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Il tempo
di Giorgio Peroni - Dicembre 2020
Il tempo è la sostanza di cui è fatta la vita
Benjamin Franklin
Il tempo, una “cosa” che nessuno è mai riuscito a spiegarmi o meglio a spiegare. Potrei affermare che il tempo non esiste:
infatti, il passato non c’è più, il futuro non c’è ancora e il presente, ma, è un attimo tra due “cose” che non esistono. Ho un bel guardare l’orologio… ormai il presente “in cui scrivo” non c’è già più! Ma allora il presente esiste? Beh, noi esistiamo. Allora il tempo non è che esiste: scorre. Beh, non è una cosa come le tre dimensioni a cui certi lo paragonano attribuendogli il “titolo” di quarta dimensione a meno di non volerlo poi capire come più semplicemente comprendiamo le tre dimensioni. Fin qui ci sono arrivato, vedi un po’ di tempo è passato ma c’è tempo e tempo; questa stupida riga per dire che il tempo, pur trascorrendo in maniera maniacalmente costante, ha una dimensione relativa: gli ultimi cinque minuti sono lunghi per l’allenatore la cui squadra vince 1-0, molto meno se il risultato è sul 5-0. Visto che è così diversa la durata del medesimo tempo sarà meglio cercare di goderlo? IO direi di no! Sarebbe troppo bello: quindi veloce. Ma allora sarà meglio “patirlo”, cosi ci sembrerà di vivere più a lungo! Un po’ masochistico. Io, come al mio solito, penso (mai dire “sono sicuro”) che: in medio stat virtus.
Certo che il ricordo dei tempi passati è bello! Ma ce ne accorgiamo sempre dopo: com’era bello quando i figli avevano tre anni! Ma perché, adesso che ne hanno quindici non è più bello? So già cosa penserò quando ne avranno una trentina: com’era bello quando ne avevano quindici? Allora la verità è che non sappiamo “goderci” il tempo in cui viviamo? No, è che siamo fisiologicamente portati a sognare il passato solo perché non potremo più viverlo: nel 1988, per un anno intero, ho dovuto dormire con i miei due figli e la moglie nel “lettone” che sudate! Ora se ci penso vorrei poterlo fare ogni sera:
COM’ERA BELLO!!!
Ormai sono sicuro: alzarsi la mattina è come vincere la lotteria. Sono ancora vivo? Giù un miliardo, sono ancora abbastanza sano? Giù un altro miliardo!
E così via.
Il tempo sarà veramente relativo come dice Einstein?
Non mi passa per nessuna anticamera del cervello di confutare questa teoria sia chiaro (anche perché la conosco poco) però qualcosa vorrei chiederla:
Prendiamo i due gemelli uno astronauta e l’altro impiegato: a venti anni uno parte, torna dopo venti anni e ne ha ancora venti, l’impiegato (sfigato) quaranta. Questa è la formula:
T= 1/radice di 1-(V alla seconda/C alla seconda).
Dove V è la velocità dell’astronauta e C è la velocità della luce.
Da questa: più V (astronauta) diventa uguale a C (luce) più il tempo si allunga, fino a diventare infinito quando V è uguale a C. IL TEMPO NON SCORREREBBE PIU’?!
Sarà mai possibile? Ma allora la velocità delle stelle, la cui luce impiega milioni di anni per arrivare sino a noi, rende V uguale a C: quindi il tempo, per la luce che è arrivata a noi, è stato zero.
Non parliamo poi del “prima”!
Milioni di anni fa, prima ancora, prima della nascita della terra e ancora prima: il tempo sarà mai iniziato? Ho letto di ipotesi di circolarità inerenti allo spazio; potrebbe valere anche per il tempo: alla fine della fine ci sarebbe così un nuovo inizio.
Ma allora non c’è mai stato un vero inizio come lo intendiamo noi!? Che strano non mi ricordo che gli antichi avessero un “Dio del tempo”? Bisogna che m’informi. Si potrebbero scrivere milioni di pagine sul tempo, sarebbe una perdita di tempo?
No; pero’anch’io ho una mia teoria: il tempo ha due dimensioni il “prima” e il “poi” di un “presente”.
Immaginiamo il tempo come una retta: ________________ il “presente” come un punto “.”
Il “PRIMA” il “PRESENTE” il “POI”
______________._____________
Ecco:
Se immaginiamo il punto scorrere lungo la linea vediamo lo scorrere del tempo.
Si potrebbe comunque immaginare circolare ed ecco la teoria della sfericità dell’universo con un inizio ed una fine continua.
Come si possa rappresentare, non m’ interessa poi molto, quel che conta è la durata perché in fondo il mondo finisce quando si muore, almeno per chi muore! Che cosa conterà allora? Non so o meglio ognuno di noi ha i propri valori. Finirà il tempo? Normalmente ciò che ha un inizio ha anche una fine, umanamente parlando. Secondo gli atei non può esserci stato un inizio, altrimenti qualcuno ha dato il “via”. Mai si troverà una risposta.
Il tempo è perfetto? Mi spiego: non c’era un modo migliore per configurare il tempo?
