Denuncio il Governo italiano

Aperto da verdeidea, 26 Settembre 2016, 00:33:22 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

verdeidea

Denuncio il governo italiano perché sta perpetrando il crimine massimo di sostituire la popolazione italiana con una umanità meticcia, ponendo fine alla nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, promuovendo un'auto-invasione di centinaia di migliaia di clandestini, che sono prevalentemente maschi africani, mediorientali e asiatici tra i 20 e i 30 anni, all'apice della fertilità maschile, così come sono prevalentemente musulmani orientati a sottometterci all'islam.

Denuncio il governo italiano per discriminazione e razzismo nei confronti degli italiani stessi, perché mentre non si aiutano le famiglie, le madri e i giovani italiani per metterli nella condizione di rigenerare la vita sostenendo che non ci sarebbero risorse adeguate, si elargiscono risorse illimitate per insediare in Italia il maggior numero possibile di giovani stranieri garantendo loro gratuitamente vitto, alloggio, vestiario, sanità, istruzione, sigarette, ricarica del cellulare, due euro e mezzo al giorno per le spese personali.

Chiariamo innanzitutto che questi giovani sono clandestini, perché giuridicamente ovunque nel mondo chiunque si presenta alla frontiera senza regolari documenti d'identità e visto d'ingresso è un clandestino. Non sono migranti, perché "migrante" è un termine neutro, gli uccelli migrano, ma le persone depositarie di un'identità nazionale e che si trasferiscono in uno Stato estero, o sono regolari o sono clandestini. Non sono immigrati, perché ovunque nel mondo gli immigrati si trasferiscono in un altro Stato per lavorare, mentre questi clandestini non hanno intenzione di lavorare né noi chiediamo loro di lavorare. Non fuggono dalla povertà considerando che le Procure siciliane dicono che mediamente quelli che salgono a bordo dei gommoni provenienti dalle coste libiche pagano tra i 1.250 e i 3.500 euro a testa. Non fuggono dalla guerra, sono giovani abili di sana e robusta costituzione, se ci fosse la guerra nei loro paesi dovrebbero restare lì a combattere. Tutto fa ritenere che questi giovani sono da noi stessi concepiti e sfruttati come lo strumento biologico per la rigenerazione della vita in seno alla nostra società accoppiandosi con le donne italiane.

Il Ministero della Salute ha recentemente comunicato che se gli italiani non faranno figli più di quanti non se ne facciano attualmente, nel 2050, tra soli 34 anni, ben l'84% degli italiani saranno anziani inattivi. Questo significa che non solo non ci saranno più i soldi per pagare le pensioni, ma non ci saremo più noi italiani e non ci sarà più la nostra civiltà. Se il governo avesse a cuore la sorte degli italiani e l'interesse nazionale, dovrebbe proclamare immediatamente l'emergenza demografica, investire tutte le risorse disponibili per promuovere la crescita della natalità degli italiani, per salvaguardare la nostra società e difendere la nostra civiltà.

Ma se all'opposto il governo, con il conforto della Chiesa di Papa Francesco, dell'Unione Europea, degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite, del Fondo Monetario Internazionale, della grande finanza speculativa globalizzata che è il vero potere forte che domina il mondo, anziché sostenere la crescita della natalità degli italiani favorisce l'auto-invasione di clandestini prevalentemente giovani, maschi e islamici, significa che sta deliberatamente perpetrando il crimine della condanna a morte della nostra società. Condividiamo questa denuncia. Mobilitiamoci per porre fine a questo crimine, non rendiamoci complici dell'eutanasia della nostra civiltà.

(Magdi Cristiano Allam, da Il Giornale, 25 settembre 20016)


Sono d'accordo.

verdeidea

#1
È sintomatico che nessuno voglia esprimere la propria opinione riguardo a questo importantissimo argomento, ne vale il nostro futuro, la nostra esistenza.
Ciò rispecchia la media e la mediocrità della massa che non ama pensare né intende preoccuparsi, lasciando l'onere di farlo a qualcun'altro o sperando a chissà quale intervento fortunoso del caso o del destino. Anzi, di fronte a questi argomenti si storce il naso e ci si gira dall'altra parte, si preferisce evitare di intervenire; comportamento da perfetti radical-chic (ovvero l'emblema attuale dell'ipocrisia e dell'opportunismo).

Appena approdata in questo forum mi colpi il fatto che solamente i post che trattavano argomenti puramente filosofici e speculativi favorivano  interesse e partecipazione;  pensavo che ciò fosse dovuto allo scarso numero di iscritti attivi, invece mi pare proprio che sia causato dalla mancanza di interesse verso la realtà circostante, concreta, dal desiderio di evasione dalla realtà. Quando la realtà esterna diventa troppo dura e insopportabile ci sono solo due reazioni  possibili: rimboccarsi le maniche e decidersi di lottare, oppure fare come lo struzzo, nascondere la testa sotto la sabbia e far finta che tutto vada bene, che è tutto normale, che è tutto inevitabile.
Incredibile, rischiamo di essere soppressi, che i nostri figli e nipoti finiscano ridotti alla fame, rischiamo la povertà, la miseria, rischiamo che la società diventi una giungla pericolosa, rischiamo la distruzione della nostra civiltà e l'estinzione della nostra etnia... (qualcuno immerso nel coma della coscienza si chiede pure qual è la nostra etnia), ma ciò non interessa, si preferisce disquisire su temi di pura speculazione intellettualistica; parole parole e parole, chiacchiere che si possono ripetere all'infinito con termini e proposizioni strutturate in diverso modo e contorcimenti più o meno razionali ma che dicono le stesse cose, che dicono tutto e il contrario  di tutto, sostanzialmente inconcludenti e spesso inutili.

