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Misteri Eleusini
I Misteri Eleusini sono i culti di origine pre-ellenica, che originariamente si svolgevano a Eleusi, nell'Attica, fin dal VII secolo a.C., quali le feste per l'agricoltura e la fertilità. In seguito, quando Eleusi diventò parte dello Stato ateniese, tali feste divennero il culto ufficiale della lega ateniese e si estesero a tutta la Grecia, nonché alle colonie. Ebbero notevole diffusione anche a Roma, come culto di Cerere-Proserpina, contando tra gli iniziati Cicerone (106-43 a.C.) e in seguito l'imperatore Gallieno (253-268 d.C.). Il culto fu vietato dall'imperatore cristiano Teodosio nel 392 ed Eleusi fu saccheggiata dai visigoti.
I misteri eleusini si fondano sul celebre mito di Demetra e di sua figlia Persefone (Cerere o Proserpina per i latini): questa fu rapita da Ade (o Plutone), re degli inferi, e la madre nel lungo vagabondare alla sua ricerca si fermò a Eleusi dove fu confortata dalla figlia del re e poi condotta al palazzo con tutti gli onori. In segno di riconoscenza Demetra donò al re un chicco di grano, fino ad allora sconosciuto ai mortali, dando cosi inizio all'agricoltura. "Intanto Zeus, commosso dal suo dolore, permise a Persefone di tornare sulla terra, ma non definitivamente, bensì per sei mesi all'anno: come il seme del grano che dopo un periodo sottoterra appare alla luce". [Ndr vedi Il ratto di Proserpina]
I misteri eleusini pertanto sono ricchi di simbologia: misteri della fertilità, della nascita e della morte, e non solo in relazione all'agricoltura, ma anche come speranza di una vita migliore oltre la morte. Cicerone afferma: «Abbiamo imparato a vivere e morire più ricchi di speranza». Ma per ottenere ciò era richiesta integrità morale e purezza nel culto.
I riti eleusini erano costituiti da due livelli: il primo, la purificazione, una sorta di momento preparatorio che aveva luogo in primavera (piccoli misteri), e il secondo, il momento consacratorio, cui erano legate le feste (grandi misteri) autunnali. La più importante era quella di Atene, che durava nove giorni.
Tale culto inoltre mantenne il carattere di mistero, in quanto era riservato ai soli iniziati, i quali potevano accedere al luogo sacro, il Telesterion, area quadrata di circa 250 metri, circondata da una gradinata, dove prendevano posto tremila adepti.
Tratto da: Dizionario delle Religioni di Francesca Brezzi – Editori Riuniti (1997)
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