Mario Draghi l'attivazione di un'inchiesta sul caso dell'anomalo incontro;   ciò, in base alla procedura prevista dall'articolo 34 della legge sull'"Intelligence", che prevede che il COPASIR, "qualora, sulla base degli elementi acquisiti nell'esercizio delle proprie funzioni, deliberi di procedere all'accertamento della correttezza delle condotte poste in essere da appartenenti o da ex appartenenti agli organismi di informazione e sicurezza, può richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri di disporre lo svolgimento di inchieste interne".
In tal caso, infatti, l'Ufficio ispettivo del Dis può svolgere, "autorizzato dal presidente del Consiglio dei ministri, inchieste interne su specifici episodi e comportamenti verificatisi nell'ambito dei servizi di informazione per la sicurezza": e le relazioni conclusive delle inchieste interne, prevede sempre la legge, sono trasmesse integralmente al Copasir.
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Il sottosegretario delegato ai Servizi, Franco Gabrielli, nell'occasione, aveva richiamato i direttori del Dis, dell'Aise e dell'Aisi al rispetto del principio secondo cui "gli esponenti dell'intelligence dovrebbero incontrare parlamentari, giornalisti e magistrati solamente nel caso in cui ci siano precise motivazioni di servizio e, comunque, con l'autorizzazione del vertice dell'agenzia di appartenenza" (e possibilmente, non nelle piazzole degli autogrill).
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Nella sua prima audizione, invece, il capo del DIS Gennaro Vecchione avrebbe riferito di non essere stato informato da Mancini di quel colloquio avvenuto fuori dall'autogrill, al freddo e al gelo, con l'ex presidente del Consiglio Renzi.
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Subito dopo tale audizione, il 12 maggio 2021, Gennaro Vecchione  venne dimesso dal suo incarico prima della scadenza del suo mandato,  e sostituito da Elisabetta Belloni; alla cui direzione venne quindi devoluta l'inchiesta.
Marco Mancini è stato messo in pensione anticipata a luglio dell'anno scorso.
***
Matteo Renzi non ha mai rivelato quale fosse l'oggetto del suo riservato colloquio con Mancini, in quanto, avendo promosso al riguardo un'azione penale (ai sensi degli artt. 617 bis e 323 CP), ha dichiarato di essere tenuto al riserbo circa la vicenda processuale.
***
Ciò premesso, purtroppo, ignoro sia l'esito dell'inchiesta in corso all'interno del Comparto dei Servizi, sia quello dell'azione giudiziaria di Renzi (e non so nemmeno a che punto esse siano);  però penso che non ci sia affatto un necessario collegamento con l'opposizione di Renzi alla elezione della Belloni alla Presidenza della Repubblica.
***
Volendo ipotizzare che un collegamento possa esserci stato, si potrebbero fare le due seguenti ipotesi.
a)
In primo luogo si potrebbe "congetturare" che Renzi abbia voluto che la Belloni restasse dov'era, in quanto stava "pilotando" le indagini in modo a lui "gradito"; cosa che, però, sarei portato ad escludere nel modo più assoluto.
Ciò in quanto:
- a differenza che con Di Maio, non risultano rapporti di amicizia tra la Belloni e Renzi;
- in ogni caso, sulla integrità personale di Elisabetta Belloni, almeno per quel poco che mi è stato dato di conoscerla, non nutro il benchè minimo dubbio (neanche remotamente).
b)
Ovviamente, se l'esito dell'inchiesta interna dei Servizi, diretta dalla Belloni, dovesse risultare a lui "sgradito", adesso Renzi potrebbe sempre dire che è stata una "vendetta" o una "ripicca" di quest'ultima per essersi lui opposto alla sua elezione a Presidente della Repubblica; ma che lui si sia opposto alla sua elezione proprio in vista di una tale eventualità, è un'"illazione" che ritengo davvero un po'  troppo "congetturale", per cui (sebbene molto più plausibile di quella sub a) ritengo di dover respingere anch'essa.
***
"Honni soit qui mal y pense!"
***