Lo so, abbiamo preso atto di questa deriva, e allora?
E allora si cambia signori. Si deve cambiare! È lo scopo della nostra esistenza: continuo cambiamento per l'adattamento e il riadattamento.Quindi SVEGLIA!

Perché mentre riflettete attentamente sull'esistenza di Dio ci sono bande di ladri che pensano di entrare in casa vostra. Che mentre cercate i termini più adatti per parlare di conoscenza e di caos vostra figlia rischia d'essere violentata sotto casa. Che mentre vi atteggiate a filosofi qualcuno pensa di ridurre la vostra pensione e smantellare il servizio sanitario nazionale affinché masse di clandestini possano invadere tranquillamente le vostre città.



Sariputra

Non ti sei mai chiesta/o se , per ipotesi, ci fossero più persone, tante persone, una moltitudine di persone che si interrogano "inutilmente" sull'esistenza di Dio e che passano il loro tempo a disquisire sulla conoscenza e sul caos, ci sarebbero molte meno persone riunite in  bande di malfattori che vogliono entrare in casa nostra o violentare nostra figlia o tagliare il welfare o aumentare le tasse? Penso che bisogna sforzarsi di cambiare se stessi per cambiare il mondo. Tentar di cambiare il mondo con gli stessi strumenti ( l'odio, la vendetta, la violenza,l'egoismo, la chiusura, ecc.) che adopera il mondo non può che portare ad un perpetuarsi della miseria in cui viviamo. Quest'estate non riuscivo a trovare nessuno per aiutarmi con il mio vecchio novantenne, nessun italiano/a. Solo una ragazza peruviana , per veramente quattro soldi, è venuta. Dopo quindici giorni, mio padre si era così affezionato che si è commosso nel salutarla. L'anno scorso, di questi tempi, la nostra vicina marocchina ha suonato inaspettatamente alla nostra porta e ci ha portato una pentola piena di spiedini di carne arrostita ( deliziosi...), festeggiavano la festa musulmana del sacrificio, la Il-al-adha e avevano piacere di condividere con noi...Nessun vicino italiano , che mi ricordi, ci ha mai portato del cibo. Non lo so... non ho tutte le tue certezze...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

paul11

Sariputra la politica non è personalizzare le simpatie o antipatie, è gestione di uomini, risorse, mezzi.
Il cretino lo trovi fra i Lapponi e fra gli indigeni australiani, come l'intelligente.
Se l'italiano fosse stato davvero razzista lo avrebbe da tempo manifestato .
Ha perfettamente ragione l'estensore dell'articolo,  ricordo anche che negli anni Settanta la cultura dominante
 metteva in guardia già allora la sostenibilità fra demografia e risorse.Le coppie non avrebbero dovuto avere più di due figli per mantenere il rapporto mortalità-natività .le crisi economiche (in realtà sono crisi per il popolo dei salariati e stipendiati e qualche ramo piccolo imprenditoriale), hanno di fatto messo sul mercato del lavoro anche le mogli.le famiglie si sono difese lo status sociale, mettendo al mondo mediamente meno di due figli per coppia, grazie alla lungimirante classe dirigente di politici ed economisti megafoni di quei poteri forti che decidono dietro le quinte, nascondendo il proprio anonimato.
Ora siamo ancora in crisi economica eppure qualcuno ha voluto aprire le porte alle migrazioni che badate bene la cifra di delle migliaia di euro che di fatto per loro è un investimento non deve essere calcolata con il metro dei nostri stipendi ,ma con i loro redditi nazionali dei Paesi africani e asiatici di provenienza.
Se pigliassero un aereo e arrivassero a destino da noi (perchè tanto è praticamente lo stesso) pagherebbero molto meno.....ma non ci guadagnerebbe, "l'organizzatore", il carovaniere che dall'interno li porta sulle coste, lo scafista, la mafia che gestisce tramite prestanome alcune cooperative, la Chiesa romana che risparmia di investire in missionari, i politici che li coccolano perchè alcuni saranno cittadini con dirirti di voto italiani, bassa manovalanza per la raccolta del pomodoro per la camorra, gli imprenditori che li possono ricattare per il diritto di soggiorno e pagarli in "nero" e infine molti andranno al Nord oltre l'Italia richiamati da parenti e amici.
E intanto..... il giro di denaro è che le nostre tasse vanno allo Stato italiano e paga a sua volta l'Europa una bella cifra, a sua volta l'Europa che finge pruriti antirazziali, ma che ha dissestato per secoli l'Africa e il lMedio Oriente, colonizzandoli, che non ha mai costruito una cooperazione reale Nord e Sud del mondo, perchè il vero nocciolo del problema è aiutarli a stare dove erano originariamente imparando a costruire una loro civiltà e cultura come dignità impone,ben quei soldi tornano allo stato italiano come accoglienza dei migranti.Stiamo parlando di un giro d'affari che inizia dal Paese di origine e finisce a destino, che è incredibile come valore monetario, dove ci mangiano un sacco di personaggi.E l'italiano?L'indigente nostrano indigeno, è trattato peggio se lo considerate che è un contribuente, non mi risultano mantenuti come i migranti a beghillonare ,ma non per colpa loro.
Cresce il livello di povertà in Italia e crescono le migrazioni.
Questo non è naturale, gli animali migrano dove vi sono risorse in abbondanza,non dove c'è crisi.
Non vanno in Cina, anzi i cinesi stranamente vengono da noi pagati dal loro Stato per aprire attività commerciali i cui proventi tornano come prestiti allo Stato Cinese.
Ora si spezza il pane se lo si ha, per cui proporrei che siano di buon esempio I politici, il Papa, ecc. Se li portano a casa loro e li mantengono a proprio spese.Lo si dice ,ma non lo si fa, e invece bisognerebbe farglielo fare davvero, perchè tutti sono capaci a dire cazzate perbeniste, basta non toccagli il portafogli e a spese dei contribuenti fare bella figura.
Sì siamo all'eutanasia di un popolo....ma non so  sia un vero male, perchè siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti dai messaggi pubblicitari e politici,..facebook è la punta dell'iceberg.

