Africa: come aiutarli a casa loro?

Aperto da maral, 21 Luglio 2017, 22:53:09 PM

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maral

Riporto sotto la lettera che Alex Zanotelli ha inviato in questi giorni ai giornalisti italiani chiedendo di non continuare  l'assordante silenzio dei mass media sulla terribile condizione che si vive in molti paesi africani devastati dalle guerre, dalla fame, dalle malattie, dal terrore, a cui si vanno ad aggiungersi gli effetti del cambiamento climatico che renderà inabitabili sempre più vaste aree del continente. Di non tacere per farci capire il motivo dell'emigrazione a rischio della vita da quel continente così martoriato, situazione di cui è strutturalmente responsabile il sistema economico finanziario vigente e che viene continuamente alimentata con la vendita delle armi e il foraggiamento interessato alle peggiori tirannie e bande di potere locali.
"Aiutiamoli a casa loro" è uno slogan che, detto da chi per secoli a casa loro li ha sempre saccheggiati e continua a farlo a beneficio della finanza e di imprese come ENI e Finmeccanica, suona di un'ipocrisia nefanda. "Aiutiamoli a casa loro" sembra voler dire "aiutiamoli a crepare a casa loro", magari sovvenzionando gente come Erdogan o peggio ad allestire gli appropriati campi di concentramento, a fare quel lavoro sporco che noi non possiamo fare direttamente.
Certamente aiutarli significa non tacere per permetterci di capire, aiutarli significa aiutare noi a non vedere la storia della conquista dei diritti sociali e civili in cui la civiltà nata dalla storia europea trova il suo riferimento ideale, affondare con i profughi nel Mediterraneo.
Ma questo potrà davvero risvegliare le nostre coscienze dal profondo intorpidimento morale preludio della nostra stessa rovina? Basterà la verità o non preferiremo invece continuare a credere alle balle degli interessati imprenditori della paura che recitano la parte dei difensori dell'etnicità?

La lettera è questa e spero vogliate leggerla e commentarla
http://www.fnsi.it/appello-di-padre-alex-zanotelli-ai-giornalisti-rompiamo-il-silenzio-sullafrica

sgiombo

#1
Sarebbe come se un circolo di pedofili proclamasse:

"affidate a noi la tutela dei bambini degli asili!".

Quello di cui l' Africa e in minor misura altre parti del mondo avrebbero bisogno sarebbe solo di essere lasciate in pace, sarebbe casomai il più totale disinteresse da parte dell' imperialismo occidentale!
Ma questo é strutturalmente impossibile.
Bisognerebbe che noi proletari (=privi della proprietà dei mezzi di produzione, a cominciare dal capotale finanziario dominante) occidentali e "loro", i proletari di quei paesi quotidianamente saccheggiati e distrutti, riuscissimo almeno a cominciare a intaccare la forza dell' imperialismo saccheggiatore e distruttore (distruttore in ultima analisi, e neanche tanto a lungo termine, dell' umanità tutta!) per andare verso la sovversione totale dei rapporti di forza e di potere politici e  sociali globali!

Per l' intanto qualsiasi sproloquio (e se ne sentono tanti, anche in quel poco che rimane di autentica sinistra, per lo meno "sul piano soggettivo delle intenzioni") sul marxiano "esercito di riserva dei disoccupati" che qui in Occidente é di fatto effettivamente incrementato dall' immigrazione (non-) ragion per cui questa andrebbe limitata va smascherato come espressione di ottuso corporativismo, di -come avrebbe detto Lenin- gretto e meschino tradeunionismo, ovvero subalternità del proletariato occidentale all' ideologia capitalistica dominante.
Cercare di migliorare la propria condizione o di limitarne l' ulteriore peggioramento da parte di sfruttati a scapito della ben peggiore condizione di altri ben più sfruttati significa rafforzare colpevolmente e "reazionariamente" lo sfruttamento generale che tutti ci opprime (anche se in misura ben differenziata da caso a caso).
Da un punto di vista autenticamente, conseguentemente di sinistra bisogna prima lottare contro l' imperialismo e minare la sua devastate presa sui paesi saccheggiati, depredati e distrutti, e solo dopo che i proletari di quei paesi abbiano conseguito il sacrosanto diritto di vivere degnamente a casa loro e di non crepare, ci si potrà porre il problema della tutela del proletariato occidentale dagli effetti nefasti (ma ... un po' meno nefasti del crepare di fame e/o delle di guerre e violenze perpetrate dall' imperialismo occidentale) dell' immigrazione.

Non é facile?

