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209 miliardi

Aperto da anthonyi, 22 Luglio 2020, 06:57:02 AM

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anthonyi


Il confronto più lungo a livello europeo è finito, e sembra che tutti siano usciti vittoriosi. Il governo italiano mette in conto 209 miliardi da spendere nei prossimi 3 anni, ma siamo sicuri che questa sia una notizia positiva in assoluto ?
Anche in passato i nostri politici hanno speso tanti soldi, e il risultato di questo sono i debiti che questo paese ha accumulato.
La filosofia che muove i politici di un tempo, e quelli di oggi, è la stessa: "Basta fare spesa pubblica e allora, quasi per magia, l'economia crescerà."
Naturalmente questo può essere vero, ma solo a condizione che i soldi vengano spesi bene, con decisioni intelligenti dal punto di vista economico.
Seguendo il dibattito politico ci si rende conto che nessuno pone questa questione, non si capisce come questi soldi dovrebbero essere spesi, e soprattutto non si capisce perché questa spesa dovrebbe determinare un rafforzamento del nostro sistema economico.

InVerno

Beh per esempio probabilmente molti di questi soldi andranno a sostegno dell'ecobonus, una buona misura che sostiene un settore in crisi dando obbiettivi di crescita vagamente sensati. Vediamo anche come si comporteranno le banche con il credito d'imposta, perchè se non agiscono loro come recipiente praticamente l'intera misura salta per aria, per quello che ho visto io per ora molte nicchiano, altre si nascondono in attesa delle direttive dell'AE, altre hanno proprio deciso a priori che si guadagna di più a rifilare prodotti tossici agli analfabeti funzionali perciò si sono già tirate fuori a scapito di un "10%" di credito pensato proprio per attrarle..Quanta cresta devono fare per interessarsi di economia reale? 50%?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve anthonyi. Citandoti : "La filosofia che muove i politici di un tempo, e quelli di oggi, è la stessa: "Basta fare spesa pubblica e allora, quasi per magia, l'economia crescerà."..........................................Ma quella che tu citi non è la filosofia che muove i politici, bensì è ciò che politici affermano (indipendentemente dal fatto di volerlo) di voler fare (indipendentemente dal farlo) per poter illudere demagogicamente le maggioranze economicamente ignoranti, allo scopo di ottenere i loro consensi elettorali............................................I politici hanno sempre saputo che per far crescere l'economia bisogna lavorare di più, contenere l'evasione fiscale, fare scomparire le mafie ed i parassitismi, eliminare le inefficienze anche licenziando, investire in educazione ed innovazione.......................purtroppo per una Paese come il nostro, privo di politici che dicano le verità che ho elencato qui sopra.......290 miiardi rappresentano solo "le noccioline per le scimmie" e spariranno nel misterioso nulla in circa un paio d'anni lasciandoci solamente un debito pubblico ancora più mostruoso. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 11:35:50 AM
Beh per esempio probabilmente molti di questi soldi andranno a sostegno dell'ecobonus, una buona misura che sostiene un settore in crisi dando obbiettivi di crescita vagamente sensati.



Quella alla quale fai riferimento, Inverno, è una politica di sostegno alla domanda e risponde sostanzialmente al principio cui ho già accennato. Qualche anno fa in maniera similare si sussidiava l'installazione di pannelli fotovoltaici, con il solo risultato di accrescere le importazioni di pannelli dalla Cina.
Queste politiche, molto gettonate dai nostri politici perché stuzzicano l'elettorato offrendo l'illusione di aver risparmiato qualche soldino non hanno molto contenuto strategico.
Strategico sarebbe piuttosto un piano di finanziamenti alle imprese per la ricerca e la produzione nei settori del risparmio ecologico, avrebbe allo stesso modo l'effetto di abbassare il costo dei prodotti che permettono di risparmiare energia, ma lo farebbe potenziando anche il settore produttivo specifico.


