Riflessioni sull'Alchimia
di Elena Frasca Odorizzi indice articoli
I Tarocchi e il percorso iniziatico dell'adepto tra le due colonne
Maggio 2012
Di Simonetta Lorenzoni
Questo mese vi propongo un Articolo di una mia carissima amica, Simonetta Lorenzoni, esperta di Esoterismo da una vita. Quando l'ho letto sono rimasta impressionata dalla sua capacità di sintetizzare e rendere comprensibili concetti così complessi per cui le ho subito chiesto se potevo pubblicarlo e condividerlo con il resto del Mondo! Per fortuna ha accettato e sono certa che pian piano riuscirò a tirare fuori dal suo cassetto altri interessantissimi articoli!
Arthea
I Tarocchi e il percorso iniziatico dell’adepto tra le due colonne
Nell'antico Egitto, l'Iniziando che volesse intraprendere la strada dei Misteri, veniva sottoposto a prove durissime e severissime, una delle prove consisteva nell’interpretazione di alcune tavole che rappresentavano il simbolismo dei 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi, secondo le tradizioni sacre dell’Egitto. Con questo articolo mostrerò come il Cammino del Massone si muova in parallelo al percorso iniziatico dei Tarocchi.
L’aspirante massone, dopo avere superato le tre prove, viene accolto definitivamente nella Loggia con il grado di Apprendista. Oltre agli utensili di lavoro, scalpello e maglietto, che gli saranno indispensabili a modellare e squadrare la pietra grezza, gli vengono dati in dono tre elementi, fuoco, acqua, aria, per iniziare la prima parte della Grande Opera ( l Bagatto).
Racchiuso in un rigoroso silenzio inizia la propria trasformazione cercando di scoprire i misteri velati, osservando il lavoro dei Compagni e ascoltando le parole dei Maestri (2 Papessa).
L’Apprendista, che tramite la sua iniziazione, ha destato il suo Io cosciente, cerca di ampliare il suo orizzonte e il suo potere intellettivo (3 Imperatrice), che lo condurrà al riconoscimento del materiale (4 Imperatore) e dello spirituale (5 Papa), per raggiungere così la sua completezza.
Sarà, ora, in grado di potere operare quelle scelte che condizioneranno tutto il suo cammino (6 Amanti). Ha infatti realizzato la sua spiritualità attraverso il sacrificio e la lotta, ha preso atto della sua dimensione corporea attiva e ora ha voglia di muoversi (7 Carro), ma è anche consapevole che riceverà ciò che gli spetta in conseguenza al suo modo di essere e di agire (8 Bilancia).
Ormai l'Apprendista, attraverso la presa di coscienza delle leggi, ha capito che c’è qualcosa di più importante e grande delle esteriori conquiste, che non potrà avanzare se non terrà conto della totalità dell’azione. L’adepto che ha percorso tutte le tappe, dopo aver acquistato i primi poteri sull’intuizione e sulla ragione, la volontà e la conoscenza, e dopo aver scelto e tracciato la sua via, con equilibrio tra irruenza e moderazione, ed essersi, poi, isolato nella meditazione della strada percorsa e sul grado di conoscenza raggiunto (9 Eremita), ha, definitivamente, capito come in tutte le cose della vita vi sia un positivo ed un negativo e un’alternanza ciclica (10 Ruota della fortuna).
La conoscenza delle Leggi Universali lo fa rilassare. Ora può guardare anche in alto e improvvisamente, in fondo alla sua colonna, scorge la statua di Ercole e capisce che ora, come fece Lui, può domare anche le forze più crude, senza bisogno di contrapporsi con la forza bruta, ma con l'intelligenza e con l'amore (11 Forza). Ercole è un figlio di Giove, come lui è un figlio del Dio Universale.
Qui si conclude il Ciclo della Via Dorica che ha portato, l'apprendista al possesso di una forza superiore, la potenza magica, esercitata domando la violenza con la dolcezza ed identificando il proprio volere individuale con la Volontà Universale.
Il tarocco, che fa da transizione dalla colonna di Boaz a quella di Jakin, è l’arcano maggiore “l'Appeso” (12), simbolo di chi compie il sacrificio di se stesso, disposto a dimenticare ogni suo possesso ed ogni sua personale voglia. È’ anche il simbolo dello Zolfo rovesciato, che in Alchimia è l'ideogramma di un’acqua che abbia subito una serie completa di distillazioni purificatrici. Dal punto di vista iniziatico, si tratta dell’anima interamente purificata e fortificata dalle prove della vita.
L’Alef (Bagatto), sorretto dall’abnegazione e dall’umiltà, di chi sa di dover affrontare altre prove, si dispone a morire ritualmente, per rinascere ad una vita superiore conferita dal passaggio di grado (13 Morte).
L’Apprendista, ormai acceso dal fuoco interno costruttivo e realizzativo, potrà ora passare all’Opera in Rosso per sviluppare la conquista del Sole, concreta e ragionata, che dovrà portare al superamento dei valori materiali, ma solo dopo averli conquistati, posseduti ed esercitati. Ciò che si trova nel recipiente lunare passa a quello solare, con il passaggio a Compagno (14 Temperanza).