Altro che!!!

Ma non esistono prospettive realistiche che non siano drammatcissime e terribili (casomai solamente delle pie e dannosissime illusioni: "sostanze stupefacenti dei popoli" particolarmente micidiali!) di fronte a noi umanità dell' inizio del XIX secolo!

(Sempre tanto di cappello da parte mia a una persona di oggi purtroppo rara onestà -intellettuale e in generale- e coraggio come padre Zanotelli).

sgiombo

#2
D' altra parte quelli che "virtuosamente", con boldriniana pseudocarità pelosa, proclamano "aiutiamoli a casa loro", che tradotto dal politichese ipocrita e fradicio significa "andiamo ad ammazzarli mentre iniziano la migrazione, lontano dalle nostre coste, in modo che lo sterminio di tipo nazista che perpetriamo non sia troppo palese e non disturbi l' ipocrisia dei nostri benpensanti che ci votano" (del resto anche ai tempi di Hitler non é che ciò che accadeva ad Aushcwiz venisse troppo pubblicizzato presso il popolo tedesco), costoro sono quegli stessi che hanno aggredito militarmente la Libia, distrutto il suo governo nazionalista, populista e infinitamente più democratico dei "nostri" imperialistici occidentali e fatto barbaramente trucidare Gheddafi; cioé che hanno annientato con la forza coloro che  che già realmente li aiutavano "a casa loro" con prestiti agevolati, scambi commerciali discretamente equi ed onesti e aiuti allo sviluppo e  cercando di (e iniziando nei fatti a) realizzare un sistema di collaborazione  economica africano che li sottraesse all' usura di FMI, BM e altre associazioni internazionali a delinquere e ne consentisse la valorizzazione delle loro risorse naturali e lo sviluppo tecnico e "protoindustriale", nonché "a casa sua" offrendo loro molti ottimi posti di lavoro molto più vicino a casa che in Europa.

Quegli stessi che hanno barbaramente sterminato e trucidato chi effettivamente li aiutava "a casa loro" e "a casa sua" ora hanno la faccia di culo di proclamare "aiutiamoli noi a casa loro", per nascondere il fatto che li andranno a sterminare lontano dalle nostre coste, ovvero "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" (Sergio Endrigo) degli ipocriti benpensanti di casa nostra!

SIC ! ! !

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lettera_aperta_a_emmanuel_macron_quando_un_belga_difende_lafrica/82_21021/

maral

Da Laurent Louis
"Se volete aiutare l'Africa, Signor Macron, andate via da questo continente, lasciate che gli Africani gestiscano le loro ricchezze naturali, piuttosto che depredarle, e, soprattutto, mettete fine a questi "aiuti allo sviluppo", che non servono altro che a dare sovvenzioni agli Occidentali"
Sottoscrivo. Il problema sono gli interessi dell'Occidente a casa loro, non il contrario e i Francesi in questo spiccano. Sarebbe ora che i Francesi cominciassero finalmente a starsene a casa loro.

antonio

Citazione di: sgiombo il 22 Luglio 2017, 10:54:10 AM

Quello di cui l' Africa e in minor misura altre parti del mondo avrebbero bisogno sarebbe solo di essere lasciate in pace, sarebbe casomai il più totale disinteresse da parte dell' imperialismo occidentale!

Purtroppo temo, per loro e per noi,  sia così. Noi occidentali siamo così radicati ed educati dalla culla in poi al materialismo, che non credo possiamo ragionevolmente pensare di poter aiutare qualcuno agendo,.  Dovremmo dunque arrenderci, alzare le mani....  stare al nostro posto, visto che non siamo capaci né di filantropia né di di reciprocità, neppure se oltraggiosamente sbilanciata a nostro vantaggio... tipo per ogni chilo di oro, diamanti o uranio rapinato restituirò un pezzo di pane ed un bicchiere d'acqua ad un immigrato africano. .

anthonyi

Uno dei problemi principali, della collaborazione con i paesi africani, è proprio quell'ideologia dello sfruttamento della quale i post di questo 3d sono un valido esempio. Se noi Europei fossimo così opportunisti, egoisti e materialisti come sembra dagli stessi, perché tanti africani fanno di tutto per venire qui e sfruttare la nostra non solidarietà.
Personalmente anch'io non condivido il concetto di aiutare a casa loro, perché nasce dal bisogno di scaricare la coscienza, ma questo bisogno nasce da un senso di colpa falsato. Non siamo noi Europei i responsabili delle sofferenze dell'Africa, e non lo sono neanche le grandi istituzioni finanziarie.
Non c'è alcun bisogno di giustificare una politica, come quella attuale di Minniti, che cerca di rendere il più possibile rispettate le leggi che regolano le frontiere, lo stato di diritto è un valore in sé, e non è neanche certo che facendo venire centinaia di migliaia di persone in Italia queste staranno meglio, mentre invece l'opinione di milioni di Italiani (ormai decisamente maggioritari) è che oggi, con tutti quelli che sono arrivati fino ad oggi, si sta peggio!