Sariputra

#4
@ Paul11
Sono in gran parte d'accordo con te. Quello che però volevo mettere in evidenza con quel "Non lo so..." è il dramma , che stiamo vivendo, tra la scelta di aprire ad un mondo diverso, immerso nel fondamentalismo e in cui l'elemento religioso dogmatico ha ancora peso ma che è profondamente attratto dal materialismo, e quella di chiuderci in un mondo dominato dal vuoto, dal nostro vuoto.
Quale sarebbe la "nostra" cultura attuale da preservare dai nuovi barbari? La cultura della tecnica che l'uomo deve servire ( e non essere servito...)? Quella che, ogni cosa immaginabile e realizzabile tecnicamente, DEVE essere attuata, per creare nuova fonte di guadagno a quella minoranza che si spartisce il grosso della ricchezza mondiale? La cultura della soppressione di ogni individualità, la cultura gender degli esseri asessuati, degli uteri in affitto, financo dei prossimi uteri artificiale per cui si potrà finalmente liberare la donna dall'incombenza della maternità? La cultura dell'"Esisto perchè appaio in un video"? Come quella ragazza che l'altro giorno ha trovato la morte in autostrada perchè, invece che guardare la strada, guardava lo smartphone per mandare un video-selfie agli amici, per dimostrare che stava arrivando (a 170 kmh...)? La cultura delle persone che non si parlano più direttamente, ma solo tramite whattsapp ? Quella della violenza, e dell'attrazione prepotente alla visione della violenza, che, mentre ipocritamente si critica, dall'altro si celebra ogni giorno nella realizzazione continua di film, videogiochi per i piccoli, immagini pubblicitarie che grondano violenza? Quella del +0.2 del Pil e dell'Ape ?
Non è forse vero che i giovanissimi terroristi islamici si allenano e si preparano utilizzando videogiochi da noi stessi prodotti?
Mi sembra quasi il dover scegliere tra il bastone o l'olio di ricino...

P.s. "Noi" ormai dobbiamo intendere come quel mondo che va dall'Oriente Cino-giapponese e oceania , passando per l' India dei nuovi raja, all'Europa (particolarmente quella di matrice protestante) e al Nord-America, culla di ogni per-versione ( non in senso moralistico, ma in quello di pervertire ogni istanza di umanesimo).
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

paul11

Sariputra,
sono chiaramente d'accordo con te nella tua riflessione, tant'è che ne l finale del mio post avevo scritto:
Sì siamo all'eutanasia di un popolo....ma non so  sia un vero male, perchè siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti dai messaggi pubblicitari e politici,..facebook è la punta dell'iceberg.

Il problema è da una parte identità e autenticità di un popolo dentro un mondo che è globale.
Cosa vuol dire oggi Stato concetto obsoleto ottocentesco delle guerre d'indipendenza e Patria?
Siamo cittadini del mondo o patrioti? Oppure qual è il rapporto fra autenticità delle proprie radici dentro un processo economico e politico che sradica quelle radici identificative?
Il rischio è che l'italiano non  ci sarà più, ma  nemmeno l'africano o il musulmano immigrato : tutti saranno altro, ma cosa?

verdeidea

#6
Sariputra, a parte il fatto che io non sto certo inneggiando all'odio, alla vendetta e alla violenza, al contrario, non voglio che finiamo con l'accettare rassegnati e supini l'odio, la violenza e la vendetta di masse di clandestini , molti dei quali neppure sappiamo chi sono, che stiamo accogliendo solamente per far soldi. Desidererei che fossimo tutti coscienti della nostra evoluzione, del nostro progresso che ha toccato livelli davvero sorprendenti fino a qualche decennio fa, ma che purtroppo stiamo perdendo e rischiamo di non raggiungere mai più solamente perché diventati inetti o indolenti o semplicemente perché pensiamo che non sia possibile per noi regredire e tornare alle barbarie del medioevo o dell'attuale Oriente/Medioriente.
Non si può parlare di "chiusura"! Proprio noi dovremmo chiuderci a riccio come primitivi? No! Non si tratterebbe di chiusura ma di TUTELA, di difesa di tutto ciò che si è conquistato non certo facilmente, e allo stesso tempo si tratterebbe di insegnare alle altre culture il RISPETTO. Rispetto degli altri, del territorio che ti accoglie, rispetto delle leggi, delle usanze, delle tradizioni e della sensibilità del popolo che ti accoglie. In poche parole si tratta di educare ed esigere di essere civili prima ancora di richiedere e/o concedere la cittadinanza o la permanenza sul nostro territorio. Altrimenti la nave affonda e si annega tutti, civili ed incivili. Altrimenti la miseria, il degrado, la barbarie e la disumanizzazione ritornano più aggressivi che mai.
Non occorre essere scienziati per capirlo, occorre solo essere onesti e riconoscere che bisogna porre severamente dei limiti alle cose.
Paul, bravissimo, mi complimento con te perché hai scritto con esattezza e chiarezza finalmente quello che molti ancora si ostinano a non dire o a non voler capire. L'inganno maggiore, a mio avviso, proviene proprio dai politici di sinistra, da tutta quella sinistra che finora ha dominato l'intellighenzia e, forte di questo potere che non vuol perdere ma svuotata di ogni senso ed efficacia, non produce altro che danni sapendo di produrli.

