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Riflessioni sull'Esoterismo

di Daniele Mansuino   indice articoli

Entrare in Massoneria

Aprile 2008
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La Massoneria è la più antica e autorevole organizzazione iniziatica occidentale, i cui meriti storici sono del tutto incommensurabili. Salvi i limiti del fallace giudizio umano, si è sempre sforzata di accogliere nelle sue file uomini  liberi e di buoni costumi, pronti a infondere generosamente le proprie energie per il bene e il progresso dell’umanità.
VITRIOLMoltissime persone si sentono attratte dalla Massoneria, ma ben pochi sarebbero in grado di spiegarne il motivo. Non può essere diversamente da così, perché le energie custodite e trasmesse nell’ambito di un’organizzazione iniziatica non appartengono all’ambito razionale. Allo stesso modo, non si può descrivere a parole la corrente elettrica: si possono descrivere le modalità per cui essa si crea e si trasmette, ma non di più.
Di conseguenza, ogni tentativo di spiegare a parole la propria vocazione massonica è destinato a risolversi in un travisamento della realtà: per questo, se un aspirante Massone si ostina a voler dimostrare la propria idoneità mostrando di aver studiato molto la Massoneria e di conoscerla bene, questo comportamento viene tradizionalmente considerato un segnale negativo.
Non ha senso, d’altra parte, nemmeno il “proselitismo massonico”, una pratica che tutti i principali teorici dell’Istituzione condannano concordemente; per quanto oggi – a cospetto dell’accanimento mediatico che a intervalli regolari si scatena contro la Massoneria – sia ormai accettata l’idea che i Massoni abbiano perlomeno il diritto di difendersi dai loro calunniatori, il che comprende anche il tentativo di fornire all’esterno un’immagine il più possibile corretta della realtà massonica.
La Massoneria infatti viene spesso presentata come una società segreta volta al conseguimento e al controllo del potere, e questo ha sempre solleticato la fantasia di chi – a fronte della constatazione che le cose del mondo non vanno per il verso giusto, e in particolare all’impotenza del comune cittadino nella suo rapporto con i “poteri forti” – prova la sensazione che le forze all’opera per plasmare il suo destino siano ben diverse da quelle comunemente note, e si sforza di rappresentarsene il funzionamento mettendo insieme le scarse notizie a sua disposizione.
La mia idea è che queste persone dovrebbero dedicarsi allo studio del marxismo, che spiega esaurientemente come funzionano le cose sul piano della realtà oggettiva senza bisogno di immaginarsi nessun complotto; l’ipotesi complottista, però, si adatta meglio alla struttura della mente umana, che è costituita da un sottile velo di consapevolezza precariamente teso su un abisso di pulsioni a noi stessi ignote. Per questo molti proiettano la paura nei confronti del proprio inconscio fuori di sé, supponendo che mostri analoghi a quelli che si agitano nella loro anima si annidino nel sociale.
Per chi è vittima di questa illusione, “Massoneria” è uno dei mille nomi di un universo mostruoso, nebuloso e immaginario, nel quale individui potentissimi si riuniscono secondo misteriosi rituali in segreti cenacoli per tirare le fila del mondo e decidere spietatamente dei nostri destini. E’ ben difficile che a chi pensa in questo modo venga mai in testa di investigare seriamente riguardo alla natura di tali associazioni; quindi per loro la Massoneria, i Cavalieri di Malta, i Templari, l’Opus Dei, la Mafia, Gladio e così via saranno sempre tutt’uno.
Le possibili scelte del complottista sono due: o odiare la Massoneria con tutta l’anima, dedicandosi a bersagliare i blog di infimo ordine con post anonimi che esortano al linciaggio dei Massoni, o fare carte false per entrarci, nella convinzione che questo significherà in qualche modo entrare a far parte di quella rete occulta di potere che odia e brama.
Sono molte le persone di questo genere che chiedono di essere iniziate, e tanto forte è la loro torbida volontà che in molti casi – ahimè – ci riescono. Mi piacerebbe che nessuno dei miei lettori appartenesse a questa categoria, ma temo che la mia sia soltanto una pia illusione.
Le risorse della Massoneria, però, sono insospettabili, ed è possibile che anche il più somaro dei complottisti possa col tempo trasformarsi in un decente Massone: gli occorre solo di rendersi conto che i suoi assurdi pensieri sono un sintomo del bisogno di risolvere il proprio caos interiore, e che entrando in Massoneria è capitato nel posto giusto per farlo.
Complottisti a parte, ci sono molte altre categorie di persone che si avvicinano alla Massoneria sulla base di congetture errate, sebbene in molti casi innocenti: chi per avere un aiuto nella carriera, chi per conoscere persone importanti, chi per essere accolto in certi ambienti, concludere affari eccetera.
Se i portatori di questi propositi sono persone eticamente inadeguate, il loro intercorso con l’istituzione massonica sarà senz’altro breve. Invece in molti casi si tratta di persone equilibrate, che quando si trovano al cospetto di una realtà ben diversa da quelle che erano le loro aspettative, reagiscono nel modo migliore: si incuriosiscono, si interessano, si appassionano, imparano le regole e diventano col tempo bravi Massoni.
Con l’avanzare dell’età, il loro interesse si radica più profondamente, e molti di loro sono destinati a ingrossare le file di quello “zoccolo duro” di massoni appassionati ed entusiasti, che alle iniziazioni prendono la parola per dare il benvenuto al nuovo Apprendista con un discorsetto più o meno così:

 

Neofita, questa sera ho rivissuto la mia iniziazione di molti anni fa. Il lavoro per sgrossare la mia pietra grezza incominciò nel momento in cui ho preso con la mano destra il martello e con la sinistra lo scalpello e ho dato i primi colpi, come sotto la guida del Maestro delle Cerimonie tu hai fatto ora.

In questo momento tu provi di sicuro una gran confusione, ma un giorno realizzerai pienamente la grande fortuna che ti è capitata. Anch’io non ero quello che tu vedi oggi, e spesso mi accade di chiedermi: non fosse per la Massoneria, cosa sarebbe stato della mia vita?
Per questo sono felice che un nuovo anello oggi  si sia aggiunto alla nostra fraterna catena. Ti auguro buon lavoro e una lunga e fruttuosa vita massonica.

 

Dal punto di vista statistico, chiedono di entrare in Massoneria persone di ogni genere: da umili operai o impiegati a grandi politici e finanzieri, da chi sa a stento computare il proprio nome a intellettuali che sono stati il faro della loro epoca. E’ famosa la frase di quel Presidente americano che, invitando un Fratello a visitare la sua Loggia, aggiunse con soddisfazione abbiamo un ottimo Maestro Venerabile, è il mio giardiniere; ma si tratta di una fama indebita, perché in Massoneria queste situazioni sono all’ordine del giorno.
A dire il vero, accade qualche volta che il motto se tieni alle distinzioni umane esci, qui non se ne conoscono sia disatteso e calpestato: i Massoni sono pur sempre uomini, e talvolta si lasciano abbagliare dalla ricchezza, dalla cultura e dal successo, per cui è possibile trovare in posizioni elevate personaggi che altri meriti non hanno se non il rango sociale, una facile loquela e una dose spropositata di vanità. In casi estremi, può anche verificarsi la deprecabile evenienza che un profano venga respinto perché considerato socialmente inadatto.

 

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