A proposito di Donald Trump

Aperto da Fharenight, 13 Febbraio 2017, 09:52:02 AM

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Fharenight

Perché tutte le istituzioni e l'apparato mediatico internazionale è contro Trump e il suo consigliere Stephen Bannon?

Scrive Antonio Socci sul suo blog:

"I media – che hanno militato per Hillary Clinton – hanno fatto di lui una sorta di "uomonero", un Rasputin, ricorrendo ai più stantii codici della demonizzazione.

D'altronde i media sono parte dell'establishment e come tali sono trattati da Trump e da Bannon. Il quale Bannon è un tipo che si rivolge al "New York Times" e agli altri fogli liberal affermando che sono "media delle élite"e non hanno "nessuna autorità" per dire ciò che gli americani vogliono dal nuovo presidente.

Bannon afferma che il sistema mediatico è stato letteralmente "umiliato" dal voto degli americani ed è oggi – di fatto – "il partito di opposizione" dell'attuale amministrazione.

Aggiunge che "i media dovrebbero essere imbarazzati e umiliati" per lo smacco subito e dovrebbero "tenere la bocca chiusa per un po' " per "imparare ad ascoltare".

Perché essi "non capiscono questo paesee continuano a non capire il motivo per cui Donald Trump è il presidente degli Stati Uniti".

Il risultato delle elezioni – prosegue – dimostra che "i media d'élite hanno sbagliato al 100 per cento, hanno avuto torto marcio" e la vittoria di Trump è stata per loro "una sconfitta umiliante che non potranno mai lavare via, che sarà sempre lì". Ecco perché – dice Bannon – "non avete più il potere. Siete stati umiliati".

CHI E'

E' ovvio che un tipo simile sia detestato dal sistema mediatico. Ma non si capisce perché i giornali italiani lo demonizzano scimmiottando quelli americani e non hanno la minima curiosità di capire il suo pensiero.

Intanto va detto che viene da una famiglia irlandese, di operai, cattolici ed elettori democratici. Dettagli molto importanti per capire il Bannon di oggi.

Il quale ha un curriculum di tutto rispetto: laurea in pianificazione urbana, poi master alla Georgetown University, quindi un MBA con lode alla Harvard Businnes School. Si arruola come ufficiale nella Marina, poi approda alla Goldman Sachs, la potentissima banca d'affari dove capisce come funzionano le élite, quindi va a lavorare a Los Angeles nel mondo della produzione e della distribuzione e nel 2012 diventa executive chairman di"Breitbart" facendone uno dei più importanti network conservatori: è vicino al "Tea party", contro il "politically correct" dei liberal, contro l'aborto e pure contro l'establishment repubblicano che – come i democratici – non si cura dei "dimenticati" e del massacro sociale provocato dalla globalizzazione e dalla crisi.

Nel 2016 diventa coordinatore della campagna elettorale di Trump e oggi è membro del Consiglio per la Sicurezza nazionale.

C'è una sintesi del suo pensiero in unaconferenza tenuta nel 2014 all'Istituto "Dignitatis humanae", vicino al card. Burke.

IL SUO PENSIERO

Provo a riassumere. Il benessere diffuso dal capitalismo nelle società occidentali deriva dai suoi fondamenti giudaico cristiani.

Sennonché "cento anni fa (nel 1914) l'attentato di Sarajevo dette inizio al grande macello della Prima Guerra mondiale che segnò la fine dell'epoca vittoriana e l'inizio del secolo più sanguinoso nella storia del genere umano. Fino a quell'attentato il mondo era in pace. C'era commercio, c'era la globalizzazione, c'era lo scambio tecnologico... e la fede cristiana era predominante in tutta Europa. Sette settimane più tardi c'erano cinque milioni di uomini in uniforme e dopo trenta giorni si contava già un milione di vittime".

Così sono arrivati i totalitarismi. "Quella guerra" dice Bannon "ha innescato un secolo di barbarie senza precedenti nella storia dell'umanità. Dai 180 ai 200 milioni di persone sono state uccise nel XX secolo. Siamo figli di quella barbarie che in futuro sarà considerata un'epoca oscura".

Secondo Bannon "ciò che ci ha portato fuori" da essa non è stato solo l'eroismo americano sulle spiagge della Normandia, ma la cultura giudaico-cristiana che ha combattuto la barbarie ateista.

