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Che cosa dipinge un pittore?
di Giacomo Crivellaro
Febbraio 2018
Che cosa dipinge un pittore?
Di cosa scrive uno scrittore?
Di cosa parla un narratore o modella lo scultore?
Per lungo tempo si è pensato che le rappresentazioni mentali che ci creiamo fossero frutto del tentativo di ognuno di noi di riflettere, nel modo più accurato possibile aspetti del mondo esterno - un mondo esterno conoscibile, misurabile, indipendente dall’osservatore... esisterebbero quindi rappresentazioni migliori e peggiori, dipinti più adeguati, sculture più realistiche. La Ragione (con la “R” maiuscola) traccia la differenza.
La psicologia non è stata esente da queste credenze - teorie delle teorie, o epistemologie.
In alternativa, abbiamo avuto una serie di studiosi che hanno provato a porre il problema in diversi termini: la cognizione e la conoscenza astratta sono, secondo questi autori, frutto dell’azione incarnata di un corpo e di una mente in relazione (Varela et al., 1991). Non esisterebbero quindi idee giuste o sbagliate in sè, ma idee viabili, in grado quindi di permettere azioni adattive, dirette a scopi, ed in grado di raggiungerli (von Glaserfeld, 1995). L’unica ragione (questa volta, con la “r” minuscola) in grado di fornire un giudizio parziale è quella deputata a giudicare il risultato.
Che cosa dipinge, allora, un pittore? Da questo punto di vista, dipinge una relazione. La relazione fra sè e l’oggetto del suo dipinto, a sua volta costruito, nella rappresentazione mentale dell’artista, dall’atto stesso di dipingerlo. Modellare il mondo aiuta a conoscerlo, o come sostiene von Foerster (1987) nel suo imperativo estetico:
“Se vuoi vedere, impara ad agire”
E parlando di relazione, ricordiamo la storiella Zen che, con l’eleganza e brevità tipiche della tradizione giapponese, recita:
"Una bandiera ondeggia al vento. Che cosa si muove? La mente di chi osserva."
Dott. Giacomo Crivellaro
Psicologo Psicoterapeuta a Firenze e Parma
Bibliografia
Varela, F., Thompson, E. & Rosch, E. (1991). The embodied mind: cognitive science and human experience. Boston: MIT Press.
Von Foerster, E. (1987). Sistemi che osservano. Roma: Astrolabio.
Von Glaserfeld, E. (1995). Radical Constructivism: a way of knowing and learning. New York: Taylor & Francis.
Libri pubblicati da Riflessioni.it
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