"AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE" PER SALVINI?

Aperto da Eutidemo, 26 Gennaio 2019, 13:11:49 PM

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Eutidemo

L'art.3 della Legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1, prevede che i ministri siano sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria come qualunque altro cittadino; a tal fine, è però necessaria, ex art.96 Cost., l'autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati.
Al riguardo, la norma citata prevede che, ciascuna delle due assemblee: "...può, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, negare l'autorizzazione a procedere ove reputi, con valutazione insindacabile, che l'inquisito abbia agito:
a) "per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante";
b) "per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo"."
Pertanto, nè il Senato nè la Camera dei deputati, possono minimamente sindacare il "fumus boni iuris" di innocenza del soggetto; cioè, non possono ASSOLUTAMENTE entrare nel merito dell'imputazione, al fine di valutare se essa sia sufficientemente fondata per rinviare a giudizio un ministro.
Pertanto, tanto per capirci con un esempio limite:
- anche se le camere sono convinte che il ministro abbia effettivamente commesso il reato imputatogli, possono comunque negare l'autorizzazione se ricorrono uno o entrambi gli elementi sub a) e b);
- anche se le camere sono convinte che il ministro sia del tutto innocente del reato imputatogli, devono comunque concedere l'autorizzazione se NON ricorrono uno o entrambi gli elementi sub a) e b);
Questo è un punto che molti non riescono a capire bene, a cominciare dagli stessi senatori e dai deputati; anzi, a dire il vero, la maggior parte di costoro lo capisce BENISSIMO, ma se ne infischia solennemente.
                                 °°°
Ciò premesso, nel caso di specie il Senato "non dovrebbe" minimamente sindacare se Salvini abbia o meno posto in essere una condotta che possa configurare il reato di sequestro di persona di cui all'art.605 CP (e, secondo me, anche dell'art.289 TER CP); non è questo il punto, in quanto, al riguardo,  sarà il Tribunale a decidere...sempre che gli venga gentilmente concesso.
Il Senato "dovrebbe" ESCLUSIVAMENTE valutare gli elementi sub a) e b).
                                 °°°
Al riguardo, Salvini ha già dichiarato di volersi avvalere della lettera a), in quanto sostiene di aver operato il sequestro: "...per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante", dichiarando testualmente su FB quanto segue: "Io faccio il ministro e applico la legge, quindi nel caso della nave DICIOTTI ho applicato l'articolo 52 della Costituzione italiana, secondo il quale la difesa della patria è sacro dovere del cittadino, soprattutto se il cittadino è pure ministro".
Se si trattasse di una mera battuta di spirito (sebbene di pessimo gusto, se si pensa a chi, per la "difesa della patria", è morto in guerra), ci si potrebbe anche stare; la "boutade", infatti, non manca di uno suo, sia pur macabro, umorismo.
Se, invece, Salvini parla seriamente, forse vuole mettere le mani avanti, mirando ad ottenere la seminfermità mentale!
Ed infatti:
1) Lui è, putroppo, il ministro dell'interno, e non anche, per fortuna, quello della difesa.
2) L'art.52 della Costituzione viene citato a vanvera, in quanto non si riferisce affatto al controllo dell'IMMIGRAZIONE clandestina, bensì alla difesa armata della patria in caso di GUERRA; come si evince dal richiamo, in tale norma, al servizio militare in caso di un eventuale "richiamo alle armi".
3) Nel caso di specie, peraltro, non si era neanche in presenza di un tentativo di IMMIGRAZIONE clandestina nel nostro territorio, perchè quei naufraghi li è andati a raccogliere in acque maltesi una nostra nave da guerra, e poi li ha condotti in un nostro porto; per cui, semmai, Salvini avrebbe dovuto denunciare all'A.G. il comandante della nave (cosa che non ha fatto), ma non sequestrarne i passeggeri (cosa che invece ha fatto, senza motivare il provvedimento per ragioni sanitarie o di ordine pubblico).
