Il conformismo
Trascrizione della comunicazione ricevuta per trance ad incorporazione, nel corso di una seduta del Cerchio Firenze 77 - periodo marzo 1976 - per tramite dello strumento Roberto Setti, medium fiorentino trapassato nel 1984.
Al fine di comprendere voi stessi, considerate quanto siate condizionati dai modelli che la società impone. Tale condizionamento vi spinge ad imitare quei prototipi e fa di voi degli apostoli, degli attivisti del conformismo.
Il conformismo è così radicato nell'uomo d'oggi che gli anti-conformisti sono degli spostati e chi non si conforma è considerato un anormale; per il timore del giudizio sfavorevole, della disarmonia in famiglia, vi conformate alle opinioni comuni, agli usi, ai costumi della società. La religione, la morale e la politica contano sul vostro conformismo. Conformandovi, esse sperano di condizionarvi e così sfruttarvi, perché il vero scopo di ogni organizzazione politica e religiosa è quello di sfruttarvi per divenire più influente e perciò più potente.
A vostra volta, come ho detto, con i vostri silenzi, o peggio con il vostro ostracismo, con il giudizio sfavorevole verso gli anti-conformisti, divenite missionari del conformismo.
Siate liberi, consapevoli che la forma acquista importanza laddove mancano i contenuti.
Il vostro riconoscervi in un partito, in una religione, alimenta la separatività, la parzialità, incrementa il vostro conformismo.
Il conformismo impedisce all'uomo di agire secondo la sua vera natura, lo rende ipocrita, incapace di comprendere chi liberamente si esprime. Conformarsi alle idee altrui è uccidere la propria creatività.
Non crediate che io stia incitandovi all'anti-conformismo che è quasi sempre una moda; sto incitandovi a comprendere voi stessi; agire perché così va fatto denota vuoto interiore, così come andare contro le consuetudini sociali per destare l'altrui attenzione, significa volere imporsi agli altri e riconoscere di non avere talenti per poterlo fare altrimenti.
Badate bene, io vi spingo ad agire secondo ciò che "sentite" perché è lecito violentare se stessi solo per non danneggiare gli altri.
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