Paul, dici "siamo all'eutanasia di un popolo... ma non so  sia un vero male, perchè siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti dai messaggi pubblicitari e politici,..facebook è la punta dell'iceberg.". In parte sono d'accordo, siamo all'eutanasia (non so fino a quando sarà indolore), tuttavia non mi chiederei se sia un male o un bene, a mio parere è certamente un male e cerco di spiegare anche il perché.
Sì, è vero, siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti , ma forse crediamo che gli altri, le altre culture siano migliori? Sono più semplici, forse più ingenui, più arretrati, certamente meno eleganti, meno diplomatici, economicamente più poveri, ma di certo moralmente ed eticamente molto più arretrati di noi, ce lo dimentichiamo troppo spesso. Un esempio? Uno e banale esempio perché è capitato proprio in questo post.
Siamo mediocri, decadenti, pigri mentalmente e rincoglioniti, un esempio ce lo ha fornito involontariamente Sariputra dicendo di aver apprezzato l'inaspettata pentola piena di deliziosi spiedini offertagli gentilmente dalla vicina maomettana in occasione della loro festa musulmana del sacrificio. Gentilezze che gli italiani non hanno più? Non credo. Certo, le nostre buone maniere e la nostra spontanea affabilità l'abbiamo trascurata ultimamente, ma possiamo riprenderci. Non sarà piuttosto che la gentilezza della vicina sia per tornaconto? Per accattivarsi la simpatia prima ancora di poter essere stigmatizzati per qualcosa? Un cercare di pararsi il sedere prima di una possibile caduta. Ma non escludo che siano persone sinceramente cordiali e gentili.
Tuttavia lo sa Sariputra come si ottengono quei "deliziosi spiedini"? E' ignorante o non se ne frega niente? Secondo il rito musulmano l'animale deve essere sgozzato vivo e lasciato morire lentamente per dissanguamento in preda ad atroci dolori. Gli stessi musulmani che non hanno alcun rispetto verso glia animali in genere e verso alcuni in particolare, ad esempio i cani perché ritenuti impuri. Si dilettano perciò a torturarli ed ucciderli, per loro è un dovere e un piacere insieme. Vi pare che siano eticamente e moralmente migliori di noi? No, assolutamente.
Mentre noi ci siamo evoluti ed abbiamo riconosciuto anche agli animali dignità nella loro esistenza; mentre noi ci siamo civilizzati e ci sensibilizziamo sempre di più emanando leggi che tutelino gli animali anche nei mattatoi affinché non siano maltrattati (anche se non tutti i mattatoi rispettano tali norme, ma è un altro discorso), le altre culture non sanno neppure di che si tratta, sono ancora agli albori della della civiltà, o forse neanche...
E' solo un misero, banale esempio ma se ne possono fare migliaia di altri.

Certo, noi occidentali, europei, stiamo attraversando un periodo molto critico della storia della nostra evoluzione (perché è indubbio che si tratta di evoluzione), ciò non significa che non possiamo correggere gli errori, superare la fase di sbandamento, di stallo e tornare a crescere, ad evolverci ulteriormente.

Se ci troviamo in una fase in cui abbiamo perso un po' di sana umanità o i nostri giovani sembrano sbandati poiché non li abbiamo più educati ed aiutati a diventare adulti, seri e responsabili non significa che abbiamo perso la capacità di essere buoni educatori; bisogna soltanto ricredersi, constatare il fallimento in alcuni aspetti educativi e ripensare a nuovi modelli, a nuovi valori o a valori antichi da rivalutare.


Quindi non siamo totalmente dominati dal vuoto, come dice Sariputra; ma ci siamo lasciati andare... Piuttosto direi che dovremmo tornare a dominare noi stessi, a riprendere in mano le nostre sorti, ad essere di nuovo combattivi tornando padroni del nostro destino, a progettare nuovamente un futuro facendo del passato, e del nostro grande, enorme patrimonio civile che abbiamo saputo erigere, solide basi su cui costruire e ricominciare il cammino.

verdeidea

#7
GRAZIE NONIS - Una sola domanda: centomila, un milione, cento milioni. Quanti immigrati saremo ancora costretti ad accogliere e a mantenere? Un quesito più che legittimo ma non degno di risposta, come se a porlo fosse lo scemo del villaggio, immeritevole di riscontro perché tonto e in questo caso anche razzista. Il governo non ritiene opportuno dare spiegazioni, chiarimenti o giustificazioni. Il governo decide ed il cittadino deve accettare, senza se e senza ma. Poco importa se la situazione gli è sfuggita di mano, ed intere zone delle nostre città somigliano a camping sgangherati con tanto di cloache a cielo aperto.