Jacopus

CitazioneUno dei problemi principali, della collaborazione con i paesi africani, è proprio quell'ideologia dello sfruttamento della quale i post di questo 3d sono un valido esempio. Se noi Europei fossimo così opportunisti, egoisti e materialisti come sembra dagli stessi, perché tanti africani fanno di tutto per venire qui e sfruttare la nostra non solidarietà.
Personalmente anch'io non condivido il concetto di aiutare a casa loro, perché nasce dal bisogno di scaricare la coscienza, ma questo bisogno nasce da un senso di colpa falsato. Non siamo noi Europei i responsabili delle sofferenze dell'Africa, e non lo sono neanche le grandi istituzioni finanziarie.
Non c'è alcun bisogno di giustificare una politica, come quella attuale di Minniti, che cerca di rendere il più possibile rispettate le leggi che regolano le frontiere, lo stato di diritto è un valore in sé, e non è neanche certo che facendo venire centinaia di migliaia di persone in Italia queste staranno meglio, mentre invece l'opinione di milioni di Italiani (ormai decisamente maggioritari) è che oggi, con tutti quelli che sono arrivati fino ad oggi, si sta peggio!

Sarò schietto Anthony: o sei ingenuo o sei in malafede. Il nostro benessere dipende anche dallo sfruttamento dell'Africa che funziona in questo modo: vengono date concessioni per lo sfruttamento delle risorse a multinazionali occidentali ad un prezzo irrisorio, che non serve a rimpinguare le casse statali ed come contropartita vengono corrotte le classi dirigenti con una spesa nettamente inferiore a quello che ci costerebbe a prezzi di mercato. Questo processo alimenta il senso di ingiustizia e la violenza in Africa ed, ovviamente, lo sviluppo della jhad. Le responsabilità delle istituzioni finanziarie è altissimo in questo contesto, come in altri, poichè predica la privatizzazione di tutti i servizi e la servitù permanente tramite l'indebitamento internazionale.
L'obiezione che poni in merito agli africani che vengono in bocca al pescecane è ingenua anch'essa. Proprio perché usiamo due pesi e due misure, i migranti, per quanto stiano male in Occidente, stanno infinitamente meglio che nei loro paesi, dove esiste il concreto pericolo di essere uccisi, stuprati, imprigionati senza motivo, truffati ad un grado estremamente superiore che in Occidente. Per non parlare di quei servizi che a noi sembrano ormai far parte della natura, come l'acqua corrente in casa, che invece nel terzo mondo sono spesso un lusso e che qui invece si può permettere anche il maghrebino che vive in un sottoscala.
Del resto basta visitare le grandi capitali, Parigi e Londra per notare come le razzie hanno arricchito quelle città. La national Gallery si apre con uno spettacolare frammento del palazzo reale di Babilonia, oppure vogliamo parlare dell'oro inca o del fiorente mercato degli schiavi durato per secoli?
La politica attuale di Minniti è invece una politica ipocrita. L'unica differenza fra questa politica e quella dei campi di concentramento nazisti è che i nazisti si sporcavano le mani. Qui invece si pagano dei manigoldi per fare il lavoro sporco lontano dai nostri occhi.
Io credo che l'unica azione decente di chi vuole continuare a godersi questi scampoli di primo mondo è quella di tacere, almeno.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 14 Settembre 2017, 13:54:52 PM
Uno dei problemi principali, della collaborazione con i paesi africani, è proprio quell'ideologia dello sfruttamento della quale i post di questo 3d sono un valido esempio. Se noi Europei fossimo così opportunisti, egoisti e materialisti come sembra dagli stessi, perché tanti africani fanno di tutto per venire qui e sfruttare la nostra non solidarietà.
CitazionePerché da secoli, e in modo particolarmente forsennato e distruttivo negli ultimi anni, i "nostri" sedicenti "democratici" governi occidentali li hanno aggrediti nella maniera più barbarica. terroristica (autenticamente) e disumana, selvaggiamente depredati e "vandalicamente" (ma chiedo scusa alla memoria dei Vandali) devastati, riducendoli alla miseria più nera!Citazione
Citazione


