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BUON NATALE A TUTTI!

Aperto da Eutidemo, 25 Dicembre 2021, 06:32:47 AM

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Eutidemo

Non so se qualcuno di voi sia Musulmano, però trovo comunque assurdo che, per non offendere i Musulmani, si debbano augurare "Buone Feste" invece di "Buon Natale"; i Buddisti, gli Ebrei e gli altri, in genere, almeno che io sappia, se ne fregano altamente.
Quanto ai Musulmani, invece, dopo Maometto, il profeta che venerano di più è proprio Gesù; quindi non vedo proprio perchè dovrebbero aversela a male se si festeggia il giorno (sia pur fittizio) della sua nascita.
Non vuol mica dire riconoscerne automaticamente la divinità!🤗

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Nell'Islam, invero, Gesù è riconosciuto come il Messia e un Profeta; così  come lo è Maometto.
La sua menzione viene sempre accompagnata dall'eulogia "alayhi al-salām", molto simile all'eulogia impiegata per il profeta Maometto;  il Corano si riferisce a Gesù con la formula "il messaggero di Dio" o "la parola di Dio" oltre che il "Messia" e il "Figlio di Maria".
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La quale pure è molto venerata dai Musulmani; tanto è vero che, secondo alcuni, la credenza nella "Immacolata Concezione di Maria" noi la avremmo  "mutuata" ufficiosamente  da loro ai tempi delle Crociate.
Sebbene, poi, tale credenza sia stata "dogmatizzata" e ufficializzata soltanto nel 1854 da Pio IX!🤗
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Quindi non vedo proprio cosa ci sia di male ad augurare "Buon Natale" a un musulmano; a meno che non sia un musulmano che ignora il Corano!🤗
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D'altronde, musulmani a parte, il Natale si festeggiava, con altri nomi, da molto prima che nascesse Gesù.
Dal 274 d.C, peraltro, il 25 dicembre veniva già festeggiato con il nome di "Natale", così come adesso; solo che ci si riferiva alla nascita del dio Mitra ("Dies Natalis Solis Invicti"), e non alla nascita di Cristo, che, invece, i  cristiani festeggiavano all'incirca il 6 gennaio.🤗
***
Però, visto che quest'ultima data non se la filava nessuno, dal 380 d.c. in poi, una volta "preso il potere", i   cristiani spostarono anche la loro la festa della natività di Cristo al  25 dicembre, che aveva avuto più successo di quella loro; e non dovettero neanche cambiarle il nome, continuando ad augurarsi vicendevolmente "Buon Natale" così come si faceva prima, quando, in quel giorno, si festeggiava la nascita del dio Mitra (oltre che, come dalla preistoria, il solstizio d'inverno).🤗
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Per cui, a parte il fatto che non si ha la benchè minima idea nè del giorno nè dell'anno in cui è effettivamente nato Gesù, non vedo per quale motivo non si debba continuare nell'usanza di augurarsi "Buon Natale" il 25 dicembre, visto che si tratta di un giorno che si è sempre e comunque festeggiato sin dai tempi di "Stonehenge".🤗
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Fermo restando, ovviamente, che (almeno per noi Cristiani) la nascita di Cristo, oltre che, per "legitima fictio" il 25 dicembre, andrebbe festeggiata ogni giorno dell'anno; ma all'interno del nostro cuore, e non nei cenoni!
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Per cui, BUON NATALE a tutti, ai belli e ai brutti (pure ai "novax")!
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anthonyi

Buon Natale anche da parte mia a tutti!


viator

Salve. Mi unisco agli auguri. Trovo veramente INUMANO non augurare ad un vivente - indipendentemente da ogni  e qualsiasi circostanza di tempo, di luogo, di condizione........del bene per il suo futuro.

Lo farei persino se fossi un boia, rivolgendomo alla vittima che sono chiamato a sopprimere. Quindi AUGURI di circostanza per oggi e AUGURI permanenti per il futuro di tutti.l
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

#3
Figuriamoci, una via di mezzo tra un'orgia consumista e il festeggiamento di una divinità antropomorfa e archeo-salvifica in cui apertamente non credo, in buona compagnia del circa novanta per cento della popolazione del mio paese che fa finta di crederci in modo ipocrita.

Buon niente, niente da festeggiare!


