Riflessioni sulla Tecnosophia
di Walter J. Mendizza - indice articoli
L'era della tecnosofia
Gennaio 2017
Il mondo sta cambiando velocemente attorno a noi e purtroppo non ce ne accorgiamo. Addormentati, stregati, ammaliati dall’eccesso di informazione, passiamo il tempo a mettere i “like” su Facebook, indignarci sui “social” per sciocchezze. E nel mentre che ci gingilliamo con le icone, c’è chi sta cambiando il mondo davanti ai nostri occhi e noi restiamo impantanati nel solito pollaio. Nel 1998, la Kodak aveva 170 mila impiegati e vendeva l’85% di tutte le foto del mondo, stampate su carta. Oggi la Kodak non esiste più. Chi avrebbe mai creduto vent’anni fa, quando si stampavano milioni di foto, che pochi anni dopo non ci sarebbe stato più lo sviluppo su carta? Eppure le telecamere digitali furono inventate nel 1975. All’inizio furono apprezzate da uno sparuto gruppuscolo di persone, poi a poco a poco fu scoperta la loro superiorità e dopo qualche anno tutta l’industria basata sullo sviluppo cartaceo sparì.
Non è una novità, direte voi, è la normale rotazione del suolo economico. Accadde così anche per il regolo calcolatore che era uno strumento meccanico analogico con una asticella centrale mobile graduata con scala logaritmica che sfrutta le proprietà dei logaritmi su prodotti, quozienti ed esponenti riconducendoli ad operazioni più semplici sui logaritmi dei rispettivi operandi. Una genialata che dava ovviamente risultati un po’ approssimativi. La società che produceva questi regoli sparì nel giro di pochissimo tempo dopo che arrivarono le calcolatrici tascabili che offrivano risultati precisi fino 8 cifre decimali e poi 12 cifre decimali.
Quello che accadde per la Kodak sta accadendo adesso, tutti i giorni, con decine di oggetti: tra pochi anni l’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento, avremo automobili elettriche autonome, insegnamenti via internet, stampante 3D, l’agricoltura sarà idroponica e non avrà più bisogno della terra, i lavori di intermediazione spariranno. Siamo entrati in pieno nella quarta rivoluzione industriale, l’era della tecnosofia. Il software cambierà l’industria in pochi anni e molti lavori spariranno. E noi? Noi viviamo in una dimensione surreale, guardandoci l’ombelico e disquisendo sulla più vuota di tutte le parole mai usate dal dizionario politico: le riforme.
Zuckerberg, l’inventore di Facebook, sta introducendo la V.R. la virtual reality, cioè la realtà virtuale. Questo imporrà la più grande paralisi civica della storia dell’umanità. Vivremo sempre di più nel mondo virtuale. Il nostro mondo si sta trasformando in un altro pianeta e lo sta facendo già adesso, sotto i nostri occhi: Uber è solo un software, non possiede nessun veicolo eppure è la compagnia di taxi più grande al mondo. Anche Airbnb è la compagnia di hotel più grande al mondo e non possiede neppure una camera con bagno. E noi stiamo a discutere per mesi, per anni, di “riforme”. Riforme che peraltro non si fanno.
Che dire? I paradigmi del pianeta stanno mutando sotto i nostri occhi e in Italia non si fa nemmeno una trasmissione che parli di questo. Siamo un pollaio pieno di polli che beccano le sciocchezze che ci propinano i media. I generali dell’esercito americano e di quello inglese dicono che in futuro non si useranno più le armi convenzionali, dobbiamo dimenticarci delle bombe, dei fucili, dei cacciabombardieri, la guerra sarà solo “cyber warfare” cioè sarà solo guerra informatica. Non ci credete? Eppure attualmente siamo già testimoni di questo: l’abbiamo visto dai titoli dei quotidiani in questi mesi, quando la CIA denunciò che hackers russi si erano infiltrati nelle elezioni americane facendo vincere Donald Trump, oppure che hackers russi hanno effettuato un blitz perpetrato contro la nostra Aeronautica a giugno del 2015 per rubare i segreti dell’F-35.
Del resto è notizia di questi giorni del malware Eye Pyramid che spiava i potenti italiani. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il 70% delle e-mail contenenti Eye Pyramid sarebbe stata aperta. Una porta d'accesso attraverso la quale il malware si sarebbe impadronito di migliaia di dispositivi per un totale di oltre 18 mila soggetti spiati fra massoni, banchieri, politici e rappresentanti delle istituzioni a vari livelli. È stato uno zelante funzionario dell'Enav che il 26 gennaio dello scorso anno si era insospettito di un allegato Pdf, inviato da un fantomatico studio legale con il quale non aveva mai avuto rapporti. Lo scrupoloso impiegato aveva mandato il pdf sospetto al Centro nazionale anticrimine informatico. Per farla breve, è là che fu scoperto il c.d. “spear phising” che si insinuava nei sistemi Windows per controllare una enorme rete di computer attraverso un “Rat” cioè un Remote Access Tool.