Poco importa se in alcune strade i residenti sono ostaggio di centinaia di immigrati, portati lì da associazioni di volontariato che ben si guardano dal dirottarli verso le loro vie, sotto le loro finestre. Via Cupa a Roma è l'esempio più eclatante: strada e marciapiede invase da centinaia di immigrati. Piedi e gambe che spuntano dalle canadesi; bacinelle per il bucato; sedie, sgabelli, divani sfondati; asciugamani che pendono dai rami degli alberi o da improvvisati stendini; rifiuti, pattume, rivoli e tanfo d'urina a tenere in ostaggio gli abitanti di un'intera via.

Poco importa se le nostre stazioni sono diventate degli accampamenti, dove il semplice acquisto di un biglietto e l'attesa del convoglio in arrivo diventano paurosa odissea. Odissea che continua all'interno di un vagone, testimone nostalgico dei tempi in cui si viaggiava leggendo un libro o godendosi il paesaggio guardando fuori del finestrino, oggi ridotto a spettatore delle nostre paure, dei pestaggi, degli abusi, dei biglietti non pagati, dei colpi d'ascia e degli stupri.

Accoglienza obbligatoria, fatta coi piedi e vergognosamente sgangherata.
Il prefetto, coadiuvato dalle varie cooperative a guadagno speciale, decide i luoghi, le zone, gli edifici. Centoventi immigrati in una palazzina di trenta residenti; venti in un paese di quaranta abitanti; cinquanta in una cascina di due nuclei famigliari formati da otto persone; una mamma e due bambini costretti a convivere nella stessa palazzina con venti migranti. Ingresso, giardino e scala in comune.
E' colpa del prefetto, no .. del sindaco, no .. del comune, no .. di Alfano, no .. del questore, no .. Fattene una ragione, caro cittadino italiano, la colpa è solo tua. Razza di lamentoso egoista poco buonista e molto razzista, che mai ti fai scappare l'occasione per recitare il tuo solito slogan: "La maggior parte di questi profughi ... profughi non sono, ed i corpi ben pasciuti ed i ventri scolpiti di questi fuggiaschi fan sorgere più di qualche dubbio in proposito. Inoltre, di donne e bambini se ne vedono pochi. Quindi sono vigliacchi e sono scappati lasciandoli sotto le bombe, oppure sono bugiardi, e abusivi poiché rubano il posto a chi ha veramente bisogno del nostro aiuto".

Ficcatelo bene in mente, non frega a nessuno se i dati e le statistiche ti danno ragione, caro illuso cittadino italiano.
Ad ogni modo, dopo mesi di grosse ronfate, Renzi il ganassa ha implorato Merkel e Hollande di rispettare gli accordi e di spalancare i confini per aiutarci a smaltire il mare di migranti che invade la nostra penisola. I "padroni" dell'Unione hanno risposto che si faranno carico solo di qualche manciata di veri profughi. "Vedremo, ci riuniremo, ne riparleremo ma adesso stai a cuccia, e ricordati di dare una svegliata al tuo tirapiedi che con gli hotspot sta facendo l'ennesima figura di melma". Infatti, pur quintuplicando uffici e personale, al paese più lento e burocrate del mondo, e cioè il nostro, servono anni per dimostrare se un clandestino ha diritto a rimanere o è obbligato ad andarsene.

Piccolo esempio personale: la mia cittadina ospita da più di due anni 100 clandestini (la loro nazionalità non corrisponde a quella dei paesi in guerra, ma non è questa la novità) e ad oggi nessuno di loro è mai entrato in possesso del documento del "puoi restare o ciao".
Ahinoi, in questo paese incapace di intendere, ma soprattutto di volere, il "Ciao devi andartene, sei espulso" si riduce alla semplice consegna di un misero foglietto di via cacciato in mano all'espulso. Costui, abbandonato a se stesso ma libero di andare in ogni dove su e giù per lo stivale, si accoda ad altri clandestini già "cacciati" sulla carta ma ormai stanziali sul nostro territorio, e si somma ai richiedenti asilo allontanati dai vari centri accoglienza per condotta violenta, o perché pizzicati a rubare a spacciare e fare altre cose brutte, ma ancora in attesa di riconoscimento e quindi senza foglio d'espulsione.
Non da ultimo, notizia di questi giorni, pare che i soldi per pagare le cooperative si siano misteriosamente bloccati da qualche parte. Quindi, a questa marea di espulsi e di viandanti, si potrebbe aggiungere quella degli sbattuti fuori dagli alloggi-alberghi-residence e dalle caritatevoli e samaritane cooperative.
In conclusione, siamo in balia di menti folli e perverse. Oppure ostaggio, noi e i clandestini, di scaltri cervelli che stanno pianificando la riorganizzazione demografica europea.
In entrambi i casi, esiste una sola certezza: ci stanno democraticamente fregando.

