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Ruggero Bacone
Ruggero Bacone (Roger Bacon) nacque a Ilchester (Inghilterra) nel 1214 e vi morì nel 1294.
Egli fu totalmente superiore al suo secolo talché Alessandro di Humboldt lo considerò come "la più alta apparizione del medioevo".
Sappiamo che egli, il dottore ammirevole, trovò in alcuni manoscritti arabi, dei segreti che erano senz'altro molto avanti rispetto alle conoscenze dell'epoca. Questo monaco non citò mai le fonti alle quali attinse, ma la sua vita può servire da esempio per due motivi: dimostrare che già anticamente alcune invenzioni erano note, seppure non popolari, dimostrare anche che ogni rivelazione deve avvenire a tempo debito.
Uno dei suoi titoli più gloriosi fu quello di aver proposto per primo la riforma del calendario giuliano. Gli errori di questo calendario - scriveva al papa Clemente IV - sono divenuti intollerabili. I filosofi infedeli arabi ed ebrei, i greci che convivono con i cristiani, inorridiscono per l'ignoranza della quale danno prova i cristiani nella loro cronologia e nel celebrare le loro solennità. E non di meno i cristiani possiedono ora conoscenze astrologiche sufficienti per appoggiarsi su basi certe. Nel campo della conoscenza ottica, bacone è il precursore di Galileo e Newton. Conosce il fenomeno di propagazione, di riflessione e di rifrazione della luce e sostiene, contraddicendo Aristotele, che non è istantanea. Certi passi notevoli del suo "trattato d'ottica e di prospettiva" dimostrano che avrebbe potuto, nel 1250, fabbricare microscopi e telescopi. Scrive infatti così: "se un uomo guarda delle lettere e altri minuscoli oggetti attraverso un cristallo, un vetro o qualsiasi altro obiettivo collocato sopra queste lettere, e che questo obiettivo abbia la forma di una porzione di sfera della quale la convessità sia volta verso l'occhio, l'occhio essendo nell'aria, quest'uomo vedrà molto meglio le lettere ed esse gli sembreranno più grandi. Per questa ragione questo strumento è utile ai vecchi e a coloro che hanno la vista debole, poiché possono scorgere con una grandezza sufficiente anche i più piccoli caratteri.
Potremmo dire molte cose in merito alla visione spezzata poiché gli oggetti più grandi possono apparire piccoli e reciprocamente oggetti lontanissimi possono apparire molto ravvicinati. Dato che ci è possibile tagliare dei vetri in modo tale e disporli in tale maniera rispetto al nostro sguardo e agli oggetti esteriori, che noi vedremo un oggetto vicino o lontano sotto il determinato angolo che noi vorremo. E così, alla più incredibile distanza, leggeremo le lettere più piccole, conteremo i grani di sabbia o di polvere perché la distanza non conta nulla per se stessa, ma solamente per l'ampiezza dell' angolo."
Possiamo dubitare che il monaco di Oxford abbia mai posseduto e usato uno strumento simile al telescopio, ma è certo che applicando la sua conoscenza e i suoi principi si sarebbe giunti direttamente prima alla fabbricazione dei cannocchiali astronomici, conosciuti in Cina fin dai tempi più remoti, e costruiti poi dall' olandese Zacharia Jansen nel 1590.
Queste stesse conoscenze avrebbero parimenti permesso di costruire un telelescopio quattro secoli prima di Newton.
In un'altra parte degli scritti di Bacone troviamo la formula della polvere da sparo.
Bacone era alchimista nell'interpretare il problema della trasmutazione dei metalli, ma nello stesso tempo era un chimico sperimentale moderno nel modo di cercare la soluzione del problema.
Perseguitato, imprigionato, incompreso, questo grande personaggio pronunciò -alla fine della sua vita - queste amare parole: " io mi pento di essermi dato tanta pena nell' interesse della scienza."
Quando morì, i monaci del suo convento murarono tutte le sue opere e tutti i suoi scritti, come opere infami di stregoneria.
fonte: www.atlantideweb.net
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