4) Semmai, se proprio vogliamo parlare della nostra Costituzione, Salvini (in questo ed altri casi), l'ha disapplicata, poichè, impedendo in blocco lo sbarco dei passeggeri, senza valutare le loro singole posizioni individuali, oltre a molte altre leggi nazionali ed internazionali, ha violato anchel'art.10 della Costituzione, il quale sancisce che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica Italiana".
Si potrebbe continuare a lungo nell'elencare le  altre molte ragioni per le quali l'affermazione di Salvini, secondo me, è TOTALMENTE priva di costrutto; ma sarebbe una inutile perdita di tempo, come se si volesse insistere nella confutazione della teoria della TERRA PIATTA.
                                 °°°
Molto più sensatamente, invece, i suoi avvocati potrebbero appellarsi alla lett.b), e, cioè, al fatto che Salvini avrebbe agito "per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo".
Il che è una cosa ben diversa!
Al riguardo, rilevo quanto segue:
1) 
Benchè possa sembrare paradossale che una nave militare italiana venga tenuta sotto controllo dai carabinieri per evitare sbarchi indesiderabili, sequestrandone a bordo gli occupanti (invece di trasferirli in questura), qualche abile avvocato potrebbe argomentare che, nel caso di specie, ciò si è reso necessario per:
- ragioni di igiene (per esempio, in caso di rischio di contagio) 
- di ordine pubblico (per esempio, in caso di rischio di risse allo sbarco).
Ma tale tesi, a mio avviso, non regge, in quanto, nel caso di specie, il sequestro dei passeggeri e dell'equipaggio a bordo della nostra nave militare, che è TERRITORIO ITALIANO, non è avvenuto: 
a) 
Nè per "ragioni di igiene",  nel qual caso, invero, la legge prevede un apposito provvedimento di "quarantena", che è ben diverso da quello messo in atto; in tal caso, infatti, i migranti avrebbero dovuti essere ricoverati in una struttura ospedaliera idonea "a terra", adeguatamente assistiti e  curati in aree sterili separate, e non tenuti a bordo di un natante , il che costituisce un ulteriore reato contro l'incolumità personale dei passeggeri e dell'equipaggio.
b)
Nè per "ragioni di sicurezza e di ordine pubblico", perchè non risultava alcun elemento di rischi del genere in caso di sbarco, nè è stato rilevato da alcuna autorità competente...neanche da Salvini stesso, che non ha mai parlato di una cosa del genere.
Ed invero, come documentalmente dimostrabile, Salvini:
- ha deciso monocraticamente ed "arbitrariamente" che i profughi non potevano sbarcare, senza però adeguatamente motivare le ragioni di igiene, sicurezza e di ordine pubblico che gli avrebbero consentito di farlo, il che ha reso il suo atto illegale ex comma 1 del nuovo art. 21 septies, L. n. 241/1990 per mancanza di espressa motivazione ("Hoc  volo, sic iubeo, sit pro ratione voluntas");
- anzi, al contrario, Salvini ha addirittura  PUBBLICAMENTE ed ESPRESSAMENTE  dichiarato che le ragioni per cui non intendeva farli scendere, NON erano affatto ragioni di igiene, di sicurezza o di ordine pubblico, BENSI' ragioni di natura ricattatoria, volte ad ottenere la ridistribuzione dei migranti della Diciotti anche in altri Paesi europei, con ciò autodichiarandosi letteralmente colpevole del reato di cui all'art. 289 ter Codice penale (lui stesso ha pubblicamente dichiarato che tale norma descrive alla lettera la sua condotta, e, in questo, ha ragione).
2)
Una seconda obiezione, che potrebbe essere mossa dai suoi avvocati, è che Salvini sarebbe comunque "scriminato", avendo lui -sia pure con un atto in se criminoso- perseguito una finalità politica conforme a quella del governo di cui fa parte, e, cioè, il controllo dell'immigrazione clandestina.
Al riguardo, secondo me:
a) a mio avviso, una causa politica, la quale comporti un atto criminale, non può in nessun caso fungere da esimente del reato; 
b) La causa politica non sussisteva, poichè il governo di cui fa parte S., sottoscrivendo pochi mesi prima l'art.6 dell'Accordo di Bruxelles, aveva ESPLICITAMENTE consentito agli altri Paesi Europei di accogliere i migranti "UNICAMENTE SU BASE VOLONTARIA" (testuale); per cui, volerli COARTARE ad accogliere forzosamente quelli della Diciotti, a mio avviso, costituiva una palese violazione dell'art.6, il che renderebbe INGIUSTO lo scopo perseguito, da Salvini, con il suo ricatto, in quanto in contrasto con la politica dal suo stesso governo, consacrata in un accordo internazionale.