(Magdi Cristiano Allam)

cvc

Verdeidea, ammetto che anche a me capita a volte di pensarla così. Certo molto dipende anche dalle esperienze personali. Sariputra ha citato un'esperienza positiva, e anch'io ne potrei citare (anche negative però). Certo se lo chiedi a uno che è stato accoltellato da un marocchino perchè non gli ha dato una sigaretta, non so che ne penserebbe degli involtini di Sariputra o del caffè che mi ha offerto un pakistano sul lavoro. Però attenzione. Io non voglio demonizzare la politica per un semplice motivo: l'alternativa alla politica è la guerra. Per quanto la politica possa essere sporca o ambigua o altro, è sempre meglio delle carneficine e dell'odio indiscriminato. Che poi in alcuni casi sia necessaria, non sono io a metterlo in dubbio. Ma che si possa evitare quanto più si può, credo che su questo saremo daccordo. Ora la politica, sporca e ambigua, fra le altre cose illusorie presenta questo: che si possa ripristinare il passato. Sono daccordissimo che l'immigrazione vada regolamentata e che bisogna trovare il modo per frenare questa emoraggia di persone insostenibile per qualunque popolo. Però non si può nemmeno palesare l'irrealistica visione di un ritorno al passato dove ognuno ritorna a casa sua e puoi parlare con tutti nel tuo dialetto. Quelli che ci sono rimarranno ed è irrealistico pensare che chi ha un lavoro regolare, famiglia e magari figli nati qui, possa fare bagagli e andarsene. E nemmeno che persone che hanno culture molto diverse dalla nostra possano rinunciarvi in toto. Certo, se io avessi potuto avrei evitato questa situazione, ma oramai non si torna indietro. Naturalmente I vecchi trattati europei sula libertà di circolazione vanno rivisti, perchè nessuno stato può accogliere tutti. Lo disse la Merkel, poi se lo rimangiò appena si accorse che la scena del pianto in tv della bimba gli faceva perdere consensi. Il problema dei problemi è che abbiamo una classe politica molle, e non solo in Italia. La grande politica la fanno I grandi uomini (o donne), e non le regole. Le regole servono solo nell'intervallo in cui saranno superate da nuove regole. La demenza digitale non aiuta. E nemmeno la mancanza di formazione. Per formazione non intendo quella lavorativa, ma quella delle persone. Non nel senso di come voleva formare Mussolini. Qui si tratta di smettere di dire cazzate ai giovani, basta con il dipingergli un mondo fantastico e virtuale sul modello di quello della pubblicità. Bisogna dire: "Ragazzi qui è dura, iniziamo a vedere come l'umanità ha siuperato I problemi attraverso la storia". E questo va fatto subito, quando le giovani menti assorbono come spugne. E magari un giorno avremo ancora politici degni di tal nome.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Freedom

E' sempre e solo un problema di interessi. In questo come negli altri problemi che affliggono questa epoca così tormentata.

Dunque di leggi fatte "male" o mancanti. Cioè di interessi non tutelati in Parlamento.

Ci sono due grandissimi temi NON rappresentati politicamente: l'immigrazione e il lavoro. Entrambi stanno portando il Paese e, forse, l'Europa intera allo sfascio. Le classi dominanti, che hanno criminalmente perseguito questo disegno suicida, hanno la sola colpa di essere somari, cialtroni e così avidi, da non comprendere che ci stanno portando dritti all'inferno. E, prima o poi, loro stessi ne subiranno le conseguenze. Nonostante abbiano protezioni importanti di ogni genere e grado.
Dicevo che hanno la sola responsabilità di essere ciechi ma stanno facendo il loro lavoro: perseguono i loro interessi.

Chi non sta facendo niente ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti è il popolo. Popolino diciamo. Come scriveva Manzoni.

Che poi noi si abbia tutte le attenuanti di 'sto mondo in quanto la nostra insipienza non dipende solo dal nostro essere beoti ma è, soprattutto, il frutto di un astuto lavaggio del cervello, non basta a giustificarci.

La strada maestra è organizzarci per tutelare i nostri interessi.

Ma non siamo a buon punto. O meglio non lo siamo nella realtà. In Facebook i "non mi piace" hanno raggiunto una quota significativa. Non credo tuttavia, che le classi dominanti stiano in pensiero......
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

doxa

Ci sono leggi che vietano un referendum popolare riguardante l'accoglienza o meno degli immigrati clandestini ?

Se è possibile un referendum perché nessun partito di opposizione se ne fa promotore ?

paul11

Citazione di: Freedom il 30 Settembre 2016, 08:25:29 AME' sempre e solo un problema di interessi. In questo come negli altri problemi che affliggono questa epoca così tormentata. Dunque di leggi fatte "male" o mancanti. Cioè di interessi non tutelati in Parlamento. Ci sono due grandissimi temi NON rappresentati politicamente: l'immigrazione e il lavoro. Entrambi stanno portando il Paese e, forse, l'Europa intera allo sfascio. Le classi dominanti, che hanno criminalmente perseguito questo disegno suicida, hanno la sola colpa di essere somari, cialtroni e così avidi, da non comprendere che ci stanno portando dritti all'inferno. E, prima o poi, loro stessi ne subiranno le conseguenze. Nonostante abbiano protezioni importanti di ogni genere e grado. Dicevo che hanno la sola responsabilità di essere ciechi ma stanno facendo il loro lavoro: perseguono i loro interessi. Chi non sta facendo niente ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti è il popolo. Popolino diciamo. Come scriveva Manzoni. Che poi noi si abbia tutte le attenuanti di 'sto mondo in quanto la nostra insipienza non dipende solo dal nostro essere beoti ma è, soprattutto, il frutto di un astuto lavaggio del cervello, non basta a giustificarci. La strada maestra è organizzarci per tutelare i nostri interessi. Ma non siamo a buon punto. O meglio non lo siamo nella realtà. In Facebook i "non mi piace" hanno raggiunto una quota significativa. Non credo tuttavia, che le classi dominanti stiano in pensiero......