ALTRE IPOTESI
Ovviamente, di congetture circa le ragioni dell'opposizione alla elezione della Belloni (Di Maio e Renzi a parte), se ne possono fare molte altre.
Ad esempio :
- la sua nomina rischiava di rappresentare un vulnus per il Governo perché sarebbe risultata il frutto di una maggioranza diversa da quella che sostiene Draghi;
- la sua nomina rischiava di spaccare i grillini e il Pd  (renziani) al loro interno;
- la sua nomina poteva essere letta come una mossa per aprire la strada alla candidatura di Casini;
- la sua nomina risultava poco accetta  all'(in)conscio "machismo" di alcuni "grandi elettori".
ecc. ecc.
***
Scegliete pure quella che preferite, tenendo però presente che non necessariamente l'ordine è quello da me elencato, e che, comunque, alcuni fattori possono senz'altro essere risultati "concomitanti"!
***

anthonyi

Ciao eutidemo, chiaramente se la Belloni non è stata eletta questo è stato il volere di tanti, un volere perfettamente legittimo, visto che non c'era nessun principio superiore che imponeva la sua elezione.
Quello che però secondo me è interessante e il gioco con il quale si è fatto credere a Conte è a Salvini che realmente loro potessero essere a scegliere il PdR.
Secondo me si è trattato di una vera trappola che la politica tradizionale Pd, forza Italia, altri di centro ha preparato per i 2 populisti più eccellenti di questo paese, lasciando a Renzi il meritato ruolo di boia della situazione.
Come avevo previsto, Renzi, pur non riuscendo a realizzare il suo obiettivo, cioè l'elezione di Casini a PdR, é comunque stato strategico e si è tolto una bella soddisfazione.


Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Come avevo scritto anche io, di ipotesi (più o meno plausibili), possono farsene tante; e non tutte sono necessariamente incompatibili tra di loro.
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Quanto al fatto che, se la Belloni non è stata eletta questo è stato il volere di "tanti", questo è senz'altro vero;  però è altrettanto vero che c'erano anche "tanti" altri (e forse di più) che l'avrebbero voluta al Colle.
Tra i quali non solo i principali leader della maggioranza di governo, e, cioè, il segretario del Pd Enrico Letta, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini, ma persino la leader dell'opposizione Giorgia Meloni; non si trattava, quindi, soltanto di Conte e di Salvini!
***
Ovviamente, sono d'accordo con te che   non c'era nessun principio superiore che imponesse l'elezione della Belloni; come non c'era nessun principio superiore che imponesse la rielezione di Mattarella (che lui stesso, secondo me sbagliando, riteneva costituzionalmente dubbia).
Potevano essere benissimo eletti sia l'una che l'altro; come anche Draghi o Casini, o chiunque avesse più di 50 anni.
***
Quanto a Renzi, invece, penso che la tua ipotesi circa i motivi della   sua opposizione alla elezione della Belloni,  sebbene non sia teoricamente "incompatibile" con le mie ipotesi (potendo benissimo "concorrere" tra loro), sia però senz'altro la più "plausibile".
Ed infatti, tutto sommato, penso anche io, come te, che Renzi (e i renziani dentro il PD) miravano soprattutto a far eleggere Casini; per cui, ovviamente, non potevano che opporsi a qualsiasi altra candidatura, ivi compresa, quindi, quella della Belloni.
***
Però, alla fine, per evitare una lacerante contrapposizione di schede "pro Belloni" e "pro Casini", tutti quanti si sono rassegnati a ripiegare sul buon Mattarella; il quale, poveraccio, fino all'ultimo si era arrampicato su ogni specchio giuridico possibile e immaginabile, per giustificare la sua (comprensibile) riluttanza ad affrontare altri sette anni di mandato.
Dopo averlo criticato per la sua ritrosia, devo ora dargli atto che alla fine, di fronte al voto quasi plebiscitario che lo invitava a tornare al colle, non se l'è sentita di insistere  nel "gran rifiuto"; in tal modo riconoscendo che, come io ho sempre sostenuto, non c'era il benchè minimo appiglio costituzionale per insistere in tale rifiuto.
Chapeau, e che il Signore lo assista (lui e noi tutti)!
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Poteva andarci molto peggio!

anthonyi

Indubbiamente poteva andare peggio. Io però l'idea che Letta avesse tutto questo desiderio di far eleggere un candidato accordato tra Salvini e Conte non c'è l'ho.
Il timore di un inciucio gialloverde é grande nel pd, e c'é poi la questione del repentino mutamento del segretario Pd il quale fino al giorno prima aveva una posizione neutra sulla Belloni, mentre poi si è messo prontamente dalla parte della crociata renziana, di quel renzi che un tempo gli aveva soffiato il posto da PdC.