ANTHONY:
Personalmente anch'io non condivido il concetto di aiutare a casa loro, perché nasce dal bisogno di scaricare la coscienza, ma questo bisogno nasce da un senso di colpa falsato. Non siamo noi Europei i responsabili delle sofferenze dell'Africa, e non lo sono neanche le grandi istituzioni finanziarie.
CitazioneSGIOMBO:
Infatti é arcinoto che i pesi e i popoli africani hanno colonizzato l' Europa, poi vi hanno violentissimamente e terroristicissimamente) imposto governi fantoccio e l' hanno "vandalicamente" (vedi sopra) depredata e la depredano tutt' ora sempre più selvaggiamente riducendola alla miseria più nera per arricchire furfantescamente le grandi istituzioni finanziarie africane...

ANTHONY:
Non c'è alcun bisogno di giustificare una politica, come quella attuale di Minniti, che cerca di rendere il più possibile rispettate le leggi che regolano le frontiere, lo stato di diritto è un valore in sé, e non è neanche certo che facendo venire centinaia di migliaia di persone in Italia queste staranno meglio, mentre invece l'opinione di milioni di Italiani (ormai decisamente maggioritari) è che oggi, con tutti quelli che sono arrivati fino ad oggi, si sta peggio!
CitazioneSGIOMBO: Il "nostro" (purtroppo!) governo, con il ministro Minniti, "cerca di rendere il più possibile rispettate le leggi che regolano le frontiere" (SIC!) pagando Erdogan e i suoi fantocci (del governo italiano; e non solo) in reciproca guerra permanente in Libia e nel Shael perché operino lo sterminio in stile nazista di coloro che ha ridotto alla fame (letteralmente e non iperbolicamente; insieme ad altri più potenti governo occidentali, in qualità di "truppa cammellata" al loro servizio) in Africa "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" dei nostri ipocritissimi benpensanti cosicché costoro possano continuare senza fastidiosi rimorsi a "godersi" il consumismo (idiota), per esempio sprecando benzina ricavata da petrolio loro depredato o in qualche caso pagato forzosamente come se fosse piscia.

InVerno

Come al solito gli estremi di posizione non fanno altro che creare conflitti utili al proprio ego ma poco a trovare soluzioni, queste continue bordate tra "terzomondisti" e "nazionalisti" ci allontanano sempre di più dalle soluzioni concrete. Se è pur vero che l'africa ha subito il peggio del colonialismo europeo, è anche vero che hanno "scoperto" la ruota nel diciannovesimo secolo e che la cultura subsahariana latita di concetti fondanti ciò che noi definiamo "civile" o il suo "naturale sviluppo". Pensare che tagliare i lacci coloniali significhi automaticamente il fiorire di società rigogliose (Sopratutto dopo secoli che gli "vendiamo bottiglie"  ma non gli "insegnamo a farle") è quanto di più naif si possa pensare, e le soluzioni delle controparti nazionaliste-paternaliste sono altrettanto assurde. E' un problema complicato che non si risolve con gli slogan, e infatti finora è lungi dall'essere risolto, ed entrambe le posizioni dovrebbero semplice fare un po di autocritica visti i risultati ottenuti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

#9
Citazione di: InVerno il 15 Settembre 2017, 10:02:15 AM
Come al solito gli estremi di posizione non fanno altro che creare conflitti utili al proprio ego ma poco a trovare soluzioni, queste continue bordate tra "terzomondisti" e "nazionalisti" ci allontanano sempre di più dalle soluzioni concrete. Se è pur vero che l'africa ha subito il peggio del colonialismo europeo, è anche vero che hanno "scoperto" la ruota nel diciannovesimo secolo e che la cultura subsahariana latita di concetti fondanti ciò che noi definiamo "civile" o il suo "naturale sviluppo". Pensare che tagliare i lacci coloniali significhi automaticamente il fiorire di società rigogliose (Sopratutto dopo secoli che gli "vendiamo bottiglie"  ma non gli "insegnamo a farle") è quanto di più naif si possa pensare, e le soluzioni delle controparti nazionaliste-paternaliste sono altrettanto assurde. E' un problema complicato che non si risolve con gli slogan, e infatti finora è lungi dall'essere risolto, ed entrambe le posizioni dovrebbero semplice fare un po di autocritica visti i risultati ottenuti.
CitazioneCome al solito gli atteggiamenti pilateschi politicamente corretti che pretenderebbero di essere equidistanti fra vittime e aggressori servono solo a mascherare la verità sostanziale dei fatti, a tutto vantaggio dei secondi e a discapito delle prime (come fanno quelli che sostengono che siccome anche i partigiani hanno -sia pur raramente- commesso, nelle terribili condizioni in cui erano costretti a combattere, qualche errore e anche qualche crimine, allora stare con la Resistenza contro il Nazifascismo non farebbe altro che creare conflitti utili al proprio ego ma poco a trovare soluzioni).

