LettereOnLine Indice
- Raccolta di lettere inviate dai visitatori
Soggettivamente
lettera inviata da Viola
A volte mi sento strana.
Come se il mondo girasse sulla sua giostra spaziale per tutti gli altri, ma non per me. Come se quest’attimo si allungasse fino riempire 2-3 ore del mio tempo. È una strana sensazione, come di un’eternità limitata la stessa che mi ha preso solo poche volte nella mia vita: mi trovavo completamente rilassata, seduta o camminante, e avevo la sensazione che il mio corpo, i miei piedi stessero per un minuto non aderenti alla superficie, leggermente levitanti e sentivo che era una cosa buffa ma non illogica. Credo che il dolore non abbia mai visitato per troppo tempo il mio essere, quindi queste sensazioni erano su un piano morale immeritate, ma sono conscia che in realtà la moralità non c’entra. Come nella natura che si basa solo sul bisogno. La giustizia è una cosa che hanno inventato gli uomini per non sentirsi troppo indifesi gli uni con gli altri. Quando si dice “la dura legge della natura” si sbaglia perché non è ne’ dura ne’ legge, è semplicemente così e non può essere altrimenti. La Natura è la natura e coincide con il mondo. Se adottiamo una visione panteistica, lo spirito del tutto non può concepire nulla, tanto meno la giustizia, perché nessuno accanto ad esso c’è. La giustizia in uno non ha senso, in due comincia ad averne. E questo fantomatico spirito non può nemmeno pensare che lui è uno, perché non ha esperienza del due, e con questi esempi potremmo andare avanti all’infinito. L’unica cosa che lo spirito del mondo sente è che lui esiste, è l’Essere. È insieme Saggezza e Stupidità perché niente è più saggio e stupido di vivere unicamente nella consapevolezza del proprio essere, senza fronzoli.
La noia è la più alta delle aspirazioni dell’uomo creativo. Un tempo “noia” indicava il dolore, ed è solo attraverso le forti emozioni e il loro ricordo che l’uomo riesce a rendere sublime la parola e il mondo creando ciò che più si avvicina alla Natura. In un’epoca in cui il dolore è stato sconfitto, l’unico che rimane ed aumenta è quello dell’anima.
Incredibilmente.
Ciò che una donna fa è sempre un’azione di creazione o di custodia di ciò che è già creato. La donna è madre, ha la naturale tendenza a proteggere dentro una bolla di paradiso i propri figli, i propri amori, tutto ciò che è passato e passa nella sua vita. Per questo non riesce a smantellare ciò che è passato, i ricordi. Un amore finito la tormente per anni, finché è troppo sbiadito per poter essere conservato. La donna accoglie la forza impulsiva e vitale che l’uomo produce ma non sa custodire. L’uomo sa solo buttare idee, sentimenti esplosivi ma non sa svilupparli, farli crescere, prendersene cure. Allora inevitabilmente (se non c’è una donna a raccoglierli) li distrugge. L’uomo ha delle potenzialità straordinarie, ma è troppo impulsivo, vuole tutto e subito e spesso crede di essere più potente in questo modo che attendendo e costruendo con pazienza i propri progetti, come fa una donna. Per questo la donna è accusata di essere materialista, è lei che ha la pazienza , il coraggio di fare un passo alla volta giorno per giorno. Anche nella morte sono così diversi. Un uomo uccide con al pistola, il coltello, un’ascia e magari subito dopo si pente. Una donna crea il suo rancore ogni giorno e uccide con piccole dosi di veleno, con le parole e i sospetti finché dopo anni trova la sua riscossa non si pente neanche un momento di ciò che ha fatto. Un uomo può uccidere molte persone, una donna sa ucciderne poche ma senza farsi scoprire, perché tanto le vive e partecipa di loro che quasi le ama. La donna è costante anche nelle sue passioni, l’uomo è fulmineo anche nei suoi regni.
È la donna che sceglie l’uomo che vuole perché in lui intuisce già le sue potenzialità, e le sue future pecche e lo ama già da subito sempre di più. Man mano che aumenta il suo amore aumenta anche la sua fiducia. Un uomo sceglie sull’impulso del momento, in un lampo di genio e follia scegliendo la donna che più lo farà soffrire e gioire. Quando vive le sue emozioni e tradisce lo fa per il momento stesso che occupa, in modo intenso ma subitaneo. Come dice Piero Pelù “ti giuro l’amore ma non eterna fedeltà”. È facile perdonare un uomo, ma è difficile perdonare una donna. Se lei tradisce lo fa in modo costante, metodico amando quell’uomo e il suo uomo tradito come una madre amai suoi figli: con la stessa intensità ma diversamente. Gli uomini si rifugiano nell’abitudine più monotona per un istinto di conservazione rispetto ai loro colpi di genio, le donne cercano l’eccezione, la novità per non stare sempre nella loro capacità di progettare tutto. I grandi uomini sono sempre stati dei geni con intuizioni quasi folli ma la cui forza li ha fatti trionfare, le grandi – penso a Marie Curie la Montessori - donne hanno stravinto grazie alla tenacia nel portare avanti le loro intuizioni. Da queste e grazie a queste diversità, un uomo e una donna assieme possono spaccare il mondo e renderlo migliore.
Spero che un giorno succederà.
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|