Le cose sarebbero state diverse se lui avesse posto in essere il ricatto per ottenere una revisione di detto art.6 (anche se il reato si sarebbe configurato egualmente); MA NON E'QUESTO QUELLO CHE HA FATTO E DICHIARATO, visto che si è limitato a ricattare gli Altri Paesi (non l'UE) per ottenere che qualcuno di essi forzosamente accogliesse i migranti, in violazione dell'art.6 e della politica del suo stesso governo!
4)
Infine, gli azzeccagarbugli di Salvini potrebbero appellarsi anche (sebbene non ora, ma solo in una successiva sede giudiziale) ad una sorta di "norma pattizia" che regola il coordinamento delle operazioni in mare tra ministero dell'Interno e Guardia Costiera, cioè, la cosiddetta Sop 009/2015; tale "pseudo-norma",  per ragioni meramente logistiche, e non giuridiche, attribuisce al Viminale il potere di indicare alle Capitanerie nelle operazioni Sar il "porto sicuro di approdo". 
Per cui,  alla Diciotti, era stato indicato un approdo "di transito" (il molo di Levante di Catania), per simulare, giuridicamente, una condizione di "non arrivo" in porto (con conseguente obbligo di sbarco) bensì di "operazione ancora in corso"; contro la realtà fattuale dell'effettivo attracco.
Ma, a mio parere, si tratta di una disposizione organizzativa assolutamente irrilevante, perché subordinata alla legge penale e alle norme amministrative; oltre che, va da sé, alle Convenzioni internazionali e alla Costituzione, e in questo caso, usata per aggirarle. 
In ogni caso, per le ragioni sopra esposte, in sede di diniego dell'autorizzazione a procedere, tale argomentazione giuridica non dovrebbe essere assolutamente considerata dal Senato; ma solo successivamente in Tribunale, se l'autorizzazione venisse concessa.
                                 °°°
CONSIDERAZIONI POLITICHE
Secondo me, le mie considerazioni giuridiche di cui sopra (corrette o meno che esse siano), NON INFLUIRANNO MINIMAMENTE SUL VOTO DEL SENATO, i cui membri, o per ignoranza o in malafede, si regoleranno solo in base all'opportunità politica!
In tal modo essi violeranno palesemente la Costituzione (oltre che la loro coscienza); ma, visto che la loro decisione sarà INSINDACABILE...che cosa importa loro!
1)
Salvini dichiara di non volersi avvalere dell'immunità, ma di voler essere pubblicamente processato, il che:
- da un lato gli fa buon gioco politico, perchè lo fa fittiziamente passare per un eroico "martire dell'idea", con conseguente ottima resa elettorale;
- dall'altro "non gli fa correre nessun effettivo rischio personale", perchè, se fosse davvero in buona fede, come leader indiscusso della Lega, dovrebbe dare disposizioni precise al suo partito di votare in favore della autorizzazione...cosa che, almeno fino ad ora, SI E'BEN GUARDATO DAL FARE!
2)
I senatori di sinistra, voteranno sicuramente a favore dell'autorizzazione, in parte secondo coscienza, ma in buona parte anche per pregiudiziale ostilità contro il capo della destra; sebbene, sotto il profilo meramente politico, un pubblico processo a Salvini sarebbe per loro un vero DISASTRO ELETTORALE!
3)
I senatori della destra, voteranno sicuramente contro l'autorizzazione, in parte per ignoranza, ma in buona parte anche per pregiudiziale favore del capo della destra; sebbene, sotto il profilo meramente politico, un pubblico processo a Salvini sarebbe per loro una vera MANNA ELETTORALE!
4)
Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle, ha annunciato che il partito voterà "sì" alla richiesta di autorizzazione a procedere per il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in riferimento alle accuse di sequestro di persona per il caso "Diciotti", ma non sono troppo sicuro che le cose andranno così, in quanto:
- se il Movimento 5 Stelle, vota per l'autorizzazione, c'è il rischio che salti il governo;
- se il Movimento 5 Stelle, vota per l'autorizzazione, a parte il rischio che salti il governo, andrebbe incontro anche ad elezioni anticipate molto pericolose.
E' anche vero, però, che se il Movimento 5 Stelle, vota contro l'autorizzazione, c'è il rischio che perda buona parte del suo elettorato.
Non saprei!
;)

