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La vera educazione
Quale è la vera educazione che dovrebbe ricevere un giovane?
Generalmente si confonde “educazione” con “istruzione”.
E’ giusto cercare di conoscere i fenomeni e le loro cause. Ma quando ci si ferma solo all’aspetto cognitivo la formazione diventa assai riduttiva.
Quello che spesso si dimentica o si tralascia appositamente nella formazione dei giovani è l’aspetto umano centrato proprio sulla persona e che nessun educatore dovrebbe trascurare.
Un giovane non dovrebbe essere preparato solo a trovare un lavoro o a diventare scaltro in una società sempre più furba.
Il significato originale ed etimologico della parola educazione viene dal latino “e-ducere” che significa letteralmente condurre fuori, quindi liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto. [N.d.r. vedi educazione]
La vera educazione inizia con l’autoconsapevolezza.
E’ molto difficile intuire chi realmente siamo.
Nell’educazione intesa nel senso comune la mente viene riempita di dati, informazioni, relazioni, progetti, ideali... ma non le diamo mai l’opportunità di svuotarsi per dare spazio ad un altro tipo di riflessione che converge sulla nostra identità più profonda.
Una sana educazione dona spazio alla propria sensibilità che, se viene opportunamente espressa, si ripercuote positivamente sull’autoaccettazione e sul rapporto con gli altri e la natura.
Un tecnico professionalmente preparato, un dirigente che sa come organizzare l’ambiente di lavoro, un imprenditore che conosce molti dinamismi per investire accumulando capitale, ma che non sa essere sensibile verso la vita ed il prossimo, ha fallito parzialmente la sua missione. Non ha tenuto conto dell’aspetto integrale della sua persona che è correlato alla capacità di osservare, indagare, capire in profondità la vita, e, soprattutto, amare.
L’educazione giusta, quella che realmente ogni formatore od insegnante dovrebbe trasmettere, non è solo finalizzata alla preparazione professionale, ma è anche sensibilizzazione, stimolo all’autoconsapevolezza, alla ricerca più interiore, all’amore per la vita e per il prossimo.
“Ciascuno cambi se stesso per cambiare il mondo” diceva Krishnamurti.
Oppure: “Non serve dare risposte, ma spronare gli uomini alla ricerca della verità”
Pier Angelo Piai
Cividale del Friuli (UD) - luglio 2010
Report sul 21° secolo. John Ethan Titor 2 dal futuro di Pier Angelo Piai - Mjm Editore - 2009
"Attraverso un fantascientifico viaggio nel tempo, l’autore del libro, Pier Angelo Piai, desidera sensibilizzare il lettore a prendere coscienza del nostro comune modo di pensare ed agire, noi del 21° secolo che ci vantiamo di essere progrediti.
In che cosa consiste, allora, la vera evoluzione della specie umana?
Quando l’uomo potrà diventare davvero integrale?
Report cerca di dare alcune risposte ai moltissimi interrogativi che emergono in queste pagine scritte attraverso riflessioni e considerazioni sociologiche, antropologiche e filosofiche".
In sintesi il messaggio fondamentale che l'autore vorrebbe trasmettere attraverso questo libro:
Progresso ed etica sono in continua evoluzione, ma se non diventano complementari portano all'implosione strutturale della società privata di tutti i valori umani che in migliaia di anni di storia, tra sofferenze e gioie, sono stati tramandati alle generazioni successive.
Emerge così il profilo dell'uomo integrale del 24° secolo, molto comune ed apprezzato .
Un uomo che utilizza le tecnologie più sofisticate per la promozione umana, per la scoperta della pura Verità, per la salvaguardia del Pianeta, per la riscoperta dell'attività più inconscia della mente, per la contemplazione dell'esistenza stessa, per la solidarietà e la creatività finalizzata al miglioramento della qualità della vita di ogni essere umano presente e futuro.
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