Durante l'Iniziazione gli vengono forniti altri strumenti utili per compiere l’Opera: il REGOLO, la SQUADRA, il COMPASSO, che danno la possibilità di disegnare un progetto più grande o più piccolo, a secondo del valore di espansione che l’individuo è in grado di raggiungere; la LIVELLA per mettere in pieno assetto equilibrato ciò che viene costruito; la CAZZUOLA per amalgamare il materiale informative che durante l'apprendistato è stato recepito.
La sua Opera sarà ora quella di affrontare le tentazioni del mondo materiale, coloro che spingono a trascurare il bene comune per il beneficio individuale egoistico, il desiderio di affermarsi, l'istinto di conservazione e la sessualità. Ma l’uomo, che ha raggiunto un buon grado di sviluppo intellettivo, saprà come trasformare il vizio in virtù, non con frustrazioni e rinunce, ma con il rispetto del proprio corpo e delle proprie aspirazioni terrene che giovino alla sua vita senza nuocere agli altri, nel rispetto delle Leggi Universali (15 Diavolo).
Gli vengono ricordati la “verità”, “l’agire corretto” e “il pensiero modesto” che sono il vero scopo dell’iniziazione, perché, chi costruisce una immagine falsa di sé con menzogne e immodestia, immancabilmente crollerà, come un edificio che non è stato costruito su solide fondamenta (16 Torre).
Venere, dea della bellezza e dell’amore, lo sosterrà nel continuare le prove invitandolo a gustare le gioie delle conquiste ottenute, ma per godere dei suoi favori esige, in cambio, il coraggio di vivere e un armonioso lavoro al servizio degli altri (17 Stelle).
Con intelligenza superiore, con discernimento e con equilibrio psichico, egli dovrà affrontare, ora, le insidie del buio, i propri fantasmi e le proprie e le false soluzioni che potrebbero presentarsi come facili scorciatoie della difficile via. Dovrà capire la necessita della fede e della purezza, senza, però permettere che, questa, diventi bigottismo e, che, l’ordine e l'obiettività materiale si trasformino in rigore e pignoleria. Il cammino è tortuoso e pieno di tranelli. All'inizio sembra andare in una direzione e poi svolta improvvisamente, ma se manterrà la mente aperta e la disponibilità ad accettare i cambiamenti di rotta, avrà la possibilità di rivedere e valutare gli obiettivi. Dopo aver raggiunto, anche, la capacita di discernimento dell’azione (18 Luna), raggiungerà, finalmente, il Sole che è il trionfo della conoscenza e della ragione, la rinascita spirituale negli ideali raggiunti, la luce della coscienza e il calore dell'amore. È la nascita dell’essere completo, nuovo, più maturo e più saggio(19 Sole).
Il Compagno che è riuscito a fondere in sé gli opposti del Fuoco e dell’Acqua, del maschio e della femmina, la ragione e l’intuizione dovrà essere pronto a morire, nuovamente, nei valori terreni per risorgere a quelli spirituali che gli permetteranno di continuare il viaggio, ma perché ciò accada, egli dovrà rendersi conto del suo passato e di ciò che è stato. Dovrà accettare i propri errori e i propri peccati, non solo contro di sé, ma anche contro gli altri. Così potrà risorgere dalla morte iniziatica con spirito purificato, poiché ha spiritualizzato la materia e si è liberato delle sue schiavitù e debolezze (20 Giudizio).
Una volta raggiunto le Vette della conoscenza, l’Adepto si accorge che ci sono altre vette da scalare che ciò che pensava di avere conquistato non è nulla al confronto del lavoro che deve ancora fare. A questo punto, l’autocontrollo e la ragione possono vacillare, ma è consapevole che se non vuole accontentarsi di quella poca conoscenza che porta nella bisaccia, dovrà rimettersi in viaggio. Riprenderà quindi il Cammino. Da prima ondeggiante tra crepacci e precipizi, formati dagli impulsi e dalle tentazioni ancora non completamente eliminati, poi, improvvisamente, metterà un piede in fallo e questo lo risveglierà. Camminare sul filo del rasoio, con la paura continua di precipitare è più faticoso che raggiungere quel mondo dalle possibilità illimitate (21 Matto), dove potrà spogliarsi di quegli indumenti sporchi e laceri per rivestire, nuovamente, i panni del Bagatto.
Nel Tempio dei Misteri potrà accedere alla visione della realtà totale del mondo materiale e all’intuizione della realtà invisibile a ogni essere umano e alla percezione del soffio di Dio. Nel Mondo sono infatti sintetizzati tutti i concetti materiali e spirituali incontrati negli altri Arcani Maggiori: i quattro punti cardinali, i quattro elementi, i quattro Evangelisti, le due vie dell’iniziazione, la Dorica e la Ionica e l’Ouroboros (22 Mondo).
Da qui, potrà ricominciare un nuovo e superiore ciclo di crescita con la coscienza che le difficoltà e i pericoli da affrontare saranno sempre più difficili, perché le strade si faranno sempre più ripide e i sentieri sempre più stretti e gli abissi, da superare, sempre più larghi e profondi.
Simonetta Lorenzoni
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