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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

Esoterismo su Facebook

Aprile 2014

 

Mi è capitato negli ultimi mesi di ricevere da molti lettori e-mail nelle quali si lamentano perché nei gruppi di Facebook che trattano di esoterismo essere accettati è difficile, anzi talvolta è difficile addirittura trovarli, molti sono segreti ; e se li trovi, i contenuti più interessanti sono criptati, oppure puoi leggerli ma per commentarli occorre chiedere l’autorizzazione al moderatore.
Ci sono poi gruppi sulla Massoneria che non accettano le donne, con la motivazione che le donne alla Massoneria non possono essere iniziate.
Ci sono (cito un lettore) gruppi religiosi, esoterici o pagani nei quali prima di intervenire devi ascoltare molto e capire gli altri, perché c'e' una sorta di nonnismo come nelle sette… donne gelose se entra una donna, e cose del genere ; in linea di massima (…), l'ego è smisurato.
Come ho già avuto occasione di precisare, io su fb non ci vado, quindi non sono titolato per produrre un’analisi globale del fenomeno (invece, sulla funzione dei social network in generale conto di tornare in uno dei prossimi articoli) ; né per tranciare giudizi su chi ci va, cosa che non farei comunque - ci sono tanti miei amici in gamba su fb, e anche riguardo a tanti gruppi (come quello sulla Santisima Muerte) ho ricevuto soltanto valutazioni positive.
Mi è chiaro inoltre che poche esperienze negative non possono fare legge - meno che mai per quanto concerne una realtà come fb, frequentata da milioni di persone ; però mi sembra che da quelle che ho ricevuto emergano anche dati oggettivi, come la tendenza dei gruppi che si occupano di esoterismo a riprodurre, in una sorta di simulazione, alcuni modelli più o meno correttamente attribuibili all’esoterismo stesso - per esempio, la selettività.

Per come la penso io, va bene limitare l’accesso a un luogo virtuale per …motivi di ordine pubblico, o per tutelare la qualità del dibattito, ecc. - meno, ovviamente, se lo si fa per tutelare piccoli e meschini poteri, ma comunque si resta nel campo di scelte eticamente giustificabili, o perlomeno fondate su attendibili processi logici.

Ha senso invece limitare l’accesso a un dibattito sul tema esoterismo perché si tratterebbe di un dibattito in qualche modo “segreto” ?

Assolutamente no, perché nessuna delle molte concezioni esistenti di segreto iniziatico (di alcune delle quali ho diffusamente trattato in questa rubrica) può essere riferita a specifici contenuti culturali. Per esempio in ambito massonico, la concezione più esoterica (e secondo me, più elevata) di segreto si riferisce al dono della maestranza, che consistendo nella trasmissione di un’influenza spirituale (o psichica per altri) non può essere trasmesso a parole - appunto.

Secondo concezioni più estese, vanno tenuti segreti Segni, Toccamenti e Parole di Passo ; secondo altre, anche il testo dei Rituali. Quest’ultima prescrizione è al giorno d’oggi pochissimo condivisa : parecchi corpi massonici hanno divulgato i loro Rituali in forma più o meno ufficiale, anche per mano dei loro esponenti più autorevoli e accreditati (io peraltro, per non urtare la sensibilità di nessuno, evito di farlo : solo una volta in questa rubrica ho pubblicato il testo di un Rituale poco noto, volendo condividere coi lettori il suo elevato interesse storico ed iniziatico, ma solo dopo aver eliminato tutti gli elementi di identificazione).

Ripeto, però : nessuna prescrizione di segretezza ha mai riguardato i dibattiti, e non ce ne sarebbe motivo, perché i dibattiti sono il modo migliore per attrarre all’esoterismo le persone che se ne sentono chiamate ; difatti la maggioranza delle organizzazioni esoteriche, anche le più chiuse dal punto di vista strettamente iniziatico, sono sempre state generosissime nell’organizzare dibattiti a iosa - semmai, propagandandoli cum grano salis, cioè non per mezzo di scritte a pennarello nei bagni pubblici ; ma questo è un altro discorso.