Anche ammessa -ma non concessa da parte mia- l' interpretazione decisamente naif e caricaturale della storia dell' Africa subsahariana prima del colonialismo europeo e della tratta degli schiavi (quella vera, non quella con spudorata falsità e scarso senso delle proporzioni nella drammaticità degli eventi correntemente attribuita agli "scafisti"), anche prescindendo dal fatto che la condizione dell' Egitto (...a proposito di << latitanza di concetti fondanti ciò che noi definiamo "civile" o il suo "naturale sviluppo" >>), della Libia, dell' Algeria e del Marocco e ciò che hanno subito dall' imperialismo occidentale non é poi troppo diversa, la loro vera o presunta (e comunque relativa) "arretratezza" non comportava certo le inaudite violenze e la terribile la miseria conseguente le forsennate ruberie che l' occidente ha arrecato e arreca loro (ovviamente oltre a non giustificare di certo le aggressioni imperialistiche e la violenza disumana con cui sono state e sono condotte).

Prima che arrivassero gli imperialisti occidentali, anche (ammesso non concesso) senza la ruota e i <<
concetti fondanti ciò che noi definiamo "civile" o il suo "naturale sviluppo">>, le popolazioni d quei paesi vivevano tranquillamente in discreta armonia, "accontentandosi" (a considerare la cosa dalla prospettiva occidentale) di quel che le loro civiltà offrivano loro, nei loro territori non devastati e rapinati; non si trovavano affatto nelle condizioni infernali di violenza e fame in cui le ha gettate e le tiene l' imperialismo occidentale.

E poi, chissà perché fin che c' era il benemeritissimo muro di Berlino e i rapporti di forza a livello internazionale limitavano la potenza dell' imperialismo e i paesi socialisti conducevano "politiche economiche estere" (per dirlo in tre parole) ben diverse da quelli occidentali, di autentica collaborazione allo sviluppo, l' emigrazione dall' Africa aveva proporzioni (e motivazioni: sostanzialmente la ricerca della ricchezza da parte di privilegiati che potevano permettersi di studiare in Occidente) ben diverse, non assolutamente paragonabili a quelle di questi anni di "nuova restaurazione" ? ! ? ! ? !

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 14 Settembre 2017, 21:10:40 PM
CitazioneUno dei problemi principali, della collaborazione con i paesi africani, è proprio quell'ideologia dello sfruttamento della quale i post di questo 3d sono un valido esempio. Se noi Europei fossimo così opportunisti, egoisti e materialisti come sembra dagli stessi, perché tanti africani fanno di tutto per venire qui e sfruttare la nostra non solidarietà.
Personalmente anch'io non condivido il concetto di aiutare a casa loro, perché nasce dal bisogno di scaricare la coscienza, ma questo bisogno nasce da un senso di colpa falsato. Non siamo noi Europei i responsabili delle sofferenze dell'Africa, e non lo sono neanche le grandi istituzioni finanziarie.
Non c'è alcun bisogno di giustificare una politica, come quella attuale di Minniti, che cerca di rendere il più possibile rispettate le leggi che regolano le frontiere, lo stato di diritto è un valore in sé, e non è neanche certo che facendo venire centinaia di migliaia di persone in Italia queste staranno meglio, mentre invece l'opinione di milioni di Italiani (ormai decisamente maggioritari) è che oggi, con tutti quelli che sono arrivati fino ad oggi, si sta peggio!