Sono d'accordo.
Il problema fondamentale è la totale mancanza di idee, di analisi, di progettualità del cosiddetto progressismo che corrispondeva alla sinistra storica dopo il crollo del muro di Berlino. Basta guardare la storia italiana del PCI filo URSS al PD attuale di Renzi, ma la stessa cosa vale per la sinistra i n Francia, la socialdemocrazia in Germania,ecc. Il sindacalismo nei vari Stati ne è stata la conseguenza.
Quindi si è passato da un massimalismo direi ortodosso quasi rivoluzionario ad un riformismo in cui il Welfare State (o Stato di benessere) ,diciamo l'ombrello sociale dei servizi come sanità, scuola come diritti sociali e civili è stato il punto massimo di arrivo.

Le crisi economiche spostano a destra gli elettorati e abbassano le rivendicazioni sindacali , è un dato storico, ecco il motivo per cui vengono dipinte ad arte le crisi "finto persistenti", perchè comunque c'è chi incassa parecchio denaro anche dalle crisi, o meglio dalle pseudo crisi.
Il sindacato da rivendicativo  passò a partecipativo con enti bilaterali, una sorta di neocorporitavismo, in cui il tavolo negoziale era composto da Governo e rappresentanti delle associazioni dei lavoratori e imprenditoriali.

Con il muro di Berlino e la globalizzazione lo scenario economico che è struttura ha fatto crollare le sovrastrutture formali e informali della politica, appiattendo le differenze fra sinistra e destra, non cambia nulla o quasi ormai, le differenze non sono più ideologiche e tanto meno di sostanza, entrambi si accodano ai poter i"forti" ovvero a chi ha le potenti leve delle decisioni economiche,chi quindi può mutare gli scenari economico-sociali e di conseguenza il governo della politica.
Oggi qualunque cosa fuoriesca dai governi(non solo italiano) è assolutamente continuità al processo di appiattimento, ovvero"tanto  non cambia nulla",anzi peggiora la condizione di democrazia e di condizioni dei servizi di quel fu-Welfare.

Perchè le le ve del potere non sono dentro le nazioni, sono sovrannazionali ormai, ed è lampante. nella globalizzazione. Per cui i singoli Stati non possono che accodarsi alla"corrente di un fiume" che li trasporta. Infatti succede che le destre radicali portano lo sciovinismo, ovvero il nazionalismo  come difesa, mentre le sinistre, ma proprio per rmancanza di analisi e progettualità, di fatto si accodano al potere internazionale ,cercando "piccole" mediazioni. Perchè manca totalmente il concetto di internazionalismo che fu un punto fondamentale del primo socialismo e comunismo storico.
Manca proprio il ruolo della filosofi apolitica e del diritto sposata all'analisi economica che determina un idea di socializzazione e di democrazia che fu alla base invece un paio di secoli fa alla storia che venne dopo ,come processo dialettico fra l'incontro e scontro di rivoluzione/massimalismo e riformismo/pragmatismo/parlamentare ,quindi fra i due grandi filoni del liberalismo e del socialismo che accettarono alla fine il parlamentarismo democratico costituzionale come via maestra pe ril governo politico dei popoli.
Tutto questo è esploso contraddittoriamente ,perchè i problemi attuali(ma direi proprio dalla caduta del muro di Berlino) sono "più grandi" degli Stati nazionali che perdendo la propria sovranità ,hanno spostato la decisione del governo ad organismi sovrannazionali sempre meno controllabili dalla democrazia , ovvero dalla rappresentanza popolare .

Oggi i Governi nazionali hanno margini di manovra sempre più piccoli, perchè devono stare dentro dei limiti imposti dalla sovrannazionalità .

Quindi ,manca una seria analisi dei tempi attuali strutturale , quindi dalla teoretica alla prassi.
Non si può essere oggi, come ha dimostrato drammaticamente la Grecia, con un piede in due scarpe, non si può più praticare dentro le proprie frontiere il vecchio concetto della sinistra storica e dall'altra far parte di una sovrastrttura come l'Europa che impone dei limiti perchè ha enormi poteri fiancheggiata dal Fondo Monetario Internazionale.
Oggi uno Stato lo elimini prendendogli il suo debito (come una banca fa con un mutuo ipotecario) e ricattandolo, e imponendo nella logica della competizione internazionale e globale che le industrie di  fatto spariscano da quel Paese per andare altrove, e ancora imponendo processi migratori.
Ci rendiamo conto che i problemi quindi travalicano la forma giuridica del singolo Stato? E' impossibile determinare una controtendenza dentro i singoli tavoli negoziali nazionali. Questa è l'attuale forza della gobalizzazione dei poteri forti economici, ovvero le leve decisionali sono sempre altrove, insondabili, nascoste, dall'altra i popoli soffrono vivendo materialmente i problemi e non vedendo possiblità di uscite.