La fase della segretezza deve intervenire dopo, quando appunto si tratta di far comprendere al bussante il vero senso dell’espressione segreto iniziatico, e i lettori che si sono rivolti a me per favorirgli l’accesso a questa o quella organizzazione possono testimoniare che l’ho sempre scrupolosamente osservata.

Solo se è usata così la segretezza porta buoni frutti ; altrimenti non serve a nient’altro che ad alimentare i deliri dei complottisti sulle presunte trame degli “esoterici” ai danni dell’umanità, e Dio sa che questa è l’ultima cosa di cui oggi l’esoterismo ha bisogno.

Quando poi mi si dice molti gruppi sulla Massoneria non mi hanno accettato perché sono una donna, rimango perplesso ; perché, anche facendo astrazione dal plurisecolare dibattito se l’iniziazione massonica di una donna sia o meno regolare, i corpi massonici che non ammettono le donne (ovvero, grossomodo, quella minoranza che si considera vincolata alle prescrizioni della Gran Loggia Unita d’Inghilterra) le lasciano fuori soltanto dalla parte rituale, facendo invece del loro meglio per coinvolgerle nelle altre attività.

Tutte le Massonerie che non ammettono donne sono di regola fiancheggiate da organizzazioni femminili estremamente competenti, e spesso anche qualcosa di più : per prendere il caso del GOI, l’Ordine delle Stelle d’Oriente pratica rituali propri, risalenti al 1876 (ma secondo la maggior parte degli storici, almeno di un secolo più antichi), che sono caratterizzati da un livello qualitativo assai elevato. Tecnicamente queste donne non sono “Massone”, ma sono esoteriste eccome, e pure in gamba ; nessuno si permetterebbe di escluderle da un’Agape bianca, meno che mai da un dibattito.

E anche qui, torno a dire agli amici che non accettano le donne su fb : per l’amor del cielo, fate come vi pare, i gruppi sono vostri, ma vi sembra proprio il caso di alimentare quelle false accuse di antifemminismo (o peggio ancora, di misoginia) che tanto male stanno facendo alla Massoneria ? Non abbiamo già abbastanza guai ?

In termini più generali, questo spirito di chiusura mi sembra presentare il rischio di uno dei caratteri più inquietanti che si attribuiscono al web : la sua capacità di esercitare un effetto-distorsione sul mondo reale.

Si parte con il riprodurre nel mondo virtuale alcuni modelli relazionali tipici della realtà, e va a finire che le imperfezioni della riproduzione virtuale vengono trasferite, da chi le ha apprese in rete, nel mondo reale.

Ma parlerò di questo problema in due articoli che conto di far uscire presto, specificamente dedicati al rapporto tra esoterismo e mondo della comunicazione (si intitoleranno Struttura sciamanica di sinistra, 1 e 2).

Sempre a proposito di fb, un altro lettore - cercando di descrivere alla luce della sua esperienza le opinioni dominanti che ha trovato - mi ha scritto : (…) molti tradizionalisti si appellano al fatto che la Massoneria è una trasmissione non del tutto regolare, quindi anche se, per esempio, Guénon non ha detto esplicitamente che va evitata, loro la giudicano errata. E poi mettici pure la segretezza della Massoneria, lo scandalo della P2, la contrapposizione con la Chiesa cattolica e relative teorie di complotto. (...) (Riguardo alle discipline sciamaniche), il Palo Mayombe (nota : si tratta del cammino iniziatico da lui praticato) è nominato spesso nell’ambito di studi religiosi, odiato da chi pratica vie orientali e incompreso da quelli che praticano vie occidentali.