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Socrate78

Io Niko ci credo invece veramente e non in modo falso, quindi abbi rispetto per me che ci credo veramente in quella divinità che tu definisci archeo-salvifica.

viator

Citazione di: niko il 25 Dicembre 2021, 21:06:46 PM
Figuriamoci, una via di mezzo tra un'orgia consumista e il festeggiamento di una divinità antropomorfa e archeo-salvifica in cui apertamente non credo, in buona compagnia del circa novanta per cento della popolazione del mio paese che fa finta di crederci in modo ipocrita.

Buon niente, niente da festeggiare!

Salve niko. Sono perfettamente d'accordo con te circa la ovvia, scontata, nauseabonda aderenza alle convenzioni sociali. Infatti l'augurio più sincero che si possa esprimere sarebbe quello di riuscire finalmente ad eliminare le menzogne conformistiche. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

#6
Citazione di: Socrate78 il 25 Dicembre 2021, 22:03:34 PM
Io Niko ci credo invece veramente e non in modo falso, quindi abbi rispetto per me che ci credo veramente in quella divinità che tu definisci archeo-salvifica.

Salve Socrate 78.Il rispetto che niko, io ed altri dobbiamo a te consiste semplicemente nel permetterti di esprimere la tua opinione eventualmente diversa dalla nostra. Analogamente vale per il reciproco.

Ci mancherebbe altro che, per non urtare le personali suscettibilità di qualcuno, la gente dovesse stare attenta dell'esprimere le proprie libere opinioni (tutti zitti per non urtare la sensibiità di chi crede che Maria abbia partorito da vergine).

Quindi, nostra è la responsabilità delle nostre libere opinioni.........................tua la responsabilità della loro interpretrazione e della gestione della tua personale sensibilità nei confronti di ciò che troverai da noi lecitamente e liberamente detto o scritto.

Il fatto che tu CREDA SINCERAMENTE IN CERTE COSE non può fornirti alcun diritto nel confronti di chi non crede o di chi ne crede altre. Saluti e................stavo per dimentivare : Ottimo natale anche a te.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Il rispetto, viator, é anche non dire, con un fastidioso senso di superiorità, che quel 90 % che affermano di credere nel Natale(nella versione consumistica o religiosa che sia) sono tutti ipocriti. Ma che ne sa niko di quello che credono queste persone?

InVerno

Le feste trascendono il loro motivo originale, specialmente per le feste con una tradizione molto lunga capita spesso e più volte. L'orgia consumistica di cui parla niko è certamente diventata la ragione principale del festeggiare, tanto che sono due mesi che si impongono restrizioni e contromisure per "salvare il natale" (intendendo per "natale" i consumi ed i traffici economici, tutto il resto lo si poteva esperire anche in lockdown) e forse questo è anche un ritorno alle origini delle feste del solstizio d'inverno, bruciare le scorte prima dell'arrivo della nuova stagione, con la piccola differenza che in questo caso le "scorte" sono praticamente inesaurbili. Umanamente rimane il natale come boccata d'ossigeno dalla vita quotidiana, dal lavoro forzato, sperando che le feste di stato non si accavallino con le domeniche, ma anzi creino comodi ponti per passare più tempo con le persone care. Per ora il natale produce abbastanza profitti economici per essere difeso anche dai magnaschei, se così non fosse, vedo già tutti i Ceo salire sul pulpito del "rispetto per le altre tradizioni" per cancellare la festa e poter spremere i propri dipendenti qualche giorno in più. Ma finchè paga così bene, ci possono stare due ferie. E' il natale di mercato, hallelujah!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

E' da sottolineare, niko, inverno, che gli stessi miscredenti della ragione fondativa, religiosa, del Natale, poi si ritrovino a criticarne l'evoluzione commerciale che è chiaramente in competizione con quella ragione fondativa.
Sarebbe interessante capire se posti di fronte alla scelta, tra fede e mercato, cosa sceglierebbero.

bobmax

Nella ricerca della Verità, la religione rappresenta una insostituibile fonte d'ispirazione.

Così come è una sconfitta l'afferrare una "verità" rivelata e renderla assoluta, allo stesso modo è una caduta lo snobbare il sacro a prescindere, senza affrontarne la possibile insita verità.

Dio è nascosto. È Nulla.
Ma ogni cosa, ogni evento, pensiero, emozione rimandano a questo Nulla.