Ipazia

#1
E un tipico caso in cui la ragion di stato vale più della norma giuridica. Mi auguro che la cosa venga presto archiviata e ognuno torni alle sue priorità: bloccare l'immigrazione clandestina e perseguire i delinquenti veri, compresi quelli che si fanno scudo con norme internazionali travisate e scorrette.

PS molti elettori m5s hanno capito qual'e la priorità. Basta mettere il naso fuori dalla porta e chiuderla bene per chi era abituato a tenerla aperta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sgiombo

La questione giuridica non mi interessa.

So solo che Salvini é un obbrobrioso reazionario razzista al servizio della più bieca reazione e dei più vergognosi privilegi.

E che piddini e i loro portatori d' acqua ("Rifondazione Anticomunista" et similia) lo sono ancor di più e peggio.

Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
Circa le tue osservazioni, rilevo quanto segue:
1)
Il nostro è uno STATO DI DIRITTO, per cui la legge deve essere rispettata da chiunque; a prescindere da qualsiasi "presunta" scusante di "RAGION DI STATO" che quel "chiunque" voglia addurre, per giustificare il suo comportamento criminoso.
2)
Comunque, nel caso di specie, di fatto, non sussisteva la benchè minima "RAGION DI STATO" per sequestrare arbitrariamente l'equipaggio e i passeggeri di una piccola nave, senza consentire loro di sbarcare a terra; magari per detenerli legalmente in apposite celle, se ritenuti colpevoli di un qualche reato.
Ci sarebbe potuta essere tale "ragione", ipoteticamente, se i nostri servizi di sicurezza fossero stati al corrente che a bordo della nave, uno dei naufraghi deteneva una "valigetta nucleare", e, una volta a terra, avrebbe potuta farla esplodere in città; in tal caso, in via eccezionale, anche io penso che il ministro dell'interno avrebbe fatto bene ad impedire lo sbarco di tutti, anche obliterando le normali procedure.
Ma non era certo questo il caso!
3)
In ogni caso, nessun partito politico è mai stato contrario a bloccare l'immigrazione clandestina (già il precedente governo l'aveva ridotta dell'80%), in quanto si tratta di un comportamento contrario alla legge; ma, ovviamente, NON SI PUO' VIOLARE LA LEGGE PER FARLA RISPETTARE...sarebbe contraddittorio.
4)
Inoltre, come già evidenziato, nel caso in esame non si era neanche in presenza di un tentativo di IMMIGRAZIONE clandestina nel nostro territorio, perchè quei naufraghi li è andati a raccogliere in acque maltesi una nostra nave da guerra, e poi li ha condotti in un nostro porto; per cui, semmai, Salvini avrebbe dovuto denunciare all'A.G. il comandante della nave (cosa che non ha fatto), ma non sequestrarne i passeggeri (cosa che invece ha fatto, senza motivare il provvedimento per ragioni sanitarie o di ordine pubblico).
5)
Se poi, per "RAGION DI STATO", si intende "l'ORIENTAMENTO POLITICO E IDEOLOGICO DI UN DETERMINATO GOVERNO", è evidente che si tratta di due cose ben DIVERSE; ed a maggior ragione, il secondo non giustifica comportamenti illegali (ammesso e non concesso che la prima li giustifichi).
6)
Anche a voler "indebitamente" omologare la "RAGION DI STATO", con "l'ORIENTAMENTO POLITICO E IDEOLOGICO DI UN DETERMINATO GOVERNO", ho già rilevato che il "sequesto ricattatorio" di Salvini, per "costringere" gli altri Paesi Europei a ricevere gli ostaggi, oltre che alla legge e alla morale, era contrario alla LINEA POLITICA DEL SUO STESSO GOVERNO.
Ed infatti, il governo di cui fa parte S., sottoscrivendo pochi mesi prima l'art.6 dell'Accordo di Bruxelles, aveva ESPLICITAMENTE consentito agli altri Paesi Europei di accogliere i migranti "UNICAMENTE SU BASE VOLONTARIA" (cito testualemente la clausola firmata da Conte); per cui, volerli COARTARE ad accogliere forzosamente quelli della Diciotti, a mio avviso, costituiva una palese violazione dell'art.6, il che renderebbe INGIUSTO lo scopo perseguito, da Salvini, con il suo ricatto, in quanto in contrasto con la politica dal suo stesso governo, consacrata in un accordo internazionale.
Come pure ho detto, le cose sarebbero state diverse se lui avesse posto in essere il ricatto per ottenere una revisione di detto art.6 (anche se il reato si sarebbe configurato egualmente); MA NON E'QUESTO QUELLO CHE HA FATTO E DICHIARATO, visto che si è limitato a ricattare gli Altri Paesi (non l'UE) per ottenere che qualcuno di essi forzosamente accogliesse i migranti, in violazione dell'art.6 e della politica del suo stesso governo!
7)
In ogni caso, bisogna stare bene attenti a non confondere il singolo e "specifico" comportamento tenuto da Salvini nel caso della Diciotti, con la sua generale politica antimmigrazione; anche volendo concordare sulla seconda, cioè, questo non comporta automaticamemte la giustificazione del primo.

