C'è il pericolo di un ritorno subdolo del fascismo?

Aperto da Socrate78, 24 Novembre 2018, 21:42:32 PM

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Ipazia

Citazione di: baylham il 26 Novembre 2018, 11:07:53 AM
Per me  il fascismo è  sinonimo di dittatura, totalitarismo: chiunque contesta la democrazia, gli elementi fondanti di un sistema democratico, a partire dalla libertà di espressione, è un fascista, nero, rosso o bianco che sia. L'antipolitica è un elemento che caratterizza il populismo ed è prodromico al fascismo.

I presupposti economici e sociali di un ritorno al fascismo ci sono, le analogie con gli anni trenta nell'Occidente sono impressionanti.

Più totalitarismo di questo ! Democrazia svuotata da dentro perchè tanto decidono i mercati. Libertà di espressione controllata dagli azionisti e dalla pubblicità. Lasciano una valvola di sfogo su internet per far finta di essere sani. Tanto puoi dirgli contro tutto quello che vuoi, perchè alla fine sono sempre i loro soldi a comandare. Magari arrivassero le camicie nere a chiudere anche questa valvola: significherebbe che cominciano ad avere paura. Per ora sono in una botte di ferro grazie a chi si accontenta del cadavere della democrazia e dei suoi riti zombie. Finchè non muterà esso stesso da risorsa umana a vuoto a perdere. Allora magari ci ripenserà. I nostri figli e nipoti sono già sulla buona strada.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: baylham il 26 Novembre 2018, 11:25:20 AMLa previsione, la saggezza nelle favole, nelle allegorie, nei racconti, nella storia è sempre banale, scontata, un'offesa all'intelligenza.
La saggezza, la previsione, l'intelligenza nella realtà è tutt'altra cosa.
Ho una netta preferenza per le favole antiche rispetto alle favole moderne, ma ne conosco parecchie anche di quest'ultime. Una delle mie preferite è che chi dal del fascista all'avversario politico sia una persona democratica e un difensore della libertà di parola, ma è più una barzelletta che una favola in effetti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Tra le tante interpretazioni faidate sul fascismo è il caso di rivolgersi alla storia per capire cosa esso è veramente.

Il fascismo nasce in Italia nel 1921, sponsorizzato da capitalisti, industriali, agrari padani e latifondisti meridionali, per contrastare manu politica la crescita dei socialisti e comunisti e manu militari, a manganellate, le occupazioni delle terre e delle fabbriche da parte di braccianti e operai. Funzionerà allo stesso modo, e con gli stessi sponsor, in Germania, Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia,... e nel dopoguerra in America latina, Africa e Asia col supporto del padrone vetero e neocoloniale alla borghesia locale.

Questo è il fascismo. Tornerà ?

Ne dubito, perchè oggi il padrone riesce a fare tutto da solo con mezzi che gli sono più connaturati della coabitazione con la rozza plebe fascista dagli stivali sporchi che ti insozza il tappeto del salotto buono. E finisce anche col pretendere di comandare combinando guai, come Hitler e Mussolini. Ottimi anche quelli, perchè tra forniture militari e ricostruzione il capitale prospera, ma pieni di scocciature sulla porta di casa che la superiore scienza capitalistica ha trovato il modo di evitare. Eventualmente esportandoli.

Per una dittatura totalitaria efficiente e funzionale oggi bastano gli strumenti messi a punto dal capitalismo finanziario, globalizzato dopo la disfatta politica dell'avversario nel 1989. Quella economica c'era gia stata, anche se aveva costretto ad una coabitazione con la plebe socialdemocratica e i suoi discoli sessantottini. Oggi è finita. Tutto riluce di capitalismo. Persino la Cina. Per dominare la plebe mondiale lo spread funziona meglio dell'esercito, per quella europea basta l'Euro, come sentenziato dal lungimirante Attali, (non certo per la sua felicità). Delocalizzazione e automazione funzionano meglio degli squadroni della morte e delle camere di tortura della polizia politica. Gli esodi biblici migratori vanno gestiti direttamente coi politicanti comandati: la guerra tra i poveri funziona meglio della guerra contro i poveri e abbassa miracolosamente i salari, innalzando contemporaneamente i profitti.