Eutidemo

#4
Ciao Anthony. :)
Vacci a capire!
Pensa che girava voce che il nome della Belloni fosse partito proprio da Letta; ma non perchè lui fosse un fan della Belloni, bensì semplicemente per il fatto che,  secondo lui, era l'unico nome che potesse essere accettato sia da Salvini che da Conte (oltre che dalla Meloni).
C'è chi dice che sia stato proprio lui a proporglielo per primo (riservatamente), per evitare lo stallo!
***
Non so se la cosa sia vera, perchè, effettivamente, penso anch'io che Letta e il PD  temano molto un nuovo "inciucio gialloverde"; però, almeno secondo la voce di cui sopra, trovare un "accordo collettivo" sul nome della Belloni, secondo Letta, sarebbe stato il mezzo migliore per neutralizzarlo.
***
Ovviamente, quando Renzi e la sua "coorte" di renziani si sono messi di mezzo, perchè volevano Casini, Letta ha dovuto rinunciare alla Belloni; perchè il suo nome non sarebbe più risultato sufficientemente "unitivo".
Come non lo sarebbe stato, ovviamente, neanche quello di Casini!
O di chiunque altro!
***
L'unico nome "unitivo", alla fine, è risultato essere solo quello di Mattarella, in quanto era l'unico "digeribile" da tutti; un po' come il riso in bianco!

***
Probabilmente:
- se il 9 novembre dell'anno scorso, non  avesse richiamato e replicato anche lui (in modo categorico) il messaggio inviato al Parlamento il 15 ottobre 1975 dal Presidente Giovanni Leone circa la "non rieleggibilità del Presidente della Repubblica";
- se a Natale non avesse già cominciato il trasloco della sua mobilia dal Quirinale, dichiarando "urbi et orbi" che non avrebbe mai potuto accettare una nuova candidatura, neanche se gliela avessero chiesta tutti quanti in ginocchio;
allora, probabilmente, sarebbe stato rieletto subito lui, senza tante storie, perchè Draghi, in realtà, non lo voleva nessuno alla Presidenza della Repubblica!
***
Ma anche queste sono soltanto delle mie congetture, che lasciano il tempo che trovano!
***
Un saluto! :)
***

anthonyi

Ciao eutidemo, non è escluso che la voce sia vera, qualcuno doveva gettare l'esca per far abboccare i due pesci (conte e salvini) all'amo. Quello che un politico dice, magari anche con linguaggio volutamente ambiguo, non è affatto detto che coincida con quello che vuole.

Alexander

#6
Buona domenica a tutti


Avrei anch'io, come tanti, preferito senz'altro l'elezione a PdR di E.Belloni. Intanto era un segnale di discontinuità con l'operato di un Mattarella che, a parte la retorica istituzionale, ha gestito questi ultimi anni in maniera machiavellica, pur riconoscendo le grandi difficoltà incontrate con un parlamento spaccato in tre gruppi (più altri minori). Mattarella ha assecondato continuamente il desiderio dei parlamentari di non tornare al voto, dando vita a maggioranze di governo " minestrone", con le verdure e i fagioli che si combinavano nelle più svariate e impensabili ricette. La sua mancanza di coraggio, di "nervo", l'abbiamo vista anche con l'accettazione supina, che ha lasciato stupita la Meloni, della sua rielezione . Rielezione da lui negata per mesi persino davanti ad un "supplicante bambina". Ma pazienza il rimangiarsi la parola, ma nemmeno dare una "scrollata " a un parlamento pieno di inetti nel suo discorso di reinsediamento. Anzi! Sembrare quasi grato. Ben altro fu l'atteggiamento di Giorgio Napolitano. Si fa il bene del paese accettando che in Parlamento passi la linea della deresponsabilizzazione totale? Deresponsabilizzazione che vediamo anche con l'atteggiamento di indifferente (a parte qualche voce isolata) accettazione di ogni provvedimento di Draghi che passa senza ormai nessun dibattito parlamentare, per voto di fiducia. Cosa ci stanno a fare allora? Solo per riscuotere l'assegno mensile fino alla fine della legislatura,che coinciderà anche con la fine politica di moltissimi di loro (purtroppo temo non per questi leader)?Poteva andarci peggio? Forse sì, ma poteva anche andarci meglio.
Chi non ha voluto la Belloni? Secondo me, da quello che ho seguito, mi sembra che Di Maio e Salvini siano stati i protagonisti in negativo di questa vicenda grottesca che è durata una quindicina di giorni(all'inizio con la candidatura improponibile di Berlusconi). La Lega sta perdendo molti consensi sul territorio per la gestione Salvini (probabilmente ha già perso, secondo i sondaggi, un 30% del suo elettorato), che abbiamo visto assai ondivaga e pasticciata anche in questa fase.

daniele22

Premettendo sempre la mia paradossale ignoranza, così come la fotografò giustamente Ipazia in tempi remoti, mi chiedo se la mancata elezione della Belloni, non possa essere invece messa in relazione alla politica estera. Cioè, cosa intende dire Re-enzi quando sostiene che Riad è il luogo del nuovo rinascimento? Quindi chiedo. Cosa ne avrebbero pensato Russia e Stati Uniti della nuova presidentessa italiana? Naturalmente tutto questo avrebbe anche a che fare con la crisi dell'Ucraina. Penso infatti che l'Italia, per ragioni storiche che partono fatalità proprio dalla guerra di Crimea, sarebbe l'interlocutore perfetto per mediare con Putin e Ucraina la soluzione della crisi

Eutidemo

Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.


daniele22

Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2022, 12:05:30 PM
Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.