Ed infatti è tale sua SPECIFICA condotta "sub iudice", non la sua politica generale!
Non buttiamola in caciara!

Eutidemo

Citazione di: sgiombo il 26 Gennaio 2019, 22:51:58 PM
La questione giuridica non mi interessa.

So solo che Salvini é un obbrobrioso reazionario razzista al servizio della più bieca reazione e dei più vergognosi privilegi.

E che piddini e i loro portatori d' acqua ("Rifondazione Anticomunista" et similia) lo sono ancor di più e peggio.

Secondo me, la questione giuridica è sempre importante; ed infatti, in via generale, senza ASSOLUTAMENTE voler fare nessun paragone con il caso di Salvini, se non ci fosse stato il processo di Norimberga, i criminali nazisti sarebbero ancora a spasso...o morti di vecchiaia (o linciati)!
Ed invero, senza entrare nel merito delle varie critiche che possono muoversi a tale processo...molto meglio quello che un linciaggio pubblico.
Almeno, secondo il mio modo di vedere!
IUSTITIA OMNIUM EST DOMINA, ET REGINA VIRTUTUM

sgiombo

#5
Citazione di: Eutidemo il 27 Gennaio 2019, 07:16:49 AM
Citazione di: sgiombo il 26 Gennaio 2019, 22:51:58 PM
La questione giuridica non mi interessa.

So solo che Salvini é un obbrobrioso reazionario razzista al servizio della più bieca reazione e dei più vergognosi privilegi.

E che piddini e i loro portatori d' acqua ("Rifondazione Anticomunista" et similia) lo sono ancor di più e peggio.

Secondo me, la questione giuridica è sempre importante; ed infatti, in via generale, senza ASSOLUTAMENTE voler fare nessun paragone con il caso di Salvini, se non ci fosse stato il processo di Norimberga, i criminali nazisti sarebbero ancora a spasso...o morti di vecchiaia (o linciati)!
Ed invero, senza entrare nel merito delle varie critiche che possono muoversi a tale processo...molto meglio quello che un linciaggio pubblico.
Almeno, secondo il mio modo di vedere!
IUSTITIA OMNIUM EST DOMINA, ET REGINA VIRTUTUM

Però -guarda caso!- il processo di Norimberga non ha toro un capello agli autori dei crimini (non meno efferati di quelli nazisti) di Dresda, Hiroshima e Nagasaki (per non parlare dei campi di concentramento per originari della Germania e del Giappone in USA; e anche di non improbabili eccessi di repressione un URSS).
Che infatti hanno continuato e continuano imperterriti a perpetrare i loro orrendi crimini contro l' umanità.