Sarò schietto Anthony: o sei ingenuo o sei in malafede. Il nostro benessere dipende anche dallo sfruttamento dell'Africa che funziona in questo modo: vengono date concessioni per lo sfruttamento delle risorse a multinazionali occidentali ad un prezzo irrisorio, che non serve a rimpinguare le casse statali ed come contropartita vengono corrotte le classi dirigenti con una spesa nettamente inferiore a quello che ci costerebbe a prezzi di mercato. Questo processo alimenta il senso di ingiustizia e la violenza in Africa ed, ovviamente, lo sviluppo della jhad. Le responsabilità delle istituzioni finanziarie è altissimo in questo contesto, come in altri, poichè predica la privatizzazione di tutti i servizi e la servitù permanente tramite l'indebitamento internazionale.
L'obiezione che poni in merito agli africani che vengono in bocca al pescecane è ingenua anch'essa. Proprio perché usiamo due pesi e due misure, i migranti, per quanto stiano male in Occidente, stanno infinitamente meglio che nei loro paesi, dove esiste il concreto pericolo di essere uccisi, stuprati, imprigionati senza motivo, truffati ad un grado estremamente superiore che in Occidente. Per non parlare di quei servizi che a noi sembrano ormai far parte della natura, come l'acqua corrente in casa, che invece nel terzo mondo sono spesso un lusso e che qui invece si può permettere anche il maghrebino che vive in un sottoscala.
Del resto basta visitare le grandi capitali, Parigi e Londra per notare come le razzie hanno arricchito quelle città. La national Gallery si apre con uno spettacolare frammento del palazzo reale di Babilonia, oppure vogliamo parlare dell'oro inca o del fiorente mercato degli schiavi durato per secoli?
La politica attuale di Minniti è invece una politica ipocrita. L'unica differenza fra questa politica e quella dei campi di concentramento nazisti è che i nazisti si sporcavano le mani. Qui invece si pagano dei manigoldi per fare il lavoro sporco lontano dai nostri occhi.
Io credo che l'unica azione decente di chi vuole continuare a godersi questi scampoli di primo mondo è quella di tacere, almeno.

Jacopus sono contento che almeno tu ammetta che l'esportazione di materie prime dall'Africa si realizzi nel rispetto di regole, cioè sulla base di concessioni date dagli stati. In effetti è così, almeno nell' 80 % dei casi, vi è ad esempio l'eccezione del Congo, dal quale quasi tutte le materie esportate seguono vie illegali e criminali.
Naturalmente questa differenza non dipende dalle multinazionali, ma dalle situazioni contingenti. Credo che tutte le multinazionali dei telefonini, ad esempio, preferirebbero comprare il Coltan legalmente, ma non se ne trova e quindi si adattano. Sul fatto che poi non vengano rispettati i valori di mercato non capisco il senso, il mercato è fatto di scambi consensuali, se c'è il consenso allo scambio quello è il valore di mercato, anche perché i valori di mercato sono dati dalla situazione contingente e dalle difficoltà di organizzazione e trasporto (Il metano ad esempio, a parità di prezzo al consumo, può, per le difficoltà di trasporto, arrivare a valere 0 alla fonte).
Il fatto poi che lì ci siano politici corrotti, ma comunque in generale corruzione e mancato rispetto dei diritti ad ogni livello, è questione africana, che c'entriamo noi.
Il centro del mio discorso è proprio la contestazione della conseguenza logica (Che tu vedi, ma io no) per la quale la violenza degli africani sia effetto di questo "sfruttamento" (concetto da me comunque contestato).
Comunque il ruolo delle materie prime assume un significato assolutamente marginale nello sviluppo economico che è determinato soprattutto da caratteri comportamentali e culturali.
Lo sviluppo di questi caratteri non è cosa ne semplice, ne ingenua, ne scontata.
Ci sono paesi nei quali questo sviluppo c'è stato, ed altri, come i paesi africani, nei quali non c'è stato. E' possibile fare qualcosa perché questo sviluppo ci sia? Forse, ma sicuramente la strada non è quella del benessere artificioso per mezzo milione di africani che stanno qui in Italia che fanno il bagno in piscina e mandano via Facebook l'immagine della loro felicità agli sfigati centinaia di milioni di africani che sono rimasti a casa (Che poi tanto sfigati non sono visto che possono usare facebook). Questo benessere produce infatti un'aspettativa in tutti gli altri, per cui la prospettiva, in assenza di forme di controllo come quella che per nostra fortuna Minniti è riuscito ad organizzare, sarebbe stata un'invasione di dimensioni tali da mettere in crisi il nostro assetto istituzionale. Non rendersi conto di questo è secondo me da incoscienti.
L'argomento del 3d, poi, riguardava nello specifico la situazione che si è creata con il trattenimento forzoso dei migranti in Libia, anch'io non sono contento di questa situazione, perché nel futuro potrebbe sempre succedere che un governante libico li usi come strumento di pressione, così come fece Erdogan con l'Europa. La soluzione migliore sarebbe quella di riportarli nei paesi dai quali sono partiti e credo che l'Italia si dovrebbe impegnare in questo (I profughi, chiaramente, potrebbero venire in Europa, ma nel rispetto delle regole), sarebbero i soldi meglio spesi per il problema dell'immigrazione.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 15 Settembre 2017, 10:02:15 AM
Come al solito gli estremi di posizione non fanno altro che creare conflitti utili al proprio ego ma poco a trovare soluzioni, queste continue bordate tra "terzomondisti" e "nazionalisti" ci allontanano sempre di più dalle soluzioni concrete. Se è pur vero che l'africa ha subito il peggio del colonialismo europeo, è anche vero che hanno "scoperto" la ruota nel diciannovesimo secolo e che la cultura subsahariana latita di concetti fondanti ciò che noi definiamo "civile" o il suo "naturale sviluppo". Pensare che tagliare i lacci coloniali significhi automaticamente il fiorire di società rigogliose (Sopratutto dopo secoli che gli "vendiamo bottiglie"  ma non gli "insegnamo a farle") è quanto di più naif si possa pensare, e le soluzioni delle controparti nazionaliste-paternaliste sono altrettanto assurde. E' un problema complicato che non si risolve con gli slogan, e infatti finora è lungi dall'essere risolto, ed entrambe le posizioni dovrebbero semplice fare un po di autocritica visti i risultati ottenuti.