anthonyi

Citazione di: viator il 22 Luglio 2020, 12:57:46 PM
Salve anthonyi. Citandoti : "La filosofia che muove i politici di un tempo, e quelli di oggi, è la stessa: "Basta fare spesa pubblica e allora, quasi per magia, l'economia crescerà."..........................................Ma quella che tu citi non è la filosofia che muove i politici, bensì è ciò che politici affermano (indipendentemente dal fatto di volerlo) di voler fare (indipendentemente dal farlo) per poter illudere demagogicamente le maggioranze economicamente ignoranti, allo scopo di ottenere i loro consensi elettorali............................................I politici hanno sempre saputo che per far crescere l'economia bisogna lavorare di più, contenere l'evasione fiscale, fare scomparire le mafie ed i parassitismi, eliminare le inefficienze anche licenziando, investire in educazione ed innovazione.......................purtroppo per una Paese come il nostro, privo di politici che dicano le verità che ho elencato qui sopra.......290 miiardi rappresentano solo "le noccioline per le scimmie" e spariranno nel misterioso nulla in circa un paio d'anni lasciandoci solamente un debito pubblico ancora più mostruoso. Saluti.

Sei troppo pessimista, viator, puoi stare tranquillo che Rutte farà buona guardia di quei soldi e, al limite, impedirà ai nostri politici di usarli.
Comunque io non lo so se i politici credono veramente alla filosofia del "chi più spende, più guadagna", il problema è che ci credono troppi cittadini, che ingenuamente pensano che i politici spendaccioni siano buoni politici.


InVerno

Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2020, 13:42:09 PM
Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 11:35:50 AM
Beh per esempio probabilmente molti di questi soldi andranno a sostegno dell'ecobonus, una buona misura che sostiene un settore in crisi dando obbiettivi di crescita vagamente sensati.



Quella alla quale fai riferimento, Inverno, è una politica di sostegno alla domanda e risponde sostanzialmente al principio cui ho già accennato. Qualche anno fa in maniera similare si sussidiava l'installazione di pannelli fotovoltaici, con il solo risultato di accrescere le importazioni di pannelli dalla Cina.
Queste politiche, molto gettonate dai nostri politici perché stuzzicano l'elettorato offrendo l'illusione di aver risparmiato qualche soldino non hanno molto contenuto strategico.
Strategico sarebbe piuttosto un piano di finanziamenti alle imprese per la ricerca e la produzione nei settori del risparmio ecologico, avrebbe allo stesso modo l'effetto di abbassare il costo dei prodotti che permettono di risparmiare energia, ma lo farebbe potenziando anche il settore produttivo specifico.
Il tuo paragone è sbagliato, l'ecobonus per quanto riguarda l'edilizia non è un pacchetto che si importa e si installa, pur essendo possibile che alcuni dei materiali  utilizzati siano importati secondo me gran parte dell'indotto ricade a livello nazionale. Sono d'accordo invece per la parte che interessa pannelli\colonnine\batterie, che io comunque non avrei finanziato per altri motivi. Invece che drogare le imprese smettiamola di fare affari con nazioni che hanno gravi problemi di diritti umani e del lavoro, alcune sono in EU e ora non starebbe bene, ma altre sono in Asia e hanno smesso di produrre "magliette e scarpe" e fanno concorrenza sull'alta tecnologia. I soldi pubblici per fare ricerca possono andare alle università, luogo decisamente più adatto (nei paesi dove è correttamente sovvenzionato) a fare ricerca, con meno pericoli che si perdano nelle fogne corruttive italiane.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 14:32:57 PM


I soldi pubblici per fare ricerca possono andare alle università, luogo decisamente più adatto (nei paesi dove è correttamente sovvenzionato) a fare ricerca, con meno pericoli che si perdano nelle fogne corruttive italiane.



Quando parlo di ricerca, Inverno, mi riferisco a qualcosa di indirizzato al mercato. E' indubbio che specifici settori universitari saprebbero fare buon uso di questi finanziamenti, ma dovrebbero comunque farlo in collaborazione con imprese specifiche.