Eutidemo

Caro Sgiombo,
hai perfettamente ragione, ed infatti, io stesso, avevo premesso che al Processo di Norimberga posso muoversi varie critiche; tra cui, come giustamente scrivi tu, soprattutto la mancata condanna di chi ordinò le inutili stragi di Dresda, Hiroshima e Nagasaki.
So bene che secondo taluni storici non furono affatto "inutili", perchè "abbreviarono" la guerra; ma io, per una serie di ragioni che qui non è il caso di esporre, io non la penso affatto così.
In altri casi, peraltro, la disparità di trattamento fu evidente quasi in modo "simmetrico" e "speculare", come nel caso:
- di Donitz, che fu accusato di aver intrapreso una guerra sottomarina indiscriminata per avere dato ordine, dopo l'affondamento del Laconia, di non soccorrere i sopravvissuti delle navi attaccate dai sottomarini;
- sebbene, come onestamente testimoniato dallo stesso Nimitz (comandante della flotta USA nel Pacifico), gli Stati Uniti avessero intrapreso una guerra sottomarina parimenti indiscriminata, avendo lui stesso  dato ordine ai propri sommergibili di non soccorrere i sopravvissuti delle navi da essi silurati.
Per non parlare dei numerosi crimini di guerra (ben documentati nel suo libro da D. Conti) commessi dal regio esercito italiano durante l'occupazione italiana in Albania, Jugoslavia, Urss e Grecia e di cui le alte gerarchie militari, e fasciste, avrebbero dovuto rispondere alla fine della guerra;  ma, per "ragioni geopolitiche", il nostro Governo dell'epoca riuscì a schivare ed eludere ogni forma di sanzione giuridica ai danni dei vertici del proprio esercito cosicché i mancati processi, le assoluzioni e la generale impunità ha permesso la narrazione auto-assolutoria degli italiani "brava gente".
Quanto a quelli che tu chiami "campi di concentramento" per originari della Germania e del Giappone in USA, in effetti, in essa finirono anche degli Italiani, tra cui una mia zia; la quale, però, a parte la prigionia, ci raccontò di non essercisi affatto trovata male.
Un confronto con il LAGER tedeschi e i GULAG russi, mi sembra impronibile!
Per concludere, quanto alla PENA DI MORTE, io sono contrario per principio; salvo nel caso dei tiranni, dei dittatori, e dei colpevoli e dei complici dei genocidi.
Quanto a "condannare a morte dopo regolare processo,  Salvini, i Pidiessini e i Montiani", sia pure "con esecuzioni non configurantisi come torture", la prendo come una "boutade"; perchè mi rifiuto di credere che tu possa parlare seriamente. ;)
Tra l'altro, l'intento di "condannare a morte qualcuno dopo regolare processo", implica una riserva mentale in stile Vyšinskij; perchè sottintende che la conclusione del processo sia già predeterminata sin dal suo inizio.
Ma, appunto, è ovvio che la tua era solo una scherzosa IPERBOLE! ;)

Ipazia

Stato di diritto è una formula vuota. Dal 1994 l'Italia l'ha riempita con "Stato di diritto a delinquere" di cui si giova assai bene tutto il sistema politico-economico che sponsorizza l'immigrazione clandestina inclusa la componente nazionale che bivacca(va) sui 35 €/die/adulto e assai di più per "minore". Qui ci si è messa pure di mezzo la buccia di banana della nave militare italiana (che da allora se ne sta opportunamente in porto). I clandestini sono stati trattati come accade in ogni paese quando si vuole entrare con la forza, tant'è che la Procura aveva richiesto pure l'archiviazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

everlost

Buonasera Eutidemo,
data la tua mostruosa preparazione in materia posso farti un paio di domande?
Allora procedo... ;)
Secondo te, c'è un unico responsabile eventualmente perseguibile nella vicenda della nave Diciotti, e nel caso chi sarebbe: il ministro dell'Interno, quello della Difesa o il Presidente del Consiglio? Non ho capito chi aveva davvero il potere di decidere se fermare o non fermare quella nave. 
Non spetta certo a me difendere il ministro Salvini, dovrebbero farlo, se mai, quelli che nelle sue piazze inneggiano "C'è un capitano, c'è solo un capitano" sulle note di Guantanamera.
Credo però che qualsiasi governo se vuole apparire affidabile debba agire di comune accordo, almeno nelle decisioni più scottanti ed emblematiche come questa.
Salvini probabilmente non otterrà nessun luogo a procedere dal Parlamento, nemmeno se il M5S gli votasse contro (cosa che per ragioni ideologiche astratte dovrebbe fare).
Siccome lui deve proprio a quella decisione se il suo prestigio è salito di almeno dieci punti nei sondaggi, ora con un rimando diventerebbe il nuovo eroe italico, perseguitato da tutti, perfino dai suoi alleati e invece unico amico del popolo. 
Quindi c'è un rischio che va ben oltre la caduta del governo, ma io credo e spero che non si arriverà a tanto.
Però nel governo c'è un altro recente condannato importante di cui nessuno stranamente parla.  
Come spieghi tu questo silenzio assoluto?

Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
Lo Stato di diritto NON è affatto una formula "vuota", come, invece  sono effettivamente "vuoti" i tuoi clichè propagandistici; i quali, peraltro replicando solo a 2 su 7 dei miei rilevi, si riducono a misere fallacie dialettiche senza alcun effettivo costrutto logico o dimostrazione concreta!
Così come lo è la "caccia alle streghe" di Zuccaro, che da tre anni indaga per dimostrare l'esistenza di legami criminali tra le organizzazioni impegnate nel soccorso in mare e i trafficanti libici, ma non ha mai emesso nessun provvedimento concreto, perchè NON HA TROVATO ALCUN RISCONTRO CONCRETO AI SUOI SOSPETTI!
E, GUARDA CASO, è proprio lui che ha chiesto l'archiviazione per Salvini per il caso Diciotti; per fortuna respinta dal Tribunale.
D'altronde, lo stesso Salvini "afferma pubblicamente" di avere "LE PROVE" dei  legami criminali tra le organizzazioni impegnate nel soccorso in mare e i trafficanti libici, MA:
- non dice mai "quali organizzazioni";
- non presenta alcuna "denuncia", al riguardo, depositando in Procura le "prove" stesse.
Per cui, sembra sempre più probabile che Salvini sia davvero nato ad ATIL...come molti sospettano da tempo. ;D
Quanto alla "buccia di banana" della nave militare italiana che ha raccolto tali naufraghi in acque maltesi, ti contraddici da sola; ed infatti, visto che sono stati "accolti" ufficialmente dai nostri militari in territorio italiano (quali sono le navi battetenti il nostro tricolore), in nessun modo possono essere definiti "clandestini".
Peraltro, se tu, erroneamente, li vuoi per forza definire  "clandestini", ti contraddici ulteriormente all'interno della tua stessa contraddizione; ed infatti, sin dai tempi dell' "Interdictum quod vi àut clam" (ordinanza contro la violenza o la clandestinità), nel nostro ordinamento giuridico, e nell'uso ufficiale della lingua italiana, introdursi clandestinamente in un luogo, o introdurcisi con la forza, sono DUE COSE COMPLETAMENTE DIVERSE.
Così come il furto è diverso dalla rapina! ;)

Eutidemo

Ciao Everlost. :)
Premesso che la mia preparazione in materia non è affatto così "mostruosa" come tu, troppo gentilmente, mi concedi, cercherò di rispondere come meglio posso alle tue domande; ma prendi le mie risposte con cauto beneficio d'inventario, perchè le mie opinioni valgono come quelle di chiunque altro (in questo FORUM, e fuori di esso).

1)
Quanto al fatto se nel caso della nave Diciotti ci sia un unico responsabile, ti rispondo che:
- mentre, PENALMENTE, almeno secondo me, Salvini è di sicuro il principale responsabile della condotta criminosa, in quanto è lui che l'ha posta direttamente in essere, e lui stesso ha pubblicamente rivendicato di aver puntualmente inteso di realizzare gli elementi costitutivi del reato di cui all'art.289 TER CP (Sequestro di persona a scopo di coazione, cioè, di ricatto), non è da escludere il concorso del reato di altre persone, tra cui il suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi -che, però, mi sembra che poi sia stato escluso dall'indagine-, ma, non avendo visto il fascicolo processuale, non posso certo esprimermi al riguardo;
- ed invece MORALMENTE, ritengo corresponsabili del suo abietto comportamento, tutti coloro che lo hanno appoggiato all'epoca, e tutt'ora lo sostengono...a cominciare, ovviamente, dai membri del suo governo.

2)
Il potere di sequestrare in quel modo l'equipaggio e i passeggeri della Diciotti, in realtà, LEGALMENTE non ce l'aveva nessuno.
Salvini, in quanto ministro dell'interno, in effetti, avrebbe invece avuto il diritto-dovere di intervenire per motivi di ordine pubblico ed igiene, con appositi provvedimenti motivati ex ex comma 1 del nuovo art. 21 septies, L. n. 241/1990 (o anche "no", in caso di massima ed estrema urgenza), ma non lo ha fatto; anzi, al contrario, Salvini ha addirittura  PUBBLICAMENTE ed ESPRESSAMENTE  dichiarato che le ragioni per cui non intendeva farli scendere, NON erano affatto ragioni di igiene, di sicurezza o di ordine pubblico, BENSI' ragioni di natura ricattatoria, volte ad ottenere la ridistribuzione dei migranti della Diciotti anche in altri Paesi europei, con ciò autodichiarandosi letteralmente colpevole del reato di cui all'art. 289 ter Codice penale.
E, questo, sia ben chiaro, a prescindere dalla "bontà" o meno dei suoi intenti!
                                       ***
Per il resto, purtroppo, concordo con le tue considerazioni; Salvini probabilmente non otterrà nessun luogo a procedere dal Parlamento, anche per le ragioni da me esposte nel mio primo intervento.
Però, propagandisticamente, per lui un processo sarebbe davvero una manna; anche, e soprattutto, se in galera ci finisse davvero!
Ma, personalmente, non credo proprio che la cosa gli aggradi molto: ed infatti, più volte ha gridato "PROCESSATEMI"; ma -almeno sinora- si è ben guardato dal dare disposizione ai suoi di votare a favore dell'autorizzazione a procedere!
Da buon gradasso in caso di rissa, grida "TENETEMI"...cercando di farsi trattenere il più possibile! :D  ;D  :D
Invece confesso che mi sfugge chi sia il "condannato importante" nel governo, di cui nessuno parla; come vedi,la mia preparazione non è poi così "mostruosa". :-[
Chi è?