Uso di proposito tutti questi termini in inglese non tanto per sudditanza all’imperialismo linguistico anglosassone quanto per mostrare come noi non siamo attrezzati minimamente, neppure in termini linguistici, per governare il fenomeno. Mancando le parole, mancano anche i concetti e perciò continuiamo a comportarci come polli. Con la radio, la TV, i giornali a “beccare” su alcuni politici, le dichiarazioni, oppure su l’unica parola (riforme) che capiamo ma non comprendiamo. Invece, questa è l’era della tecnosofia e la nostra rubrica serve anche a questo: a prenderne coscienza.
Nel 2020 non servirà avere un’automobile, chiameremo l’auto al telefono, essa arriverà e ci porterà dove vorremo. Non si avranno più problemi di parcheggio, solo dovremo pagare il percorso e si potrà tranquillamente lavorare mentre si viaggia perché tutte le auto saranno dotate di Pc e connesse ad internet e a sistemi infotainment. Attualmente già l’ultima nata dalla FCA (Fiat Chrysler) la Portal connette piloti e passeggeri alla rete, mentre il riconoscimento facciale e l'analisi della biometrica personale arriva a personalizzare in modo inaudito: dalla temperatura dell'abitacolo al tipo di musica secondo i gusti degli occupanti; mentre la sicurezza di guida usa la tecnologia "Vehicle-to-X" (V2X) per far comunicare la Portal con sistemi stradali, altre auto o utenti della strada. I bambini nati in questi ultimi anni non avranno bisogno della patente e non possiederanno mai un’auto (spariranno quindi le autoscuole e le concessionarie). Le città cambieranno completamente la loro fisionomia perché non ci sarà bisogno di tutte le attuali aree di parcheggio che si riconvertiranno.
Oggigiorno nel mondo muoiono 1,2 milioni di persone ogni anno per incidenti stradali, ciò significa un incidente mortale ogni 100 mila km. Si calcola che con le automobili autonome ci sarà un incidente mortale ogni 10 milioni di km o più. Questo farà sparire una buona parte delle compagnie di assicurazione che per forza di cose dovranno chiedere un premio molto più piccolo. Le stesse fabbriche di auto che non sapranno adattarsi spariranno. Perché non basterà più sposare l’evoluzione come fanno attualmente, cercando di migliorare facendo macchine più perfezionate, più arricchite, ma resteranno in vita quelle che avranno un nuovo focus rivoluzionario. Per intenderci, quelli che fabbricano veri e propri computer su ruote come la Tesla ad esempio.
Potrei continuare con tantissimi altri esempi: il Tricorder che ci farà uno scanner della retina e l’analisi del nostro stato di salute dall’alito analizzando 54 marcatori biologici per identificare qualsiasi malattia in atto. Per non parlare delle stampanti 3D, già capaci di stampare scarpe personalizzate o pezzi di ricambio per ogni tipo di macchina. I prossimi smartphone saranno dotati di scanner in 3D per cui potremo scannerizzare il nostro piede e fabbricarci la scarpa che gli si adatta perfettamente e lo faremo comodamente da casa scegliendo fra centinaia di modelli a disposizione. Le bistecche di manzo saranno prodotte nelle nostre capsule di Petri, elimineremo finalmente la sofferenza degli animali perché non ci sarà più bisogno di bistecche provenienti da allevamenti con mangimi pieni di antibiotici, dunque mangeremo più sano. Le scuole spariranno perché l’istruzione sarà impartita via internet con videoconferenze e gli stessi esami si faranno via internet e si capirà molto meglio se l’esaminando sa davvero o sta bleffando o copiando…
Attualmente c’è già una applicazione che si chiama “moodies” che dice subito di una persona qual è il suo umore e presto ci saranno applicazioni che ci diranno se una persona sta dicendo il vero o il falso attraverso l’analisi delle espressioni facciali. Voi riuscite a immaginarvi un dibattito televisivo tra diversi politici con uno strumento del genere? Tra un paio di generazioni il denaro inteso come carta moneta sparirà e tutte le transazioni saranno elettroniche … il che significa che sparirà anche il sommerso, i pagamenti in nero e forse anche la corruzione. E a noi? A noi la classe dirigente ci dà i sonniferi, droghe per non pensare, per non ribellarci, per non chiedere. La rivoluzione la stanno facendo gli altri. Come diceva Enzo Jannacci: “la televisiòn la te indormenza nel coion.” Perciò bisogna imparare a disprezzarli questi bolsi cultori dell’identità negata, banditori inconsapevoli del nichilismo da salotto. Questi bastardi che hanno svenduto il Paese per un piatto di lenticchie e che svolgono tuttora il ruolo prezioso degli incantatori di serpenti, dei teorici alti di quel paciugo che è oggi ideologia delle classi dirigenti, aedi del nulla.
Walter J. Mendizza
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