Capitalismo senza vergogna

Aperto da Jacopus, 08 Aprile 2020, 21:44:25 PM

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Jacopus

Il capitalismo si muove con le stesse dinamiche della personalità antisociale, nome istituito dalla psichiatria per definire il delinquente. Ne ho avuto l'ennesima conferma dalla recente richiesta di Atlantia di essere aiutata dallo stato perché altrimenti rischia di fallire. Ricordo che Atlantia gestisce buona parte della rete autostradale e che solo l'anno scorso ha avuto un margine di guadagno, al netto delle spese di più di un miliardo di euro. Ed è la stessa società che è  direttamente o indirettamente responsabile del crollo di un ponte che ha fatto 43 vittime, oltre a procurare al sistema italia un danno incalcolabile.
Ora queste persone con una faccia di bronzo da Guinness dei primati chiede aiuto allo stato, cioè a tutti noi, perché gli svariati miliardi guadagnati in passato non possono certo essere rimessi in gioco. Eh no, ci mancherebbe. Rischio d'impresa va bene, ma non fino a questo punto. Mi vien da dire che siamo tutti buoni a fare i capitalisti con il sedere (qui andava un'altra locuzione più volgare) degli altri.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Anche con la vita degli altri, a Bergamo e altrove.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Io al posto dei Benetton Atlantia la lascerei fallire, tanto ormai di soldi ne ho fatti tanti e in fondo che mi frega delle migliaia di lavoratori, tanto quelli li assumerà lo stato, li metterà in carico all'ANAS che si occuperà anche della sicurezza dei ponti.
A proposito di sicurezza dei ponti, riguardo a quello crollato tra Liguria e Toscana il funzionario ANAS aveva dichiarato qualche mese fa che non c'era nessun rischio, aveva ragione, non c'era il rischio che il ponte restasse in piedi a lungo.
Jacopus, non so se hai sentito che i Benetton pensano di vendere il loro pacchetto di controllo a capitalisti tedeschi, pensa che bello, con un solo post sarà possibile attaccare i gestori delle autostrade e l'odiata Germania

InVerno

Citazione di: anthonyi il 09 Aprile 2020, 08:11:33 AM
non so se hai sentito che i Benetton pensano di vendere il loro pacchetto di controllo a capitalisti tedeschi, pensa che bello, con un solo post sarà possibile attaccare i gestori delle autostrade e l'odiata Germania
Perchè non le vendono in Spagna? Con gli incassi dei pedaggi avevano investito bene, poi è arrivata la brutta notizia.. https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/04/autostrade-la-spagna-si-riprende-il-controllo-del-sistema-viario-mentre-tira-una-brutta-aria-sui-concessionari/5650852/
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

#4
Anthony. Ti faccio una domanda semplice semplice. Mi spieghi il capitalismo in Italia quale fisionomia assume? A me pare un mostro dalle mille facce o meglio, un opportunista, che come molti italiani, dalle Alpi alla Sicilia, sa mettersi a cantare: "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato , ha dato, ha dato, scurdammoce o passato, simme a Napoli, paisà".
Come probabilmente hai capito io non auspico economie stataliste, penso che la libera impresa sia un grande valore anche in termini di libertà civili, ma il capitalismo italiano attuale e più generalmente quello mondiale "attuale" è ben diverso da quello che vi è stato in altre epoche.
Mi spieghi come fa una azienda che nel passato guadagnava al netto delle spese miliardi di euro all'anno, a non poter far fronte ad una crisi grave come questa, ma che si protrarrà  (si spera) solo per qualche mese?
In queste situazioni di solito parte la supplica "assistenzialistica" (capolavoro di coerenza da parte di una classe imprenditoriale che ha esaltato lo stato minimo o assente) e, insieme, il ricatto sugli operai. Fatto da gente che può vivere di rendita per i prossimi 100 secoli. Uno spettacolo davvero nauseante.
In Germania e in Giappone, di fronte a situazioni d genere le grandi aziende fanno quadrato e cercano di non lasciare indietro neppure il guardiano part-part time dell'immobile in vendita. Evidentemente c'è un livello diverso di responsabilizzazione , emerso in tutta la sua potenza anche nella vicenda del ponte.
Che poi anche l'anas abbia fatto un errore simile non mi sembra un argomento valido. È la solita argomentazione: visto che tutti fanno schifo, non c'è soluzione, con il finale possibile: "si salvi chi può ".
Capisci che con queste premesse l'Italia non va lontano.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Ciao Jacopus, io sono un liberale e quindi ho un certo tipo di giudizio. Per quello che mi riguarda gli imprenditori sono responsabili di quello che fanno e quindi, se sbagliano, devono pagare. Solitamente, nelle imprese di capitale, gli imprenditori decidono quanto capitale rischiare e, se le cose vanno male, questo è il capitale che perdono. Il ragionamento del "siccome hai guadagnato in passato allora quei soldi devi metterli in gioco" non lo posso condividere, se quell'imprenditore ha guadagnato in passato rispettando la legge, dei soldi guadagnati, sui quali ha anche pagato le tasse, può fare quello che vuole.
Sui capitani coraggiosi tedeschi e nipponici, poi, non so, quello che è certo è che li ci troviamo in sistemi economico-sociali profondamente differenti.La cultura del rispetto delle regole che caratterizza questi sistemi, fornisce forti garanzie e vantaggi anche agli imprenditori che, in questi paesi, sanno di potersi fidare dei loro lavoratori. Purtroppo in Italia non è la stessa cosa, l'opportunismo è molto diffuso, non solo tra gli imprenditori, ma anche tra i loro lavoratori, i loro clienti, i funzionari pubblici che devono controllarli, a quel punto ci si adegua al sistema come unica logica di sopravvivenza.

Ipazia

Il Capitale vincit, regnat, imperat. E lo fa senza vergogna alcuna. Ovvero si vergogna solo quando non riesce a produrre profitto. Lo fa Atlantia, lo fa Confindustria a Bergamo quando si tratta di (non) dichiarare la zona rossa per tutelare la popolazione e lo fa ora chiedendo deroghe al blocco in esclusiva. Per tutti, mica solo per chi deve lavorare per la sopravvivenza. Risparmierà pure sui DPI e sulle procedure di sicurezza, tanto lo sa che è impossibile controllare come opera in ogni anfratto in cui agisce. Comanda il PIL e se muore qualche schiavo ormai improduttivo è tutto grasso che cola per il debito pubblico, spread e spese improduttive. Si sono agitati solo quando hanno capito (Draghi) che lasciata a se stessa l'epidemia avrebbe assorbito troppe risorse, molto asimmetriche sul piano del profitto, e prevalentemente spalmate sui servizi pubblici. Il che non va bene per la legge del profitto.

Qualcuno pensa che cambierà tutto. Probabilmente ha ragione, ma a tutto vantaggio del profitto, tra Bigpharma, industrie medicali, consulenti, assicurazioni e isolamento dei lavoratori. Le speculazioni sono già in atto e non risparmiano neppure gli alimenti. Insomma: cambiare tutto per non cambiare nulla.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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