Anche il Natale, con la sua promessa di salvezza.
Ignorarlo, vuol dire non cogliere l'essenza di ciò che ci circonda.

E ciò che ci circonda è Dio.

Infatti ci sei solo tu e Dio.
Finché ci sei.

E quando non ci sei più, non c'è neppure Dio.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

#11
Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2021, 10:40:47 AM
E' da sottolineare, niko, inverno, che gli stessi miscredenti della ragione fondativa, religiosa, del Natale, poi si ritrovino a criticarne l'evoluzione commerciale che è chiaramente in competizione con quella ragione fondativa.
Sarebbe interessante capire se posti di fronte alla scelta, tra fede e mercato, cosa sceglierebbero.
Il motivo "fondativo" delle festività in corrispondenza dei solstizi è che fa troppo caldo o troppo freddo per lavorare.. vedrai Anthonyi, presto, quando l'energia costerà dieci volte e il mercato si allineerà (lentamente, e per iniziativa pubblica) alla realtà biologica, ed i climatizzatori dovranno spegnersi, si ritornerà al motivo "fondativo" delle feste: se sfrutti le persone in queste condizioni, esse periscono. Nel frattempo ci godiamo il "natale del mercato truccato" di chi vive a spese delle prossime generazioni e ci ride sopra, il natale dei parassiti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 26 Dicembre 2021, 13:32:16 PM

Il motivo "fondativo" delle festività in corrispondenza dei solstizi è che fa troppo caldo o troppo freddo per lavorare..
Ma il momento più freddo dell'anno è tra fine gennaio e primi di febbraio, c'è qualcosa che non torna nel tuo ragionamento.
Oltretutto le festività pasquali cadono proprio nel momento in cui è più facile, e per l'agricoltura necessario, lavorare, come lo spieghi?

viator

Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2021, 15:06:21 PM
Citazione di: InVerno il 26 Dicembre 2021, 13:32:16 PM

Il motivo "fondativo" delle festività in corrispondenza dei solstizi è che fa troppo caldo o troppo freddo per lavorare..
Ma il momento più freddo dell'anno è tra fine gennaio e primi di febbraio, c'è qualcosa che non torna nel tuo ragionamento.
Oltretutto le festività pasquali cadono proprio nel momento in cui è più facile, e per l'agricoltura necessario, lavorare, come lo spieghi?

Le temperature raggiungono i minimi od i massimi per semplici ragioni di inerzia termica dopo che l'insolazione (intesa come durata quotidiana delle ore di luce, aspetto questo - ti assicuro - fuori da ogni influenza fideistica) abbia raggiunto il minimo (solstizio d'inverno) oppure poi il massimo (solstizio d'estate).Sempre poi per ragioni astro-bio-meteorologiche, la Pasqua (la quale è sempre esistita come Festa del Risveglio e della Fecondità, salvo a venir "recentemente" "scippata" dalla religione cristiana) si colloca dalle parti dell'equinozio di Primavera.

Siamo sempre alle solite : il Mondo è iniziato con il concetto di Dio e tutto ciò che vi accade è spiegabile alla luce delle Scritture o - per i meno istruiti - dalle parole dei Pastori che di pastorizia (cioè dello sfruttamento del gregge) debbono vivere. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Mi pare che nessuna stirpe umana si sia mai preoccupata della monnezza materiale e spirituale che lasciava in eredità alla progenie. Noi non facciamo eccezione e quindi non mi cospargerei di cenere più del necessario, che consiste nella consapevolezza di porre rimedio a quello che sappiamo e possiamo rimediare.

Il consumismo festaiolo mi infastidisce sia esso con pretesto religioso o secolare. C'è ben poco da festeggiare per la nascita di religioni, nazioni e imperi. Tornare ai cicli naturali degli antichi non so quanto funzionerà, pur essendo più condivisibile delle ricorrenze storiche.

Ma è davvero così necessario lo stereotipo retorico della festa o non sarebbe il caso di slegare la ricorrenza dal sacrosanto riposo lavorativo e lasciare che ognuno compili il suo calendario dell'anima festeggiando ciò che ha realmente arricchito il suo passaggio esistenziale ? Anche in condivisione con altri sodali, ma senza decretazione statale alcuna ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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