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Il futuro ruolo della filosofia
di Lucia Salvato
A mio parere alla Filosofia, nel futuro prossimo spetta un ruolo più che mai di fondamentale importanza per la Scienza e l’umanità.
In passato la Filosofia ha permesso lo sbocciare delle Scienze e adesso esse hanno raggiunto un livello di specializzazione elevato e sono molti a pensare ad una sua importanza puramente storica, ormai poco attuale.
Se è vero che tutte le Scienze camminano già da un pezzo indipendentemente dalla Filosofia, c’è un campo delle scienze in cui non è così: è il campo delle Neuroscienze e soprattutto dello studio della Coscienza.
La nascita della Scienza, dal punto di vista evolutivo, ha sancito il bisogno dell’uomo di conoscere il mondo esterno al fine di un adattamento sempre più attivo. Il cervello umano è maggiormente proteso alla conoscenza del mondo esterno piuttosto che alla conoscenza di sé, pur avendone le potenzialità.
Conoscere un oggetto esterno, seppur complesso, rappresenta per il Soggetto uno sforzo mentale minore rispetto alla conoscenza di una, seppur semplice ma intima, parte di sé.
Conoscere sé stessi rappresenta un momento elevato, un atto superiore ma difficoltoso rispetto alla conoscenza del mondo esterno. Ma al punto in cui è arrivata la Scienza, l’unica importante sfida è quella di conoscere, capire il cervello e i processi ad esso correlati, quali coscienza, mente, emozioni,ecc..
Come in passato, quando il mondo era sconosciuto, oggi, compito della Filosofia è quello di investigare – usando come strumenti la Semplicità e la potenza della Ragione – e dovrebbe mettersi al servizio della Scienza nella ricerca di tutte le informazioni possibili sulla Coscienza, utili a una successiva analisi scientifica.
In questo percorso della Scienza, proiettata nel futuro in direzione dello studio della Mente, il ruolo della Filosofia è più che mai di primo piano, sia per le implicazioni etiche relative allo studio e alla manipolazione delle future conoscenze sulla mente umana, sia in quanto guida: la Filosofia cammina avanti rispetto alla Scienza, per gettare luce mediante il lume della Ragione, su ciò che dapprima appare oscuro, misterioso e incomprensibile.
Solo dopo l’acuto sguardo della Filosofia, la Scienza può progettare il suo metodo, il suo progetto di conoscenza.
Per quanti progressi bio-chimici o neurologici le Neuroscienze continuino ad accumulare, l’approccio scientifico tradizionale al problema Coscienza risulta inadeguato: manca un sostegno teorico che supporti la presenza di un tema come la Coscienza nella lista degli
argomenti scientifici da trattare.
Se la Filosofia non darà il suo contributo alla Scienza, a causa della ferrea volontà a mantenere il predomino su tali argomenti, allora il futuro della Filosofia di sicuro ne risentirà.
Lucia Salvato - ottobre 2005
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