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Trascendente - Trascendenza
Trascendente, dal latino transcendere, composto da trans- ("oltre") e scandere ("salire").
La qualità di ciò che va oltre i propri limiti, in opposizione a "immanenza". Il termine è stato più volte attribuito al principio divino, soprattutto nella filosofia neoplatonica e nella teologia cattolica, ad indicare la distanza che separa Dio dalle sue creature. Già in Platone il termine indica il rapporto che sussiste tra il mondo sensibile e le idee dell'Iperuranio, che si pongono appunto "aldilà" del realtà fisica. Trascendenti sono dunque poi quelle qualità che ineriscono al soggetto provenendo da altro rispetto ad esso, o ciò che accomuna un insieme di concetti, trascedendone la diversità (in questo caso il termine assume il significato di "universale").
Con il termine "coscienza trascendentale", utilizzato da Kant, si indica invece la coscienza pura, aprioristica (che si pone prima di ogni cosa), che trascende il vincolo con la realtà materiale perché data indipendentemente da essa. Kant afferma che trascendentale è ogni conoscenza già presente nell'uomo, e in particolare le modalità aprioristiche della coscienza attraverso le quali comprendiamo gli oggetti della realtà ("chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa, non degli oggetti ma del nostro modo di conoscere gli oggetti").
Vedi enciclopedia Trascendentalismo
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