Il capitalismo ci ha dati i mezzi e la ricchezza per riportare la pace e per dare il benessere ai popoli, ma un capitalismo animato dalla cultura giudaico-cristiana.

Oggi siamo alla crisi del capitalismo, dell'occidente, della cultura giudaico-cristiana e della fede.

Bannon sosteneva, nel 2014, che siamo alle fasi iniziali di "un conflitto molto brutale e sanguinoso" e se non lotteremo per la nostra fede, tutti insieme, "contro questa nuova barbarie" sarà sradicato "tutto ciò che ci è stato lasciato in eredità nel corso degli ultimi 2.500 anni".

Bannon ricorda, per esempio, che "siamo in guerra aperta contro il fascismo islamico jihadista", che si è diffuso in Africa e "sta per venire in Europa".

DIVERSI CAPITALISMI

Poi spiega che ci sono nel mondo diversi tipi di capitalismo. C'è quello "sostenuto dallo Stato" in Cina.

Inoltre in Occidente si è imposto – dopo il '68 – "un capitalismo del tutto estraneo ai fondamenti spirituali e morali del cristianesimo e della cultura giudaico-cristiana".

Esso guarda alle persone come "materie prime", come merce ed è andato di pari passo con "l'immensa secolarizzazione dell'occidente".

Bannon parla delle élite globalizzate ("il partito di Davos") e sostiene che il governo americano ha fatto pagare il botto della bolla speculativa del 2008 non a loro, ma al ceto medio e alle classi popolari.

Da questa crisi del capitalismo si può uscire solo – secondo Bannon – tornando ai suoi fondamenti morali e spirituali, alle sue radici giudaico-cristiane che hanno dato pace e prosperità alle nazioni, ai ceti medi e popolari.

Un pensiero non banale. Che i media preferiscono ignorare."

.Sono d'accordo con Antonio Socci specialmente nella sua analisi riguardo il capitalismo.

Antonio Socci

Sariputra

Il problema , cara Fharenight, è che in Occidente quasi più nessuno crede nella tradizione giudaico-cristiana , ma si è convertito in massa  al relativismo e non ha più nessuna voglia di morire per ideali in cui non crede più, si affida ai cacciabombardieri e ai droni, sperando di arginare la furia integralista senza mettere in gioco la pelle. Teniamo presente che, seguendo il ragionamento di Bannon, dovremmo impegnarci in uno sterminio di muslim senza precedenti nella storia e che non presenterebbe nessuna differenza con "il buio del XX secolo" di cui parla. Oltre alla non piccola differenza che milioni di muslim sono già tra di noi, fanno parte del tessuto sociale delle società occidentali. Rimarrebbero inerti a guardare lo sterminio dei loro parenti negli stati musulmani? Difficile, non pensi?...
Bannon , per caso, vorrebbe imporre per legge che gli occidentali riprendano a credere nelle tradizioni giudaico-cristiane? Magari a Socci piacerebbe pure, ma la vedo dura... ;D
Quando un pensiero "debole" si scontra con un pensiero "forte", chi pensi vincerà alla fine? Prepara il burgka Fharenight, finchè i prezzi sono ancora bassi... ;D ;D ;D   
A parte gli scherzi, non è semplice come la fa Bannon, paragonando la guerra trasversale che portano avanti gli integralisti alle guerre mondiali europee che erano guerre tra nazioni ben definite. Il nemico ora non ha nazione o stato; è tra noi, potrei essere io o potresti essere tu...
L'evoluzione del capitalismo ( o involuzione e degenerazione) non credo abbia molto a che fare con il fatto che abbia "abbandonato le sue radici giudaico-cristiane" ma con la dinamica evolutiva stessa del modello capitalistico basato sull'utile e la crescita continua. La globalizzazione non è altro che l'effetto della natura stessa del capitalismo, a mio parere. Golbalizzazione degli interessi del capitale senza alcun interesse alla globalizzazione di valori etici condivisi o condivisibili. Adesso Trump vorrebbe tornare ad un modello capitalistico ( perché il suo governo è formato in larghissima parte da magnati e capitalisti) che rifiuti la globalizzazione salvando nella stesso tempo gli interessi delle multinazionali yankee che creano la loro ricchezza proprio sul modello globale di sfruttamento e che sono state le attrici predominanti di questo sviluppo del capitalismo. Vedremo come intendono muoversi, ma raramente si vedono ricchi che sono disposti a condividere , anche solo in parte, la loro ricchezza; generalmente studiano altri sistemi per accumularne ancora di più...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

Citazione di: Sariputra il 13 Febbraio 2017, 11:01:09 AM
L'evoluzione del capitalismo ( o involuzione e degenerazione) non credo abbia molto a che fare con il fatto che abbia "abbandonato le sue radici giudaico-cristiane" ma con la dinamica evolutiva stessa del modello capitalistico basato sull'utile e la crescita continua. La globalizzazione non è altro che l'effetto della natura stessa del capitalismo, a mio parere. Golbalizzazione degli interessi del capitale senza alcun interesse alla globalizzazione di valori etici condivisi o condivisibili.

