Riflessioni sull'Alchimia
di Elena Frasca Odorizzi indice articoli
Le Lanterne Magiche nei Templi Massonici dell'800 e il Quadro di Loggia
Febbraio 2016
Navigando nel mare di Internet si trovano numerosi annunci di Lanterne Magiche ottocentesche, acquistabili, ma la cosa più curiosa è che si trovano anche diapositive a tema massonico che venivano proiettate nelle Logge degli Stati Uniti.
La più antica descrizione di una Lanterna Magica (importata probabilmente dalla Cina, tramite gli Islamici) si trova in un libro del 1646, l'Ars Magna Lucis et Umbrae del gesuita e alchimista tedesco Athanasius Kircher.
Si tratta di un oggetto dall'indiscutibile fascino, progenitore non solo dei moderni proiettori di diapositive, ma soprattutto dei dispositivi cinematografici. Nella sua versione più antica era composto da una scatola chiusa, contenente una candela accesa, la cui luce veniva filtrata da un foro sul quale era applicata una lente. Inserendo poi una immagine (di solito dipinta su vetro) tra la luce e la lente, questa veniva proiettata sul muro di una stanza buia.
Nel corso del XIX secolo le Lanterne Magiche, utilizzate dai professionisti per gli spettacoli pubblici, si diffusero in tutta Europa e vennero ridotte di dimensioni e semplificate, in modo da entrare nelle case private, nelle scuole, nei teatri e nelle chiese per essere usate come mezzo didattico e scientifico o come fonte di spettacoli familiari per il divertimento di grandi e piccini.
Le Lanterne Magiche Massoniche fanno parte di questo tipo di apparecchiature “domestiche”, con lastre di vetro tonde e rettangolari, montate talvolta su legno, che proiettano immagini a colori.
Nella prima foto vediamo un modello Climax senza candela, alimentato da uno stoppino a cherosene. Nella seconda immagine ci troviamo davanti a una lanterna più moderna ormai provvista di lampadina. In effetti a partire dal 1830 Thomas Edison aveva iniziato a commercializzare la Lampadina a incandescenza e Michael Faraday aveva già messo a punto il primo generatore elettromagnetico di corrente elettrica.
La prima immagine proviene dal sito The Phoenixmasonry Masonic Museum and Library. La seconda è in vendita su Rubylane.com, un negozio on line di oggetti vintage.
La marca della lanterna elettrica ci spiega come le Lanterne Magiche fecero il loro ingresso nelle Logge Americane. La Ditta che le produceva si chiamava MC Lilley ed era stata fondata a Columbus (OH), a metà degli anni 1860 da quattro veterani della guerra civile che appartenevano all'organizzazione Odd Fellows ed erano anche degli importanti produttore di “regalia” (insegne rituali, oggetti simbolici, sacri e di potere). Alla vendita di spade cerimoniali, uniformi, bandiere, ecc., prodotte per molte organizzazioni fraterne (Odd Fellows, Massoneria, Cavalieri di Pithias) e varie Organizzazioni Militari (Polizia, Marines, West Point, ecc.) aggiunsero quindi la produzione di lanterne magiche dotate di lastre a tema massonico.
Le diapositive a tema massonico venivano usate nelle Logge per istruire i Neofiti rendendo ancora più affascinante ed arcana l'atmosfera iniziatica. Ecco alcuni esempi di diapositive pubblicate sul sito The Phoenixmasonry Masonic Museum and Library.
L'uso delle Lanterne Massoniche ricorda quello del Quadro di Loggia, in quanto entrambi sono stati usati per insegnare e preservare la Tradizione. In origine il Quadro di Loggia non era infatti un arredo "permanente", ma veniva disegnato per terra all'Apertura dei Lavori e successivamente cancellato alla Chiusura.
Sembra infatti che intorno al 1730, quando il Tempio Massonico come lo conosciamo oggi non esisteva ancora, ma veniva usato il locale di una taverna o di un salotto privato, venne in uso: "la pratica di disegnare sul pavimento della sala con del gesso o del carbone, alcuni segni che rappresentavano oggetti, in genere strumenti di origine muratoria, o simboli ritenuti necessari ed idonei ad illustrare la cerimonia che potessero essere rapidamente cancellati per non essere scoperti da occhi indiscreti (Luigi Sessa, I Simboli Massonici)". Successivamente iniziarono a circolare Tappeti con sopra ricamati i simboli necessari all'insegnamento, che divennero Quadri di Loggia quando le taverne e gli ambienti improvvisati vennero sostituiti da locali adibiti in maniera permanente a Templi Massonici, dotati di arredi rituali fissi.
In qualche modo gli Americani devono aver sentito l'esigenza di dotarsi di uno strumento di istruzione versatile come gli antichi e complessi Tappeti di Loggia, che in origine erano pieni di simboli, ma che nel tempo scomparvero per esigenze di "standardizzazione". Per farlo non sostituirono il Quadro di Loggia, ma lo integrarono con l'uso delle Lanterne.
La sostanziale differenza tra il Quadro di Loggia e la Lanterna Magica è infatti che il primo è diventato un Luogo della Memoria, perennemente fissato nel tempo, facente parte degli arredi rituali al quale è affidata una forma di istruzione contemplativa, mentre il proiettore somiglia più a uno strumento con il quale le singole immagini simboliche del Quadro di Loggia non vengono solo interiorizzate visivamente, ma possono venire spiegate e illustrate nei dettagli amplificando la capacità di immaginazione, riflessione e memorizzazione degli Iniziati.
Un altro motivo per cui i Massoni Americani ottocenteschi rimasero affascinati dalle possibilità offerte dalla Lanterna Magica, risiede forse anche nella sua misteriosa capacità di riuscire a «trasmettere conoscenza attraverso la Luce», che è lo scopo stesso della Massoneria.
La Lanterna Magica non era vista quindi come un oggetto tecnologico nemico della Tradizione, ma anzi come un affascinante e comodissimo coadiuvante nell'insegnamento e nell'esplicazione dei Catechismi, delle Tavole più complesse e di tutte quelle conoscenze affidate alla Tradizione Orale, che non scordiamoci è parte integrante del Metodo Massonico.
Niente di diverso da quello che accade oggi giorno nelle Logge con l'utilizzo di moderni Proiettori Digitali impiegati nella Sala dei Passi Perduti o nel Tempio in occasione della lettura di Tavole complesse a Logge Riunite, ma soprattutto con i lettori DVD usati a scopo rituale dai Maestri di Armonia per rendere più intensa e armoniosa l'atmosfera. Difficilmente infatti si potrebbe riprodurre musica dal vivo a ogni Tornata.
Concludo perciò con le parole che Goethe fece dire al giovane Werther: «Guglielmo, che sarebbe mai per il nostro cuore un mondo senza amore? Sarebbe come una lanterna magica senza la luce! Ma appena tu vi introduci la piccola lampada, ecco che le più belle immagini appaiono sulla parete bianca! E se pur non sono che fantasmi passeggeri, essi formano egualmente la nostra felicità, quando noi ci fermiamo dinanzi ad esse come ingenui fanciulli rapiti dalle apparizioni meravigliose».
Elena Frasca Odorizzi
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|