Qualsiasi attività di ricerca fatta all'università ha effetto 0 sulla produzione economica se non si trasferisce nell'impresa, e nello stesso tempo se l'impresa canalizza la ricerca stessa questa è più indirizzata all'obiettivo(Cioè la crescita economica), e quindi più efficace.
Poi certo, soprattutto in Italia, il rischio della corruzione esiste ovunque, non vedo perché comunque il mondo dell'impresa dovrebbe rappresentare rischi maggiori di quello universitario.[/size]

viator

Salve anthonyi. Sai che sembra proprio tu sia nato in un Paese diverso dal nostro !. Rutte ? Ma Rutte è olandese ! Ma cosa vuoi che sappia lui (o chiunque altro non italiano, inclusa pure la stessa SECCA MAGGIORANZA degli italiani) circa i COSTUMI ITALICI, dei quali la MENTALITA', LA POLITICA. LE LEGGI italiane sono inesorabili espressioni.



Rutte e gli olandesi sono dei "mastinI" tenacissimi, concretissimi, sospettosissimi. Ma l'unica cosa che egli ed i suoi compatrioti sanno dell'Italia ........ è che siamo un Paese INAFFIDABILE. Ma tu presteresti dei soldi a chi sai benissimo che è sempre vissuto facendo debiti per coprire quelli che già aveva.....ed ora proclama solennemente che i soldi che ti sta chiedendo gli servono per smettere di fare debiti ??.


Ora, se un tizio od un Paese sono inaffidabili, l'unica salvaguardia consiste nel non affidargli nulla. Se invece Rutte ed Europa ci hanno affidato qualcosa, si tolgano dalla testa il credere di poter controllare e ricostruire il percorso di ciò che è stato affidato ai costumi ed alle abilità prestigiatorie di quella che è la Patria del Gioco delle Tre Carte.



Già me li vedo i funzionari europei che tuffano le mani nel tritacarne italico ! Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 22 Luglio 2020, 16:18:48 PM
. Se invece Rutte ed Europa ci hanno affidato qualcosa, si tolgano dalla testa il credere di poter controllare e ricostruire il percorso di ciò che è stato affidato ai costumi ed alle abilità prestigiatorie di quella che è la Patria del Gioco delle Tre Carte.




Nella sua concretezza, Rutte, ha già incassato gli sconti e le prebende per non usare il suo potere di veto all'accordo. Noi i soldi li vedremo forse dall'anno prossimo, dietro presentazione di un progetto di spesa che sarà sottoposto a valutazione. Non dire quindi che ci hanno affidato qualcosa, al limite ce l'hanno promesso e noi, fiduciosi, aspettiamo.

viator

Salve anthonyi. Noto purtroppo spesso l'imprecisione delle tue repliche: ; Mi dici : "Non dire quindi che ci hanno affidato qualcosa......." dopo che io avevo affermato : "SE invece Rutte ed Europa ci hanno affidato qualcosa.......", Nulla di grave. A ciascuno le proprie imperfezioni. A me la pedanteria, a te l'imprecisione. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2020, 15:50:27 PM
Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 14:32:57 PM


I soldi pubblici per fare ricerca possono andare alle università, luogo decisamente più adatto (nei paesi dove è correttamente sovvenzionato) a fare ricerca, con meno pericoli che si perdano nelle fogne corruttive italiane.



Quando parlo di ricerca, Inverno, mi riferisco a qualcosa di indirizzato al mercato. E' indubbio che specifici settori universitari saprebbero fare buon uso di questi finanziamenti, ma dovrebbero comunque farlo in collaborazione con imprese specifiche.


