11 Settembre: chi ci ha guadagnato?

Aperto da Eretiko, 12 Settembre 2016, 09:01:16 AM

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Eretiko

Secondo voi esiste uno stato (o piu' stati) che hanno tratto vantaggi notevoli dai fatti dell'11 settembre 2001?
Non mi riferisco a vantaggi di tipo economico, ma di tipo politico e strategico. Sarebbe interessante, senza avere la pretesa di essere esperti, tentare di trovare altre possibili chiavi di lettura diverse dalle solite.
   

acquario69

#1
secondo il mio parere (da inesperto quale sono)
l'11 settembre e' stata una tappa decisiva e messa in atto da chi governa da almeno 200 anni a questa parte e veramente il pianeta,prima delle quali di tappe ve ne sono state tante altre e in base alla situazione del momento,ma dallo stesso preciso ed unico scopo (governo unico mondiale) e che sarebbe quello di schiavizzare l'umanità intera.. :o
quindi i vantaggi (che pero sono vantaggi perversi) non sono tanto in riferimento ad alcuni stati (Usa in testa) rispetto ad altri,ma a cio che gli sta ancora più dietro,ossia a tutta la regia occulta accennata all'inizio e di cui questi si servono (cioè le pseudo nazioni) anche per darne una piu plausibile facciata....cosi mentre noi litighiamo per le cazzate che servono per dividerci e rincoglionirci ,"loro" proseguono praticamente indisturbati

partendo da questo assunto il discorso ovviamente si articolerebbe in altri diversi aspetti particolari (e non solo di tipo economico) e che verrebbero così tutti ricollegati.

un esempio in questo senso ed anche come una buona chiave di lettura iniziale e' proprio la storia (quella non ufficiale naturalmente) del nostro paese,che dal dopoguerra in poi ha avuto un ruolo importante (e subordinato) ed e' successo (e continua a succedere) praticamente di tutto...

azzardo un parallelo; (un ipotesi "dal più piccolo al più grande")
tra governo unico mondiale in atto nel pianeta,e il piano di rinascita democratica della P2 italiana e già da tempo completata

Eretiko

Io mi riferivo agli "stati sovrani" veri e propri e non a presunti gruppi che controllerebbero gli stessi (secondo alcuni, oggi la finanza mondiale sarebbe in mano a circa 90.000 famiglie che di fatto hanno in mano i debiti sovrani). Pero' gli "stati" sono quelli che decidono dove e come fare le guerre, sono loro che decidono e fanno la politica interna e quella estera. Da questo punto di vista gli USA, come nazione, non mi sembra abbiano tratto apparenti vantaggi (sono cambiate le cose internamente, ma questo e' un altro discorso), anzi ho l'impressione che si siano indeboliti alquanto in politica estera.
Ad esempio il fatto che da 15 anni in pratica nessuno parla piu' della questione palestinese rappresenta un indubbio vantaggio per Israele, anche in virtu' della debolezza americana: senza necessariamente pensare a complotti e' singolare che Israele abbia potuto risolvere definitivamente la questione palestinese (a modo suo) dopo l'11 settembre.
In altre parole: non sara' che mentre si discute di guerre di civilta', di nuovo ordine mondiale, di superpoteri occulti, qualcuno molto realisticamente abbia preso la palla al balzo per risolvere beghe locali?
     

davintro

è vero che l' 11 Settembre ha rappresentato per Israele loccasione per associare la lotta contro il terrorismo palestinese alla lotta dell'occidente contro la Jihad, presentando davanti l'opinione pubblica occidentali le due cause come necessariamente intrecciate, ma l'occasione non è stata sfruttata appieno. Le simpatie Usa verso Israele non hanno impedito che la seconda Intifada proseguisse ancora per molti anni, sia stato necessario sgombrare tutte le colonie da Gaza lasciando la striscia in mano ad Hamas che continua a più riprese a minacciare Israele con razzi che terrorizzano la popolazione civile. Vero che da molti anni la questione israelo-palestinese è purtroppo sparita dal centro dell'attenzione dell'opinione pubblica mondiale ma non so quanto ciò sia vantaggioso per Israele. Lo status quo appartentemente lo favorisce ma non del tutto. Nel frattempo che la comunità internazionale non interviene per riaprire negoziati che portino a realizzare la formula dei "due popoli due stati" la popolazione araba continua a crescere demograficamente a un ritmo molto maggiore di quella ebrea, e se gli israeliani non riescono a stabilire confini precisi tra un loro stato e uno stato arabo vicino in cui i palestinesi possano riconoscersi, nel giro di pochi anni diverranno minoranza all'interno delle loro stesse terre. Come intuiva Arafat, il tempo, il protrarsi del conflitto a lungo andare, gioca a favore dei palestinesi