A me non sembra di vedere posizioni nazionalistiche nel 3d. Se poi ti riferisci alla mia, per quanto io mi consideri una persona fortemente patriottica, vedo i miei ragionamenti come razionali e concreti. Credo comunque che il centro del dibattito sia nella identificazione della natura del problema, per me il problema è l'immigrazione e tutti i danni economico-sociali che produce. Altro sono i problemi dell'africa, che non si risolvono con l'immigrazione perché l'immigrazione i problemi li crea, non li risolve. Come dice Salvini in modo efficace: "Non fuggono dalla guerra, ma portano la guerra a casa nostra."

baylham

Per me è proprio la barriera al libero movimento degli uomini che favorisce le condizioni di diseguaglianza sociale ed economica a livello internazionale.
La rendita sulle materie prime, sulle risorse naturali, è invece bene che venga ridotta o eliminata.
 
Il nazionalismo ha generalmente questo obiettivo, rafforzare e mantenere  la disuguaglianza economica internazionale, salvaguardare gli interessi economici dei concittadini a scapito degli stranieri. Considerando i sistemi economici ormai integrati, globali, preferisco l'internazionalismo.

Aprire le frontiere ai rifugiati e immigrati in generale, tentando di farlo in modo regolato, come politica italiana ed europea di lungo termine mi sembra un accettabile compromesso, la demografia lo consente, con vantaggi economici reciproci.

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 15 Settembre 2017, 14:11:57 PM


Jacopus sono contento che almeno tu ammetta che l'esportazione di materie prime dall'Africa si realizzi nel rispetto di regole, cioè sulla base di concessioni date dagli stati. In effetti è così, almeno nell' 80 % dei casi, vi è ad esempio l'eccezione del Congo, dal quale quasi tutte le materie esportate seguono vie illegali e criminali.
Naturalmente questa differenza non dipende dalle multinazionali, ma dalle situazioni contingenti. Credo che tutte le multinazionali dei telefonini, ad esempio, preferirebbero comprare il Coltan legalmente, ma non se ne trova e quindi si adattano. Sul fatto che poi non vengano rispettati i valori di mercato non capisco il senso, il mercato è fatto di scambi consensuali, se c'è il consenso allo scambio quello è il valore di mercato, anche perché i valori di mercato sono dati dalla situazione contingente e dalle difficoltà di organizzazione e trasporto (Il metano ad esempio, a parità di prezzo al consumo, può, per le difficoltà di trasporto, arrivare a valere 0 alla fonte).
Il fatto poi che lì ci siano politici corrotti, ma comunque in generale corruzione e mancato rispetto dei diritti ad ogni livello, è questione africana, che c'entriamo noi.
Il centro del mio discorso è proprio la contestazione della conseguenza logica (Che tu vedi, ma io no) per la quale la violenza degli africani sia effetto di questo "sfruttamento" (concetto da me comunque contestato).
Comunque il ruolo delle materie prime assume un significato assolutamente marginale nello sviluppo economico che è determinato soprattutto da caratteri comportamentali e culturali.
Lo sviluppo di questi caratteri non è cosa ne semplice, ne ingenua, ne scontata.
Ci sono paesi nei quali questo sviluppo c'è stato, ed altri, come i paesi africani, nei quali non c'è stato. E' possibile fare qualcosa perché questo sviluppo ci sia? Forse, ma sicuramente la strada non è quella del benessere artificioso per mezzo milione di africani che stanno qui in Italia che fanno il bagno in piscina e mandano via Facebook l'immagine della loro felicità agli sfigati centinaia di milioni di africani che sono rimasti a casa (Che poi tanto sfigati non sono visto che possono usare facebook). Questo benessere produce infatti un'aspettativa in tutti gli altri, per cui la prospettiva, in assenza di forme di controllo come quella che per nostra fortuna Minniti è riuscito ad organizzare, sarebbe stata un'invasione di dimensioni tali da mettere in crisi il nostro assetto istituzionale. Non rendersi conto di questo è secondo me da incoscienti.
L'argomento del 3d, poi, riguardava nello specifico la situazione che si è creata con il trattenimento forzoso dei migranti in Libia, anch'io non sono contento di questa situazione, perché nel futuro potrebbe sempre succedere che un governante libico li usi come strumento di pressione, così come fece Erdogan con l'Europa. La soluzione migliore sarebbe quella di riportarli nei paesi dai quali sono partiti e credo che l'Italia si dovrebbe impegnare in questo (I profughi, chiaramente, potrebbero venire in Europa, ma nel rispetto delle regole), sarebbero i soldi meglio spesi per il problema dell'immigrazione.
CitazioneMa di quale mai "rispetto di regole", "scambi consensuali" o "rispetto del consenso allo scambio" si può mai parlare quando i governi locali sono fantocci imposti criminalmente con l' aggressione bellica o la sovversione "interna" dall' imperialismo occidentale?
Quando le terre e i prodotti del suolo e del sottosuolo sono espropriate ai loro legittimi proprietari tramite sanguinosissime e "terroristicissime" guerre condotte dai governi occidentali per conto delle imprese imperialstiche multinazionali?
 