I partiti e  i sindacati devono essere necessariamente transnazionali, quindi è l'internazionalizzazione il vero luogo della mediazione e rivendicazione di regole e diritti. 
Ma è da conquistare ,perchè nessuno ci dice quando ci sarà un'Europa politica come il federalismo USA, nessuno vuole poteri politici che possano contrastare il potere dell'economia e della finanza globale.

A livello locale, i Governi sono quindi facce, volti che si alternano senza mutare le condizioni, al massimo mediano gl ieffetti,mai le cause.

Freedom

Citazione di: paul11 il 30 Settembre 2016, 09:43:36 AM
I partiti e  i sindacati devono essere necessariamente transnazionali, quindi è l'internazionalizzazione il vero luogo della mediazione e rivendicazione di regole e diritti.
Ma è da conquistare ,perchè nessuno ci dice quando ci sarà un'Europa politica come il federalismo USA, nessuno vuole poteri politici che possano contrastare il potere dell'economia e della finanza globale.

A livello locale, i Governi sono quindi facce, volti che si alternano senza mutare le condizioni, al massimo mediano gl ieffetti,mai le cause.
E' condivisibile tutto il tuo post e quoto solo la parte che mi consente di proseguire nel ragionamento.

E' esattamente (la tua analisi) ciò che afferma Toni Negri nel suo libro "Impero" (1999 o 2000 non ricordo bene) che, tra l'altro, fu uno straordinario successo mondiale. E fu tra i testi sacri del movimento No Global internazionale. Solo in Italia è stato trattato con sufficienza ma, è noto, l'autore è stato sempre odiato, ingiustamente processato ed esiliato dal nostro Paese. Oddio, tra le decine di capi d'imputazione, tra i quali spicca quello grottesco di essere stato il capo delle Brigate Rosse, una condanna o due sono riusciti a comminargliela ma mai per azioni dirette da lui compiute. Ideologo! La sua grande colpa fu ed è quella di combattere contro il potere. Scusa per la digressione ma, nonostante non abbia mai simpatizzato per Autonomia Operaia, simpatizzo per i perseguitati politici.

La ricetta suggerita da Toni Negri per combattere lo stato attuale delle cose è duplice e da me solo parzialmente condivisa. Egli afferma che il reddito di cittadinanza e l'abbattimento di ogni frontiera sono le due lotte prioritarie da porre nell'agenda politica.

Concordo sul reddito di cittadinanza ma non credo che l'abbattimento delle frontiere sia cosa auspicabile. Al contrario penso sia opportuno ripristinare ferrei controlli. Forse quando Negri scrisse il suo libro e avanzò la sua proposta non rilevò la piega criminale che stava prendendo il fenomeno immigratorio. Criminale nel senso che le classi dominanti avrebbero sfruttato in modo vergognoso questi epocali spostamenti di persone. E la dimostrazione lampante che il fenomeno è a favore di chi comanda è che sono le classi dominanti stesse a favorire l'immigrazione. Purtroppo possono contare su un insieme di circostanze favorevoli, specialmente psicologiche (chi si oppone fa la figura del razzista quando va male e dell'egoista quando va bene) e sull'alleanza di importanti e, forse in buona fede, masse di persone. Anche il Papa è fra costoro? E' in buona fede? A me piace pensare di sì ma......la mano sul fuoco non gliela metto.

Comunque sia, la situazione rende inevitabile ed urgente l'impegno di tutti a favore di un miglioramento di una situazione pericolosamente critica. In ultima analisi ci sono infiniti campi di battaglia nella vita reale (lavoro, politica, sociale, etc.) ed è arrivato il momento di entrarci.

Io, dopo trenta e più anni di impotenza, avverto che ci siamo: i tempi sono maturi per fare qualcosa. Ed il poco o niente che posso fare lo faccio e lo farò. Per me stesso, per i miei figli, per gli altri.


Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

verdeidea

Citazione di: Freedom il 30 Settembre 2016, 15:37:40 PM
Io, dopo trenta e più anni di impotenza, avverto che ci siamo: i tempi sono maturi per fare qualcosa. Ed il poco o niente che posso fare lo faccio e lo farò. Per me stesso, per i miei figli, per gli altri.
Bravo Freedom, posso dire la stessa cosa anch'io. Non mi sono mai interessata attivamente di politica ma adesso sento che è necessario farlo.

acquario69

Citazione di: verdeidea il 08 Novembre 2016, 01:01:24 AM
Citazione di: Freedom il 30 Settembre 2016, 15:37:40 PM
Io, dopo trenta e più anni di impotenza, avverto che ci siamo: i tempi sono maturi per fare qualcosa. Ed il poco o niente che posso fare lo faccio e lo farò. Per me stesso, per i miei figli, per gli altri.
Bravo Freedom, posso dire la stessa cosa anch'io. Non mi sono mai interessata attivamente di politica ma adesso sento che è necessario farlo.

ma secondo voi e' ancora possibile fare politica secondo le modalità o l'idea e il significato che normalmente gli si attribuisce,oppure se non bisognerebbe cominciare ad intenderla in una maniera completamente nuova?

non credete che sia innanzitutto necessario rimettere tutto ma proprio tutto in discussione e proprio a partire da quei "valori" su cui si fonda questo modello -unico- di società (che pare evidente abbiamo fatto nostri,forse a tal al punto in cui rimane persino difficile immaginare che possano esisterne altri!) ..ma anche e sopratutto come stile di vita vero e proprio?

Discussioni simili (5)