Alcuni aspetti di carattere "autoritativo" del "ddl sicurezza"

Aperto da Eutidemo, 27 Settembre 2024, 11:24:24 AM

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Eutidemo

L'art.15 del "ddl sicurezza" prevede che  nell'ipotesi di lesioni personali cagionate a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni, si applica la reclusione da due a cinque anni; in caso di lesioni gravi o gravissime, la pena è, rispettivamente, della reclusione da quattro a dieci anni e da otto a sedici anni.
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Al riguardo osservo quanto segue:
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1)
Giuridicamente le lesioni personali sono classificate, in base alla "prognosi" del soggetto leso, in:
- "lievissime";
- "lievi";
- "gravi";
- "gravissime".
Quindi, poichè l'art.15 del "ddl sicurezza" prevede che, in caso di "lesioni gravi o gravissime", la pena è, rispettivamente, della reclusione da quattro a dieci anni e da otto a sedici anni, ne consegue implicitamente che, per eventuali "lesioni lievi o lievissime" cagionate ad un agente di polizia, si finisce in carcere dai due ai cinque anni; sanzione, questa, che, secondo me è senz'altro "sproporzionata" rispetto a tale tipologia di lesioni.
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2)
In secondo luogo, sanzioni così sproporzionatamente gravi, dovrebbero essere subordinate all'obbligo degli agenti di polizia in servizio di indossare e tenere sempre attive delle apposite "bodycam"; le quali sono, sì, in dotazione agli agenti, ma non ne viene prescritto per legge l'utilizzo obbligatorio.
La mancanza di tale prescrizione, secondo me, costituisce una gravissima carenza del "ddl sicurezza", perchè impedisce di verificare (appunto "con sicurezza") se le lesioni non siano state subite dall'agente di polizia a causa della "legittima difesa" da parte di un libero cittadino o di un recluso da lui ingiustamente aggredito.
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3)
In terzo luogo è deprecabile che non siano state obbligatoriamente previste delle "sigle identificative alfanumeriche" sulle divise degli agenti, sia nella parte anteriore che in quella posteriore, di dimensioni tali da poter essere agevolmente "lette" da eventuali videocamere di sorveglianza situate nelle pubbliche strade, ovvero da testimoni presenti alla scena.
A mio parere, anche la mancanza di tale prescrizione costituisce una gravissima carenza del "ddl sicurezza", perchè impedisce di verificare (appunto "con sicurezza") se le lesioni non siano state subite dall'agente di polizia a causa della "legittima difesa" da parte di un libero cittadino, ingiustamente aggredito durante una pacifica pubblica manifestazione.
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Secondo me, quindi, assieme ad altri aspetti del ddl, che mi riservo di trattare in altra apposita sede, tali dettagli costituiscono il chiaro indizio dei primi timidi passi, sia pure ancora striscianti, verso la configurazione di uno Stato di carattere "poliziesco", o, quantomeno, di carattere molto più "autoritario"  di quanto non sia quello attuale; cosa, questa, che trovo molto preoccupante!
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