Anche qui : esperienza diretta prima di giudicare, c…. ! Non esiste, penso tu lo sappia molto meglio di me, una sola via del Palo (…) ...ci sono stati molti sacerdoti cristiani, tendenti alla via mistica, che unirono l'esperienza cristiana a quella della Santeria, dell'Umbanda e anche del Palo (…), ma è una realtà "segreta" e fa paura.

Però, ad esempio, non è vero che le pratiche del Palo sono proprie solo di questo culto : gli aghori, che praticano una sorta di tantra della mano sinistra, fanno anche di peggio : mangiano carne morta umana, trafficano di continuo con ossa e cadaveri, si drogano, bevono alcolici, non hanno regole sessuali o etiche

Al di là della constatazione che un certo spirito ipercritico (per non dire di accoltellamento reciproco) sembra aver contagiato anche il lettore, non voglio entrare nel merito delle sue opinioni né di quelle da lui citate : il problema, infatti, non è chi abbia ragione e chi abbia torto.

Capisco invece molto bene, e la condivido, la sofferenza di vedere il proprio cammino iniziatico odiato e svilito : nessun esoterista serio si comporta così - io ho da una vita cari amici guenoniani e evoliani che sono felici di ascoltare le mie opinioni (e io le loro).

L’esoterista serio non viene mai meno agli obblighi della cortesia e del rispetto, il che non esclude lo scontro - anche duro - nelle sedi opportune : se in una Loggia esprimi opinioni fortemente polemiche nessuno ti condannerà, ma il tuo cursus honorum sarà ritardato se non boicottato, ed è giusto così.

Vabbé, non dovrei farlo… ma visto che siamo in tema, non resisto alla tentazione di includere il dialogo che, circa un anno fa, fu dedicato su fb al mio Rito del Principe Nigeriano (ora Rito di Saba) da un gruppetto di presunti evoliani di buon umore :

Grado massonico del principe nigeriano? ? ? Ma WTF! O_+
Quello è bellissimo!!! Ne ho letto pure io!!! Ma non raggiungerà la “Gran Loggia Internettiana di Andorra", che, sgomento, vidi tempo fa da qualche parte su FB.
Sarebbe da scatenare sugli empi la Vendetta Templare del Cavaliere Kadosh. Sai come se la farebbero in mano...
Macchè... siamo ai sintomi finali del Kali Yuga. Queste manifestazioni sono il minimo !
(…)
O prendere il toro per le corna :D . Sono d'accordo sulla parodia. Risata doppia per noi su di noi che lo intuiamo ma non lo sappiamo davvero. e chi ci crede ci fa ancora più ridere :D
Ho letto anche io. Sappi che è un crescendo di queste cose.  
Logge bonsai, logge fai-da-te, logge IKEA...  
Però le donne rigorosamente NO…
(…)
No comment in assoluto… è troppo perfetto così, ubriachezza pura - inoltre, non è il caso di soffermarsi troppo sul problema della maleducazione in rete : ce ne sono ben altri, e temo siano molto più gravi.

Primo (e insidiosissimo) : la tendenza a trasformare il confronto esoterico in un confronto di opinioni, come se l’esoterismo non fosse altro che una variante della politica.

Chiarisco meglio - è possibile e spesso utile mettere a confronto i temi esoterismo e politica, anch’io spesso lo faccio ; ma è una cosa diversa dal confondere l’uno con l’altra, perché in questo modo si perde di vista un punto importante - che in esoterismo, le opinioni (e ogni sorta di costrutti razionali) sono soltanto un veicolo per la trasmissione di certe energie.

Non è importante convincere l’interlocutore delle proprie idee ; è importante aiutarsi l’un l’altro nell’impresa di sfuggire ai vortici della razionalità fine a sé stessa, di aprire le porte della nostra mente alla corretta percezione energetica.

Se non abbiamo ben chiaro che la meta è questa, il rischio del dibattito è impegolarci in un eterno ping-pong di discorsi che non portano da nessuna parte, salvo che al logoramento e alla frustrazione.