Semplicemente tragicomiche mi sembrano poi le pretese buone intenzioni delle multinazionali dei telefonini le quali, poverine, vorrebbero tanto pagare a quelle popolazioni le materie prime che adoperano per quel che realmente valgono, ma purtroppo, con sommo dispiacere, sono costrette ad "adattarsi" a fruire delle violentissime rapine perpetrate dai loro governi.
Per non parlare del preteso "fatto" che "che lì ci siano politici corrotti, ma comunque in generale corruzione e mancato rispetto dei diritti ad ogni livello, è questione africana, che c'entriamo noi" (SIC!).
Come no ? Gli attuali fantocci al governo in Burkina Faso e in Libia (in reciproca guerra permanente fra loro), per fare solo due esempi fra decine se non centinaia possibili, se li sono liberamente scelti i rispettivi popoli: mica sono stati imposti a quei paesi dalla Francia e dalle altre potenze imperialistiche occidentali con sanguinosissimi colpi di stato e guerre di aggressione condotte nel più totale disprezzo delle convenzioni internazionali sulla conduzione degli eventi bellici!
 
L' affermazione decisamente  "hitleriana" che "lo sviluppo economico" "è determinato soprattutto da caratteri comportamentali e culturali" (e non certo dalla possibilità o meno di disporre della sovranità sul proprio territorio e dal possesso delle sue risorse naturali) non merita commenti.
E così pure l' altra altrettanto indegna (e penosa), circa il (presunto) "benessere artificioso per mezzo milione di africani che stanno qui in Italia che fanno il bagno in piscina e mandano via Facebook l'immagine della loro felicità agli sfigati centinaia di milioni di africani che sono rimasti a casa (Che poi tanto sfigati non sono visto che possono usare facebook)", ecc.

sgiombo

Citazione di: anthonyi il 15 Settembre 2017, 14:14:55 PM

 Come dice Salvini in modo efficace: "Non fuggono dalla guerra, ma portano la guerra a casa nostra."
CitazioneE come no?

Infatti in Libia, prima che "noi occidentali" le regalassimo, dall' alto della "nostra" generosità, la pace, la tranquillità e e la prosperità attuale, c' erano una guerra sanguinosissima, continue violenze, miseria ecc. (i Libici non emigravano e i subsahariani emigravano da noi in misura nettamente minore non perché si potevano trovare ottimi posti di lavoro in Libia e la situazione era comunque un po' migliore di ora, grazie anche alla collaborazione col governo libico di Gheddefi, anche in gran parte del Sahel e dell' Africa centrale, bensì perché, essendo razze inferiori il cui "sviluppo economico" è impedito "soprattutto da caratteri comportamentali e culturali" inadeguati, non si potevano ancora rendere conto della pacchia che avrebbero potuto godere a nostre spese emigrando qui da noi.

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