Qualsiasi attività di ricerca fatta all'università ha effetto 0 sulla produzione economica se non si trasferisce nell'impresa, e nello stesso tempo se l'impresa canalizza la ricerca stessa questa è più indirizzata all'obiettivo(Cioè la crescita economica), e quindi più efficace.
Poi certo, soprattutto in Italia, il rischio della corruzione esiste ovunque, non vedo perché comunque il mondo dell'impresa dovrebbe rappresentare rischi maggiori di quello universitario.[/size]
Se vuoi facciamo un gioco divertente, richiederà un pò di ricerche ma darà anche dei risultati, tu nomini una tecnologia a caso in commercio (se vuoi, tra quelle "eco") e poi andiamo a vedere da quanti brevetti di origine pubblica\privata è composta e in che percentuale. Scommettiamo che la maggior parte viene da fondi pubblici investiti in ricerca universitaria?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: viator il 22 Luglio 2020, 20:45:21 PM
Salve anthonyi. Noto purtroppo spesso l'imprecisione delle tue repliche: ; Mi dici : "Non dire quindi che ci hanno affidato qualcosa......." dopo che io avevo affermato : "SE invece Rutte ed Europa ci hanno affidato qualcosa.......", Nulla di grave. A ciascuno le proprie imperfezioni. A me la pedanteria, a te l'imprecisione. Salutoni.



Pedanteria per pedanteria, avresti dovuto utilizzare il futuro.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 21:10:18 PM
Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2020, 15:50:27 PM
Citazione di: InVerno il 22 Luglio 2020, 14:32:57 PM


I soldi pubblici per fare ricerca possono andare alle università, luogo decisamente più adatto (nei paesi dove è correttamente sovvenzionato) a fare ricerca, con meno pericoli che si perdano nelle fogne corruttive italiane.



Quando parlo di ricerca, Inverno, mi riferisco a qualcosa di indirizzato al mercato. E' indubbio che specifici settori universitari saprebbero fare buon uso di questi finanziamenti, ma dovrebbero comunque farlo in collaborazione con imprese specifiche.


Qualsiasi attività di ricerca fatta all'università ha effetto 0 sulla produzione economica se non si trasferisce nell'impresa, e nello stesso tempo se l'impresa canalizza la ricerca stessa questa è più indirizzata all'obiettivo(Cioè la crescita economica), e quindi più efficace.
Poi certo, soprattutto in Italia, il rischio della corruzione esiste ovunque, non vedo perché comunque il mondo dell'impresa dovrebbe rappresentare rischi maggiori di quello universitario.[/size]
Se vuoi facciamo un gioco divertente, richiederà un pò di ricerche ma darà anche dei risultati, tu nomini una tecnologia a caso in commercio (se vuoi, tra quelle "eco") e poi andiamo a vedere da quanti brevetti di origine pubblica\privata è composta e in che percentuale. Scommettiamo che la maggior parte viene da fondi pubblici investiti in ricerca universitaria?

Certo che le università fanno brevetti, è uno dei loro compiti. Soprattutto le università private o quelle università che pur se pubbliche, sono organizzate per ragionare in maniera simile all'impresa. Molti di questi nascono in contesti di collaborazione università-impresa, quando cioè l'impresa appalta la ricerca all'università, evidentemente sulla base di un preciso obiettivo di mercato.
Le mie perplessità nascono da considerazioni specifiche sull'università italiana, e sulle logiche procedurali e spartitorie che da sempre caratterizzano i contributi per la ricerca.
Se mi metti sul piatto una bella e impossibile riforma dell'università italiana che la renda simile alle università di tipo anglo-sassone magari cambio idea.