Esatto!

Non esiste un capitalismo "umano" e' un ossimoro.
Viene pure il sospetto che a dire castronerie del genere come le avrebbe descritte il giornalista non sia affatto un caso 
..e' il sistema che fa credere di avere al suo interno un "opposizione democratica" e una posizione antagonista (per quelli che abboccano) 
quando in realtà rientra perfettamente negli stessi paradigmi, o "pensiero unico" del regime stesso..e questo e' esattamente il ruolo dei media

Duc in altum!

**  scritto da Sariputra:
CitazioneIl problema , cara Fharenight, è che in Occidente quasi più nessuno crede nella tradizione giudaico-cristiana , ma si è convertito in massa  al relativismo e non ha più nessuna voglia di morire per ideali in cui non crede più,
Impeccabile come sempre @Sariputra, come non essere d'accordo con questa tua riflessione.
Aggiungo, per rafforzare quello che ho già scritto in altre discussioni, non è l'Occidente che si sta disgregando o il cristianesimo che perde i colpi, ma bensì che le persone, raggiungendo una sempre più elevata facoltà di scegliere, optano per il diofaidate: il relativismo, che conduce, a chi prima e a chi dopo, all'equazione: felicità = soddisfare il piacere e l'esigenza pratica personale e autodeterminarsi a ogni costo.

L'ardimentosa habituè @Fharenight, da quel che leggo, pensa (spero di non essermi equivocato) che ri-ponendo come legge giuridica i fondamenti morali e spirituali delle radici giudaico-cristiane, si possa arrestare questa disgregazione o riacquistare quella serenità e allegria della società "occidentale, sempre più cadaverica, beh, io sono di un parere diverso, non c'è e non ci sarà nessuna marcia indietro o ritorno al passato.
Si salvi chi può, ma non nel senso: mors tua vita mea, ma proprio nell'accezione evangelica di salvarsi per grazia divina.
Primo perché la radice giuridica ebraica non è quella cristiana, quindi ci dovrebbe essere un'ulteriore discernimento e susseguente scissione, e secondo perché gli stessi paladini politici di questi fondamenti morali, in Europa, negli USA o dove sia, nel momento stesso che li imponessero (almeno per quelli cristiani) dichiarerebbero la loro stessa invalidità (la morale si trasmette non s'impone).
C'è una tale confusione sul principio di cosa significhi davvero "Io credo" - che ha raggiunto il top con il famoso ossimoro di Renzi:"Io sono un cattolico ma quando faccio politica la faccio da laico: HO GIURATO SULLA COSTITUZIONE E NON SUL VANGELO" - che anche chi (vedi Trump, Putin Grillo Le Pen, Salvini, Grillo, Putin, ecc. ecc.) in buonafede pensa di servire una verità di pace, di empatia sociale, e di considerazione dell'altro per un progresso unitario, non si rende più conto di essere "scivolato" nel relativismo e non ha più nessuna voglia di morire per ideali in cui non crede più!

Pace & Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Bannon è uno che crede ai cicli secolari, ovvero che alla fine di un secolo debba esserci un apocalisse e una ricostruzione, quando uno cosi ha in mano l'arsenale nucleare più grande del pianeta, potete solo mettervi la mano sulla croce e pregare, e pregate forte e chiaro sperando che vi ascolti. Se tutto va bene avrete l'impeachment (volevo dire miracolo)


Ah, non esiste il capitalismo puro (durerebbe all'incirca 5minuti), è sempre capitalismo di stato, e l'America ne sa tanto quanto la Cina, visto che ha salvato decine di banche e aziende dal default (i cosidetti "too big to fail") e continua a farlo anche con Trump, e continuerà a farlo, non esiste alternativa all'interno del regime capitalista (o almeno non si è mai vista).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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