Secondo problema : la tendenza a considerare le vie iniziatiche alla stregua di merci sui banchi di un supermarket - questa è meglio, questo è peggio, questa conviene di più, questa meno...

Terzo : la tendenza a classificare le vie iniziatiche in termini di bene e male - queste sono buone, quelle cattive…

Ecco, quest’ultima è una cosa che veramente non sta né in cielo né in terra. D’accordo, mi direte ; ma ci cascarono Guénon, Gurdjieff e altri giganti.

Questo è vero. Loro però avevano da svolgere un compito che a noi nani sulle spalle dei giganti è stata risparmiato : ovvero di aiutarci nell’identificazione delle …spalle su cui ciascuno può appollaiarsi in armonia con la propria natura.

Chi segue la mia rubrica sa che per gli esoteristi tradizionali le vie moderniste sono il male, e viceversa ; ma sa pure quanto complessi siano i criteri per cui si giunge a tali conclusioni, e quanto lontani dai criteri di bene e male della vita profana.

L’applicazione dei criteri di bene e male profano alle tue scelte in tema di esoterismo è come correre in Formula 1 con la Cinquecento : ti va bene se esci vivo.

E anche se questo non ti dovesse preoccupare, credimi : non c’è niente di più svilente nei confronti della realizzazione iniziatica che il vederla ridotta a una specie di videogioco con percorso a ostacoli, dove bisogna schiacciare i tasti giusti per non cadere nelle trappole di satanasso.

Ricordiamoci che l’esoterismo non è una disciplina umanistica, un oggetto di dibattito come possono essere la storia o la filosofia. Certo, anche nel mondo esoterico chi ha una buona cultura e sa esprimersi bene fa bella figura, come è giusto che sia ; questo però non per ragioni estetiche, ma perché il sapersi esprimere bene implica la capacità di saper trasmettere, e portare alla consapevolezza, quelle sottili differenze di percezione energetica tanto importanti da discernere per chi aspira a progredire.

E’ bene saper travestire le energie da parole, è bene anche trasmetterle in parole, perché è uno dei mezzi di comunicazione cui la nostra mente è più abituata, e il sistema funziona ; ma se ci sono solo le parole, o se il medium di cui ci serviamo è concepito in modo da fornire alla dimensione dialettica una preponderanza spropositata, allora il rischio di fuorviarsi è alto.

Non era lo stesso per la parola scritta che si trova nei libri - o meglio : la cultura libresca era stata ab origine una cultura ingessata. Sappiamo più o meno tutti (e io ne ho trattato in vari articoli) che servì molto a incrementare l’esasperazione del pensiero lineare, ad accrescere la forza dei nostri ragionamenti, a reprimere l’emozionalità umana fino al punto di trasmutare lo sciamanesimo originario in esoterismo ; servì insomma a una fase ben precisa dello sviluppo della civiltà occidentale, e tutti noi - più o meno - abbiamo istintivamente imparato come trattarla.

Dai libri prendiamo le informazioni che ci servono, prendiamo anche il senso di bellezza trasmessoci da un autore che sa scrivere bene, traiamo riflessioni sul senso della storia e così via ; ma manteniamo sempre quel distacco che il medium stesso della parola stampata ci suggerisce, preservandoci dall’interagire con l’autore fino al punto di identificarci col suo punto di vista ed esserne troppo suggestionati.

Ma è lo stesso in rete, dove l’interazione reciproca ci coinvolge emozionalmente prima che razionalmente ? Abbiamo già imparato a controllare bene questo genere di fenomeni così recenti, e i loro effetti ? Abbiamo un’idea di dove questa strada, che tutti noi abbiamo intrapreso solo da pochi anni, può sboccare ?

Ripeto, ne riparlerò presto : lo sento come esigenza primaria, e spero che agli amici lettori farà piacere.

 

Daniele Mansuino

 

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