Ipazia

1) Se la Procura aveva chiesta l'archiviazione significa che, da ben al di sopra di me, aveva risposto a tutte le obiezioni di eutidemo.

2) Sullo Stato di diritto ognuno è libero di costruirci mitologie e narrazioni, ma non di imporle erga omnes

3) Le ONG sono oggettivamente e moralmente nella filiera dell'immigrazione clandestina. Lo sono oggettivamente perchè senza di loro nessuno partirebbe con un gommone fatiscente e stracarico per attraversare il Mediterraneo, lo sono moralmente perchè questa aspettativa genera morti affogati. Che non ci sia il modo di fermarle giuridicamente dimostra che pagliacciata sia lo "Stato di diritto" italiano. Qui bisogna, come dice De Andrè, cambiare il giudice e subito dopo la legge. Altrimente non se ne viene fuori dall'emergenza dell'immigrazione clandestina verso l'Italia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Lou

#12
il punto 3)
Ma cosa ne sai se dopo fame,  stupri e torture pure una zattera fatta a mano, a rischio di morte, una persona  non tenti un futuro migliore, per sè stesso e i suoi figli? È davvero l'aspettativa di cui parli che genera morti affogati, o può uno stato e condizioni di sofferenza tale per cui si prende il mare dove cambiare il giudice e subito la legge è quantomeno opportuno, viste le leggi di "giudici" improvvisati che edittano decreti disumani, e citi de andrè che pure. Filiera della immigrazione clandestina? Beh per aiutare vite da un destino infausto e ingiusto, la clandestinità sbiadisce. Non viene fuori certo con pagliacciate spacciate per degli oggettivamente e moralmente. Quale morale? Peraltro, quella che narri, che "brutte e cattive ong che sono loro che generano aspettative ( mica condizioni infauste e di sofferenza, giammai, che uno possa desiderare una condizione migliore, di minor sofferenza, fuor di ong ) e fanno morire affogati", non ti sorge il dubbio che una narrazione così semplicistica non contempli la complessità dei fenomeni migratori?

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"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

sgiombo

Se non fossero Organizzazioni non poco governative (bensì molto)  al servizio dell' imperialismo occidentale si batterebbero perché L' EurOOOOOOOOOOOOOOOOpa e gli USA togliessero le loro manacce grondanti sangue dall' AFrica, finissero di sottoporla a micidiali interventi militari di stampo terroristico, di imporre a quei paesi i loro miserabili quisling, per cercare di consentire agli Africani di fare quello cui tutti gli uomini del mondo aspirano: vivere decentemente nel proprio paese.

Invece -chissà perché?- nel loro pelosissimo "buon cuore", si guardano bene dal farlo (quando addirittura, come accade in  molti casi, non aiutano attivamente, da complici, l' imperialismo occidentale a propalare le balle con cui miserabilmente cerca di mascherare le sue aggressioni e ruberie).

Salvini é un nemico dei popoli.
I politicamente corretti occidentali pure.

Lou

#14
Ok son cattive e brutte, al soldo dell'imperialismo occidentale. Forza, fuor di ong, per i fenomeni migratori che prospettive? O sparite le ong, i fenomeni migratori non ha più ragion d'essere e magicamente scompaiono insieme alle ong, che ricordiamo son esse che generano aspettative, mi pare di aver compreso, causa dei morti affogati - ?
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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