InVerno

#13
Citazione di: anthonyi il 23 Luglio 2020, 06:13:34 AM
Certo che le università fanno brevetti, è uno dei loro compiti. Soprattutto le università private o quelle università che pur se pubbliche, sono organizzate per ragionare in maniera simile all'impresa. Molti di questi nascono in contesti di collaborazione università-impresa, quando cioè l'impresa appalta la ricerca all'università, evidentemente sulla base di un preciso obiettivo di mercato.
Le mie perplessità nascono da considerazioni specifiche sull'università italiana, e sulle logiche procedurali e spartitorie che da sempre caratterizzano i contributi per la ricerca.
Se mi metti sul piatto una bella e impossibile riforma dell'università italiana che la renda simile alle università di tipo anglo-sassone magari cambio idea.
Le università danno anche un prodotto non commercializzabile, alfabetizzano le persone, che forse è leggermente più importante che brevettare la terza fotocamera su un telefono (e tante altre "reinvenzioni della ruota" che piacciono molto ai privati in fase di marketing). Perchè il punto è questo, tu hai aperto un topic con una domanda di buon senso e che dovrebbe venire immediatamente a tutti, il resto d'Italia, a quanto ho potuto appurare dai giornali e dalle discussioni televisive, è assilato da una domanda diversa, ovvero : "Conte ora farà un suo partito?" E' difficile trovare un senso a una nazione, quando è popolata da persone così propense a porsi continuamente le domande sbagliate, con tutti i giornali che gli fanno grancassa e gli danno da mangiare quello che fa parte della dieta quotidiana di un analfabeta: assurde e velleitarie incomprensibili sciocchezze. Purtroppo sono sicuro che l'istruzione vedrà ben pochi di quei miliardi, anche e perchè proprio assillati da idee anglosassoni di privatizzazione (e a vedere il declino costante delle università americane, bisorrebbe porsi anche delle domande riguardo alle proprie aspirazioni).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 23 Luglio 2020, 12:19:29 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Luglio 2020, 06:13:34 AM
Certo che le università fanno brevetti, è uno dei loro compiti. Soprattutto le università private o quelle università che pur se pubbliche, sono organizzate per ragionare in maniera simile all'impresa. Molti di questi nascono in contesti di collaborazione università-impresa, quando cioè l'impresa appalta la ricerca all'università, evidentemente sulla base di un preciso obiettivo di mercato.
Le mie perplessità nascono da considerazioni specifiche sull'università italiana, e sulle logiche procedurali e spartitorie che da sempre caratterizzano i contributi per la ricerca.
Se mi metti sul piatto una bella e impossibile riforma dell'università italiana che la renda simile alle università di tipo anglo-sassone magari cambio idea.
Le università danno anche un prodotto non commercializzabile, alfabetizzano le persone, che forse è leggermente più importante che brevettare la terza fotocamera su un telefono (e tante altre "reinvenzioni della ruota" che piacciono molto ai privati in fase di marketing). Perchè il punto è questo, tu hai aperto un topic con una domanda di buon senso e che dovrebbe venire immediatamente a tutti, il resto d'Italia, a quanto ho potuto appurare dai giornali e dalle discussioni televisive, è assilato da una domanda diversa, ovvero : "Conte ora farà un suo partito?" E' difficile trovare un senso a una nazione, quando è popolata da persone così propense a porsi continuamente le domande sbagliate, con tutti i giornali che gli fanno grancassa e gli danno da mangiare quello che fa parte della dieta quotidiana di un analfabeta: assurde e velleitarie incomprensibili sciocchezze. Purtroppo sono sicuro che l'istruzione vedrà ben pochi di quei miliardi, anche e perchè proprio assillati da idee anglosassoni di privatizzazione (e a vedere il declino costante delle università americane, bisorrebbe porsi anche delle domande riguardo alle proprie aspirazioni).

Inverno, io condivido con te il fatto che l'istruzione sia una funzione pubblica la cui necessità non voglio certo mettere in discussione.
Credo sia ragionevole che una parte dei finanziamenti ricevuti vada a migliorare il soddisfacimento di questa funzione. Quello che però deve essere chiaro, è che non è certo da questi tipi di investimenti che possiamo aspettarci subito quello scatto della nostra economia che ci permetta di rimborsare i debiti.
Quello che poi è importante capire è che la forte specializzazione dei sistemi economici rende necessari interventi specifici e non è possibile limitarsi solo a ragionamenti generali e popolari alla Di Maio: "Con quei soldi abbassiamo le tasse."
Una base dalla quale partire in effetti ci sarebbe, il piano Colao è ad esempio pieno di idee interessanti, alcune delle quali, oltretutto, poco costose. Peccato che questo piano sia stato cestinato subito dopo essere stato presentato, probabilmente perché qualche leader sindacale e politico ha arricciato il naso.
Io comunque sono abbastanza ottimista, Conte si sta dimostrando abbastanza concreto e probabilmente ha le idee più chiare di quello che da a vedere, è per questo che vuole avocare a se tutte le scelte di spesa di quei soldi, e magari è già andato a recuperarlo dal cestino.

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