Scorre regolarmente per tutti ma, chi sa apprezzarlo se lo gode certamente: però passare passa e dopo lo rimpiangi maggiormente. Al Liceo non vedevo l’ora che arrivassero le vacanze; risultato: non ho mai rimpianto quegli anni fino ai trentasei-trentasette anni. Ora si che rifarei tutto, ma solo per il gusto di aver ancora tutta la vita davanti.
“VIVI” COME FOSSE L’ULTIMO GIORNO, MA “PENSA” COME SE AVESSI TUTTA LA VITA DAVANTI A TE.
Basterebbe essere in grado di mettere in atto questa massima per configurare la SENSAZIONE del trascorrere del tempo nel modo migliore: un’UTOPIA.
Sarà possibile costruire la macchina del tempo? Beh, All’inizio del secolo con il cinema muto si fece il primo passo, il sonoro poi migliorò il tutto. Oggi con una semplice telecamera si possiede una comodissima macchina del tempo. “Domani” sicuramente avremo una realtà virtuale con la quale “ENTRARE” pure noi nelle scene riprese anni prima ed assistervi, magari anche interagendo. La macchina del tempo come si intende in certi film di fantascienza è appunto fantasia perché cambiando il passato si modificherebbe il futuro: da ciò probabilmente non si sarebbe inventata l’auto del tempo (se mai sarà possibile penso che i teletrasportati sarebbero degli “spettatori passivi”). Dico la verità: mi piacerebbe tantissimo che si sbrigassero a costruire sti computer con una tale realtà virtuale. Un guaio ci sarebbe: pensate ai genitori cui è morto il figlio: questi uscirebbero dalla VIRTUL REALITY solo per mangiare, lavorare e, poi subito dal “loro” bambino virtuale che come in un videogioco interagirebbe con loro. Scommetto nel 2050 per la V.R. passiva; beh, per quella attiva, diciamo 2100? Mi piacerebbe tanto poter rispondere alle domande che l’uomo si è sempre posto su questo argomento, ma penso che le risposte siano già state date, solo non sono state capite. Mi spiego meglio: voglio dire che come l’invenzione dell’auto non fu fatta da una sola persona, ma ci fu chi riuscì a mettere insieme più “idee” aggiungendo un po’ di suo così per il tempo può darsi che le risposte debbano essere “capite” (questo concetto l’ho espresso così male che se mai qualcuno leggerà questo scritto si metterà a ridere o spegnerà il computer: mi dispiace).
Per esempio ora sono le diciotto, Mau torna fra trenta minuti, non faccio in tempo a scrivere tutto ciò che vorrei. Fermare il tempo per gli altri e terminare il proprio lavoro: un sogno umano che, per ora ci permette di fare solo la nostra fantasia.
Il tempo cancella tutto: vero. Sono venti mesi che ho perso i genitori: un po’ è passata, beh ho moglie e due figli quindi è logico che non mi senta solo no! di questo non mi sento ancora pronto, ne parlerò dopo, molto dopo.
In questo momento sto perdendo tempo! Infatti sono minuti che non so cosa scrivere, che cancello, correggo. Beh in realtà non è perdere tempo anche se non riesco ad esprimere qualcosa che ritengo valga la pena di scrivere. Mi piacerebbe scrivere una frase in cui ognuno saprebbe riconoscere il “Tempo” il proprio concetto del tempo! Ma esiste qualcosa come il tempo? No, penso proprio di no. Si potrà mai fermare il tempo? Può darsi ma, come si potrebbe usarlo se è “fermo”?
Cioè saremmo “fermi” pure noi!
Ecco alcuni pensieri di S. Agostino:
“Questo però posso dire con fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due, dunque, di questi tempi, il passato e il futuro, come esistono, dal momento che il primo non è più, il secondo non è ancora? E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo, ma eternità. Se dunque il presente, per essere tempo, deve tradursi in passato, come possiamo dire anche di esso che esiste, se la ragione per cui esiste è che non esisterà? Quindi non possiamo parlare con verità di esistenza del tempo, se non in quanto tende a non esistere.”
Non ho più voglia di parlare del tempo, mi sembra di non averne più per scrivere altro!
Boh? Ecco ancora: il Tempo è una cosa? Passa? No. Ritorna? Sembra se lo intendiamo come la ciclicità del sole, del giorno e della notte. Bella scoperta!
Bisognerebbe dimostrare la ciclicità del “Tempo” non la ripetitività della rivoluzione terrestre.
Comunque il corpo invecchia anche se le ossa ciclicamente si rinnovano.
Il tempo allora dipenderà dalla velocità e anche dalla pressione?
No dalla velocità ci credo poco, dalla pressione ancora meno.
Ancora: i Buchi neri, ecco, comprimono la luce, la materia ed il Tempo?
Lo comprimeranno? O meglio: lo fermeranno? E già e come termina il Buco? Ci vuole pur sempre un momento = sempre tempo è. Dio è il Tempo?
No non c’entra niente; riusciremo mai a controllare il tempo? Ma figurati!!!!!!
Forse a rallentarlo ma rallenterebbe anche per chi lo controlla!
Niente, nessuno potrà mai spiegarlo?
AH, e prima del Big bang cosa c’era? NIENTE? Neanche il tempo?
Beh! Il Big bang sarà ben iniziato in un certo MOMENTO.
Giorgio Peroni
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