paul11

L11 settembre rappresenta il primo e tutt'ora unico colpo militare terroristico  portato su suolo statunitense.
il fatto è ponte fra due interventi militari diretti degli Usa in medioriente. Le risposte non vengono mai direttamente da Stati sovrani,  è impossiibile vincere la quantità e qualità di armamenti USA, per cui il terreno scelto non è la guerra aperta, ma la guerriglia terroristica che coagula la tradizione religiosa musulmana.
Se guardiassimo agli ultimi dieci anni non c'è Stato arabo o Nord africano che non abbia avuto problemi interni.
L'attenzione quindi degli Stati sovrani storicamente filo palestinesi è stato rivolgere la propria attenzione al proprio interno.Il paradosso è che la questione palestinese è passata sotto traccia e il terrorismo islamico si rivolge oltre la propria area contro gli interventismi statunitensi e i loro alleati, bypassando Israele.
Lo scenario attuale è molto strano, considerando che la globalizzazione è multipolare dove USA, Europa, Russia e Cina si giocano a livello economico-commerciale accordi strategici fra aree, con appoggi militari strategici, ma se si toccano pedine fondamentali come l'Ucraina emergono chiaramente i rapporti di forza delle superpotenze.
Il Medio oriente rimane un'area geografica sufficientemente lontana dai confini delle  grandi potenze, arteria energetica per il petrolio, ha una tradizione anti-occidentale, per cui sarà sempre luogo di conflagrazioni delle crisi nate in altri luoghi, e il giro di soldi in petrolio  ed armamenti è altissimo

acquario69

Citazione di: Eretiko il 12 Settembre 2016, 18:40:25 PM
Io mi riferivo agli "stati sovrani" veri e propri e non a presunti gruppi che controllerebbero gli stessi (secondo alcuni, oggi la finanza mondiale sarebbe in mano a circa 90.000 famiglie che di fatto hanno in mano i debiti sovrani). Pero' gli "stati" sono quelli che decidono dove e come fare le guerre, sono loro che decidono e fanno la politica interna e quella estera. Da questo punto di vista gli USA, come nazione, non mi sembra abbiano tratto apparenti vantaggi (sono cambiate le cose internamente, ma questo e' un altro discorso), anzi ho l'impressione che si siano indeboliti alquanto in politica estera.
Ad esempio il fatto che da 15 anni in pratica nessuno parla piu' della questione palestinese rappresenta un indubbio vantaggio per Israele, anche in virtu' della debolezza americana: senza necessariamente pensare a complotti e' singolare che Israele abbia potuto risolvere definitivamente la questione palestinese (a modo suo) dopo l'11 settembre.
In altre parole: non sara' che mentre si discute di guerre di civilta', di nuovo ordine mondiale, di superpoteri occulti, qualcuno molto realisticamente abbia preso la palla al balzo per risolvere beghe locali?
   
ma se fosse vero (e dal mio punto di vista lo e') che i presunti gruppi controllerebbero gli stessi stati,allora non sono appunto gli stati che decidono,quindi tutto cio che fanno gli stati e' solo subordinato a questi. (la facciata che detto prima)

seguendo questo ragionamento,che mi sembra non sia comunque scollegato al tuo io vedrei gli Usa ed israele solidali e il primo sarebbe il braccio armato del secondo da cui dipende,infatti nemmeno a me sembra un caso che dopo l'11 settembre tutta la zona mediorientale sia stata presa di mira dagli Usa,che a sua volta ha fatto intervenire al suo fianco la ridicola Unione Europea (che e' stata inventata apposta,per essere un organismo alle sue complete dipendenze,sia militari che economiche)...e l'attentato e' stato il pretesto per tutti gli attacchi e le invasioni che abbiamo visto in questi 15 anni.

il discorso (sempre secondo me) poi si intreccia in trame più complesse scaturite da un processo che parte da molto lontano e che per certi aspetti ora e' come se andasse pure per conto suo,proprio per la natura del sistema stesso che e' basato sull'avidità e l'egoismo.

allora a me vengono un paio di riflessioni aggiuntive;

la prima e' che l'occidente tecno-economico non vuole avere ostacoli al suo sviluppo e tali ostacoli ancora rimasti sarebbe tutta l'area mussulmana che per sua stessa concezione non accetterà mai la sua versione e che per loro equivale a quella satanica (e secondo me non a torto) 

la seconda sul fatto che i gangli del potere (avido ed egoista,percio satanica nel vero senso del termine) sono la finanza e le multinazionali.
e chi ci sta (e ce sempre stato,da almeno 200 anni a questa parte) ai loro vertici?...e qui si ritornerebbe alle considerazioni iniziali di questo mio intervento,che vede coinvolgere Israele,o meglio a una sua componente deviata e lobbistica,denominata sionista

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