Tutto fatto in casa e così perfettamente politicamente corretto secondo i tarocchi della democrazia liberale. I manganelli per ora non servono. Forse in futuro  chissà  :-\ . Difficile stabilire quando: velotempora currunt. Ma ora: hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace. La Pax finanziaria. Al prossimo post ...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia. Indipendentemente dalla condivisibilità di alcuni aspetti particolari, meriti i miei complementi per la chiarezza del tuo linguaggio (ti manca del distacco, vabbè, al temperamento non si comanda).
Purtroppo  (o fortunatamente ?. E chi mai lo può dire ?) per ora va così.
Non ci resta che attendere la prossima utopia di successo. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

baylham

Citazione di: InVerno il 26 Novembre 2018, 18:32:04 PM
Citazione di: baylham il 26 Novembre 2018, 11:25:20 AMLa previsione, la saggezza nelle favole, nelle allegorie, nei racconti, nella storia è sempre banale, scontata, un'offesa all'intelligenza.
La saggezza, la previsione, l'intelligenza nella realtà è tutt'altra cosa.
Ho una netta preferenza per le favole antiche rispetto alle favole moderne, ma ne conosco parecchie anche di quest'ultime. Una delle mie preferite è che chi dal del fascista all'avversario politico sia una persona democratica e un difensore della libertà di parola, ma è più una barzelletta che una favola in effetti.

Il punto dirimente è se l'antifascista propone la censura e la criminalizzazione delle idee fasciste, con sanzioni penali: dare del fascista ad un fascista o un simpatizzante del fascismo è un esercizio di realismo. 

Per me i leghisti delle origini (Bossi) e di oggi (Salvini) e i grillini sono forze politiche protofasciste, ma non discuto il loro diritto di sgovernare entro i limiti della attuale Costituzione democratica.

Le favolette o barzellette non sono in grado di dirmi quale sarà l'evoluzione della democrazia in Italia, se l'allarme sia reale o no, ma sono convinto che se andremo verso una democratura, come ritengo probabile, gli agenti saranno le forze populiste e sovraniste.

InVerno

#20
Citazionesono convinto che se andremo verso una democratura, come ritengo probabile, gli agenti saranno le forze populiste e sovraniste.
Ne sono convinto anche io, il punto appunto è che a) se "andremo verso" non siamo b) se sarà "verso una democratura" non sarà una dittatura e c) se sarà una dittatura molto probabilmente assomiglierà molto poco al fascismo storico, quindi ha più senso parlare di una "dittatura". Mi spiace se pensi che queste obiezioni sono puramente formali, chi parla male ragiona male, ed evocare il fascismo in questi anni (si perchè è circa 30 anni che qualcuno ci avvisa del ritorno del duce) è solo stata utilizzata come un evocazione di un demonio culturale, capace solo di terminare le discussioni nel nulla, anatema e niente più. Se quando danno del fascista a Salvini si mette a ridere, è colpa anche di chi ha svuotato il termine. Berlusconi tralaltro aveva per le mani molti più ingrendienti della ricetta autoritaria, che poi non hai realmente cucinato fino in fondo, a dimostrazione che le traiettorie non sono inevitabili fatalismi e non certo per merito della cosidetta "opposizione". E tu dirai "si ma Berlusconi ha preparato il terreno", si ma qualcuno l'ha perso di nuovo, perchè sugli attacchi alla magistratura e agli altri poteri dello stato si è nettamente tornati negli argini, cosi come sulla monopolizzazione dell'informazione e altro.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Come Salvini ha pubblicamente dichiarato in una intervista, è un rischio che assolutamente non sussiste! ;D

;)

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