Suvvìa Eutidemo, svelaci per favore l'escatologìa di questo tuo ultimo post

Eutidemo

Citazione di: daniele22 il 10 Febbraio 2022, 08:26:28 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2022, 12:05:30 PM
Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.



Suvvìa Eutidemo, svelaci per favore l'escatologìa di questo tuo ultimo post
Niente escatologia; l'ho solo trovata una curiosità interessante!
:)

daniele22

Citazione di: Eutidemo il 10 Febbraio 2022, 14:27:27 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Febbraio 2022, 08:26:28 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2022, 12:05:30 PM
Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.



Suvvìa Eutidemo, svelaci per favore l'escatologìa di questo tuo ultimo post
Niente escatologia; l'ho solo trovata una curiosità interessante!
:)


Pensa un po' che invece, folle che sono, l'avevo interpretata come che Renzi sarebbe anche potuto andare a Damasco a rifondare il rinascimento, ma invece ha preferito Riad

Eutidemo

Citazione di: daniele22 il 11 Febbraio 2022, 09:06:16 AM
Citazione di: Eutidemo il 10 Febbraio 2022, 14:27:27 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Febbraio 2022, 08:26:28 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2022, 12:05:30 PM
Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.



Suvvìa Eutidemo, svelaci per favore l'escatologìa di questo tuo ultimo post
Niente escatologia; l'ho solo trovata una curiosità interessante!
:)


Pensa un po' che invece, folle che sono, l'avevo interpretata come che Renzi sarebbe anche potuto andare a Damasco a rifondare il rinascimento, ma invece ha preferito Riad

Chi ha mai detto che Renzi non sappia combinare niente?
Anzi, al contrario, nel combinare disastri nelle compagini partitiche a cui appartiene, è un vero genio!
Ed infatti:
- nelle elezioni politiche del 2013, con Bersani, il PD prese il 35% dei voti;
- in cinque anni, con la sua gestione, Renzi riuscì a far scendere tale percentuale al 18% dei voti nelle elezioni politiche del 2018.
E' un Re Mida al contrario: trasforma l'"oro" (35%) in "cacca" (18%).

daniele22

Citazione di: Eutidemo il 11 Febbraio 2022, 11:03:39 AM
Citazione di: daniele22 il 11 Febbraio 2022, 09:06:16 AM
Citazione di: Eutidemo il 10 Febbraio 2022, 14:27:27 PM
Citazione di: daniele22 il 10 Febbraio 2022, 08:26:28 AM
Citazione di: Eutidemo il 09 Febbraio 2022, 12:05:30 PM
Le donne al comando in Quirinale!
Forse non tutti sanno che, tra il 218 e il 222, Giulia Soemia, madre di Eliogabalo, aveva istituito al Quirinale il "Senato delle donne"; il quale aveva compiti analoghi al "Senato degli uomini" nel Foro, occupandosi però precipuamente delle leggi che interessavano le donne.



Suvvìa Eutidemo, svelaci per favore l'escatologìa di questo tuo ultimo post
Niente escatologia; l'ho solo trovata una curiosità interessante!
:)


Pensa un po' che invece, folle che sono, l'avevo interpretata come che Renzi sarebbe anche potuto andare a Damasco a rifondare il rinascimento, ma invece ha preferito Riad

Chi ha mai detto che Renzi non sappia combinare niente?
Anzi, al contrario, nel combinare disastri nelle compagini partitiche a cui appartiene, è un vero genio!
Ed infatti:
- nelle elezioni politiche del 2013, con Bersani, il PD prese il 35% dei voti;
- in cinque anni, con la sua gestione, Renzi riuscì a far scendere tale percentuale al 18% dei voti nelle elezioni politiche del 2018.
E' un Re Mida al contrario: trasforma l'"oro" (35%) in "cacca" (18%).



Infatti, è proprio come dici. Forse pensa di essere eletto presidente in una repubblica presidenziale. Buon weekend a tutti, anche a Re-enzi

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