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Odinismo
L'Odinismo, chiamato anche Religione Nordica o Ásatrú (parola islandese indicante "Fedeltà agli Dei"), è un culto neopagano che si rifà alle tradizioni mitologico-religiose degli antichi Germani e degli antichi Scandinavi, organizzatosi soprattutto a partire dalla seconda metà del XX secolo.
Le origini dell'Odinismo sono da ricercarsi nell'opera dell'australiano A. Rud Mills il quale, negli anni 1930 fondò una prima "Chiesa anglicana di Odino". Oggi è religione riconosciuta ufficialmente in Islanda, Norvegia e Danimarca, ma il culto è presente in modo organizzato anche in Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Nord America e altri. Esistono gruppi di credenti anche in Italia i suoi membri si rifanno alla religione ancestrale dei Longobardi praticando l'odinismo e promuovendo la difesa delle risorse naturali.
Si tratta di una religione politeista, fondata sul rapporto di fedeltà verso numerose divinità, suddivise al loro interno in due gruppi, gli Æsir e i Vanir (i primi preposti all'ordine, alla guerra e alla magia; i secondi alla fertilità). Le divinità principali sono Wotan (o Odino), dio supremo, maestro delle rune, magico alfabeto, onorato dai poeti e temuto e rispettato dai guerrieri sin dai tempi antichi; Thor, il dio del tuono, protettore dell'ordine umano e dell'ordine divino; Baldr, figlio di Wotan, il più luminoso e invidiato tra gli dei, destinato, con la sua morte, a scatenare il "Ragnarök", momento finale nella cosmologia nordico-germanica, in cui le divinità positive, con a capo Wotan si scontreranno contro quelle negative, con a capo Loki, il dio ingannevole, causa della morte di Baldr.
La cosmologia della mitologia nordica indica la presenza di nove mondi differenti (intesi sia in senso fisico, che in senso spirituale e in senso metaforico), abitati da esseri differenti, tra i quali Ásgarðr, reame divino, e Miðgarðr, ossia il mondo degli umani. Tutti i nove mondi sono collegati dall'albero cosmico Yggdrasill, rappresentante l'eterna mobilità e mutazione e rinnovamento, oltre che il destino, cui ogni essere, divino o umano o gigante o altro, è tenuto a sottostare. Punto culminante della cosmologia è appunto il Ragnarök, a cui seguirà la morte di parte degli dei e la distruzione dell'universo come lo conosciamo. A tale distruzione seguirà il venire alla luce di un nuovo cosmo, il quale sarà popolato dagli dei sopravvissuti e da nuovi esseri, umani e divini, secondo una concezione ciclica dell'esistenza.
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